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Autore: cabin13    19/10/2019    1 recensioni
[Storia scritta per la challenge "10 passi della tua OTP" sul cosmic ocean]
Dieci brevi momenti in una lunga vita cosa possono mai rappresentare? Eppure a volte hanno il potere di cambiare un'intera esistenza. Dieci piccoli passi che hanno portato le vite di Denki e Kyoka a legarsi insieme per sempre.
1. Match {primo incontro}
2. Protezione {incrociare gli sguardi}
3. Gavettoni {primo appuntamento}
4. Sciarpa {primo bacio}
5. Vittoria {tenersi per mano}
6. Abbraccio {farsi le coccole}
7. Musica {fare l'amore}
8. Normalità {conoscere gli amici}
9. Figuraccia {cena in famiglia}
10. Istinto {proposta di matrimonio}
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaminari Denki, Kyoka Jiro
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sciarpa


[Primo bacio]

Magari era colpa di Momo, della sua indole da inguaribile romantica e del bacio che si erano scambiati lei e Shouto sotto un ciliegio in fiore per ufficializzare la loro relazione, magari era per via della propria timidezza, Kyoka non avrebbe saputo stabilirlo. Fatto sta che dal loro primo appuntamento lei e Denki non si erano neancora baciati – con grande disappunto di Toru e Mina, le quali l'avevano riempita di consigli sul buttarsi e cogliere l'attimo. Le loro parole erano conservate da qualche parte nella sua memoria a lungo termine, sicuro.

Dietro la sua aria chiusa e forse un poco scorbutica, l'eroina del suono ci teneva molto al suo rapporto con il biondo elettrico e lui le piaceva sul serio. Era grata che lui stesse rispettando i suoi tempi, per una volta voleva essere lei a compiere il primo passo e superare le proprie insicurezze.

Più facile a dirsi che a farsi, però. Novembre era quasi terminato e Kyoka non era ancora riuscita a sbloccarsi; la sua scusa era che voleva aspettare il momento adatto, non voleva ridurre il loro primo bacio a qualcosa di scontato e banale. Quando questo momento sarebbe arrivato, però, la ragazza sperava fosse il suo istinto a farglielo capire.

Certo, non aveva aiutato il fatto che quel secondo anno si era rivelato più tosto del previsto e aveva reso molto difficile conciliare gli allenamenti con le attività da normali sedicenni. Era già tanto se, nonostante la stanchezza a fine giornata, riuscivano a passare qualche ora insieme nella sala comune.

L'universo sembrò inviarle un segnale, quella domenica mattina di fine novembre quando, mettendo il naso fuori dal dormitorio, i ragazzi scoprirono che il mondo si era tinto di bianco.

Dopo colazione, c'era già chi si divertiva a saltellare in mezzo al mantello candido – non badando alle raccomandazioni di Iida sul tornare a finire i compiti e poi coprirsi bene per uscire. Eijirou e Hanta avevano in qualche modo trascinato persino Katsuki in mezzo al cortile e lo volevano convincere che per divertirsi in una guerra di palle di neve non doveva per forza uccidere qualcuno.

Alla fine il rappresentante occhialuto ci aveva rinunciato, a farsi ascoltare, ed era stato coinvolto nella battaglia tutti contro tutti a cui aveva dato il via non si sa bene chi. I diciannove adolescenti – Tsuyu era rimasta dentro per non rischiare l'ibernazione – avevano dichiarato la tregua solo quando i loro stomaci avevano avuto la meglio.

Mezz'ora più tardi, Kyoka e Denki si ritrovarono a passeggiare fianco a fianco nel cortile della U.A. su idea della violetta. I pochi lampioni presenti si stavano già illuminando, l'atmosfera era un po' bigia e il buio non avrebbe tardato a calare.

Camminavano fianco a fianco, il biondo le aveva addirittura avvolto un braccio attorno alle spalle e Jirou, sprofondata un cappotto grande il triplo di lei e in una sciarpa viola lunga un chilometro, non capiva come il ragazzo non soffrisse il freddo con la sua misera giacchetta.

Peccato che avesse preso a soffiare un vento fortissimo, dalle gelide folate che promettevano neve in abbondanza. Inutile che Kaminari cercasse di far finta di niente, lei notò come si fosse stretto nelle spalle per il freddo.

Scemo, la sciarpa... pensò la violetta, ma constatò che le guance arrossate lo rendevano ancora più carino.

– Certo che sei proprio tonto, Kaminari – lo rimproverò, ma non risultò molto convincente dato che stava ridacchiando – Così ti congelerai.

– È che quando mi hai chiesto di fare una passeggiata mi sono preparato in fretta e furia per uscire subito… – cercò di giustificarsi l'altro, mentre si strofinava le mani.

Kyoka sentì il suo cuore perdere un battito: non era nulla di speciale quella camminata, eppure aveva appena realizzato che non le avrebbe fatto lo stesso effetto se con lei ci fosse stato qualcun altro. Stava avvampando.

Per distrarsi da quel pensiero, sciolse in fretta e furia il nodo della sciarpa e l'avvolse intorno a testa e collo del biondo, sollevandosi sulle punte per colmare la differenza di altezza. Fu un movimento impetuoso, si rese conto di essere a un centimetro da lui quando avvertì il suo fiato sui capelli. Si arrischiò ad osservare Denki: il rossore sul viso non era più dovuto solo al gelo.

Rimasero a fissarsi così per una frazione di secondo, il mondo che si riduceva solo alle pupille dell'altro. E poi Kyoka comprese. Comprese che nessun momento era banale se lo trascorreva con la persona che amava, non viveva in un film e non servivano situazioni particolari per esternare un gesto d'affetto quale un bacio.

In un battito di ciglia azzerò la distanza tra lei e il ragazzo, premendo le proprie labbra sulle sue. Il cuore era un tamburo e forse era un po' impacciata, ma ce l'aveva fatta; per una volta aveva compiuto lei il primo passo, aveva superato la timidezza e stava baciando Denki. La persona che rendeva tutto speciale.

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Hola gente
Finalmente pubblico anche il capitolo quattro, che è quello che mi ha mandato un po' in crisi visto che non sapevo bene come svilupparlo. Il prompt iniziale doveva essere neve, ma le uniche due situazioni a cui riuscivo a pensare erano a) bacio sotto il vischio (decisamente no, visto che faccio concorrenza al Grinch) oppure b) una battaglia a palle di neve, che sarebbe stata la verrsione sotto zero dei gavettoni nel terzo capitolo, quindi decisamente no.
Alla fine l'illuminazione me l'ha data una mia amica, suggerendomi la situazione cliché "da ribaltare": il capitolo è per te, Auri, anche se non usi EFP e sei indietro anni luce con My Hero Academia!
Ringrazio Juriaka che ha recensito tutti e tre i passati capitoli e anche chi ha messo la storia nelle seguite/ricordate/preferite.
RIngrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta
Alla prossima gente
Adios
   
 
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