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Autore: Shaina    03/11/2019    0 recensioni
Storia scritta per l'evento del gruppo We out for promt attualmente in corso. Visti gli sviluppi dati all'intesa tra Barry e la glaciale Frost. Mi sono divertita a immaginare questo quadretto, in occasione di Halloween, a cavallo tra il terzo e il quarto episodio della sesta stagione, da poco andati in onda negli USA.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barry Allen, Killer Frost
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cinema casalingo

«Non ci sarai al mio prossimo compleanno, vero?»

Frost era seduta al davanzale della finestra. Scostò leggermente la tenda, mentre guardava la pioggia cadere.
Quel giorno, la temperatura si era abbassata all’improvviso, e nella testa di Frost, Caitlin stava protestando vivacemente, supplicandola di infilarsi almeno uno dei suoi golf di lana, anche se non erano del suo colore preferito.
Tuttavia, quella sera, il glaciale alter ego della dottoressa Snow non era davvero in vena di prestare troppa attenzione alle sciocchezzuole degli esseri umani. Hai capito che il tuo amichetto qui, di qui a tre settimane si farà uccidere?
La domanda le era uscita dalla testa più esasperata di quanto la stessa Frost si aspettasse.
Ti mancherà, vero?, le domandò la dottoressa Snow.
Non so nemmeno come ho fatto ad affezionarmi a lui… E non sto parlando del tuo amichetto in tuta rossa. Non è la condotta in battaglia il punto forte del tuo amico, Caity.
Lo so. Barry riesce a conquistare tutti.
Forse sarebbe meglio se tornassi al suo fianco tu, Caity. Immagino vorrai salutarlo, prima che succeda qualunque cosa.
Io non ne ho bisogno, Frost. Barry sa bene che io sono parte di te. Forse sei tu che vorresti dirgli qualcosa di più?

Per favore, non è nel mio stile.
C’è una prima volta per tutti.
Adesso non ricominciare a fare la maestrina, Caity. Sei fastidiosa.
Forse. Ma solo a fin di bene.

Frost chiuse la tenda con un gesto seccato, ed uscì dalla stanza. La sua intenzione era mandare al diavolo Caitlin e tutti i pensieri sciocchi che le stavano venendo in mente, ma quando arrivò nel salone, vide Barry in piedi davanti alla portafinestra che dava sul balcone.
Il giovane Allen se ne stava in piedi a guardare l’orizzonte.

Fece un respiro profondo, prima di avvicinarsi a lui, e ricambiò il sorriso che Barry le rivolse con un’occhiata preoccupata: «Lo sai che sostanzialmente nessuno qui dentro è d’accordo con questa specie di piano suicida che hai in mente, vero?» gli chiese, con la solita delicatezza di un elefante.
«È quello che ho deciso, Frost.»
«Sì, lo so, lo so, non ho bisogno di sorbirmi la solita lezioncina sulla necessità di ‘rispettare la volontà del capobranco', o roba simile.» esclamò, sbuffando. «Sto solo pensando che con la spada di Damocle che pende sulla tua testa, devo affrettarmi a chiederti una cosa, prima di potermene pentire.»
Barry corrucciò la fronte, sorridendo. L’esasperazione di Frost a volte era quasi comica. «Che cosa devi chiedermi, di così importante?»
«È un desiderio di Caitlin, in realtà.»
A dire il vero io ti ho appena detto che non ne ho bisogno, puntualizzò la dottoressa Snow, nella testa del suo alter ego.
«Sai, Caitlin, queste tue sottolineature sono inutili, visto che qui ti sento solo io…» replicò la donna di ghiaccio.
A quel punto, Barry scoppiò a ridere. Era una risata moderata, ma sentita: «Bambine, non litigate.» le prese in giro. «Avanti, cosa dovete dirmi di così importante?»
«Beh, ecco… credo che io e Caitlin stessimo disquisendo sul fatto… che lei avrebbe voglia di una di quelle solite effusioni che vi fate tra voi.»
Non te la potrai cavare con così poco, piccola Frost…
«Un abbraccio? Stai dicendo che Caitlin vorrebbe un abbraccio?» La voce di Barry era fortemente dubbiosa, anche se il ragazzo continuava a darle corda. «Sai, mi suona molto strano, dato che difficilmente lei chiede certe cose…»
«Ma dai, siete amici da una vita! Come fai a dire una cosa del genere?»
Adesso l’espressione di Barry era seria: «Perché è così. Caitlin ha sempre fatto molta fatica a chiedere. Per quanto sembri assurdo, tu sei sempre stata MOLTO più diretta di lei.»
Colta in castagna… ci ha fregate a tutte e due.
Tipico di Barry. Nota sempre tutto.

Frost distolse lo sguardo, ma Barry la incalzò nuovamente: «In questo momento, non saprei davvero dire chi delle due ha più voglia di infilzarmi, a dire il vero.»
Stavolta, l’espressione di Frost era sbigottita, mentre nella sua testa Caitlin scoppiava a ridere. Che ti avevo detto, sorella?
«Tagliamo corto. Ci stai o no? Fa decisamente troppo freddo qui dentro, per essere ottobre.»
Barry annuì, con l’espressione più condiscendente di cui fosse capace: «Ah, certo.», mormorò, allargando le braccia. «Se l’insolito abbassamento delle temperature è insopportabile anche per una metaumana che governa il ghiaccio…»
«Cerca di non irritarmi troppo, Barry… faccio già abbastanza fatica.»
«Ecco, questo è un punto in comune tra te e Cailtin, Frost.»
Per tutta risposta, Frost afferrò il polso di Barry, e lo tirò verso di sé, facendo fuoriuscire una nuvoletta di aria gelida. «Ti facevo più sveglio, Barry. Non puoi dire che non ti avessi avvertito…»
«Messaggio ricevuto, ho tirato troppo la corda. Posso riavere il mio polso adesso?»
Frost mollò la presa.
«Visto che sei in vena di coccole… un’idea ce l’avrei… Che ne dici di una serata di cinema casalingo a base di ‘A Nightmore before Christmas’? Ho il sospetto che potresti rivederti nel protagonista…»
«Andata. Ma guai a te se lo racconti in giro. Cisco mi riderebbe dietro per settimane.»

  
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