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Autore: _Almach_    31/10/2019    2 recensioni
"Poche volte Wei Wuxian era riuscito a rimanere senza parole [...] Il suo sguardo cinereo si fece lucido e allungò un braccio per tornare a stringere a sé suo figlio, mentre con l’altro cinse la vita del marito in modo da averli entrambi attaccati a sé."
Buon Compleanno Wei Ying!!
{ WangXian - Modern Au}
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jiang Wanyin/Jiang Cheng, Lan Wangji/Lan Zhan, Lan Yuan/Lan Sizhui, Wei Ying/Wei WuXian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Con l’autunno arrivavano numerosi cambiamenti: le temperature cominciavano ad abbassarsi, le foglie assumevano una colorazione rossastra cadendo in un lento vortice volto a rendere gli alberi spogli e le giornate diventavano ogni giorno più corte, come se la luna avesse fretta di relegare in un angolo il fratello sole per farsi ammirare. Eppure, erano le stelle quelle che cominciavano a farsi vedere su quel fazzoletto di cielo che stava diventando via via sempre più scuro.

Il quartiere era avvolto in una tranquillità apparente. C’era chi stava incamminando sul marciapiede per tornare in direzione della propria abitazione, case con le luci accese e altre completamente avvolte in una sorta d’oscurità a voler significare che nessuno dei proprietari era ancora tornato.

Silenzio, eppure v’era tutto meno che quello all’interno di una determinata casa dove la melodia tradizionale di un guqin che risuonava dall’impianto audio era coperta da una discussione piuttosto accesa di un giovane adulto e di un bambino di pochi anni che tutto sembrava meno che felice della situazione che si stava venendo a creare per un qualcosa che doveva essere di facile risoluzione. Si poteva dire che l’aspetto del piccolo rasentava già una sorta di disastro: guance gonfie, e occhi grigi lucidi tendenti alle lacrime, quelle lacrime che ancora non voleva che rigassero le sue guance per una questione di semplice orgoglio.

<< Che succede? >>

La voce monocorde di Lan Wangji riempì il salotto facendo interrompere qualsiasi discussione esistente. Doveva essere appena tornato a casa da lavoro, talmente silenzioso da non far sentire nemmeno il rumore della chiave che girava nella serratura della porta d’ingresso.

<< Lan Zhaaan. A-Yuan non mi vuole proprio dare ascolto. >>

Wei Wuxian si avvicinò alla figura del marito appendendosi al suo braccio con fare piagnucoloso, come faceva ogni volta che qualcosa non andava secondo il suo volere. A vederli insieme sembravano una coppia abbastanza atipica sia d’aspetto, che per carattere. Lan Wangji era sempre vestito in modo ordinato e, in particolare, stasera vestiva con un lupetto bianco a collo alto con sopra una lunga giacca sull’azzurro che ancora si era tolto da quando aveva messo piede all’interno dell’abitazione. Le gambe erano fasciate da dei jeans blu di fattura elegante, e ai piedi delle semplici calze di colore bianco. Aveva almeno avuto il tempo materiale di togliersi le scarpe per riporle in modo ordinato nel mobiletto posto all’ingresso. C’erano regole ed etichette ben precise e lui non voleva rompere nessuna di esse. Wei Ying, viaggiava su un binario decisamente opposto quando si trattava di vestiario: Attualmente indossava una felpa almeno di due taglie più grande della sua di colore rosso acceso, e le gambe erano rivestite da dei pantaloni neri con vari strappi sulle ginocchia, strappi che erano decisamente la croce del marito. Non poteva sopportare che Wei Ying uscisse di casa in un modo tanto indecoroso, così puntualmente provava a cucirglieli, un qualcosa che durava esattamente una manciata di secondi, poi il minore distruggeva il lavoro del compagno senza vergogna alcuna. Inoltre, per lui niente calze, girava per casa semplicemente privo di qualsiasi protezione anche in pieno inverno e con il pavimento gelato. A distinguerli c’erano anche le diverse acconciature: Lan Wangji portava un capello corto con due ciuffi un po’ più lunghi sul davanti mentre, Wei Wuxian aveva una chioma mossa abbastanza disordinata di media lunghezza che solitamente teneva legata in una coda laterale… tutti gli altri giorni, meno stasera.

