Anime & Manga > Ranma
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Autore: The_stampede    21/10/2019    4 recensioni
La storia prosegue negli anni dopo lo scontro con Safulan e il mancato matrimonio. La situazione non è cambiata molto tra loro, ma sono cambiati loro con l'unica, inevitabile costante della vita: il tempo che trascorre. Mentre Akane è maturata sia in senso fisico che mentale, Ranma ancora si crogiola nella folle quotidianità della loro vita, ma l'inizio del terzo e ultimo anno scolastico finirà per fargli fare un brusco risveglio, peggiore di quelli a cui lo ha abituato la fidanzata.
Ranma 1/2 è il mio manga preferito, lo rileggo spesso e ogni volta non posso fare a meno di scoppiare a ridere per le disavventure, i personaggi e il nonsense, che percorre tutta la storia. Come la maggior parte dei suoi fan, anche a me è rimasto l'amaro in bocca per il finale aperto. Negli anni e nelle varie riletture ho finito per apprezzarlo maggiormente, ma non è passata la voglia di creare qualcosa che soddisfacesse il mio bisogno di una conclusione. Così eccomi qui; spero possiate apprezzare la storia e, come succede a me quando leggo le fanfiction altrui, passiate qualche momento di svago e stacco dal quotidiano nel leggerla.
Genere: Avventura, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Akane si tuffò sul suo letto esausta, sorrise nel buio della stanza, emise un singulto e le scese una lacrima. Si coprì gli occhi con l’avanbraccio e fece un respiro profondo per cercare di non scoppiare a piangere.
*Il mio primo bacio…*
La ragazza provava una girandola di emozioni. Aveva sempre immaginato di avere il suo primo bacio con Ranma, di raccontarlo alle amiche e che questo segnasse il momento di svolta, il grande passo avanti che aspettava da anni. Come sempre però la vita non corrisponde a ciò che si immagina, era stata baciata da un bellissimo ragazzo, di cui non le importava niente e non voleva farlo sapere a nessuno.
*Proprio come Ranma* pensò divertita, ricordando il primo bacio del ragazzo ricevuto da Mikado Sanzenin.
Il ritorno a casa con il fidanzato era stato piacevole, ma appena varcata la soglia, il codinato aveva iniziato ad indagare sul suo pomeriggio, purtroppo qualcuno lo aveva avvertito di averla vista con un compagno di scuola. Il Baka andò su tutte le furie quando capì che lo smidollato che aveva portato via Akane era l’autore di una delle lettere d’amore che aveva ricevuto.
La piccola Tendo sapeva come disinnescare la bomba, guardando Ranma di sottecchi gli chiese “Sei geloso per caso?”
Come al solito lui le inveì contro e se ne andò, borbottando tutto il suo disappunto.

Durante la notte incubi in cui Akane sposava un bellimbusto fecero visita a Ranma, il quale emise un urlo acuto.
I suoi comprensivi genitori cercarono di capire cosa tormentasse il ragazzo: suo padre per zittirlo gli tirò una secchiata d’acqua, così che, quando Nodoka accese la luce della camera trovò il figlio in versione femminile.
La donna si portò una mano sulla guancia mentre con l’altra afferrava la Katana, che giaceva a fianco del suo futon
“Ranma perché dormi come una donna ed emetti degli strilli acuti? Questo è davvero poco virile” disse iniziando a sguainare la spada.
Ranma aveva tutti i capelli rossi rizzati sulla nuca e per la paura non riuscì a mentire “Stavo sognando Akane!” esclamò.
“Oh tesoro! Sognare la propria fidanzata è davvero virile, come sono felice!” e la abbracciò, facendo arrossire la ragazzina.
Ranma continuava a non avere un rapporto rilassato con la madre per via degli anni di lontananza.
“Mamma” la chiamò in un soffio, per tutta risposta il lieve russare della donna le fece capire che si era riaddormentata ed era già tutto passato.
La ripose nel suo futon e si avviò verso il bagno, non voleva farsi trovare al mattino in versione femminile e rischiare nuovamente un incontro ravvicinato con la katana materna.
Di ritorno dal bagno andò alla porta di Akane, la socchiuse abbastanza da poter vedere la fidanzata dormire profondamente nel letto.
Lei era lì, si era agitato per niente, ma una vocina fastidiosa, che negli ultimi tempi si era fatta più pressante, gli chiese *Per quanto tempo ancora pensi sarà lì, Baka?!* chiuse la porta e se ne tornò a letto.
*Diavolo, la vita dell’artista marziale è più complicata di quanto immaginassi*


