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Autore: Spensieratezza    22/10/2019    1 recensioni
Questa storia su ricollega alla saga di Jensen, Jared e i gemelli. Si tratta di un missing moment che racconta il legame tra Jensen e Duefacce. Dietro la maschera si nasconde il suo grande amore Jared, ma Jensen non lo sa e per lungo tempo si inseguiranno, senza che il biondo sappia chi si nasconde davvero dietro la maschera.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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La prima volta che Duefacce comparve, Jensen aveva diciotto anni.
Era il giorno del suo compleanno, lo stava festeggiando con Chad e anche alcuni amici nella sua villa.
Era un traguardo importante per lui, diciotto anni, voleva che fosse tutto perfetto, anche i suoi genitori lo volevano e per questo avevano proposto quella festa, tuttavia, Jensen si sentiva…SOLO.
Non era la torta, bianca, alla panna e cioccolato, perfetta.
Non era l’acqua della piscina, perfetta.
Non era la gente. O forse sì.

Erano tutte brave persone, che non avrebbero creato problemi, ma lui si sentiva…SOLO.
Come se mancasse l’essenziale.
Teneva i piedi dentro l’acqua della piscina, seduto al bordo.
Chad e gli altri amici non lo avrebbero disturbato. Sapevano che quando voleva restare da solo, dovevano lasciarlo in balia di sé stesso, anche se questo significava farlo il giorno del suo compleanno.
 
“Ciao festeggiato. Una gran bella festa, eh?”
Si voltò verso la voce.
Era una brunetta dagli occhi caldi e scuri come cioccolato, ma senza quella dolcezza, però non era brutta, anzi.
“Sono contento che la apprezzi.” Cercò di essere gentile.

“Chi potrebbe non apprezzarla? È tutto così figo, qui. E tu sei così generoso  a volerlo condividere con noi!”
“Beh, è il mio compleanno!”
“Certo, certo. Ti è piaciuto il mio regalo?” aveva in mano due bicchieri di champagne.
“Sì. Molto carino quell’album fotografico!”
“Così puoi metterci tutti i tuoi ricordi più belli o magari anche un sacco di foto tue. Sei così bello, dovresti tenere tante foto, secondo me.”
Jensen la guardò. La ragazza non sembrava male, ma lui non aveva voglia di un flirt.
“Come ti chiami?”

“Ruby!!” disse lei. “Mia madre e mio padre mi hanno chiamato così, sperando che potessi rubare il cuore di ogni uomo. “ rise. “Ma non credo di essere abbastanza bella per questo! Tu che dici?”
“La bellezza non è tutto..” e subito si fermò. Per qualche motivo, quella frase gli faceva male.
Ruby fece una smorfia come se Jensen stesse dicendo una bugia per essere gentile.
“Non ci credi nemmeno tu. Sai Jensen, tu sei tanto, tanto carino! Io non sono bella come te, me ne rendo conto!”
“Non dire così…una ragazza non dovrebbe dire certe cose e sminuirsi. Io sono convinto che tu sia bellissima, invece.”
“Davvero?” gli chiese Ruby avvicinandosi a lui.
Jensen era caduto nella sua trappola.

“Io..credo abbiamo bisogno di altro champagne! Vado a prenderlo!” forse quella serata non sarebbe stata tanto orribile.
Jensen si alzò e Ruby si sistemò meglio sulla sua sdraio, mentre una figura nascosta da una pianta, la osservava, irata.
 
“Chiedo scusa, sei tu Ruby?”
“Chi vuole saperlo?” chiese lei scocciata.
“Se sei tu, allora devo darti un messaggio.”

Ruby lo guardò incuriosita, poi Jared si avvicinò e le prese il viso tra le mani.
“Mostrerai la tua VERA natura!”
 
 
 



*

“Ruby! Ruby, sono tornato, Ruby, ma dove sei??”
“Ma che sta facendo?”
“è folle!”
“Qualcuno la fermi”

Quelle voci attirarono lo sguardo di Jensen che si soffermò su una Ruby completamente nuda, senza intimo, davanti alla piscina, in procinto di buttarsi.
“Signori, finalmente durante questa serata mi sono sentita finalmente me stessa, una mia me stessa che ho cercato a lungo di soffocare, ma per la prima volta io sono LIBERA. Libera di CONFESSARE!”

“Ruby! Che stai facendo?” gridò Jensen imbarazzato.

“Io non sono una bella persona, signori! Sono sempre stata invidiosa delle altre ragazze più belle di me e avrei fatto sempre il possibile per inseguire la popolarità e il successo! Sapete che una volta, da ragazzina, comprai un libro nero di magia nera? Oh, ci provai ad usarlo, ma i miei non me lo permisero. Che sciocchezza, vero?” rise. “ Come se una bambina potesse essere un pericolo. O forse potevo, chi lo sa? Forse i miei genitori compresero da subito la mia vera natura. Io ero disposta a tutto. Perfino a donare la mia anima a LUCIFERO pur di avere tutto quello che ho sempre desiderato. Se mi avesse detto di uccidere, lo avrei fatto, se mi avesse detto di annerire la mia anima, lo avrei fatto. Se mi avesse chiesto di uccidere le persone che amavo, beh, forse ci avrei pianto dopo, ma lo avrei fatto!”

“Adesso basta, copriti ed entra immediatamente dentro!!” ringhiò Jensen mettendole il suo giubbotto sulle spalle a coprirla.

“Continuo a desiderare tutto quello che non ho mai avuto! Una bella casa, la ricchezza..il denaro..ma forse sono meno peggio delle sgualdrine, sapete? Loro almeno vanno con tutti, io sono attirata dalle facce d’angelo.” Cercò di accarezzare il viso di Jensen, ma lui si ritrasse.
“Perdonatela. È ubriaca. Stasera ha bevuto troppo champagne!”
Ruby rise.

