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Autore: lmpaoli94    29/10/2019    1 recensioni
Dopo il divorzio definitivo da parte di Aladdin e di Jasmine, il giovane uomo lascia per sempre Agraba alla ricerca di sé stesso e di nuove avventure.
Ma dopo la sua partenza, la città in mezzo al deserto scopre una delle più grandi invasioni della sua storia.
Gli abitanti vengono imprigionati contro ogni volere mentre tutto il regno deve arrendersi ad un nemico misterioso.
Che cosa farà quando Aladdin verrà a sapere che quello che conosceva di Agraba non esiste più? E soprattutto, Jasmine verrà liberata o verrà fatta uccidere per alto tradimento contro il nuovo Regno?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aladdin, Genio, Il Mercante, Jafar, Jasmine
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le notti in mezzo al deserto erano silenziose e molto fredde.
Anche se non c’era il minimo fruscio del vento, la temperatura si abbassava in maniera notevole.
Ma il giovane Aladdin era abituato a cavarsela in ogni frangente rischiando anche la propria vita.
Dopo l’abbandono di Jasmine per continue divergenze, il ladro più famoso di Agraba si promise che non avrebbe mai più messo piede nella cittadina araba mai più nella sua vita.
“Chissà che cosa penserebbe il Genio se mi vedesse come sono finito… Di sicuro mi rispedirebbe dritto da Jasmine… Ma non riuscirebbe a capire il motivo del mio addio.”
< Allora prova a spiegarglielo. >
La voce del mercante che viaggiava in tutto il mondo risuonò nelle orecchie di Aladdin come un segnale da non farsi sfuggire.
< Leggi i miei pensieri? >
< Io leggo tutto nella mente di tutti e mi interesso solo a quello che voglio. >
< Ma chi diavolo sei davvero tu? >
< Un vecchio mercante che gira il mondo vendendo quello che ha da offrire > replicò l’uomo con tono pacato facendo il vago.
< Tu mi nascondi qualcosa… >
< Oh, no. Non sono così interessante come voglio far credere… Tu piuttosto, da sultano di Agraba a mendicante in mezzo al deserto. La tua vita non conosce limiti. >
< Quindi se mi parli così vuol dire che mi conosci abbastanza per… >
< Per molti anni sei stato l’individuo più famoso di Agraba. Tutti ti conoscono. Dalla gente più povera a quella più ricca. >
< Genio, non è che sei sotto mentite spoglie? >
< Ti stai riferendo al genio della lampada? Allora esiste davvero! Ed io che ho sempre creduto che era una leggenda. >
< Non so se mi stai prendendo in giro oppure… >
< Adesso però parlami di lui: che tipo era? >
< Un individuo alquanto stravagante e solare con poteri illimitati. Siamo stati molto bene quando eravamo degli ottimi amici. Ma poi nella vita le strade si dividono e lui si era ripromesso di girare il mondo come stai facendo tu. >
< Deve essere stato bello, vero? >
< Sì. Uno dei momenti più belli della mia vita. >
< E dimmi ragazzo, quale è stato il momento più bello della tua esistenza? >
< Perché lo vuoi sapere? >
< Mi piace chiacchierare con te. Sei un ragazzo molto interessante. >
< Non so cosa ci trovi d’interessante in me ma te lo dirò lo stesso: il giorno più bello della mia vita è quando mi sono sposato con Jasmine. Credevo di essere l’uomo più felice del mondo ma purtroppo non è mai stato così. >
< Perché? Che cos’è successo tra di voi? >
< Lei voleva regnare senza il mio appoggio il Regno di Agraba. Ma essendo marito e moglie non hai nessun diritto di fare tutto quello che ti pare e piace anche se sei la figlia legittima del vecchio sultano… Fatto sta che dopo molto tempo, alla fine non ho potuto sopportare la sua superiorità e ho deciso di mollarla all’istante. >
< Ma lei ti amava davvero? >
< Non lo so e non l’ho mai saputo… Anche se inizialmente era tutto rose e fiori, alla fine ci siamo divisi di comune accordo. Spero per lei che possa essere felice e che trovi un altro uomo che la possa meritare. >
< Non esiste uomo migliore di te, lo sai vero? >
