Questa storia partecipa al Writober2019 con la lista di prompt di Fanwriter.it
Parole: 1248 porca loca
Prompt/Traccia: In canon
Brevi Deliri Pre Partum: Al settimo tentativo riesco a recuperare questa serie, evviva me. Per la gioia(???) della Fra, della Lia e della Conviventeh, perché tolti casi eccezionali quando arrivo in qualche fandom nuovo è colpa di una delle tre o di tutte e tre. Vedi bnha. E ora si beccano ‘sta mezza merdata senza senso. Spiegazione di cosa mi sono fumata per pensare una cosa del genere al fondo.
The unquiet grave
[Soffia
freddo il vento]
Cold blows the wind to my true
love and gently falls the rain.
I never had but
one true love and in greenwood he lies slain.
I’ll do as much for my true
love as any a young girl may.
I’ll sit and mourn all on his
grave for twelve months and
a day.
Suo
fratello ha cercato in tutti i modi di farlo reagire, di superare il dolore per
la morte di Wei WuXian. Ma
nella sua ostinazione, Lan WangJi
persiste con una volontà incrollabile ad appendersi a quell’unica, minuscola
fiammella di speranza di ritrovare almeno l’anima del suo amore perduto: tutte
le sere suona Inquiry
fino a farsi sanguinare le dita, chiedendo a ogni spirito di rispondere alla
stessa semplice, banalissima domanda.
Dov’è Wei Ying?
E
così, una stagione dopo l’altra, una notte passata a suonare Inquiry fino a
farsi sanguinare le dita dopo l’altra, i giorni scorrono inesorabili e
diventano mesi e poi anni – ma nessuno degli spiriti interpellati sa rispondere
a quella semplice, banalissima domanda. E la Seconda Giada di Lan non riesce a smettere di tormentarsi.
Come
se avesse dimenticato che i morti, alla fine, vanno lasciati in pace.
And when twelve months and a day had passed,
the ghost did rise and speak:
“Why do you sit all
on my grave and will not let me sleep?”
“‘Tis I, ’tis I, thine own
true love, that sits all on your
grave!
I ask one kiss
from your sweet lips and that is
all that I crave!”
Inizia
a vedere l’ombra scura di Wei Ying una fredda notte
d’autunno.
Il
primo pensiero, la mente intorpidita dalla stanchezza, è credere di avere visto
male, poi assottiglia lo sguardo e si fa più attento e oh: riconosce il nastro rosso che spicca trai capelli neri della
figura seduta sul ramo dell’albero e in un attimo sente tutti i muscoli del
corpo urlargli di muoversi dal suo letto e correre verso di lui, tirarlo giù
dall’albero e abbracciarlo così forte da non lasciarlo più andare via… Come
muove un passo fuori dal giaciglio, l’ombra di Wei
Ying è già scivolata via come acqua tra le dita.
Da
quella sera, il fantasma di Wei Ying continua a
perseguitarlo. Ogni notte, come anche l’ultimo raggio di sole ha abbandonato il
cielo e i Meandri della Nuvola sono avvolti dalle tenue luce della Luna,
l’ombra scura di Wei Ying infesta qualsiasi luogo in
cui Lan WangJi cerchi
riparo – lo trova in biblioteca mentre nasconde per dispetto alcune pergamene
su cui stava lavorando, seduto a quello che fu il suo posto quando ancora
studiavano insieme, oppure su una roccia vicino alla sorgente… Come cerca di
avvicinarsi, di sfiorarlo con la punta delle dita, Wei
Ying si allontana e scappa, veloce come un soffio di vento freddo, lasciando
nell’aria solo l’eco della sua risata e il suo profumo.
A
volte suona il flauto, altre volte ride, altre ancora si limita a fissarlo con
i suoi occhi rosso rubino, prima di sparire di nuovo appena Lan
WangJi accenna muoversi.
E
gli sembra di impazzire e inizia ad aver paura della notte – perché la notte
significa di nuovo vederlo da qualche parte, così vicino eppure
irraggiungibile, e fa male. Ancora più male di quella bruciatura sul petto che
ha appena iniziato a guarire, ancora più male delle trentatré frustate che gli
segnano la schiena.
Quando
suo zio, alla fine del suo periodo di reclusione, gli ha domandato come si
sentisse, non ha saputo rispondergli: si è limitato a guardarlo dritto negli
occhi, stanco di lottare contro i mostri che lo tormentano, e Lan QiRen non ha potuto fare
altro che sbuffare e mormorare che più passano gli anni e più somiglia al
padre, anche lui sofferente per un amore impossibile. Lan
WangJi non può che dargli ragione.
Spera
soltanto che il fantasma di Wei Ying decida in fretta
di portarlo via con sé.
“My breast is cold as
the clay, my breath is earthly
strong.
And if you kiss my
cold clay lips, your days
will not be long.”
“How oft yonder
grave, Sweetheart? Where we were wont
to walk—
The fairest flower
that e're I saw has withered
to a stalk.”
E
ormai il suo tormento dura da anni, quando finalmente riesce a trovare il
coraggio di parlargli. È nuovamente calata la sera e Wei
Ying sta sorridendo, mentre osserva senza farsi notare SiZhui
esercitarsi con il suo guqin e lui si sente mancare.
Non può permettere che succeda qualcosa ad A-Yuan, per questo rafforza la
stretta attorno a Bichen e cerca non tremare.
-Stai
lontano da lui.- è solo un sussurro, ma tanto basta
per attirare l’attenzione del fantasma. –Se vuoi prendertela con qualcuno,
prenditela con me. Ma non osare avvicinarti a lui.-
Non
può permettere che gli portino via anche A-Yuan, che è tutto quello che gli
resta di Wei Ying – tutto quello che Wei Ying ha lasciato indietro.
