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Autore: Alessialuna25    06/11/2019    0 recensioni
Bryana e Bradley vivono due vite completamente diverse ma per uno scherzo del destino si troveranno a convivere insieme. Cosa ne sarà dei due?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lavorare nei campi era dura e i fratelli Bradley e Austin Jones lo sapevano molto bene. Ogni giorno la sveglia per Bradley suonava alle quattro e mezza, come quella mattina. Si rigirò dall’altra parte del letto, coprendosi la testa con il cuscino per non udire il fastidioso bip bip della sveglia ma il tentativo fallì. Si alzò scostando le coperte di mezzo e rivelando i suoi addominali scolpiti, frutto del suo lavoro ma anche della sua passione per la boxe. Si lavò sotto il getto bollente della doccia malridotta del suo bagno, qualche piastrella era caduta ma a lui non importava , tanto non l’avrebbe mostrato a nessuno. Si asciugò in fretta mentre si guardava allo specchio, pettinò i suoi capelli biondi, lunghi fino alle spalle, creando già le sue tipiche ondine di un biondo ancora più tendente al castano chiaro. Si vestì con i pochi stracci che aveva lasciato abbandonati sulla sedia la sera prima , una maglia a maniche corte di un blu sbiadito, dei jeans strappati poiché consumati e delle scarpe sporche di fango e letame. Inorridì all’acre odore delle scarpe ma poco gli importava. Scese giù in cucina ma ancora era buia, suo fratello Austin era ancora a poltrire sotto le coperte … Sogghignò, aveva in mente come farlo scattare in piedi. Riempì un secchio, che aveva sotto al lavello, di acqua gelida e salì trepidamente le scale con esso tra le mani. Aprì lentamente la porta, senza far rumore e nel buio della stanza di Austin non vide una palla da basket lasciata lì, in disordine come ogni cosa nella camera. Quasi cadde ma riuscì per fortuna a tenere l’equilibrio e a spargere poco acqua, destinata al fratello, sul pavimento. Bradley con gesto istintivo lanciò l’acqua sul viso dell’ignaro Austin che dormiva beatamente e profondamente. << Ma che cazzo?!>> urlò il giovane Austin. Erano praticamente identici, occhi azzurri come il cielo e i capelli castano chiaro, solo che Austin li aveva molto più corti ed era molto più giovane di cinque anni ma le persone comunque li confondevano come gemelli. << Buongiorno anche a te fratellino. La sveglia per caso non ha suonato?>> << Mmmmm, no deve essersi rotta.>> << Sì, sì le solite scuse. Ti do cinque minuti per scendere di sotto in cucina, poi i nostri animali hanno bisogno di una bella pulita.>> Bradley lasciò suo fratello, ancora gocciolante e si diresse in cucina per preparare una sostanziosa colazione visto la dura giornata che si prospettava davanti a loro. Cucinò delle uova strapazzate, unite con del bacon croccante e del pane tostato con sopra un velo di marmellata di ciliegie. << Che buon profumino! >> esclamò Austin correndo verso il suo posto ma Bradley riuscì a dargli uno scappellotto sulla nuca, nonostante tutto. << Sì modestamente sono un bravo cuoco ma non pensare che poi lavi anche i piatti. Lo farai tu.>> Austin sbuffò ma iniziò a mangiare il cibo nel piatto e così fece anche Bradley. Erano moltissimi anni che conducevano questa vita, dopo la morte del loro padre, avvenuta dieci anni prima e l’abbandono di quella donna che si dovrebbe considerare la loro madre, ormai vent’anni prima. Erano solo dei bambini, Austin aveva cinque anni e a malapena sapeva esprimersi adeguatamente ma con la buona volontà il loro padre era riuscito ad educarli ed ora erano diventati due uomini con dei valori. Purtroppo però il loro adorato papà veni’ a mancare, colto all’improvviso infarto, lasciandoli soli con una fattoria da mandare avanti. Il volto di Bradley si incupì e masticò molto più del dovuto il pane, mentre suo fratello si mise a sciacquare le stoviglie usate. << Ora vado fuori.>> disse poi Austin prendendo gli stivali accanto alla porta. << Ti raggiungo.>> Quando uscì fuori era ancora buio e abbastanza freddo rispetto il periodo, ciò nonostante il raccolto sembrava buono. Gli appezzamenti della segale cominciavano a spuntare e anche le altre colture sembravano pronte ad una buona maturazione. << Dunque Austin, le vacche vanno nutrite e pulite dal letame. Io intanto ti do una mano poi devo sistemare i campi.>> Insieme aprirono il pesante portone della stalla e gli animali li “salutarono” con un sonoro muuuu. Uno prese forcone e cariola mentre l’altro iniziò a distribuire cibo e acqua agli animali. Bradley ogni tanto si fermava a salutare qualche mucca, dandogli un’affettuosa pacca sul muso. Suo padre gli aveva insegnato tutti i segreti del mestiere ed a essere riconoscente verso gli animali e verso la natura che quotidianamente gli dava da vivere. << Ehi Austin, ho finito. Vado nei campi.>> << D’accordo , tra poco pure io. Almeno qui.>> disse il giovane appoggiandosi al forcone. Bradley uscì fuori dalla stalla mentre pian piano cominciava a nascere l’alba, prese i rami della potatura degli alberi da frutta, fatta il giorno prima e con un fiammifero preso dalla tasca dei jeans vi appiccò fuoco. In pochi secondi i rami vennero avvolti da lingue di fuoco, rossi e arancioni, mentre Bradley controllava da vicino il piccolo falò, si abbassò sulle ginocchia pensieroso. Poco dopo Austin si avvicinò al fratello e si mise nelle medesima posizione. << Una monetina per indovinare i tuoi pensieri, fratellone.>> << Allora solo una Austin. Pensavo ai prodotti da vendere al mercato domani, alle bollette da pagare e alla vendita di latte per il signor Thompson, più tardi verso le sette.>> << Beh forse è più di una monetina ma non ti preoccupare. Ho raccolto una dozzina di uova e poi altro lavoro ci aspetta tra poco quindi rilassati un po’. E poi con la vendita di latte il signor Thompson ci paga bene…>> << Se lo dici tu!>> Austin gli rivolse un’ occhiolino d’incoraggiamento mentre se ne andò verso la fattoria lasciando il fratello maggiore a custudire il fuoco mentre il riflesso delle fiamme gli scuriva lo sguardo.
   
 
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