Libri > Mitologia greca
Ricorda la storia  |       
Autore: serenamulone    20/10/2019    0 recensioni
Rimase immobile in balia dei suoi occhi, come un marinaio in balia delle onde di un mare sempre più tempestoso.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Narciso
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Narciso

/nar·cì·ṣo/

sostantivo maschile

Per antonomasia, persona innamorata di sé










 

Narciso osservò la sua immagine riflessa sullo specchio d'acqua limpido davanti a sé, ammirandone le meravigliose fattezze: le gote rosee leggermente scavate, i capelli e gli occhi scuri come la pece con riflessi color notte e stelle e costellazioni incastonate al loro interno, le sopracciglia folte e definite che rendevano il suo sguardo così enigmatico e ammaliante da far cascare ai suoi piedi chiunque, la carnagione chiara che ricordava il bagliore della luna, le labbra che in molte avrebbero voluto assaporare erano dello stesso colore dei fiori di loto ed apparivano soffici e morbide, le scapole sporgenti e le clavicole spigolose messe in evidenza dal suo fisico asciutto e allenato dalle continue corse nei boschi e il suo pomo d'Adamo che faceva su e giù mentre rifletteva.

Le ninfe di tutta la radura avrebbero ingannato, avvelenato ed ucciso per essere considerate degne della sua attenzione.

Narciso era bello, di una bellezza tale da togliere il fiato, da far sfigurare persino quella degli Dei. Se un pittore avesse deciso di immortalarlo lì, seduto su quella roccia, immerso nella quiete della foresta con solo il suo riflesso a fargli compagnia, non sarebbe stato capace di rendergli giustizia tramite l'uso dei suoi pennelli e colori, che sarebbero apparsi così smunti e spenti, non sarebbe stato in grado di ritrarre i suoi lineamenti che sfioravano la perfezione né di catturare quella sua espressione così lieta e serena, come se ogni parte del suo corpo appartenesse a quel posto. 

La natura si piegava al suo volere anch'essa affascinata dal suo strabiliante splendore. Il vento gli scostava delicatamente i capelli dal viso e il rumore dell'acqua che sgorgava dalla vicina sorgente collaborava nel creare quella strana ma incantevole armonia. Gli animali che lo circondavano lo osservavano con aria sognante e lei avrebbe voluto essere quel pettirosso, avrebbe voluto posarsi sulla sua spalla, scrutarlo da vicino anche a costo di rimanerne accecata.

Ma Eco non gli si avvicinava mai, lo guardava da dietro un albero, spaventata dall'interrompere quell'equilibrio perfetto, e in quel momento avrebbe voluto saper dipingere o scolpire nel marmo o nella pietra quella visione fiabesca per farla rivivere nel tempo, avrebbe voluto provarci consapevole di non poter racchiudere la sua perfezione in qualcosa di materiale.

Se in passato non fosse stata punita da Giunone a causa delle sue chiacchiere, se non le fosse stato vietato l'uso della parola e se non fosse stata condannata a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva, avrebbe cantato immense lodi a Mnemosine, figlia del Cielo e della Terra, dea della memoria, pregandola di far si che quella scena rimanesse impressa nella sua mente, conservata intatta in una teca di vetro nascosta nei meandri più reconditi per paura che qualcuno potesse rubargliela.

Ed Eco non si accorse di aver pestato un ramoscello, non si accorse del sangue che fuoriusciva dalla ferita e non si accorse di aver attirato la sua attenzione, non si rese neanche conto del suo sguardo su di lei fino a quando non alzò il viso e il panico e il terrore si manifestarono su di esso.

Il silenzio di quell'attimo scandito dai battiti accelerati del suo cuore, che ricordavano vagamente quelli di un cerbiatto preda di un lupo.

Rimase immobile in balia dei suoi occhi, come un marinaio in balia delle onde di un mare sempre più tempestoso.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Mitologia greca / Vai alla pagina dell'autore: serenamulone