Il mattino dopo i due fidanzati si avviarono come al solito, correndo verso il Furinkan, e litigando per il ritardo.
A pochi passi dal cancello subirono una doppia imboscata, Shampoo si era nuovamente lanciata sul codinato, mentre Asuka si avvicinò ad Akane, che guardava con disappunto la scena.
Quando lo studente iniziò ad allungare una mano verso la ragazza con il caschetto, Ranma vide rosso, spintonò via Shampoo apostrofandola nel peggiore dei modi. Si alzò e, scacciando la mano dello studente come se fosse una pericolosa vespa, afferrò con la sinistra la mano della fidanzata e si avviò con lei verso l’entrata della scuola.
Prima di farsi trascinare via la piccola Tendo si scambiò un occhiata con la cinese e capì che il tempo era scaduto.
“Ranma, che ti prende? Mi stava solo dando un libro che mi serviva per gli esami”
“Solo questo? Non è successo nulla?”
il maschiaccio guardò il suo baka rossa in volto *Ha scoperto del bacio?*  “Non è successo niente, ok? Niente di niente!”
Il codinato la fisso ancora un attimo, ma non aggiunse altro.
Lasciò di stucco Akane, però, quando aspettò che lei si fosse cambiata le scarpe e le riafferrò la mano camminando così, mano nella mano, per tutto il tragitto che portava dall’entrata dell’istituto alla loro classe.
I commenti sussurrati dagli studenti, che vedevano la scena, li accompagnarono per tutta la strada e, più aumentavano, più la fluidità dei movimenti di Ranma veniva meno, arrivati alla soglia della loro aula era praticamente un pezzo di granito.
Ma aveva resistito! C’era voluta tutta la sua forza di volontà, ma ce l’aveva fatta!
Quando i compagni di classe iniziarono a canzonarli, quattro paia d’occhi li fulminarono, erano gli amici d’infanzia di Akane, ben decisi a dare una mano alla sgangherata coppia.
Le minacce inespresse aiutarono ad acquietare la situazione e i due artisti marziali furono lasciati in pace, tanto più che Ranma non riuscì a rivolgere la parola ad Akane per diverse ore, doveva riprendersi dallo sforzo e dall’imbarazzo.
La ragazza non ci rimase male, ancora troppo piacevolmente esterrefatta dal comportamento del fidanzato e imbarazzata quanto lui.
Yuka e Sayuri avevano assistito al bacio tra Shampoo e Ranma, quando videro la loro amica allontanarsi con Asuka Daichi capirono che le parole di Hiroshi erano molto vicine alla verità. Decisero quindi che durante le vacanze invernali, ormai prossime, avrebbero creato delle occasioni per aiutare Ranma e Akane a dichiararsi.


Rioga sospirò, era nuovamente a Nerima, da due anni viveva con Akari e la aiutava a gestire la fattoria.
Mediamente era felice e riusciva a non pensare troppo ad Akane, ma, quando raggiungeva il limite, il senso di colpa lo spingeva a partire per chiarirsi le idee ed espiare la sua bigamia sentimentale con la solitudine. La beffa era che ogni volta arrivava a Nerima, senza nessuna intenzione di recarsi lì. Aveva però fatto dei passi avanti negli anni, non comprava più souvenir ad Akane e si scontrava con Ranma per lo più con l’intenzione di provare la sua forza fisica e i suoi miglioramenti. Si allenava con i maiali da combattimento di Akari ed era riuscito ad eccellere come artista marziale.


Akane passeggiava persa nei suoi pensieri tornando a casa, Ranma era stato trattenuto dal preside, che voleva fargli una ramanzina per i continui ritardi, per cui era attualmente legato come un salame a testa in giù schivando il rasoio di Kuno Senior che tentava di dare un taglio appropriato alla folta capigliatura del codinato. 
“Hei Rioga! Ciao sei tornato!” disse correndo incontro all’amico
“Ciao Akane! Come stai?”
Si stavano scambiando i convenevoli, quando Rioga avvertì un pericolo “ATTENTA!” urlò spingendo indietro la ragazza, un bombori lo prese in piena testa.
“Shampoo!!” Esclamò la piccola Tendo, voltandosi di scatto verso la figura che si stagliava sul muretto.
“Il mio Lanma mi ha tlattato male pel colpa tua! Ieli ci elavamo baciati suggellando il nostlo amole e oggi lui mi ha spinto via, confessa, l’hai minacciato di buttallo fuoli di casa e lui ha ceduto. Povelo il mio amole”
La cinesina aveva pronunciato il suo monologo in un karaoke portatile e accompagnato ogni parola da gesti teatrali e lacrime per il triste destino del suo amato.
“Ma piantala!” Disse Akane, restituendo con irruenza il bombori alla legittima proprietaria.
Shampoo evitò con grazia l’oggetto contundente che la rivale le aveva lanciato e scese dal muretto.
Puntò un dito contro Akane “Ti sfido” disse guardandola con determinazione e un sorriso beffardo.
“Accetto” disse la piccola Tendo e si accordarono per il posto e l’ora.


