Fanfic su artisti musicali > Super Junior
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Autore: _CGrey_    23/10/2019    0 recensioni
Dopo aver preso il diploma e aver racimolato una discreta somma di denaro, Luna, decide di partire dall'Italia insieme a due sue amiche per andare nella città dei loro sogni Seoul. Vogliono cominciare una nuova vita all'insegna del kimchi e del kpop, sperando di riuscire ad entrare come ballerine in una delle etichette discografiche più famose della Corea.
Il loro sogno sta per realizzarsi ma c'è ancora un ultimo ostacolo, l'amore e come si dice: mai mischiare lavoro e piacere o potrebbe scoppiare il caos.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leeteuk, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' una bellissima giornata, fuori splende il sole, gli uccellini cantano e in questa calda giornata di fine agosto, tira una leggera brezza. Tutto questo però me lo posso solo immaginare perchè la mia camera è sommersa dagli scatoloni e la finestra non la vedo nemmeno.

Oggi è il grande giorno, quello che aspettavo dall'inizio del quinto anno di liceo. Quando ho cominciato l'ultimo anno di liceo, a scuola, ci hanno fatto un'intera lezione sul futuro e sullo scegliere bene che cosa volevamo fare nella vita. Mentre ascoltavo la lezione la mia mente viaggiava e c'era solo un punto fisso che, per quanto ci provassi, non voleva andarsene, la Corea.

Quando poi mi sono girata, ho visto Angela e Ylenia perdersi nei loro sogni, i miei stessi sogni. Loro sono le mie migliori amiche, andiamo a scuola insieme fin dall'asilo e seguiamo un corso di danza moderna. Tra le tante cose che abbiamo in comune c'è la passione per l'Oriente e soprattutto per la Corea. Abbiamo sempre fantasticato sull'andare a vivere a Seoul per ballare ai concerti dei grandi idol che seguiamo e magari trovare l'amore.

Ripensandoci mi viene sempre da sorridere perchè non riesco a credere che, una parte del nostro sogno si sta per realizzare. Io e le ragazze abbiamo convinto i nostri genitori a lasciarci partire con una sola condizione: se entro un anno non riusciremo a trovare un lavoro e a mantenerci da sole, dovremo tornare a casa.

Scaccio questi cattivi pensieri dalla testa e mi affretto a chiudere tutti gli scatoloni che saranno spediti direttamente nel nostro appartamento di Seoul. E' un piccolo appartamentino vicino l'università nazionale di Seoul, ha tre camere da letto e un open space.

Sto ancora fantasticando quando mia madre entra in camera mia:

< Hai finito con gli scatoloni? > chiede mia madre ispezionando la camera da cima a fondo con le lacrime agli occhi;

< Dai mamma, non fare così. Puoi venirci a trovare quando vuoi e ti porteremo nei migliori negozi di Seoul > sorrido per tirarle su il morale ma non faccio altro che peggiorare la situazione fandola mettere a singhiozzare;

< Me lo avevi promesso...> la guardo;

< Si si, lo so che te l'ho promesso ma è dura vederti andare via > tira piano su con il naso < Poi, conoscendoti, ti innamorerai di un coreano, vi sposerete, rimarrai lì tutta la vita e io non ti vedrò più > scoppia a piangere sulla mia spalla;

< Non preoccuparti per questo. Le uniche persone che vorrei si innamorassero di me non sanno e non sapranno mai che esisto perciò...> ridacchio e le strappo un sorriso;

< Luna, sono arrivate le ragazze! > urla mio padre dall'altra stanza.

Io e mia madre ci diamo un ultimo abbraccio prima di separarci e andare in soggiorno dove ci sono le ragazze, mio padre e mio fratello Christian che ci aspettano.