<< Sizhui, mi vuoi spiegare? >>

<< Lan Zhan, posso dirtelo io! >>

<< Preferisco nostro figlio. Vai sul divano. >>

Erano perentorie le parole di Lan Wangji, d’altra parte sulle spalle aveva un lungo allenamento in quanto vice di una delle aziende più importanti della città che gestiva insieme al fratello Lan Xichen. Wei Wuxian gonfiò le guance staccandosi dal braccio del marito per andare a sedersi in un modo poco elegante sul divano stringendo tra le braccia un cuscino con sopra una stampa di una coppia di conigli bianco e nero.

<< Domani è Halloween e papà1 non mi lascia indossare il costume che voglio… >>

<< Ma perché quello non è un… >>

<< Wei Ying! >>

Il più giovane si ritrovò ad alzare gli occhi al cielo e con uno sbuffo si ritrovò a stringere il cuscino al petto in cerca di una qualche forma di conforto che, non stava ricevendo né da suo marito, né da suo figlio.

<< Io vorrei vestirmi da fantasma. Ma papà insiste col farmi vestire da angelo, non fa paura! >>

Continuò Sizhui dal punto dov’era stato interrotto, con un adorabile broncio dipinto sul viso. Una caratteristica acquisita da Wei Wuxian anche se non era loro figlio naturale. Aveva da poco compiuto sei anni e stava con loro da quando ne aveva due, adottato circa qualche mese dopo dal loro matrimonio e non si erano mai pentiti di aver aggiunto praticamente subito un nuovo componente alla loro famiglia. A-Yuan aveva bisogno di qualcuno che lo amasse, e nel momento in cui Wei Wuxian e Lan Wangji incrociarono gli occhi con i suoi capirono che non potevano aspettare oltre, che era quello il momento giusto per loro.
E fu proprio nel sentire questa sua esclamazione che Lan Zhan guardò in direzione di Wei Ying, come se gli stesse chiedendo con un semplice sguardo di spiegargli il perché di questa sua imposizione nei conforti del loro bambino.

<< Un vestito da angelo si addice di più a lui. Un lenzuolo addosso non rende giustizia al mio bambino. >>

<< Wei Ying, lascialo vestire come desidera. >>

Wei Wuxian socchiuse le labbra per dire altro ma le richiuse con fare arrendevole. Lo doveva capire, sarebbe stata quella la risposta di suo marito, a prescindere da ogni sua possibile argomentazione, anche la più sensata. Si lasciò sfuggire un ultimo sbuffo prima di lanciare il cuscino nel lato destro del divano.

<< E va bene. A-Yuan, ti vestirai da fantasma. >>

<< Yeee, ti ringrazio padre. >>

Esclamò Sizhui correndo da Lan Wangji afferrando la sua gamba, come faceva sempre quando era particolarmente felice. L’uomo si lasciò sfuggire un tenero sorriso prima di allungare la mano destra per accarezzare i capelli del figlio.

<< Certo, e io non vengo ringraziato. Sono molto scontento, A-Yuan. Poco male, vorrà dire che adatterò un vestito da angelo per me. >>

<< Lo accompagnerai tu domani? >>

Chiese Lan Wangji raggiungendo il marito sul divano con in braccio Sizhui che gli si era stretto al collo con fare grato. Per quanto fosse legato a papà Wuxian era felice quando padre Wangji si metteva dalla sua parte per colmare le ingiustizie che giungevano dal primo. Wei Ying scosse il capo mentre portò una mano ad accarezzare i capelli del figlio.