< E questo chi te lo dice? >
< Andiamo, Aladdin. Sei l’unico ragazzo in grado di aver davvero fatto breccia nel cuore della giovane Jasmine. Eravate fatti l’uno per l’altro… Bastava che voi vi capivate a vicenda e il gioco era fatto. >
< No. Non è così semplice come dici tu. >
< Davvero? Gliel’hai mai chiesto? >
< Che cosa? >
< Di essere capito come volevi tu. >
< Da molto tempo non ci si parlava neanche. La situazione era diventata insostenibile. Ed io non potevo rimanere in quel palazzo molto a lungo. Sarei impazzito. >
< E quindi hai deciso bene si andartene, vero? >
< Ho dovuto farlo. Per il nostro bene comune. >
< Lo sai che la vostra decisione avrà dei risvolti terribili? A dire la verità, ce ne sono già adesso. >
< Che vuoi dire? >
< Naturalmente non lo sai visto che sei lontano da casa, ma vorrei dirti che la città di Agraba è stata sottomessa a causa di un terribile conquistatore che ha fatto della città nel deserto la sua schiava. >
< No, non è possibile… E Jasmine? Che fine ha fatto? >
< Nessuno sa più niente di lei… Molti dicono che è imprigionata nelle segrete del palazzo, mentre altri pensano che sia stata prima sottomessa come la peggior schiava e che poi fosse stata uccisa. Insomma, un sacco di possibilità che possono essere irrimediabilmente vere. >
< No, non è possibile… >
< Puoi anche non credermi se vuoi, ma dovresti tornare ad Agraba immediatamente, sai? >
< Ma io veramente che cosa mai potrei rappresentare in quella città? >
< Devi salvare la tua amata! Ecco cosa devi fare! >
< Ma io e Jasmine non stiamo più insieme! >
< Se non vuoi salvare lei, salva l’intera città. Molte povere persone sono state imprigionate contro la loro volontà per sottomettersi al nemico. E tu vuoi davvero che la sua tirannia e la sua dittatura continua fino alla fine dei loro giorni? Rispondi! >
Ma Aladdin non seppe cosa dire in quel frangente.
Le sue nuove avventure piene di libertà l’avevano portato lontano dalla sua città dov’era nato e vissuto fino a qualche giorno fa’.
< Sembra quasi di ritornare al passato… Prima Jafar con i suoi incantesimi e malefatti oscuri, e adesso questo. >
< Il tuo univo obbligo è proteggere la città fino alla fine dei tuoi giorni, capisci? >
< E se io mi rifiutassi? >
< I tuoi sensi di colpa prenderanno il sopravvento e non ci sarà più modo per rimediare. >
Nel sentire le parole del mercante, alla fine Aladdin decise di prendere le dovute decisioni e di tornare ad Agraba.
< D’accordo, mi hai convinto: tornerò ad Agraba. >
< Bravo! È questo quello che volevo sentirti dire! Però sta di fatto che non sarai da solo… >
< Mi accompagnerai tu? >
< In due siamo meglio di uno, non credi? >
< Certo. Anche se non so bene come potremmo entrare ad Agraba indisturbati. >
< Ci riusciremo. Basterà che tu ascolti i miei consigli. >
< Va bene, vedrò di fidarmi di te. >
< Ottimo. Allora andiamo, non c’è un minuto da perdere. >
< Peccato che la nostra partenza verrà ritardata a causa di quella tempesta di sabbia. >
< Quale tempesta di sabbia? >
< Quella che vedi laggiù > rispose Aladdin indicandogliela.
Un vortice di vento e sabbia impetuosi si stava dirigendo verso i due avventurieri portandosi via tutto quello che avevano dinanzi.
< Accidenti! Dobbiamo ripararci immediatamente! >
< Quelle piramidi potrebbero essere il posto perfetto per nasconderci e proteggerci per un po’. >
< Da cosa dobbiamo scappare se non da questa tempesta di sabbia, scusa? >
< Dai cavalieri del deserto. >
Un gruppo di uomini a cavallo con il volto ricoperto dai turbanti si stava dirigendo verso Aladdin e il mercante per prenderli come prigionieri.
< So che sei molto bravo a correre, Aladdin > fece il mercante < Riuscirai a starmi dietro? >
< Vuoi forse fare una gara? >
< Esatto. >
< Allora vedi di muoverti. Io non mi fermo dinanzi a niente e nessuno. >
< Lo stesso vale per me. >
   
 
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