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Autore: funny1723    04/11/2019    2 recensioni
Dal testo:
"Spike si accese l’ennesima sigaretta. Faceva un freddo infernale e, anche se era morto ormai da secoli, si ritrovava a tremare ad ogni folata di vento."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GLOWING IN THE DARK
 









"It's good to see you happy.
For them, even.
I don't see it a lot.
You, um...you glow."








Spike si accese l’ennesima sigaretta. Faceva un freddo infernale e, anche se era morto ormai da secoli, si ritrovava a tremare ad ogni folata di vento.
Odiava Halloween. Tutte quelle stupide persone vestite da mostri che però scappavano ogni volta che se ne trovavano davanti uno vero. Che razza di ipocriti erano gli esseri umani. O almeno la maggior parte.
Lanciò un’altra occhiata alla ragazza seduta sull’erba umida del cimitero. Buffy.
Sembrava annoiata quel giorno, forse la serata era stata meno movimentata del previsto. Non che la cosa sorprendesse Spike; tutte le creature della notte sapevano che quella sera sarebbe stata lì e così avevano giustamente deciso di tenersi più alla larga possibile dalla zona.
Per essere una Cacciatrice così giovane, Buffy si era già fatta una certa reputazione fra i demoni. Era considerata implacabile, feroce, letale. Più abile di chiunque prima di lei.
Eppure, più Spike la guardava, più le sembrava solo una ragazza triste e infreddolita che ne aveva passate troppe.
Buffy era una sopravvissuta agli occhi di Spike, una sua simile.
A volte, quando era solo nella sua cripta, si domandava se avesse mai avuto una vita normale, se ci fosse stato qualcosa per lei prima della Caccia, prima della fine del mondo, prima dei traumi e degli addii. A volte si domandava per quanto ancora sarebbe riuscita ad andare avanti prima di crollare.
Sembrava così piccola se paragonata a ciò contro cui era destinata a combattere. Una sola contro il mondo. Eppure Spike non era un idiota, sapeva che Buffy era più che pronta a ciò che era in procinto di sorgere. Aveva già sconfitto cose peggiori dopotutto. Aveva visto l’inferno con i suoi occhi e non ne aveva avuto paura. Un po’ la invidiava per questo suo irritante e masochista coraggio.
Buffy Summers, Cacciatrice modello, sorella presente e amica leale. Sempre perfetta.
Spike si appoggiò contro l’albero dietro di lui. Quella povera ragazza doveva essere esausta, anche se non lo dava mai a vedere davanti agli altri.
Eppure, quella sera, sola in mezzo ad un cimitero abbandonato, Buffy sembrava veramente stanca. Come se avesse raggiunto il limite ormai da tempo, come se il limite ormai lo avesse superato da un po’. E Spike si sorprese a scoprire che anche se non ne poteva più, anche se ormai non aveva più niente da dare al mondo, neanche la sua vita, Buffy sembrava ancora risplendere di luce propria. Sembrava brillare, come una stella in un cielo senza luna. Era splendida, come la fiamma che attrae inesorabile la falena.  
E Spike non avrebbe saputo spiegare il perché fosse lì quella sera, ma era certo che qualsiasi fosse il motivo era legato a lei, alla luce che emanava, al modo che aveva di andare avanti nonostante avanti non ci fosse più niente.
E Spike non avrebbe saputo spiegare il perché fosse lì quella sera, ma era certo che qualsiasi fosse il motivo era legato a lei e a quell’inusuale sensazione che lo pervadeva ogni volta che le era vicino.
Perché Spike sapeva che era una cosa impossibile, ma a volte, quando c’era Buffy, era pronto a giurare di sentire il proprio cuore battere di nuovo.       
 
   
 
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