<< Mi hanno chiamato al locale per coprire la prima metà di serata. Essendoci anche A-Ling li accompagnerà mio fratello. Uhm… con la faccia che si ritrova non mi stupirei dessero ai ragazzi più dolciumi. >>

Il più giovane si lasciò sfuggire una mezza risata, ma c’era un qualcosa che fece adombrare lo sguardo di Lan Wangji: il locale! Sebbene guadagnasse abbastanza per mantenere la sua famiglia senza alcun problema, non aveva mai vietato a Wei Wuxian di andare a lavorare per rendersi utile. Un abile suonatore di dizi partito dalla strada e notato, inevitabilmente, per il suo straordinario talento. Eppure, non trovava di suo gradimento il locale che occupava gran parte delle sere della sua magra agenda lavorativa. Era un posto situato nella parte modaiola della città, dove si riunivano le persone omosessuali, alcune sobrie e altre totalmente e dannatamente esagerate. Inutile dire che l’atteggiamento spudorato che soleva tenere Wei Ying non aiutava a tenerseli lontani.

<< Che ne dici Lan Zhan? Tuta attillata o mezzo nudo? >>

<<… Nessuno dei due. >>

Ad un'occhiata piuttosto sbrigativa, Wei Wuxian non poté non notare il lobo dell'orecchio del marito tinto di un rosso pallido, segno tipico di un imbarazzo sempre crescente che non era in grado di lasciar trasparire dalla sua espressione seria e marmorea.

<< A-Yuan, che ne dici di andare in camera tua per preparare il materiale per il tuo vestito? A breve vengo ad aiutarti. >>

Sizhui annuì con estremo vigore prima di saltellare giù dal divano e dirigersi verso la sua stanza situata al piano superiore della loro abitazione. Era un modo come un altro per spostare l'attenzione del figlio altrove e Wei Wuxian non poté fare a meno di approfittare salendo a cavalcioni sulle gambe del marito portando entrambe le mani a sfiorarne il petto fino alle spalle per sfilargli quella giacca che ancora non aveva tolto da quando era rientrato.

<< Non essere geloso, lo sai che non guardo altri che te. >>

<< Hm. >>

Il più giovane si lasciò sfuggire una risata leggera prima di abbassarsi verso l’orecchio destro del marito che, nel mentre, non aveva perso il suo rossore anzi… probabilmente si era accentuato ancora di più.

<< Però, potrei pensare di mettermi mezzo nudo per fare l’angelo per te. >>

Wei Ying soffiò queste parole sull’orecchio del marito prima di lambire quel freddo lobo con le sue labbra e succhiare in modo lieve, un qualcosa che provocò un certo fremito del corpo che sentiva sotto di sé. Sollevò un angolo delle labbra in un sorriso malizioso prima di lasciarsi sfuggire un mezzo gemito dato dal fatto che Lan Wangji aveva passato entrambe le mani sotto la sua felpa e si era avventato sul suo collo con un ringhio sommesso. Probabilmente il suo obiettivo era riempire il candido collo di Wei Wuxian di succhiotti, un modo per punirlo anche solo per aver pensato di dirigersi al locale in modo tanto indecoroso. Per cause di forze maggiori non fu in grado di rispettare la promessa fatta la figlio nell’immediato, e Sizhui dovette aspettare un tempo più lungo del necessario.
***

La mattina del giorno di Halloween si respirava un’atmosfera piuttosto tranquilla. Il cielo era nuvoloso ma non c’era alcun rischio di pioggia, questo per la gioia dei bambini che non vedevano l’ora di divertirsi senza impedimenti dell’ultimo momento. Eppure, bisognava comunque aspettare il tardo pomeriggio in quanto solo quando cominciava a calare la sera si cominciava a vivere la reale magia di questa festa straniera che era riuscita a mettere radici anche nel loro paese. Fu Lan Wangji ad accompagnare Sizhui all’istituto dove, da quest’anno, aveva cominciato il primo anno di elementari in quanto, era situato un quartiere prima di dove lui aveva l’azienda. Lasciò Wei Wuxian a casa per permettergli di dormire ancora un po' donandogli un tenero bacio sulla fronte prima di andarsene. Avrebbe voluto rimanere ancora un po' insieme a lui, giusto perché era consapevole che questo per il marito non era un giorno come un altro ma, ne avrebbe sicuramente approfittato per omaggiarlo in qualche altra maniera in una frazione di tempo più propizia per entrambi.

