Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Out of this world    31/07/2009    6 recensioni
James Potter ebbe appena il tempo di prendere un panino al burro di arachidi dalla sua cartella, che un enorme cane nero gli balzò addosso.
- EHI! E’ miooooo! – urlò ridendo, mentre cercava di salvare il suo pasto da quell’ammasso di pulci che non si scollava da lui.
- Mooooony! Mi vuole fregare il pranzo! – gridò ancora Potter, tenendo il panino al petto, mentre Padfoot sopra di lui in versione animale scodinzolava e abbaiava...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Challenge:
1. Pick a character, pairing, or fandom you like.
2. Turn your music player on and turn it on random/shuffle.
3. Write a drabblet/ficlet related to each song that plays. You only have the time frame of the song to finish the drabble; you start when the song starts, and stop when it's over. No lingering afterward! No matter how whacked out your drabble is. :D
4.
Do ten of these, then post them.

Sfida:

1.       Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.

2.       Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.

3.       Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.

4.       Scrivine 10, poi pubblicale.

 

10 SONGS CHALLENGE

The Marauders

 

 

I) LAND OF CONFUSION / genesis

 

La sala era a dir poco silenziosa, mentre la professoressa chiamava il suo nome. Sirius Black, undici anni, capelli arruffati e la fronte corrugata, si avvicinò allo sgabello con le gambe che tremavano un poco. Quando ci fu sopra, deglutì e aspettò impazientemente che il Cappello Parlante, dapprima messo sulla sua testa, dicesse il suo responso. Lì seduto, dove tutti gli altri studenti potevano vederlo, Sirius incrociò gli occhi di parecchie persone.
James Potter, quello strano ragazzino incontrato sul treno; quella smorfiosetta pen di carota e il suo compagno dai capelli sudici, anch’essi conosciuti sulla loro carrozza. Per un attimo, poi, si fermò sulla tavolata del Grifondoro.
Grifondoro, Grifondoro, Grifondoro, si ritrovò a pensare.

E il cappello, a sentirlo ripetere ciò nella sua testa, urlò.
- GRIFONDORO!
Il mondo era forse impazzito? Un Black a Grifondoro?!
Ma a Sirius non importava. A testa alta si levò il cappello e, dopo aver fatto l’occhiolino a James Potter, si andò a sedere alla sua tavolata.

 

 

 

II) HEAVEN / bryan adams

 

Ti guardo, mentre, con il sorriso più ebete che tu potessi mai avere in questo giorno storico, corri verso la tua Evans. Se penso agli anni passati, dove c’eravamo solo io, te, Remus e Pete, mi sento quasi male. Eravamo in quattro… in quattro, Jamie. Ma ora… mi sa proprio che saremo in cinque.
Deglutisco, lanciando uno sguardo di sottecchi a Moony, che ti fissa allontanarti con il volto sinceramente felice.
- Come fai ad essere così contento? – sbotto, non riuscendo a trattenermi. Moony si volta accigliato verso di me.
- Che domanda è? Lo hai visto anche tu, no? Prongs è felicissimo, esce con la Evans, credo di non averlo mai visto così entusiasta. Sei suo amico, Padfoot, non cominciare a fare la vittima.
Sospiro. Hai ragione, vecchio lupo. Oh, se hai ragione! Non devo essere geloso di lei.
Io ti voglio bene, Jamie. In fin dei conti, stasera, in dormitorio, saremo ancora noi. Noi quattro.

 

 

 

III) HERE WITH YOU / dido

 

Non ci riesco, e tu lo sai. Comprendo che tu mi capisci da come mi fissi, Padfoot.
Odio nascondermi.
Odio non far nulla per la mia famiglia.
Odio essere rinchiuso in questo posto.
Vorrei tanto essere fuori con te a giocare a Quidditch, Padfoot.
E invece siamo qui, a prendere il tè del pomeriggio come due fottuti inglesini per bene.
Perché alla mia famiglia, Pad?
Non me lo sai spiegare. Ti mordi un labbro, mentre sorseggi un po’ di tè alla pesca.

Peccato che, non ricordandoti che è caldo, ti scotti. Sobbalzi sul divano di fronte a me, portandoti una mano alla bocca.
- Cazzo, Jamie, è bollente! – esclami con le lacrime agli occhi dal dolore.

A vederti, mi si stringe il cuore.

Scoppio a ridere.

Non so cosa accadrà domani, Sirius. Non lo so.

Ma ora che tu sei qui con me, mi sento di nuovo un ragazzino, senza il peso della morte sulle spalle, come se da un momento all’altro potremmo di nuovo intrufolarci sotto il mantello dell’invisibilità per andare a Mielandia.

Insieme, Sirius.

Ora che sei qui con me.

Siamo insieme, amico mio.

 

 

 

IV) DECODE / paramore

 

Come ho fatto a non accorgermene prima, Black?

Eppure... eppure ora, che leggo di te sul giornale… il tuo volto che per tanti anni ho reputato amico… mi sento morire.

