Ridacchio e continuo a solleticare la coscia di James sotto il tavolo.
Lui mi lancia un’occhiataccia e cerca di concentrarsi sulla conversazione con Dom, il quale, completamente ubriaco, blatera su argomenti che solo lui capisce.
«Price, tu cosa ne pensi?» domanda il chitarrista.
Io lascio scivolare la mano verso l’alto, solleticando l’inguine del batterista. Poi la ritraggo e torno a stringere piano il suo ginocchio.
«Io… penso che tu sia ubriaco» farfuglia James, guardandomi di sottecchi.
«Grazie al cazzo, questo è chiaro!»
«Joe, che fai?» sibila il batterista tra i denti.
«Ti darò qualcosa su cui riflettere» mormoro.
Poi sorrido sornione e premo con decisione sul cavallo dei suoi pantaloni.
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