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Autore: Mercurionos    30/10/2019    1 recensioni
Neo Freezer, il glorioso nucleo dell'Impero Galattico, ospita una delle strutture più avanguardistiche del Settimo Universo: il N.I.S.B.A., il Nuovo Istituto per la Specializzazione nella Bellica Arte, un'accademia militare di prima classe voluta dallo stesso Freezer. La vita dello studente, ahimè, è dura e piena di ostacoli, ma niente fermerà i migliori soldati élite dell'Universo.
Tratta dal mondo di "Dragon Ball Minus - Figli di un Domani Perduto", con la quale compone la più ampia serie "Sottozero" questa breve raccolta di storie secondarie esplora la vita degli studenti durante il periodo d'oro dell'Impero di Freezer, e si può leggere anche come serie di storie a sè stanti.
Questa raccolta conterrà le vicende degli studenti coinvolti nella vita del N.I.S.B.A., le lezioni che seguiranno, soltanto in caso siano necessarie o utili alla comprensione del mondo che li circonda, gli incontri con nuove persone, nuovi amici o nuovi rivali, la preparazione alle missioni o altro ancora, come qualche momento mancante dalla storia principale, come se fossero dei capitoli extra.
Genere: Avventura, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Freezer, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball - Sottozero'
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Capitolo A1 – Pianeti del Sistema Neo Freezer – Anno 1, 16 Ventoso
 
Carico di flemma e sonno, il professor Appule entrò nell’aula 1.A.0 e si fece cadere sulla cattedra. Solo dopo si ricordò che il N.I.S.B.A. non era attrezzato con cattedre o simili, e si rialzò dal freddo pavimento della classe. Gladyolo, efficientissimo come rappresentante della 1.A.0, aveva già esortato i suoi compagni ad alzarsi per il saluto mattutino, quando si avvicinò prudente al docente di Soppravvivanza in Ostili Situazioni: “Professore, è tutto a posto?” Chiese non tanto per timore che si fosse fatto male, quanto per educazione. Educazione che il resto della classe a difficoltà stava a cuore, tanto che era impossibile ignorare i molteplici sghignazzi e sommessi risolini. Tranne la risposta di Vegeta. Il giovane saiyan non aveva nemmeno tentato di celare una sonora risata, tanto che contagiò alcuni colleghi a fare lo stesso.
 
“Dannazione, questi maledetti pavimenti sono troppo lisci per i miei gusti… Allora, vogliamo fare silenzio? Signor Gladyolo, sono presenti tutti all’appello?”
Il ragazzo rispose con un composto cenno della testa, al che il professore picchiettò con un dito la grande lavagna-teleschermo per cominciare la lezione. Un grande schema di pianeti apparì di fronte agli studenti, che lo fissarono mostrando… Differenti gradazioni di interesse, per così dire.
 


“Bene, bene… Oggi ci occuperemo di studiare il luogo dove ora abitiamo, il sistema opportunamente chiamato Neo Freezer. Vedete di prendere appunti, perché molte delle missioni che svolgerete nei prossimi anni si svolgeranno all’interno del sistema, che è perfetto per sperimentare la vostra capacità di adattamento alle situazioni più svariate.
 
Il sistema planetario Neo Freezer, situato nel settore centrale del Settimo Universo, è un sistema semi-artificiale costruito in circa dieci anni standard per ordine del nostro supremo Imperatore Galattico Lord Freezer, da cui deriva anche il nome stesso del sistema. Precedentemente quasi al 100% sterile, è stato riadattato per poter ospitare la vita sulla maggior parte dei pianeti del sistema, a partire dal pianeta che condivide il nome con la stella, Neo Freezer. Il Progetto per il Riadattamento dell’Originalissimo Nucleo Trasformato Imperiale (in breve, il P.R.O.N.T.I.) è stato affidato alla sezione scientifica dell’Esercito Imperiale poco dopo la distruzione del pianeta Vegeta, precedentemente abitato dalla razza Saiyan e dalla razza Tsufuru, di cui però si hanno poche e discordanti notizie, che mai saranno approfondite per la scarsità dell’interesse scientifico. Signor Vegeta, la prego, smetta di digrignare i denti in quel modo: faccio fatica a sentire i miei stessi pensieri.
 
Partiamo dalla nostra stella, da cui prende il nome sia il nostro sistema che questo pianeta, Neo Freezer. È una stella di dimensioni minori, principalmente costituita da idrogeno. Si è stimato sia parecchio anziana, quindi ha una superficie stabile e non è soggetta a venti solari. È stata scelta come nuovo nucleo dell’impero poiché non sembra voglia svilupparsi in una supergigante, né collassare in una stella inattiva, inoltre la sua zona abitabile è abbastanza ampia, e contiene ben quattro dei cinque pianeti del sistema. Sì, signor Bueno?”
 


Il tozzo ragazzo seduto nell’angolo della stanza si alzò in piedi nervoso, e cominciò a grattarsi le folte basette color cenere: “Ehm, ho sendido que la nuestra stella esta particolarmiente fredda per ospitar la vida, è vero?”
Il professor Appule batté le mani, visibilmente felice dell’intervento: “Sì, è esatto. Non posso dilungarmi molto sull’argomento visto che siete ancora cadetti, ma è grazie all’intervento diretto di Lord Freezer che la stella ha una temperatura accettabile per la vita su questi pianeti. Prima di ciò era troppo fredda, infatti sui pianeti più esterni si trova ancora molto ghiaccio.
 


