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Autore: camillavaamare    26/10/2019    0 recensioni
Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un politico ipocrita? L'artista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?
La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prendere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dolore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Medioevo, Rinascimento
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1.IO PIANSI UN TEMPO COME VOLLE AMORE...

Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un poiltico ipocrita? Lartista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?

La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prenere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dlore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.

Quando Lorenzo nacque, la famiglia Medici era all'apice del suo potere politico nella Repubblica Fiorentina, controllando le complesse istituzioni Repubblicane per il funzionamento dello Stato. Il nonno di Lorenzo: Cosimo era riuscito grazie all'enorme fortuna finanziaria della sua banca, a legarsi ai politici fiorentini e parlare per il popolo alla Signoria.

Nel 1434, dopo appena un anno di esilio a Venezia, Cosimo rientrò a Firenze, esiliò gli Albizi.

Cosimo in apparenza fa decidere ai suoi politici durante le riunioni al Palazzo Dei Priori; invece è ià tutto deciso prima da lui. Sono solo delle cose formali.

Lorenzo è figlio di Piero (Cosimo) De' Medici e Lucrezia Tornabuoni. Nase l'1 gennaio 1449 a Firenze, viene battezzato il 6 dello stesso mese in occasione dell'Epifania. Giuliano e Bianca sono i fratelli minori... vogliono molto bene a Lorenzo. Nascono qualche anno dopo.

Lorenzo insieme al fratello Giuliano, riceve un'educazione Umanistica e politica; entrambe seguite dal nonno Cosimo e dai genitori.

Quando era bambino Lorenzo è seguito da Gentile Da Urbino, mentre dal 1457 la sua educazione ha gli insegnati: Cristoforo Landino e Giovanni Argiropulo per gli studi su Omero. Marsilio Ficino per la filosofia Neoplatonica. E Antonio Squarcialupi gli insegna a ballare.

Il nonno Cosimo si affeziona molto a Lorenzo, ama discutere con lui di filosofia e anche altri argomenti più leggeri.

Lorenzo dimostra un insolito interesse verso l'Accademia Neoplatonica; ha 12 anni partecipa alle discussioni di Marsilio nella Villa Di Careggi.

Lorenzo mentre è adolescente vede suo zio Giovanni, secondogenito di Cosimo Il Vecchio e successore del Banco Dei Medici; morire nel 1463 dopo una vita a perdere tempo. Non faceva mai niente. La debole salute del proprio primogenito Piero soprannominato Gottoso a causa della malattia (gotta), per qusto Cosimo nomina Giovanni per succedergli nella banca.

Con la morte del figlio, Cosimo ormai vecchio diventa ansioso. È continuamente assillato dal problema della successione. Spera nei figli di Piero: Lorenzo e Giuliano potrebbero diventare successori del padre una volta diventati maggiorenni. L'ansia di Cosimo si aggrava quando i Pazzi (una famiglia di banchieri e nobili) provanob a diventare banchieri papali. La banca dei Medici finirà in bancarotta senza i soldi della Chiesa, è questo che fa preoccupare Cosimo. Ha fiducia nell'intelligenza di Lorenzo, deve solo imparare il lavoro.

Per i Pazzi Cosimo è solo un banchiere – mercante che ha avuto fortun ereditando le cose del padre. Non dovrebbe essere nella Signoria, quel posto è riservato solo ai nobili.

Prima di morire, Cosimo fa promettere a Piero di non trascurare l'educazione dei due ragazz: devono venire trattati come se fossero uomini nonostante la loro giovane età.

Lorenzo sta accompagnando Piero dai Donati per parlare dei debiti, vuoe convincerli a fare un prestito. Non hanno neanche i soldi per il matrimonio della figlia.

Padre e figlio vengono accolti dai Donati.

"Posso leggere un libro mentre parlate? Ne avete tanti. Che bello."

"Certo, giovane Medici. Vai pure. Non penso che ti interessino i nostri problemi."risponde Manno indicandogli a porta della biblioteca con il dito.

Lorenzo entra e preso un libro siede sulla sedia vicino al camino. Dopo qualche ora viene interrotto da qualcuno.

"Scusate... non volevo disturbare... me ne vado subito... stavo cercando un libro..."

"Non mi state disturbando. Stavo solo leggendo questo libro, mentre aspetto mio padre."risponde allegro abbracciando Lucrezia. Anche se Piero non vuole che sia suo amico lui disobbedisce, si vedono di nascosto.

Piro non vuole che suo figlio e Lucrezia siano amici, se i nemici

dovessero scoprirlo spettegolerebbero. Secondo loro dei banchieri non devono stare insieme ai nobili nela Signoria. È impensabile! Sono molto tradizionalisti. Guai a cambiare le cose. O almeno provarci.

I Donati sono una famigla nobile; ma non avendo quasi più soldi devono stare lontano dai Medici, soprattutto Lucrezia da Lorenzo. Per questo Piero non vuole che il figlio la veda.

Lorenzo sorride a Lucrezia e lei lo bacia sulla guancia.

"Quando potremo vederci di nuovo? Mi manca giocare insieme. I miei fratelli sono noiosi."

"Non lo so. Ma spero primache parta per Milano. Dovrei andare tra due settimane."spiega dispiaciuto Lorenzo chiudendo il libro che stava leggendo.

Lucrezia Donati è una ragazza molto bella. Con gli occhi neri e i capelli castani riesce ad affascinare il suo amico.

"D'accordo. Allora.. ci vediamo... buon pomeriggio, amico..."saluta triste l'amico e lo lascia.

Dopo poco arriva Piero per tornare a casa.

Durante la cena a Lorenzo sembrao che i genitori siano tesi.

"Voglio che domani parti per Milano. Dovrai andare in tutte le banche."

"Avevo capito che la partenza fosse tra due settimane, non subito."dice confuso a Piero.

"Fai come ti ice tuo padre senza protestare. Prepara le tue cose."ordina Lucrezia al figlio.

Lorenzo è innamorato della sua amica, per questo non vuole lascare Firenze; ma deve partire lo stesso. Deve reprimere il suo amore e andare a Milano. Rimpiange quando non aveva responsabiltà. È adesso che inizia il Canzoniere: un libro di poesie sull'amore platonico e tormentato per Lucrezia. È quasidepressivo.

   
 
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