Ti conoscevo così bene, o almeno credevo.

Ciò nonostante, è proprio il tuo volto urlante e fuori di sé che vedo qui, di fronte a me, sul giornale.

In cima, poche parole, che sottolineano come hai tradito, mandato al macello, eseguito gli ordini del tuo “capo”. Come hai potuto, Sirius?

Cos’era per te, James? Era proprio un fratello? Eppure… eppure lo hai ucciso. Tu! Tu lo hai ucciso!

Sei lo stesso Sirius Black che mi chiedeva di copiare il mio compito di trasfigurazione?
Sei lo stesso Sirius Black che, il giorno dopo la luna piena, veniva in infermeria con le mani piene di dolciumi per tirarmi su di morale?
Sei lo stesso Sirius Black di un tempo?

Mi viene da vomitare. In un impeto di rabbia butto il giornale nel fuoco, dove il tuo volto viene bruciato lentamente.

Chi erano per te Peter e James? Lily? Amici?

No.

Erano solo carni da macello.

 

 

 

V) AIN’T NO MOUNTAIN HIGH ENOUGH / marvin gaye

 

James Potter e Sirius Black si guardarono, cercando di non ridere. Erano fuori dalla porta della loro stanza, dove Remus si stava probabilmente preparando per andare a dormire.

James contò fino a tre sottovoce, dopo di che aprirono con una botta la porta. Il boato fu tale che Remus sobbalzò spaventato, rivolgendo la sua attenzione ai due sulla porta. Dopo averli squadrati da capo a piedi, fu impossibile per lui non scoppiare a ridere.

James, vestito con un lungo scamiciato rosa shocking fece il suo ingresso su alti tacchi, mentre Sirius lo seguiva, avvolto da una camicia da notte di pizzo rosa. Sulle testa, avevano due parrucche bionde.

- E’ qui la festa?! – urlò con voce stridula James, cosa che provocò ancora più ilarità nel giovane Remus.
- Credo di sì! Guarda che bel figaccione! – disse Sirius, mentre indicava il suo amico licantropo.

- Allora, Gilda, che dici? Gli diamo supporto morale dopo quel brutto voto di pozioni che si è beccato oggi? – domandò James, sculettando in direzione di Remus, ancora accasciato dalle gran risate sul suo letto a baldacchino.

- Parli di quell’Oltre ogni previsione, Hanna? In questo caso, vieni qua cocco!
Remus Lupin si ritrovò dopo pochi secondi i suoi due migliori amici addosso, intenti a stampargli baci appassionati sul volto.

Il giorno dopo, le macchie di rossetto non se ne erano ancora andate, ma la delusione per quell’O sì…

 

 

 

VI) LIFE GOES ON / elisa

 

Quanti anni sono passati? Troppi.

Eppure, mi ritrovo qui a tracannare whisky incendiario ripensando a noi.

Tutto è cambiato.

Ci aspettavamo tutto questo, Prongs?

Non credo.

Porto alla bocca la mia bottiglia, sperando che una bella sbronza tinga di nero i miei ricordi, cancellandoti, distruggendoti. Mi fa male ricordarti, Prongs. Ora più che mai.

Ora che c’è Harry, che mi ricorda così tanto te.

Ora che ho ritrovato Moony, che mi porta indietro nel tempo a quando correvamo insieme nel parco di Hogwarts.

Ora che sono solo, senza nessuno che mi distragga.

Mi senti James? Quand’è che ci potremo rivedere? Come vorrei che fosse subito. Come vorrei morire ora.

Tuttavia… non posso. Morirò per un buon motivo, Prongs. Lo farò per te. Veglierò su Harry.

Mentre mi porto alla bocca nuovamente alla bottiglia, sento un soffio d'aria contro il viso. Sorrido.

Grazie per avermi ascoltato anche stasera, fratello.

 

 

 

VII) NEVER SAY GOODBYE / bon jovi

 

Te lo ricordi, Sirius? Eh? E tu, Remus?
Quando rimanevamo alzati fino a tardi a chiacchierare, con qualche sana burobirra in mano, e il mondo ai nostri piedi.

Credevamo di essere immortali, di avere tutto.

Sapevamo che non ci saremmo mai detti addio. E invece è successo.

Sono stato un bugiardo. Ero stato il primo a dirvi che non vi avrei mai abbandonato, e poi sono stato il primo ad andarmene. Non sono mai stato un mago, nelle promesse.

Padfoot, quante volte Vitious ci ha ripreso? E la McGonagall? Dio, che risate.

Tutte quelle ore marinate per andarci a prendere del cioccolato da Mielandia.

Ripensandoci ora, credo di aver fatto parecchie volte overdose di dolciumi!
Moony, te lo saresti mai immaginato che un giorno sarei venuto dicendoti che avevamo deciso di diventare animagi per te? Dall’espressione che mi rivolgesti, credo sia scontata la risposta!

