Anime & Manga > Trattami con dolcezza
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Autore: hapworth    21/10/2019    0 recensioni
Certo, c'era un che di intrigante nell'indossare un capo di abbigliamento non proprio, ma decisamente non quello femminile.
[Naoya/Akira] ~ Questa storia partecipa al “Writober” a cura di Fanwriter.it!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Torno con una cosetta un po' piccola e un po' scemotta su questi due. Li adoro come coppia, ma non sono ancora riuscita a trovare il giusto spunto per scrivere qualcosa che mi soddisfi pienamente... nel dubbio continuo a provarci. 
Quindi niente, buona lettura!

hapworth

Questa fanfiction partecipa al "Writober" indetto da Fanwriter.it!
prompt: lingerie || lista: kink


Richiesta irresistibile

Akira non riusciva a capire che cosa ci fosse di potenzialmente erotico in un intimo femminile su un corpo maschile; non aveva mai trovato particolarmente sexy le ragazze con i collant, men che meno il pensiero di dover indossare del pizzo. Certo, c'era un che di intrigante nell'indossare un capo di abbigliamento non proprio, ma decisamente non quello femminile.
Così, quando Naoya gli aveva chiesto di mettersi delle autoreggenti, lo aveva guardato malissimo. Lo sguardo grigio vuoto, incapace di comprendere davvero ciò che gli era stato chiesto. L'altro ragazzo aveva sorriso mestamente, in quel modo sensuale che lo faceva sia rabbrividire che eccitare e glielo aveva chiesto di nuovo. «Adoro le tue gambe.» aveva mormorato al suo orecchio e Akira, seppure non ancora del tutto convinto, aveva acconsentito.
Le autoreggenti che Shimakawa gli aveva portato erano a rete, di un colore scuro e gli aderivano perfettamente, arrivandogli a strozzare la coscia, senza tuttavia muoversi o infastidirlo particolarmente mentre camminava.
Storse il naso, toccandosi la porzione di pelle che veniva lasciata fuori da quella roba. Non gli piaceva particolarmente l'effetto, ma d'altra parte lo stava facendo per Naoya, non per altro. Quando uscì dal bagno con indosso solo la maglia del pigiama – che gli arrivava a coprire l'intimo – e le calze, gli occhi scuri di Naoya ebbero un guizzo.
Non seppe neppure come, si ritrovò seduto sul letto, con l'altro ragazzo che gli teneva le gambe aperte e lo baciava, leccandogli la pelle che guizzava fuori dalla rete sottile e scura delle autoreggenti. Si estraniò, perché gli succedeva sempre così quando facevano l'amore: finiva per essere sopraffatto dalle sensazioni e non riusciva a capire più niente, concentrato e completamente perso nel mare di emozioni e sentimenti che gli si agitavano dentro. E quella volta non fu affatto diverso, anche se le dita di Naoya parevano più delicate e bramose del solito, anche se la sua voce gli mormorava sconcezze e complimenti su quanto avrebbe voluto rivederlo vestito completamente da ragazza come al concorso di Miss Università, al primo anno.
Akira non gli credeva, non pienamente, ma si godette le attenzioni, come sempre e quell'affetto che, in fondo, Naoya trasmetteva con la potenza ineguagliabile della sua fisicità. Era facile, perdersi e Akira era un disperso consenziente.


Fine
   
 
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