Wei Ying si risvegliò con tutta la sua calma soltanto un’ora dopo, in una casa completamente avvolta nel silenzio. Si prese ancora una manciata di secondi per rotolarsi nelle coperte per prendere quanto più calore possibile, oltre che oziare un po’ al telefono osservando e leggendo alcuni messaggi che erano arrivati mentre lui vagava senza meta nel mondo dei sogni. Alcuni arrivarono direttamente da qualche collega del locale che, nel corpo del messaggio, gli augurarono di eseguire la sua miglior performance questa sera. Altri, quelli che lo fecero sorridere di più, arrivarono da coloro che considerava una parte importante della sua vita: La sorella, suo fratello e il suo migliore amico, Wen Ning. Erano nettamente strutturati in una maniera differente: c’era quello più diretto, quello più dolce e lungo e quello da cui si poteva intravedere un leggero imbarazzo da parte del mittente. Sapeva che li avrebbe visti tutti e tre in momenti differenti di questa giornata ma comunque rispose loro col suo solito modo irriverente che era in grado di donare calore. Una volta alzato scese al piano inferiore diretto verso la cucina e, una volta lì, si bloccò nel constatare sopra il bancone un piatto con sopra tre muffin di colore scuro legati insieme da un nastro rosso. Wei Wuxian non era tipo da cose dolci, prediligeva per lo più le tipiche colazioni salate, ma sapeva già da chi fossero stati preparati e la cosa non poté che fargli avvertire una stretta calorosa ad altezza del petto. Si avvicinò, sedendosi su uno degli sgabelli posti di fronte al bancone per poi prendere a sciogliere il nastro in modo molto delicato e, e notò solo in quel momento dei puntini rossi situati nella parte superiore del muffin. Lan Wangji aveva aggiunto del peperoncino all’impasto, oltre a metterlo a crudo una volta cotti in modo da fare una sorta di decorazione che richiamasse l’accostamento dei suoi due colori preferiti, ovvero il rosso e il nero. Ne mangiò uno con molto gusto, ed era incredibile come il peperoncino si sentisse ad ogni morso senza mai perdersi, il che voleva dire che suo marito ne aveva aggiunto molto di più rispetto a una ricetta base, e questo dimostrava ancora una volta quanto teneva d’occhio i suoi gusti culinari per quanto discutibili essi potessero essere. Tuttavia, Wei Wuxian ne mangiò solamente uno; aveva letto, da qualche parte, che il peperoncino unito al cioccolato potesse essere considerato una sorta di afrodisiaco naturale. Non aveva idea se Lan Wangji lo sapesse, ma voleva decisamente sperimentare insieme a lui. Non che ne avessero bisogno, ma infondo era il suo compleanno e ventotto anni si compivano solo una volta nella vita.

Dopo aver finito di mangiare tornò di sopra per dedicarsi al vestito da fantasma di Sizhui. È vero che erano finiti per adattare un vecchio lenzuolo bianco, ma considerando che lo considerava ancora troppo semplice aveva pensato di aggiungere qualche toppa di colore grigio e affine, o qualche cucitura su alcune parti di esso. In questi lavori manuali era decisamente negato, se confrontato al marito, ma qualcosa sapeva fare anche lui e, il risultato finale lo soddisfò abbastanza anche se continuava a ripetersi che uno straccetto del genere non rendesse assolutamente giustizia alla bellezza di suo figlio. Si, Wei Wuxian era decisamente un genitore molto caloroso e orgoglioso, anche se gli mancava quel senso della sicurezza che invece il marito aveva innato.
Tra impegni e visite varie, fu proprio Wei Wuxian ad accompagnare Sizhui dal fratello prima di recarsi a fare il suo turno lavorativo. Con loro c’era anche Lan JingYi, cugino alla lontana di suo marito, vicino di casa e compagno di classe di suo figlio. Indosso aveva un adorabile vestito di zombie e, per entrare nella parte, si era fatto anche qualche metro imitando la loro andatura, con Sizhui che gli svolazzava intorno, ridendo felice all’interno del suo lenzuolo bianco da fantasma improvvisato.

