Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Nemui    31/10/2019    0 recensioni
Un Ninja, una missione, un imprevisto.
Avventuratosi nel Paese dell'Acqua e diretto al Villaggio delle Onde, è costretto a cambiare strada, per poi, buttarsi nel vuoto.
Quella che doveva essere una semplice e breve missione si evolverà nell'avventura a cui dedicherà la propria vita.
Genere: Azione, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Il sangue scorre come l'acqua nel paese in cui stai andando".

Un monito ben presente e rumoroso nella sua testa.

Erano ormai giorni che si muoveva furtivo nel Paese dell'Acqua, circondato dalla peculiare sensazione di solitudine e sconforto che soltanto la nebbia è in grado di creare.

La pioggia cadeva incessante sulla terra ormai ridotta a nient'altro che fango, più proseguire diventava difficile e più lui proseguiva, determinato ad arrivare alla sua meta: Il Paese delle Onde.

Partito dal Villaggio della Foglia con il preciso compito di visionare come stesse andando la costruzione del Ponte Naruto, per mano del maestro Tazuna, dovette ripiegare ben presto ad un sentiero secondario, sicuro di star venendo seguito da qualcuno o qualcosa.

Si girò, improvvisamente, allarmato da un semplice "Crack" qualche metro dietro di lui. Rallentò il passo, girò lentamente la testa, diede un'occhiata dietro di se e poi decise di far finta di nulla: riprendendo il suo cammino.
Gli serviva una prova tangibile per rendere le proprie preoccupazioni reali e, ora che l'aveva, poteva concedersi di andare fuori strada: sicuro di non star perdendo tempo.

Uscì improvvisamente fuori percorso, sviando dal sentiero secondario ed immergendosi nella fitta boscaglia limitrofa alla zona pianeggiante che aveva percorso. 
A causa degli occhi bendati dovette iniziare a tastare gli alberi intorno a se per capire dove stesse andando e assicurarsi di non inciampare, con così tanti ostacoli davanti a se e la benda, usare la sua arte oculare per orientarsi diventava sempre più difficile, perciò, ricorrere a metodi più lenti ma precisi era la chiave per muoversi senza problemi in quel labirinto di arbusti.

Stette sulle spine fino a quando la sua visione non si schiarì leggermente, concedendosi un respiro di sollievo. Dopo minuti passati a navigare alla cieca aveva messo piede in uno spiazzo naturale, una zona pianeggiante, priva di alberi, ed attraversata da un piccolo fiume.
Fece qualche passo avanti, lentamente, per poi, fermarsi di colpo: irrigidendosi come una statua sul posto e mettendosi in guardia.

Uno spiazzo come questo era la zona ideale per combattere, soprattutto per qualcuno che conosceva la zona. 
Una manciata di secondi e le vide comparire davanti a se come uno stormo di uccelli: decine, se non centinaia di tracce di chakra che si stavano dirigendo ad alta velocità verso di lui, non poteva combatterle tutte.
Alzò il piede sinistro e si girò improvvisamente, usando come punto d'appoggio il piede destro rimasto a contatto con il terreno, aspettò qualche minuto per assicurarsi che niente stesse arrivando da dove era arrivato e poi partì di colpo, lasciando andare le braccia dietro di se ed immergendosi nuovamente nella fitta boscaglia.

Aveva aspettato troppo, si era lasciato ingannare così facilmente dalla geografia di quel luogo, ed ora, era inseguito da chissà cosa nel bel mezzo di un bosco labirintico. Correre era difficile, scappare lo era ancor di più.

Prima d'ora non si era mai sentito in pericolo di morte, ma l'adrenalina inizia a scorrere e il cuore inizia a battere nel momento in cui uno shuriken ti passa a pochi centimetri dalla guancia: conficcandosi nell'albero poco davanti a te. 

Di nuovo, un altro spiazzo, no, uno strapiombo.

Si fermò, piantando il tallone nel terreno e si mosse repentinamente di lato andandosi a nascondere velocemente dietro un albero. Il fiatone, il sudore, nessun posto dove andare. Era spacciato.

Buttò un'occhiata dietro di se e le vide di nuovo: tracce di chakra a perdita d'occhio. Riprese a guardare davanti a se, per poi, abbassare lo sguardo e scrutare nello strapiombo.

Alberi. Soltanto, dannati, alberi. 

Cerco di sporgersi di nuovo dal suo riparo ma questa volta venne preso di striscio sulla guancia, tagliandosi. Si rimise al sicuro dietro l'albero e si toccò la ferita, stringendo l'occhio destro a causa del dolore.

Prese un profondo respiro, deciso a dare il tutto per tutto. Non sarebbe morto senza almeno aver provato a sopravvivere.

Si mise in posizione, prese una piccola rincorsa e poi si buttò.

Il rumore dell'aria, la vista degli alberi che man mano si facevano sempre più grandi.

Sorrise, lasciandosi cadere.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Nemui