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Autore: DarkYuna    05/11/2019    1 recensioni
"Tra la luce e le tenebre, nasce una linea sottile, un luogo senza nome,
sconosciuto ai più, che non esiste né in cielo e né in terra,
lì gli amanti separati dal fato continuano a vivere inscindibili.".
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8.
Un bacio all'Inferno e di nuovo le tenebre.








 
Ci si aspetta di tutto, ma non si è preparati a niente.
 
 
Magari è una decisione presa da qualcun altro, svoltare a destra anziché sinistra, imboccare una strada diversa da solito, una penna che cade, un bacio inaspettato, una morte improvvisa. E d'un tratto il tuo destino cambia, non sei più dove dovresti essere, le azioni mutano, l'esistenza prende una piega diversa ed accade il mondo, però non lo intuisci subito, ma solo quando il tempo è trascorso e ti guardi indietro.
Comprendi che tutto era stato già deciso sin dall'inizio, non da te, non da terzi, era già deciso e basta e tu non hai mai avuto altra scelta.
 
 
Io sono il classico esempio di persona che ha perso tutto, ma che ci prova comunque.
 
 
Mi rendo conto solo adesso che le trame del mio destino hanno preso ad essere imbastite ancor prima che me ne rendessi effettivamente conto e mi hanno portato fino a qui... beh, non proprio "qui" in senso letterale, non qui stravaccato sul letto da tre giorni a marcire, ma qui come percorso di vita.
Il cuore della persona che amo si trova nel corpo della donna che mi ha salvato dalla morte. Strana la vita, davvero buffa, anzi, oserei definirla grottesca al limite della decenza.
 
 
Amelia è seduta nell'altra piazza del letto alle mie spalle, non ha detto mezza parola nelle ultime settantadue ore, è rimasta sigillata in un silenzio colpevole, intanto che davo sfogo ad un pianto disperato, per ciò che ho perso per sempre e che non tornerà mai più.
Fisso le luci natalizie in strada che si riflettono sulle vetrate delle finestre, sono avvolto in un bozzolo di finta bonaccia, ho la testa ovattata, gli occhi gonfi, vorrei dormire, ma non ci riesco. A pancia in giù sul letto, mi rifiuto di affrontare la realtà, preferirei morire, pur di sottrarmi da tale supplizio.
 
 
<< Ville... >>, prova ad instaurare un discorso, per tastare un terreno che le è sconosciuto. << Vuoi parlarne? >>.
 
 
Resto ancora in silenzio, vari pensieri frullano nella mente stanca e spossata.
<< Ricordo quando ho fatto l'amore con te la prima volta, dopo che ho scoperto che stavi morendo. Quella notte ero fermamente convinto che, in qualche modo, il mio profondo amore per te, ti avrebbe risparmiata... ho sperato... sperato che saremmo rimasti insieme, che ci saremmo sposati, avuto dei figli. Affrontato i problemi di questa vita, litigato, riappacificati... ma sempre insieme, fino alla fine. >>. Tiro su con il naso, il discorso non ha un senso logico, però ho bisogno di raccontare. << Ti ho vista morire e con te sono morto anche io. Non c'è stato nient'altro dopo, il sole non è più sorto, le stelle hanno smesso di brillare, le tenebre sono scese per sempre. Non sono stato in grado di amarti in vita, mentre adesso mi sono aggrappato con tutto me stesso a quello stesso amore che non ti ho dato, che il resto del mondo ha smesso di esistere. Non sarò mai in grado di lasciarti andare, non sarò mai in grado di smettere di amarti, non sarò mai in grado di fare niente di quello che mi hai chiesto. >>, riconosco sconfitto, con la speranza che si arrenda all'evidenza.
 
 
Un sospiro di puro dolore è quello che ne consegue.
<< Ville, questo non servirà a riportarmi indietro o a farmi restare qui con te. Arriverà il momento in cui il mio tempo scadrà e dovrò andarmene ugualmente. Continuerò a stare al tuo fianco, solo che tu non mi vedrai... vorrei solamente non doverti lasciare così spezzato, vorrei serenità nella tua anima e quietare questa tempesta che ti travolge: accetta la mia morte. >>.
 
 
Deglutisco a fatica, lasciandomi sfuggire un singhiozzo, che mi sconquassa il petto.
<< Non immagini quanto vorrei accontentarti. >>, sussurro con una finta calma, in realtà sto impazzendo.
 
 
<< Una parte di me è ancora viva, Ville... ama quella parte di me. >>.
 
 
<< Non troverò te in quella donna, non troverò te nel suo cuore, non troverò te... non chiedermi di amare qualcuno che non sei tu, sarebbe solo una bugia che, a lungo andare, farebbe stare male tutti. >>.
 
 
<< Non è me che devi trovare in lei, ma te stesso. Smettila di cercarmi negli altri, io sono e resto qualcosa legata al tuo passato, qualcosa che non esiste più. >>.
 
 
Volto la testa dalla sua parte, pur restando fermo nella medesima posizione.
<< Se fai parte del mio passato, allora perché sento così tanto dolore nel presente e condizioni le mie scelte future? >>.
 