“Quelle come me, amano i cuccioli di strada come te, Jensen, io mi sarei innamorata di te, anche se tu ami qualcun altro, vero? L’ho capito da come mi hai respinto.”
“Ora basta!! “ disse, prendendo la ragazza per il braccio e spingendola via davanti all’atterrimento generale. “Vado ad accompagnare la ragazza a casa sua. E voi tornate a quello che stavate facendo! Non c’è niente da vedere!” disse Jensen irritato, poi si bloccò.
Nella penombra un ragazzo alto lo fissava. Gli vennero i brividi.

Ma quando sbattè di nuovo gli occhi, lui..era sparito.
 
 
 
*

“Sei sicuro di non voler entrare? Voglio farmi perdonare.”
“Non credo sia una buona idea.” Disse Jensen, duro.
Ruby scoppiò a piangere.
“Non volevo intendere..solo bere qualcosa..”
Jensen gli prese la mano.

“Ruby sei una brava ragazza..ma no..è stata una serata..impegnativa. E poi devi dormire.”
“Jensen..io ti assicuro che non..non so cosa mi sia preso..non so perché ho detto quelle cose..”
“Ruby ti ho detto che non importa, e anche tu non dovresti pensarci più, è stata una cazzata, alla nostra età se ne fanno tante.”
“Ti assicuro che io..”
“Lo so che non sei una cattiva ragazza..”
Qualcosa sembrò scendere come un macigno dentro di lei.

“Non è vero, ma grazie per averlo detto.”
E gli diede un bacio bagnato sulla guancia perché stava piangendo.
“Ruby.” La chiamò quando lei scese dalla macchina.
“Non sei tu a essere cattiva, è la vita.”
“Questo non mi giustifica.” Boccheggiò lei.

“è vero, ma sei giovane. Hai tempo per cambiare, se lo desideri. Buona fortuna, Ruby.”
E sgommò lasciandola da sola con i suoi pensieri.
 
Attaccato a un lampione, Jared stava anch’esso piangendo.

“Ma che diav..” Jensen si fermò di colpo con uno stridio di ruote.
“Jensen, tutto ok?” domandò Ruby.
“Sì, io..mi era sembrato di vedere..”
“Che cosa?”
“Credevo ci fosse un ragazzo che mi stava fissando:” disse Jensen.

“Un ragazzo? Oh, mio dio, Jensen, alla festa mi si è avvicinato un ragazzo, ha detto che la mia vera natura sarebbe uscita fuori e mi ha toccato la faccia..”
“Perché diavolo non me l’hai detto prima?”
“Ero sconvolta per la serata!”
“Ruby, entra subito in casa, chiuditi dentro e non aprire per nessuna ragione, ok?”
“Ma..”
“Per favore. Io faccio un giro dell’isolato per capire se è ancora qui.”
“Va..va bene- Grazie Jensen.”
 
“La tua cagnetta in calore non è in pericolo, è una puttanella, ma non ho intenzione di farle del male.”
“Gesù!” disse Jensen vedendoselo ricomparire davanti.
Aveva di fronte un ragazzo dal viso trasfigurato per metà.
“Chi sei? Perché perseguiti la mia amica?”

“La tua AMICA? Niente di personale, ma era giusto che soffrisse, come soffriranno molti altri e tu non potrai fare niente per impedirlo. Ma non temere, non le farò del male.”
“Ma..chi diavolo ti credi di essere per parlare così?”
Jared rise.
“Il giustiziere.”
“Hai rovinato i miei primi diciotto anni.”

Sul viso di Jared si dipinse qualcosa di strano.Quasi tristezza.
“Le mie scuse.”
“Con le tue scuse mi ci pulisco il..”
Ma Jared scomparve come era apparso.
“Ma dove diavolo..roba da matti!”
 
 
Jensen restò sotto casa per almeno un’ora, dopodiché mandò un messaggio a Ruby per dirle che sarebbe andato via, lei non rispose. Probabilmente stava dormendo.
A convincerlo a lasciare l’abitazione, fu un messaggino trovato davanti a lui.
“Va a casa, non farò niente alla tua amica.”

Avrebbe dovuto strapparlo in mille pezzi e avere ancora più paura, ma qualcosa di quel foglio di carta, lo convinse a credergli.
Forse il fatto che anche se per pochissimi istanti, ebbe quasi l’impressione che sotto alla pioggia, lui..piangesse..






















Note dell'autrice: ragazzi, pensate che voglia ho IO di cominciare una nuova storia! ahhah xd
ma è necessario, non aspettatevi anche qui, chissà che dettagli, è una storia che faccio quasi come passaggio obbligatorio e sarà abbastanza sbrigativa
non dico non sarà profonda ma..potrebbe avere delle lacune, ma..pazienza xd
io sfido chiunque altro ad avere la pazienza che sto avendo io con sti missing moments..non credo ce l'avrebbe xd
come si comporta Jared è difficile da spiegare, soprattutto i motivi..cercherò di dargli dei motivi validi..ma anche qui non aspettatevi chissà che verità xd
spero la storia vi piacerà!

ps qui è passato solo un anno, perchè ho dato per scontato che quando Jared e Jensen si sono messi insieme, avessero 16 anni, quasi 17, dando per scontato che la loro relazione insieme copre quasi un anno, Jared viaggiava ancora nello spazio con Misha, ai tempi (ancora per poco) questo possiamo dire che è il primo incontro con Jensen da quando se n'è andato!

ps se pensate che Jared ha agito così per gelosia..avete ragione xd
   
 
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