<< A-Yi, ma tu non avevi paura dei fantasmi? >>

Gli chiese Wei Ying mentre li teneva entrambi per mano e, al solo sentire quella parola, il più piccolo si lasciò sfuggire un teatrale brivido, con tanto di
occhi lucidi a fare da contorno alla sua avversione nei confronti di questi esseri irreali.

<< S-si… e se lo sai, perché me lo chiedi?! >>

<< Perché A-Yuan è vestito da fantasma, e tu non ne hai paura. >>

<< Beh… ecco, è normale! Io so che sotto quel vestito c'è Sizhui, e io gli voglio bene. Non ho paura di lui. >>

Era una frase detta con la tipica innocenza dei bambini ma che fece nascere sul volto di Wei Wuxian un dolce sorriso. Conosceva JingYi da pochi anni, eppure era decisamente diventato un amico prezioso per suo figlio e non poteva che sperare che lo sarebbero stati anche tutta una vita. Non disse altro, lasciò ai ragazzi il potere di dirottare la conversazione limitandosi ad ascoltare, finché sul suo volto non si aprì in un altro sorriso nello scorgere, a qualche metro di distanza, la figura del fratello appoggiato al cancelletto della sua abitazione con le braccia incrociate al petto.

<< Sei in ritardo! >>

<< Ma dai, saranno pochi minuti. Non stare sempre a borbottare. >>

La voce di Wei Wuxian era tranquilla ma con una punta di ironia mentre lasciava le mani dei ragazzi per avvicinarsi a Jiang Cheng, anzi più che a lui al nipote Jin Ling, vestito da vampiro, che se ne stava placido accanto a lui.

<< Il mio piccolo A-Ling! >>

Si lasciò sfuggire una felice esclamazione mentre prese suo nipote in braccio cominciando a sollevarlo in aria, come faceva ogni volta che lo vedeva, ma questa volta giustificando il fatto che era vestito da vampiro ed era un luogo comune il fatto che si trasformassero in pipistrelli acquisendo la capacità di volo.

<< Wei Wuxian, idiota, stai attento a non farlo cadere! >>

<< A-Cheng, non essere apprensivo. Non gli è mai successo niente con me. >>

<< Certo, però se si fa male Jin Zixuan apre il culo a me, mica a te. >>

<< Jiang Cheng, cerca di usare un linguaggio consono di fronte ai bambini. >>

Wei Wuxian poté sentire distintamente uno sbuffo seccato provenire direttamente dal fratello ma, non gli diede più peso preoccupandosi di dedicare ancora qualche istante al suo nipotino. Era decisamente bella la risata innocente di Jin Rulan il quale, non appena lo zio smise di farlo volare gli abbracciò il collo donandogli un bacio sulla guancia. Era fortunato che avesse preso questo lato di sua sorella, e chissà se sarebbe rimasto così dolce anche crescendo. Ne dubitava, considerando le influenze che aveva intorno, ma sognare non costava nulla. Riportandolo a terra, Wei Wuxian indirizzò il nipote ad unirsi agli altri due bambini prima di donare un'occhiata in favore del fratello.

<< Allora io vado. Divertitevi stasera. >>

<< Wei Wuxian! >>

Aveva appena fatto un passo quando sentì la voce di Jiang Cheng che lo stava chiamando. Si girò verso con lui, e bastò un semplice passo dell'altro per collidere in un forte abbraccio. Jiang Cheng non era un tipo molto fisico e affettuoso, nella loro lunga vita insieme non ricordava molti contatti tra di loro e la cosa sorprese abbastanza Wei Ying che non poté fare a meno di ricambiare il gesto. Un abbraccio che durò una manciata di secondi che si concluse non appena il minore si staccò, ma solo per poggiare la fronte sulla sua.

