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Autore: Marlena_Libby    14/10/2019    4 recensioni
L è riuscito a salvare Light dall'influenza del quaderno. Sono passati alcuni anni da allora e i due sono felicemente innamorati, ma qualcuno ha intenzione di vendicarsi di Kira e lo colpirà proprio nel suo punto debole: L
Genere: Romantico, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito, Nuovo personaggio | Coppie: L/Light
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza
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All'improvviso però un fortissimo rumore li distrasse: nel cielo c'erano tre elicotteri e da uno era partito un proiettile che aveva colpito Adam al braccio.
- AAAHHH!!! - urlò lui tenendosi il braccio sanguinante.
Poi dagli elicotteri alcuni uomini si calarono sul tetto con delle corde. Prima che Ruriko e Adam potessero fare qualcosa, gli uomini li ammanettarono e fecero lo stesso con gli energumeni che tenevano bloccata Misa. La modella poi era subito corsa verso Light.
- Chi siete voi? - chiese il ragazzo.
- Non temete, siamo della polizia - disse uno di loro. - È stato Watari a chiamarci.
I due sorrisero sollevati, poi si ricordarono di L a terra e corsero verso di lui. Light lo prese subito tra le braccia.
- Light... - mormorò L con gli occhi lucidi.
- Ryuzaki... - mormorò Light guardando come lo avevano ridotto. - Oh mio Dio, che cosa ti hanno fatto!
Scoppiò in lacrime e strinse forte a sé il detective come se avesse avuto paura che qualcun altro glielo portasse via. L ricambiò l'abbraccio, poi con la mano asciugò le lacrime del suo ragazzo.
- Non piangere. Sei così bello quando sorridi.
- Oh Ryuzaki, sono così contenta che tu stia bene! - esclamò Misa piangendo di gioia.
- Grazie Misa - rispose il detective.
- Salite sull'elicottero, vi riportiamo a terra - disse uno degli uomini.
Light prese in braccio L e con Misa salì su uno degli elicotteri. Quando arrivarono a terra video varie auto della polizia e delle ambulanze davanti all'edificio. Due paramedici si avvicinarono a Light con un lettino e lui ci fece sdraiare sopra L.
Poi in quel momento dall'edificio uscirono Watari, Soichiro, Aizawa e Matsuda, che corsero verso di loro.
Soichiro abbracciò fortemente il figlio ed esclamò sollevato: - Mamma mia! Per fortuna siete tutti salvi!
Watari si avvicinò a L, che gli disse sorridendo: - Ciao, Watari.
- Oh, Ryuzaki... - mormorò commosso l'anziano.
Gli strinse forte una mano e gli accarezzò dolcemente i capelli, mentre da sotto i suoi occhiali si potevano vedere due lacrime. In quei giorni davanti agli altri si era sempre mostrato forte, ma quando era da solo piangeva per l'ansia e la paura di perdere quel ragazzo che per lui era come un figlio.
I poliziotti stavano facendo salire Ruriko e Adam su una delle loro macchine e la ragazza non la smetteva di urlare e di cercare di liberarsi.
- No! - urlava. - No! Loro devono morire! DEVONO MORIRE!
Però i poliziotti, con un po' di fatica, riuscirono a farla salire.
- Ora lo portiamo in ospedale - disse loro uno dei paramedici riferendosi a L.
- D'accordo - rispose Light.

Light e gli altri, tutti molto in ansia, erano nella sala d'aspetto dell'ospedale, in attesa che i medici curassero L.
Dopo due ore un medico si avvicinò loro e disse: - Abbiamo finito, potete andare da lui.
Insieme andarono nella stanza di L e lo videro seduto sul suo letto, pieno di bende su tutto il corpo e con alcuni cerotti sulla faccia.
- Ryuzaki, come ti senti? - gli chiese Watari.
- Un po' meglio, ma sono ancora tutto indolenzito - rispose il detective. - Con tutti i calci e i pugni che mi hanno tirato mi si sono addirittura rotte due costole.
- Dovrai restare a riposo per un po', ma vedrai che poi tornerai in perfetta forma - disse Misa.
- Watari, ma quand'è che hai chiamato la polizia? - chiese Soichiro all'anziano. - Non avevi un cellulare quando siamo andati lì.
- Prima di andare, anche se i rapitori ci avevano detto di non chiamare la polizia, avevo detto loro di tenersi pronti a ricevere, in caso di pericolo, il segnale di una ricetrasmittente che mi ero portato dietro.
Light continuava a fissare L in silenzio: c'erano così tante cose che voleva dirgli, ma non voleva farlo davanti a tutti.
Per fortuna Misa, vedendo il suo sguardo, capì tutto e disse agli altri: - Va bene signori, direi di lasciare un po' da soli i nostri due piccioncini
I due ragazzi, sentendosi chiamare "piccioncini", arrossirono leggermente.
Quando rimasero soli, Light si sedette sul letto accanto a L, poi dopo un attimo di silenzio gli disse: - Non immagini quanto sono stato male in questi giorni senza di te e la paura che avevo di perderti.
- Anche io per la prima volta in vita mia ho avuto paura.
- Perdonami, è tutta colpa mia se sei finito in questo guaio! - disse Light con gli occhi lucidi. - Con quello che ho fatto quando ero Kira ho messo in pericolo tutti voi! Se non sono stato in grado di proteggerti stavolta cosa farò se qualcun altro volesse vendicarsi?!
- Questo non devi dirlo! - lo rimproverò L. - Il dolore di Adam e Ruriko non giustifica in alcun modo quello che hanno fatto, poi io so quanto sei cambiato, il passato non conta! Light, io ti amo e mi fido di te, so che sei perfettamente in grado di proteggermi! Eri addirittura disposto a sacrificarti perché lasciassero andare me e gli altri!
Light lo fissò con stupore e amore per qualche minuto, poi gli prese delicatamente il viso tra le mani e lo baciò con passione. Rimasero insieme tutto il pomeriggio a coccolarsi e baciarsi. Era così bello sentire di nuovo i loro corpi vicini dopo quei giorni terribili!
Light giurò che lui e L sarebbero rimasti sempre uniti e che lo avrebbe protetto sempre a ogni costo. Perché loro due erano anime gemelle.
   
 
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