Wei
Ying sposta lentamente la sua attenzione da SiZhui
verso di lui, rimanendo immobile a osservarlo avvicinarsi con i suoi occhi
rosso rubino, curioso ma allo stesso tempo diffidente come un animale
selvatico, mentre Lan WangJi
allunga una mano e sfiora la sua.
-Sei
qui perché ho disturbato il tuo sonno, vero?- domanda,
iniziando a tremare da capo a piedi come una foglia scossa del vento freddo
d’autunno. –Allora fa quello che devi, ma non avvicinarti ad A-Yuan.-
Wei
Ying piega la testa di lato, confuso, ma non dice una parola. Eppure,
basterebbe così poco… Basterebbe un bacio, a porre fine al tormento di
entrambi.
Wei
Ying solleva la mano libera per sfiorargli il viso – è gelida come il ghiaccio
e più pallida di un lenzuolo, come è normale che sia – e Lan
WangJi aspetta, rigido e con gli occhi serrati e le
lacrime intrappolate tra le ciglia, che lo spirito ponga fine a quel supplizio.
Ma
le labbra di Wei Ying si fermano a un soffio dalle
sue e allora spalanca gli occhi quando il fantasma gli
lascia un buffetto sul naso e si allontana. –No! No, aspet…
-
Ma
Wei Ying, ancora una volta, gli scivola via come
acqua tra le dita e Lan WangJi
cade ginocchioni nel terreno con un tonfo sordo, il braccio ancora teso in
avanti nel tentativo di afferrare la mano pallida e fredda di Wei Ying.
-…non
lasciarmi qui da solo.-
-Hanguang-Jun?-
SiZhui in un attimo è al suo fianco, il guqin abbandonato e dimenticato. –Hanguang-Jun,
è successo qualcosa? Non si sente bene?-
Dopo
un attimo di smarrimento, scuote la testa e lo rassicura. –Non è nulla, SiZhui… Ora è meglio se vai a riposare: domani tu e JingYi dovete partire, se non sbaglio.-
SiZhui non sembra essere convinto, ma alla fine si allontana con
il suo guqin verso la sua stanza, lasciando il suo
maestro da solo, a piangere in silenzio.
Dopo
quella notte, il fantasma di Wei Ying smette di
perseguitarlo.
“When will we meet
again, Sweetheart? When will we
meet again?”
È
più giovane e ci sono numerose differenze che saltano subito all’occhio, in
quel ragazzo che ha di fronte, ma Lan WangJi non ha dubbi: è Wei Ying,
può essere solo lui.
Riconoscerebbe
quella melodia, per quanto suonata male, e quegli occhi rosso rubino tra mille,
milioni di altri.
E
questa volta non lo lascerà scappare.
“When the autumn leaves that fall
from the trees are green and spring
up again.”
S.P.P.: Spiegone Post Partum
Wow, Maki, tu
sì che sai come arrivare nei fandom nuovi.
Innanzitutto,
se siete arrivati fino qui con ancora un briciolo di sanità mentale o avendo
capito qualcosa di quello che ho scritto, thank you so much *flip*
(_ _) Vi meritate una medaglia al valore
solo per questo.
Detto
questo, ora, reggetevi forte and hear me out.
Le
frasi in corsivo sono una delle tante versioni giunte dal Medioevo di una
ballata inglese, conosciuta come “Cold blows the wind” o “The unquiet grave”, che tratta di un tema molto caro e
diffuso nella credenza popolare: dopo un anno dal decesso della persona amata,
chi restava in vita doveva proseguire per la sua strada, ricordando sì il
defunto ma smettendo di vivere nel lutto. I morti vanno lasciati in pace, in
parole povere, altrimenti il rischio era che lo spirito del defunto non
trovando pace venga strappato dalla sua tomba e costretto a vagare per la terra
dei vivi per tormentarli fino a quando la persona amata verrà portata alla
follia e condannata a morte con il classico “bacio della morte”.
Qualcuno
pensa che questa credenza sia alla base anche di alcuni temi del Romanticismo
come la sepoltura lacrimata o archetipi del romanzo gotico come i vampiri, tra
le altre cose.
Ma
sto divagando.
Dicevamo.
I
morti vanno lasciati in pace, già. Cosa che lwj non
ha fatto, mannaggia a lui e al suo dannatissimo guqin,
che tutte le volte che ci ripenso mi fa salire l’omicidio superala, cazzo, supera questa stracazzo
di crush adolescenziale e prosegui con la tua vita---
erhm, sì e quindi per farla breve continuando a
suonare Inquiry
come un ossesso ha costretto in qualche modo wwx che
solo voleva fare il morto felice nell’aere e che magari mirava a raggiungere
l’Iperuranio(??) a non lasciare questa terra perché legato a doppio filo a lwj per colpa del di lui dolore.
Altra
interpretazione possibile è che lwj è definitivamente
impazzito e ha avuto le traveggole per più di dieci anni. A voi la scelta su
quale preferite.
…tutto
sommato sono contenta di come sia uscita.
È
onirica e no sense al punto giusto. Sono orgogliosa
del 75% di questa fanfiction, per motivi differenti.
E io
ho parlato un sacco e casissimo, meglio se la smetto
‘ché vi ho tediato già abbastanza. Se vorrete, ci vediamo nelle recensioni o
alla prossima.
Oh miei cari lettori,
vi amo ‘na cifra (cit.)
Maki