Io vi avrò anche detto addio amici miei, ma non disperate.
Ci rivedremo un giorno. Per ora, Moony, preoccupati un po’ di quella ragazza dai capelli rosa che ti fissa così tanto. E tu, Padfoot, di Snape. Per favore, compragli uno shampoo! A me, da dove mi trovo, mi risulta impossibile portaglielo…

 

 

 

VIII) SUMMER MEMORIES / kamiki aya

 

James Potter ebbe appena il tempo di prendere un panino al burro di arachidi dalla sua cartella, che un enorme cane nero gli balzò addosso.

- EHI! E’ miooooo! – urlò ridendo, mentre cercava di salvare il suo pasto da quell’ammasso di pulci che non si scollava da lui.

- Mooooony! Mi vuole fregare il pranzo! – gridò ancora Potter, tenendo il panino al petto, mentre Padfoot sopra di lui in versione animale scodinzolava e abbaiava.
Moony scoppiò a ridere, per poi estrarre dal suo zaino il suo panino alla carne.
- Su, vieni qui, ti do un po’ del mio. Però domani ricordatelo il pranzo! – rise, mentre Padfoot con un balzo saltava addosso a lui, riempiendolo di leccate gioiose.
- Ahahahah, lasciami stare! Time out, Padfoot! – urlò Remus, cercando di staccarselo di dosso.
A ricordarsi di quel momento di fine estate, Peter si sentì più sporco che mai. Cosa centrava lui in quel gruppo? Mentre tutti ridevano, lui aveva staccato un morso dal suo panino in disparte. Lui, in mezzo a loro, non centrava proprio nulla…

 

 

 

IX) THEY DON’T CARE ABOUT US / michael jackson

 

Sono libero.

Probabilmente non gliene frega niente a nessuno.

Ma a me sì.

Sono libero. Libero dall’odio della gente, libero dalla tristezza opprimente del mio cuore.

Alzò lo sguardo. Intorno a me è tutto leggero e fresco.

Sono morto.

Remus John Lupin è morto.

Sono a terra, disteso.

Sento dei passi in lontananza.
Per tanto tempo tutto è andato male, tutti se ne sono fregati di noi, di me. Ma ora è diverso. Sono morto, mia moglie è morta, ma mio figlio è vivo. Harry lo salverà, ci salverà, lo so.

Ora, però, la libertà gioisce dentro al mio cuore.

Qualcuno si ferma di fronte a me. Provo ad alzarmi, ma inutilmente.
- Appesantito, Moony?
Sorrido, riuscendo finalmente ad alzare il volto.
Sirius, con un sorriso enorme e un volto molto più pulito e giovane di come fosse nell’ultimo suo periodo di vita, mi porse una mano.

- Forse – replicai con un sorriso storto. Accettai la sua mano.

Mi rimisi in piedi, per poi abbracciarlo forte.

- Mi sei mancato – gli dissi.
- Tu no – rise Padfoot. – Ti ho visto ogni giorno da qui.
Sorrisi, per poi staccarmi da lui.
- E io? Non mi saluti? – mi domanda un ragazzo dietro Sirius, dai capelli neri e gli occhiali rotondi.

Gli rivolgo la mia attenzione.

Poi, sorrido.

Siamo insieme. Di nuovo. Sono libero. Qui non ci saranno ingiustizie. Noi siamo di nuovo insieme.

Gli altri non ci disturberanno più.

 

 

 

X) TOMORROW / avril lavigne

 

- Andrà tutto bene.
Sirius diede una botta sulla spalla al suo migliore amico. Erano sulla porta di casa, le luci dei lampioni ad illuminarli flebilmente.
- Sta tranquillo – continuò Padfoot.

- Peter terrà la bocca chiusa, e Voldemort punterà su di me. Voi sarete al sicuro.
- Non voglio che Voldemort punti su di te, Sirius!
Per la prima volta da parecchio tempo, James Potter era stranamente serio e insicuro. Avevano appena cambiato custode segreto con Peter, e sapere che Sirius era in pericolo comunque lo faceva morire. No, che non sarebbe andato tutto bene!
- Oh, non fare tante lagne! – rise Sirius, cercando di mandare giù il nodo alla gola che aveva.
- Su, fratello, ci vediamo domani mattina. Dì alla tua dolce mogliettina che stavolta la brioche la voglio alla marmellata d’arance!
James fece un sorrisino. Poi, gli si buttò fra le braccia, abbracciandolo forte.
- Ti voglio bene, amico.
- Anche io Jamie. Ci vediamo domani.

Non sapeva che il giorno dopo casa Potter sarebbe stata a pezzi…

 

 

 

 

,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,-,

 

Da quanto tempo non scrivevo su Harry Potter *_* E’ stato troppo bello scrivere queste dieci cosucce su i miei personaggi preferiti, mi sono realizzata ^^ Spero tanto che vi siano piaciute, perché mi ci sono davvero messa d’impegno =)
Se potete, lasciate un commentino, per favore ^^
Ciao e grazie per aver letto!!



 

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Out of this world