 
Guarda dritto davanti a sé, ha le gambe incrociate, la schiena contro il muro e le mani abbandonate in grembo.
<< Perché ti stai dando la colpa della mia morte, Ville. Ti colpevolizzi per non avermi amata come credevi fosse giusto, perché non sei riuscito a salvarmi e perché la sera che sono morta non hai detto di amarmi prima della fine. >>. L'espressione poi si armonizza, abbassa gli occhi dolci fino a me e sorride. La mano sfiora i miei capelli, ed è come se riuscissi a sentirla davvero. << Io sarei morta comunque, Ville... la mia vita non dipendeva da te, mi hai amato come hai potuto e lo hai fatto con tutto te stesso, facendo e dicendo ciò che credevi opportuno. Mi avresti anche sposata se te l'avessi permesso, regalandomi dei momenti meravigliosi che non dimenticherò mai più. Tu mi amavi ed io lo sapevo benissimo, non c'era bisogno che me lo confermassi. Ti perdono Ville, perdono qualsiasi colpa ti sei attribuito, ti perdono e ti assolvo. Adesso smettila di sprecare la tua vita nei ricordi e creane di nuovi. >>.
 
 
Sembra quasi facile, così tanto che, per un lungo e sbagliato secondo, mi auguro che sia proprio così, poi però mi abbatto contro un muro di cemento armato e torno con i piedi per terra.
<< Perché vuoi vedermi felice? >>.
 
 
Sorride raggiante.
<< Un "ti voglio felice" vale di più di un "ti amo", non credi? Se ami davvero una persona, fai di tutto per renderla tale, anche se ciò significa che lo sia con qualcun altro e non con te. >>. Suona come un dolorosissimo addio che non sono pronto ad udire.
 
 
<< Non resterai per sempre, vero? >>.
 
 
Scuote la testa.
<< Anche se non lo ammetterai mai, ogni giorno che passa ti allontani da me. Sta nella natura umana, Ville, è un processo su cui tu non puoi intervenire... le persone sono state create per rialzarsi dopo ogni caduta. Nel momento esatto in cui tu stesso riconoscerai che puoi sopravvivere senza di me, allora io me ne andrò. >>.
 
 
<< Dopo tre anni, mi sembra inevitabile. >>, commento amareggiato.
 
 
<< Se fossi venuta prima, questo processo non si sarebbe mai compiuto, tu avresti vissuto attaccato ad un fantasma, non avresti mai tentato il suicidio e di conseguenza... >>.
 
 
<< ... non avrei incontrato quella donna. >>, concludo, prima che lo faccia lei. << Hai scelto lei, non solo perché ha il tuo cuore, vero? >>.
 
 
<< È la persona giusta, so che è così. Più giusta di quanto potessi mai esserlo io da viva. >>. Si accomoda meglio sul letto. << Vedi, lei ti lascerebbe andare se ciò significasse farti vivere felice, mentre io non l'ho fatto: ecco perché è quella giusta. >>.
 
 
Traggo un profondo respiro, sono più calmo, ma la tempesta è ancora in corso.
<< Sono così stanco. >>, riconosco, trattenendo uno sbadiglio. Più che stanchezza fisica, è stanchezza mentale, sono stanco di combattere contro me stesso, in una guerra che non avrà vincitori, ma solo perdenti.
 
 
Amelia sorride carezzevole, soffia un bacio.
<< Allora dormi Ville: domani, ti prometto, che il sole sorgerà nella tua mezzanotte... tutte le cose avranno il loro tempo, un tempo per iniziare e un tempo per finire, un tempo per tenersi stretti e un tempo per lasciarsi andare. >>, illustra raziocinante.
 
 
Vorrei che spiegasse a cosa si riferisce di preciso, ma sono già con un piede nelle lande di Morfeo, ed ho smesso di guerreggiare per stanotte.









Note:
L'ultima volta che ho aggiornato questa storia è stata a Luglio del 2018... e mai, in precendeza ho impiegato così tanto tempo per completare una ff. Ma vi dirò, avevo seriamente deciso di lasciarla incompiuta, senza un finale, poiché avevo seriamente smesso di scriverla.

Continuano a sopraggiungere brutti momenti: la mia vita è un brutto momento imperterrito con sprazzi di rara bellezza, che si spengono nel fulgore da cui sono nate. Alla fine, però, ho ripreso in mano la storia, l'ho cambiata ed ho scritto finalmente il finale, quindi, anche se indubbiamente passerà in sordina un po' come tutte le altre storie che pubblico su questo sito, magari a qualcuno farà piacere sapere che potrà leggere il finale che ho progettato per questa storia.

Ci sarebbe dovuta essere una storia d'amore completa e totale, con magari un finale splendido, cosa che si meritava il Ville della storia, ma non sarà proprio così. Tutto vi sarà chiaro man mano che i capitoli procederanno e, stavolta, procederanno fino alla fine. 

 
La storia può presentare errori ortografici.
 
Un abbraccio.
DarkYuna.  

 
  
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