Ma continuiamo. Il primo pianeta è stato chiamato Homura, ed è estremamente vicino al nostro sole. Essendo molto piccolo e vicino alla stella non si gira, quindi non ci sono giorni come li intendiamo noi. È talmente vicino che la metà sempre rivolta al sole è praticamente un oceano di metallo fuso, mentre la parte opposta è tremendamente gelida, dato che non esiste una vera e propria atmosfera. Anche la gravità è praticamente inesistente.
 


Subito dopo troviamo il nostro bellissimo pianeta, Neo Freezer. Fino a qualche anno fa era inospitale, estremamente caldo e con un’atmosfera per molti tossica, ma ora è perfettamente vivibile. Come forse avete potuto notare si stanno delineando i primi biomi diversi dalle pianure e foreste che circondano la città. Lord Freezer ha fatto modificare il pianeta fino a quando non avrebbe rappresentato la perfetta media dei pianeti abitabili nell’universo. Ah, giusto. Neo Freezer ha anche due satelliti naturali: il primo e più vicino è stato chiamato Cold, in onore del precedente signore dell’Universo, che voi tutti conoscete bene, spero. Il secondo, più piccolo, si chiama Colder perché… Fa molto freddo.
 


Il terzo pianeta è chiamato Handor. Si sieda composto, signor Guldo, e la smetta di scaccolarsi.”
“Ehi! Ma io…”
“Non mi interessa il suo grado. Fino a quando siamo su questo pianeta e voi siete cadetti di questa accademia, io sono il vostro responsabile superiore. Ora, per cortesia, volgete la vostra attenzione a Handor e ai suoi quattro satelliti. Handor sta ancora attraversando la fase bioformante, è ricco d’acqua e ossigeno, ma al momento tutto il pianeta ospita solo fitte foreste e aride lande montane. Fa anche abbastanza caldo lì! Una volta ci sono stato per una semplice ricognizione, e la mela che stavo mangiando si era lentamente arrostita. Ah ah ah.”
Gli alunni non risero, alcuni assunsero perfino un’espressione sbalordita e schifata al tempo stesso.
“Come potete vedere dalle immagini, i primi due satelliti sono ricolmi d’acqua, degli altri due non so dirvi molto, ma credo facciano parte del progetto di bioformazione.”
 


“Ecco, la bioformazione non è ancora iniziata su Kagero, il quarto pianeta del sistema. Al momento ha l’aspetto di un’unica landa ghiacciata, ma sono state introdotte delle alghe per cominciare il processo che renderà il pianeta abitabile. La qualità dell’aria è resa eccellente proprio grazie a queste, e le radiazioni solari sono bloccate dal potente campo gravitazionale del pianeta: infatti la gravità su Kagero è quasi dieci volte quanto quella su Neo Freezer!”
 
Sentendo queste parole Vegeta scattò in piedi. Appule osservò confuso il suo sguardo avido, che poco bene nascondeva un’intenzione egoista.
“Signor Vegeta, ha per caso qualche domanda?”
“Io? Sì! Si può visitare Kagero?”
“No.”
“Come no? Se volessi andarci nel fine settimana?”
“Non le verrebbe accordato il permesso. Signor Vegeta, invece di pensare a visitare pianeti poco ospitali le consiglio di cominciare a studiare. Il suo rendimento è sotto la media, e le lezioni sono cominciate meno di venti giorni fa!”
Vegeta farfugliò qualche parola incomprensibile, e si accasciò sulla propria sedia. Poi appoggiò il mento al banco e continuò a seguire la lezione.
 
A tal proposito, vi avviso che su Kagero sono state registrati forti correnti ed emanazioni di etere, che danneggiano pesantemente la nostra strumentazione. Inoltre rendono difficile il controllo dell’aura. Tutto ciò, unito all’alta gravità, rende il pianeta un luogo veramente pericoloso. Signori Krumbo e Iru, per cortesia state attenti. È altamente probabile che dobbiate affrontare una missione su Kagero nei prossimi mesi, quindi STATE ZITTI! Il satellite del pianeta, Kaiten, è una roccia senza atmosfera ricca di metalli e sali, credo venga usato come deposito per questi materiali naturali.
 


L’ultimo pianeta si chiama Rim. È l’unico pianeta in origine già adatto alla vita, nel sistema, e già da tempo ospita alcune basi militari e di ricerca. Ha una domanda, signorina Frida?”
La ragazza dallo sguardo freddo ed inespressivo si alzò lentamente in piedi, tenendo le mani delicate sempre intrecciate tra di loro: “Signore, ho sentito che una buona parte delle missioni mensili che svolgeremo saranno effettuate nelle basi su Rim, è corretto?”
 
“Vedo che sei informata bene. In effetti sulle basi di Rim vengono svolte varie ricerche, di tipo estremamente eterogeneo. Talvolta capiterà che dovrete tornare più volte sul pianeta per svolgere compiti differenti. È bene notare che benché su Rim esistano forme di vita, queste si trovano solo a basse latitudini, e avvicinandosi ai poli si incontrano subito enormi distese di ghiaccio. Le temperature sono sempre molto basse, quindi è bene proteggersi dal clima avverso.
 
Oltre Rim si trova la spessa fascia di asteroidi di Nodoph, che circonda l’intero sistema. Ovviamente è disabitata e non dovrebbe interessarvi nemmeno quando la attraversate con le sfere d’assalto. Ora scusatemi, devo andare in bagno. Continuiamo dopo."


   
 
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