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Autore: champagnemamiseven    15/10/2019    0 recensioni
"E che coraggio che hai tu, mia dèa, ad amare un folle come me."
Genere: Drammatico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Floki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si dice che l'amore sia folle, si dice che quando si è innamorati si provi la stessa sensazione di quando una freccia ti penetra nella carne viva, un mix di dolore ed adrenalina che in qualche strano modo, per noi guerrieri destinati al Valhalla, si trasforma in piacere come se Freya e Tyr passassero la notte più lunga del mondo a fare l'amore; la dèa dell'amore sessuale, della libido, della bellezza che si concede al vigoroso dio della guerra ed è così che un vichingo si innamora.

Il giorno in cui i miei occhi si sono posati su di te, la brezza marina saliva fino ai boschi mixando il profumo degli abeti a quello aspro della salsedine creando un odore frizzantino nell'aria che ancora oggi associo alla tua pelle morbida e bianca come la neve, che giornata fortunata, segnata dagli dèi che vollero forse burlarsi di me quando ti mandarono bella e selvaggia, correre a piedi scalzi fra i boschi come se nulla ti toccasse e niente potesse ferirti, sembravi una ninfetta ed io mi innamorai.
Ma di amori non corrisposti ne sono pieni i racconti, come quelli che mia madre mi raccontava la sera attorno al fuoco e come sarebbe stato possibile che un fiore così delicato potesse ricambiare il mio amore? Sarebbe stato, questo, l'ennesimo amore non corrisposto, l'ennesima fantasia nella mente di un folle, ne ero certo, mia cara creatura meravigliosa ma tu hai la forza della natura dalla tua parte, la pazienza e la dolcezza.
Oh dolce creatura, dolce e troppo delicata per questo mondo crudele, duro che macella, uccide e sputa sulle teste di noi poveri guerrieri ma tu, in un mondo così sporco sei la calda luce del sole che tocca la mie pelle nel primo mattino, sei il mio sorso di acqua fresca dopo una lunga carenza, sei colei che riesce a mantenere calma la mia mente scombussolata; eccomi qui, il folle, il folle che ha trovato la sua calma ma mai la pace, Helga, perchè la pace e la felicità non esistono.

La prima volta che ho incontrato le tue labbra mi ricordo che erano tiepide, umide ed in quel bacio io mi sono perso; vago ancora, amore mio, perso in quel tocco che mi da la forza di mille guerrieri ed in quel abbraccio delicato che mi rende invicibile in ogni battaglia ed il sangue del nemico mi scorre sul viso ma niente è più caldo del tuo tocco e niente mi da più calma.

Helga, ringrazio gli dèi per la tua esistenza, ringrazio gli dèì per quella luce nei tuoi occhi e per il tuo cuore buono
   
 
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