< Pronta tesoro? > chiede Ylenia battendo le mani eccitata;

< Si, ho finito. Adesso devono solo essere spediti > sorrido guardandomi intorno, cercando di memorizzare ogni dettaglio di casa mia;

< Forza, mica state andando in guerra. Non ci credo che vi serve tutta quella roba > ribatte Christian;

< Ma che ne vuoi sapere tu di quello che serve alle ragazze > ribatte stizzita Angela guardandolo con gli occhi socchiusi;

< Basta con le frecciatine voi due, dobbiamo andare > prendo i miei bagagli a mano e trascino le altre verso la porta. Prima di uscire, mi giro verso la mia famiglia, gli lancio un bacio e gli urlo che gli voglio bene, poi esco e chiudo la porta incamminandomi verso il taxi che ci porterà all'aeroporto.

Ci aspettano 12 ore di volo in business class. Dodici ore interminabili.

 

Scendiamo dall'aereo esauste. Il mio unico pensiero in questo momento è un bel letto comodo.

< Sono distrutta > piagnucola Angela;

< Ora andiamo a casa e ci buttiamo a dormire fino a domani > dico andando verso il taxi;

< Vi ricordo che il frigo è vuoto e se vogliamo mangiare dobbiamo andare a fare la spesa > ci ricorda Ylenia con un sospiro.

Nello sconforto generale prendiamo un taxi e arriviamo a casa. Appena aperta la porta ci troviamo nella cucina che da' direttamente sul salotto abbastanza ampio. A sinistra e a destra si va alle camere e il bagno è attaccato alla cucina. Sistemiamo i vestiti e ci prepariamo per andare a fare la spesa.

Prendiamo un po di cose e torniamo verso casa quando sulla strada di fronte, vediamo un piccolo locale in cui decidiamo di fermarci per mangiare qualcosa. Appena entrate un odore squisito mi invade le narici e cerchiamo subito un posto a sedere.

< Voi che prendete? > chiede Angela guardando il menù;

< Non lo so. Volevo provare...> comincio a dire ma Ylenia ci interrompe subito indicando un punto poco distante da noi.

< O. MIO. DIO. > scandisce con un espressione scioccata;

< Che ti prende? Hai visto un fantasma? > chiede Angela;

< Se così fosse sarebbero due fantasmi estremamente belli > sussurra.

Quando ci giriamo verso il punto che stava indicando,rimaniamo tutte e tre a bocca aperta. Davanti a noi, poco distanti dal nostro tavolo, ci sono Yesung e Eunhyuk dei Super Junior che mangiano tranquillamente.

< Se è un sogno non svegliatemi > sussurra Angela.

Senza dire niente, Ylenia si alza e va verso di loro. Io e Angela non riusciamo a fare altro che guardarla scioccate e guardare la scena davanti a noi. La vediamo parlare, inchinarsi di tanto in tanto e indicare verso il nostro tavolo. Quando ritorna ha le guance tutte rosse e sorride.

< Ma sei pazza? > le chiede Angela;

< Che vi siete detti? > le chiedo guardandola.

Senza rispondere, alza gli occhi e li punta sui due ragazzi che si stanno alzando con i piatti in mano e vengono verso di noi. Si siedono con un inchino e mi ritrovo esattamente in mezzo a loro.

< Da dove venite? > chiede Eunhyuk;

< I-Italia > balbetta Angela;

< Siete nostre fan? > chiede Yesung ridacchiando;

< Diciamo che abbiamo visto tutti i Super Show almeno tre volte > ridacchio tenendo sempre gli occhi bassi;

< E conosciamo tutte le coreografie a memoria > finisce Ylenia;

< Allora io proporrei un brindisi > dice Eunhyuk alzando un bicchierino di soju < Alle E.L.F. >

< E a voi, senza i quali non esisteremmo > sorrido alzando a mia volta il bicchiere;

< CHEERS! >

Passiamo il resto del tempo a chiacchierare dei loro show, delle loro canzoni e a ridere delle pessime imitazioni di Eunhyuk. Quando usciamo è ormai sera e siamo un po tutti alticci. Non si sa come, riusciamo ad arrivare a casa e i ragazzi insistono per salire. L'ultima cosa che ricordo è Eunhyuk sdraiato sul mio letto e io che mi rannicchiavo al suo fianco.
   
 
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