<< Buon compleanno. >>

<< Ti ringrazio, A-Cheng. >>

Mormorò Wei Wuxian accarezzando col dorso della mano una guancia del fratello prima di ritornare sui suoi passi e allontanarsi per recarsi verso il locale. Non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma questo era decisamente il regalo migliore che Jiang Cheng potesse fargli.
***

La serata al locale era andata piuttosto bene per Wei Wuxian, aveva suonato buona parte del suo repertorio migliore e non poteva che ritenersi più che soddisfatto della sua performance. Rispettando la promessa fatta al marito non aveva indossato nulla di eccessivamente compromettente e provocante ma, considerando che il vestirsi da angelo era un suo desiderio, alla fine era riuscito a procurarsi delle tipiche ali di medie dimensioni e un cerchietto con tanto di aureola, tutto rigorosamente bianco. Non gli era dispiaciuta molto questa variazione, finché i clienti sarebbero stati soddisfatti del suo modo di suonare donando mance e drink offerti tra una esibizione e l’altra per lui andava decisamente bene in questo modo. Si poteva dire che lavorando in questo tipo di locale da anni ormai si era fatto la sua cerchia di seguaci che ormai frequentava il bar ogni qual volta sapevano che c’era lui ad allietare la serata con il suo dizi. Era capitato che qualche sua esibizione finisse in rete divenendo discretamente famoso anche al di fuori della sua città, ma Wei Wuxian era una persona che sapeva essere essenzialmente pigra quando voleva e, di conseguenza, non si era mai interessato ad espandersi per farsi conoscere. La sua vita andava bene anche così, anzi era abbastanza soddisfatto di come stava procedendo, quindi non sentiva il bisogno di compiere quel passo in più, nonostante avesse ogni capacità per farlo senza il minimo sforzo.
Con uno sbadiglio si avvicinò alla sua abitazione notando la tenue illuminazione attraverso le finestre situato nel piano inferiore, segno che probabilmente Lan Zhan era tornato e che, probabilmente, lo stava aspettando. Bastò questo per dare una nuova forza alle gambe di Wei Wuxian che, in una manciata di secondi, si ritrovò davanti alla porta aprendola immergendosi finalmente nel calore di casa. Si tolse la giacca appendendola in modo disordinato sull’appendiabiti posto all’ingresso e fece appena in tempo a fare qualche passo lungo il corridoio prima di vedere Sizhui avvolto nel suo pigiama bianco dai motivi a nuvola correre verso di lui. Non si aspettava che fosse ancora sveglio.

<< Papà, bentornato a casa! >>

<< Il mio piccolo A-Yuan. Come mai ancora sveglio? Ti sei divertito? >>

Chiese Wei Ying abbassandosi quanto basta per accogliere il figlio tra le proprie braccia in un abbraccio piuttosto caloroso oltre che sollevarlo per tenerlo ancora un po' stretto a sé mentre si dirigeva verso il salotto.

<< Moltissimo, ci hanno dato davvero tantissimi dolci. >>

Wei Wuxian si lasciò sfuggire una breve risata, non faticava a credere che ne avessero ricevuti tanti, probabilmente non era nemmeno troppo lontano dalla realtà nell’affermare che farli andare con Jiang Cheng non era proprio così male come cosa. Fatto sta che continuò a incamminarsi fino a raggiungere il salotto dove, effettivamente, c’era Lan Zhan che lo stava aspettando e che gli rivolse uno sguardo piuttosto caloroso.

<< Sono a casa, Lan Zhan. >>

<< Hm. >>

Mormorò l’uomo alzandosi dal divano per avvicinarsi alla figura del minore, dita fredde che vennero poggiate sotto il mento esercitando una lieve pressione per portarlo ad alzare il viso quanto bastasse per posare le labbra sopra quelle del compagno per donargli un dolce bacio alimentato anche dalle troppe ore che avevano passato separati. Lan Yuan, ancora in braccio a Wei Wuxian, si lasciò andare a una lieve risata imbarazzata finché non venne messo giù dal genitore una volta che quel puro e semplice atto d’amore giunse a una sua momentanea conclusione.

