Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Miss_MaD    01/11/2019    0 recensioni
"Senza leggi né padroni,
Solo vivere è importante.
Notte e giorno,
Ogni momento
Perché il tempo è come il vento."
E se tra i re del mondo ci fosse stata una ragazza?
Benvolio estremamente OOC
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benvolio Montecchi, Giulietta Capuleti, Mercuzio Della Scala, Nuovo personaggio, Romeo Montecchi
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Dopo la festa, Luna era scesa dalla sua stanza alle prime luci dell' alba, aveva rassettato e svolto le sue mansioni, aiutando dove possibile a mettere in ordine ciò che era servito per l' evento, e poi era tornata a casa a passo svelto, dopodiché aveva fatto perdere le sue tracce:
Nei giorni successivi  nessuno la vide, nemmeno al mercato a fare compere o a parlare con gli amici sugli scalini della chiesa, era come se si fosse volatilizzata.

Una settimana dopo, in una mattina calda ed afosa, qualcuno bussò alla porta della casetta dove la ragazza viveva con sua mamma:
《Luna, hai visite.》Maria la chiamò a gran voce.
Quando finalmente, dopo alcuni minuti, arrivò alla porta, vide davanti a sè Benvolio, Romeo e Mercuzio che, preoccupati, erano andati a trovarla.
《Non dovreste essere qui.》 disse ai ragazzi, passandosi nervosamente un fazzoletto bianco sulle mani per pulirle dalla terra scura.
《Nemmeno tu, visto che dovresti essere al Palazzo...》rispose Romeo, i cui occhi lasciavano trasparire, oltre ad una certa rabbia, anche una grande preoccupazione.
《Oh, finiscila!》 Lo interruppe facendo schioccare il fazzoletto.《Tua madre sa che non vado per qualche giorno, mia mamma aveva bisogno di una mano qui e io la devo aiutare. Ora andatevene!》 Disse lei, convinta.
 《Ma non-》provò a dire Benvolio, ma venne interrotto:《Ho detto via di qui, soprattutto tu Benvolio! Fuori da casa mia! 》disse a muso duro.
《Certe volte ti comporti proprio come le ragazzine che tanto disdegni...》Rispose secco Romeo, arrabbiato, scuotendo la testa e voltandole le spalle insieme al cugino.
Mercuzio, benché li avesse accompagnati, non disse una parola per tutto l' incontro, e quando lei li cacciò, rimase a guardarla per qualche secondo, per poi voltarsi e seguire i due amici.

 Nel pomeriggio bussarono nuovamente alla porta.
Con sua grande sorpresa, Luna si ritrovò davanti Mercuzio:
 《Posso... Potrei entrare?》 Domandò di getto ancora prima che lei potesse salutarlo.
La ragazza scosse la testa come per risvegliarsi e si scostò dall' ingresso, facendolo passare:
《Certamente. Vieni, prego.》
Mentre i due si accomodarono nell' unica stanza della casa, che fungeva da sala da pranzo, camera da letto e cucina, Luna si scusò: 《Mi dispiace ma non ho molto da offrirti, stamattina ho tirato l' acqua dal pozzo, se vuoi.》
Mercuzio parve perplesso, mentre si guardava intorno: sapeva che non tutti vantavano condizioni agiate come la sua e quelle dei suoi amici, ma mai si era aspettato una situazione tanto misera.
《Non ti disturbare, Luna, mi trattengo per poco, volevo solo darti questo.》le disse, porgendole una pergamena scritta in modo elegante, che lei si rigirò tra le mani:
《Cos'è?》domandò, curiosa.
《Un albero, a te cosa sembra?》le rispose lui sarcastico, facendole un cenno con il mento.
Lei aprì la busta fingendo una risata e iniziò a decifrare la scrittura elegante che le si srotolava davanti agli occhi:
《Si-siete... i-n-vi-ta...ti...》lesse ad alta voce, sillabando: non aveva mai avuto l' occasione per imparare a leggere, aveva imparato l' alfabeto grazie a Romeo, ma ancora faceva fatica a riconoscere le parole in modo fluido, e Mercuzio se ne accorse: non aveva pensato a questa eventualità, e questo lo fece vergognare.
《E quindi?》domandò lei, terminato di leggere.
《Sei stata molto simpatica a mio zio, il che è strano, perchè lui odia quasi tutti, e in casa sua ci sarà una festa per pochi intimi, ho domandato se potessi portare qualcuno e lui ha accettato. Quando gli ho detto che avrei chiesto a te, era molto contento.》
Luna rimase di sasso, e dovette chiedere a Mercuzio di ripetere quello che aveva detto.
《Te l' ho detto, Luna, sei invitata a una festa da mio zio.》le sorrise un sorriso a trentadue denti.
La ragazza non aveva parole, ma mille pensieri le frullavano in testa:
 Mercuzio  avrebbe potuto invitare qualcuno più avvezzo alle feste, qualcuno come Romeo, Benvolio, o altri ragazzi della piazza, nobili o benestanti e quindi abituati ad andare agli eventi, eppure aveva scelto lei.
《Grazie!》gli saltò letteralmente al collo.
《Per il vestito non devi preoccuparti 》la rassicurò, anticipando ciò che aveva intenzione di dire, facendole un occhiolino che la face sciogliere《ti daremo un vestito di mia zia, saranno un po' grandi ma bene o male dovrebbero andare bene per te, e passerai la notte al castello, ho detto che i tuoi non ci sono e non puoi tornare a casa.》
《Io... sono senza parole, non so che dire 》
  esclamò lei, felice come una Pasqua.
《Dimmi solo che verrai》le sorrise, alzando le spalle.
《Certo che verrò! Oh, come sono felice!》
Lui alzò un sopracciglio, ridendo:《Ammettilo che ora vorresti baciarmi, eh?》.
La riposta gli venne data con una risata:
《Purtroppo devo deluderti: no!》

 
   
 
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