Akane si strinse la cintura del suo Gi *Ormai ci siamo* e riandò alla mente a qualche ora prima.
Come si era aspettata Shampoo pretendeva che, una volta sconfitta, lei non potesse più avere niente a che fare con Ranma e la piccola Tendo accettò. Dando per scontato che anche la richiesta di Akane fosse la medesima fece per voltarsi, ma la moretta la fermò.
“Aspetta!”
La bella cinese si volse a guardare la nemica.
“Non abbiamo deciso qual è il premio se vinco io”
La ragazza dai capelli violetti alzò le spalle con noncuranza “Tu volele Lanma tutto pel te no?”
“No”
Shampoo sgranò gli occhi per la sorpresa, per quanto Akane negasse, sapeva bene che la piccola Tendo amava Ranma, forse più di tutte loro. Aveva anche intuito chi il codinato preferisse, ma le leggi erano leggi e poi era troppo orgogliosa per accettare di non essere la scelta dell’artista marziale.
Akane la guardò con determinazione “Se io vinco tu non potrai sfidarmi mai più, non potrai toccarmi nemmeno con un dito, non potrai cercare di farmi alcun male in nessuna maniera, sono inclusi intrugli di dubbia provenienza, cimeli di famiglia con strani poteri e cose simili. Non varrà più nemmeno il bacio della morte del tuo villaggio, è tutto chiaro?”
Shampoo era esterrefatta, iniziò a riflettere sulle parole di Akane. Forse si era sbagliata, la moretta non teneva affatto al suo Ranma e voleva essere solo lasciata in pace. Guardò di sottecchi la nemica “Anche se peldo potlò uscile con Lanma?”
“Ssi” Rispose l’artista marziale di lotta indiscriminata, questa era la parte più difficile: Akane si stava giocando tutto, mentre Shampoo non avrebbe perso niente.
La cinese guardò di nuovo con sospetto la ragazza e poi disse “Accetto!”
Quando Rioga rinvenne era nuovamente solo con l’amica, “Aakane, stai bene?” disse tirandosi in piedi.
“Si” rispose con aria mesta la ragazza.
“Shampoo non ti ha fatto nulla?” Akane scosse il capo in risposta.
“Rioga?”
“Ddimmi Akane”
“Mi prometti che sarai sempre amico di Ranma?”
“Ccerto, ma perché?” la ragazza non rispose e iniziò ad avviarsi verso casa.
“Akane?!” la richiamò lui con tono serio, lei emise un sospiro: "Rioga avrei bisogno di un favore”
“Tutto quello che vuoi” disse grattandosi la testa, non immaginava che la richiesta del suo primo amore potesse essere difficile e dolorosa da attuare.


Nabiki bussò e chiamò la sorella “Akane è ora” disse la mezzana, che appoggiata sulla porta con fare noncurante le disse
“Sei proprio sicura di quello che stai facendo?”
“No” le rispose sorridendo la minore, Nabiki arrossì lievemente, Akane era identica alla madre in quel momento.
“Bhe” disse andandosene “In ogni caso ci farò qualche soldo con le scommesse”
“Nabiki!” La rimproverò la sorellina *Io mi sto giocando la mia felicità futura e lei pensa solo al denaro*
“Vedi di vincere” Akane guardò la sorella interdetta
“Ho scommesso su di te!” disse rispondendo alla muta domanda postale dall’espressione della minore, e se ne andò urlandole “Sbrigati!” dalle scale.
Akane sorrise e si impose di non indagare su chi le avesse scommesso contro.