<< Papà, vieni, siediti sul divano. Devo darti una cosa. >>

Esclamò Sizhui tirando la parte inferiore della maglietta di Wei Wuxian con una certa insistenza, un qualcosa che fece ridere il diretto interessato che, dopo aver preso per mano il marito, ritornò insieme a lui sul divano notando solo in quel momento il basso tavolino pieno di ogni tipo di dolce e caramella. Erano decisamente troppi per un bambino solo, ma sapeva per certo che Lan Zhan glieli avrebbe conservati, lasciandoglieli mangiare solo qualcuno ogni tanto.

<< Cosa volevi darmi, A-Yuan? >>

<< Questa… >>

Mormorò il bambino appoggiando sul palmo aperto del genitore una caramella tonda dall’incarto azzurro con qualche striatura rossa. A guardarla sembrava un semplicissimo dolcetto lontano dagli incarti tipici che erano soliti rivestirli durante delle festività specifiche come questa.

<< Padre mi ha detto che questa è una caramella molto preziosa, nonché una delle più buone che hanno prodotto nell’ultimo periodo. >>

<< Davvero? E perché la vuoi dare a me? >>

Sizhui, alla domanda, arrossì in modo lieve mentre passò entrambe le braccia dietro la schiena cominciando a dondolare su sé stesso, sua tipica postura di quando era in una condizione di medio imbarazzo, ma che era comunque molto tenero a vedersi.

<< Perché… le cose preziose devono essere condivise con le persone a cui si vuole più bene. E io ti voglio molto, molto bene papà. >>

Poche volte Wei Wuxian era riuscito a rimanere senza parole, la prima volta fu quando arrivò nel corso della proposta di matrimonio da parte di Lan Wangji che lo aveva definito la “corda più importante della sua anima”, e Sizhui con la sua innocenza di bambino non era stato da meno. Il suo sguardo cinereo si fece lucido e allungò un braccio per tornare a stringere a sé suo figlio, mentre con l’altro cinse la vita del marito in modo da averli entrambi attaccati a sé.

<< Anche per me siete preziosi… sono felice di avervi e di condividere la mia vita insieme a voi. >>

Era un mormorio leggero quello di Wei Ying ma che i diretti interessanti non fecero fatica a udire, e il sorriso che tinse le labbra di Lan Wangji era quanto di più dolce si potesse desiderare da un tipo come lui e, quelle stesse labbra vennero appoggiate contro le tempie del compagno.
Delle volte, la semplicità di un momento ripagava molto di più rispetto alle grandi cerimonie. Ed era questo il miglior regalo che Wei Wuxian potesse ricevere: il calore e l’amore della sua famiglia, e non poteva essere più grato di così.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice
1 Perché “papà” e non “mamma” per Wei Ying? Una cosa del genere potrebbe andare quando Sizhui è piccolissimo, poi diventa imbarazzante x°°

HAPPY B-DAY YILING LAOZU
Sono veramente felice di essere riuscita a dedicare una OS a questo ragazzo dolcissimo, per me lui significa veramente tanto e spero di avergli reso un minimo giustizia con quanto sono riuscita a concepire.
È la prima volta che mi cimento con una Modern Au, come è la prima volta che scrivo così tanto e la cosa mi ha decisamente sorpresa ma che mi ha fatto capire che con la scrittura ci ho ripreso mano davvero. Inutile girarci intorno, è stata una sorta di parto perché più andavo avanti e più mi veniva l’ispirazione per aggiungere sempre nuova roba, quindi spero davvero che il risultato sia stato di vostro gradimento <3 Io ci ho messo decisamente il cuore, e spero che sia arrivato a tutti voi che state leggendo, ci tengo davvero moltissimo *^* {Domanda: Siete riusciti a individuare tutti gli Easter eggs?}
E niente… io spero che questa ff vi sia piaciuta, e vi lascio con la promessa di rivederci per un mio prossimo scritto. Anticipo già che sarà una Long Au ispirata a un classico Disney a cui tengo particolarmente, con protagonisti sempre i nostri cultori bellissimi <3
   
 
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