Nel Dojo Akane e Shampoo si fronteggiavano e anche ad un occhio inesperto era chiaro chi si sentisse la vittoria in tasca e chi no.
Al via della sfida la cinese non perse tempo ed iniziò ad attaccare con una serrata serie di colpi.
La piccola Tendo ne parò la maggior parte, ma alcuni andarono a segno.
Akane ansimava e non era ancora riuscita a sfiorare l’avversaria, il sorriso di Shampoo divenne ancora più ampio.
La gara aveva un piccolo, ma molto interessato, gruppo di spettatori: Nabiki, che ad ogni colpo subito dalla sorella si malediva per non averle scommesso contro, Kasumi e Nodoka che emettevano dei lievi “Oh” portandosi la mano sulla guancia quando Akane subiva un colpo, Soun che aveva iniziato a piangere da subito per la sua bambina in pericolo, seguito a ruota da Genma il quale si immaginava già come panda da soma nel villaggio delle amazzoni cinesi.
Entrambi invocavano il nome di Ranma “Lo Scellerato”, che ancora non era venuto a salvare Akane.
Rioga era in piedi all’entrata del Dojo e, per la prima volta nel vedere l’amica in difficoltà, sperò davvero che Ranma non arrivasse.
I desideri di Rioga però, è cosa nota, non sono quasi mai destinati ad avverrarsi.
Il codinato, liberatosi del preside Kuno, aveva sentito rumori di lotta e percepito il Ki delle combattenti nel varcare il cancello, per cui si era diretto come una furia verso il Dojo e sarebbe piombato sulla cinese come un meteorite se non fosse stato intercettato dal ragazzo bandana.
I due si stavano rotolando sul prato, più che artisti marziali sembravano dei bambini che si contendevano l’ultima altalena libera del parco
" Rioga lasciami immediatamente!!!"
"Non posso! L’ho promesso ad Akane!"
"Che stai farneticando, dannato maiale!!"
"L’hai promesso anche tu ricordi?"
Akane aveva infatti raccontato all’amico dei suoi allenamenti segreti e di come Ranma si fosse impegnato a non interferire.
"Ccosa?!?" disse il codinato, calmandosi per un momento.
I due giovani ora erano seduti uno di fronte all’altro e Rioga, con gambe e braccia incrociate e aria saggia spiegava a Ranma che la sfida tra le due era ufficiale.
" Dannazione!" urlò il codinato, assestando un pugno in testa all’amico "Che ti è saltato in mente di accettare? Come puoi pensare che io stia a guardare mentre lei si fa sbattacchiare come un sacco di riso da Shampoo?!?!!?"
"Ti fidi così poco di Akane?" disse Rioga guardando negli occhi Ranma, che non sapeva come controbattere; improvvisamente i rumori provenienti dal dojo attirarono l’attenzione di entrambi.


Shampoo sembrava prossima alla vittoria, anche se Akane era riuscita con un calcio a spezzare uno dei suoi bombori; la ragazza dai capelli violetti iniziò a rilassarsi, abbassando leggermente la guardia,  “Finalmente!” pensò Akane.
"Attacco delle erbe cinesi per rinfrescare il corpo!"  e lanciò su Shampoo un palloncino che scoppiò a contatto con la cinese lavandola di una mistura che aveva per lei un sapore famigliare, l’odore delle erbe la stordiva, mentre gli oli le rendevano scivolosi i movimenti. Ancora frastornata, non si accorse del secondo attacco
"Attacco degli aghi da agopuntura!" e Akane puntò sapientemente tutti gli aghi nel corpo ancora caldo e profumato di Shampoo, la cinese iniziò a rilassare automaticamente ogni muscolo
"Cche stai facendo?" riuscì a stento a chiedere la ragazza dai capelli violetti alla nemica, che ora le stava seduta cavalcioni sulla schiena
"Attacco finale!" Urlò Akane
"Tecnica del rilassamento totale del nemico"
Avvolse Shampoo in un lenzuolo, ci sparse sopra del Sake e gli diede fuoco, ai presenti si rizzarono i capelli in testa, nessuno avrebbe pensato che Akane potesse dar fuoco a Shampoo!
La piccola Tendo spense il fuoco e applicò un olio di erbe infuse, quando tolse il telo tutti si erano preparati al raccapricciante spettacolo di un corpo carbonizzato, ma non fu così: Shampoo dormiva beatamente come un bambino.
“Hho vinto!” pensò Akane ancora ansante che guardava la nemica pisolare sul pavimento del dojo.


P.S. le tecniche di combattimento di Akane sono vere terapie della medicina cinese, mi sono ispirata ad un articolo relativo alla medicina cinese all'interno di National Geographic di Gennaio 2019 "Il futuro della medicina". Non ho potuto, per ragioni di tempo, approfonfire più di così, ma mi piaceva l'idea di inserire qualche tecnica di combattimento un po' assurda e liberamente ispirata come succede nel manga. Inoltre mi sembrava appropriato che Akane, la quale si è fatta aiutare dal Dott. Tofu, non diventasse improvvisamente fortissima, ma semplicemente imparasse qualche strampalato metodo relativo alla medicina per provare a battere Shampoo.
   
 
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