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Autore: leila91    08/11/2019    19 recensioni
Rosie è arrivata al momento giusto e al momento sbagliato, come tutte le cose più importanti nella vita.
(Terza classificata al contest "Un fiore per tante eroine" indetto da NevilleLuna sul forum di EFP".)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Rosamund Mary Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lost and found

(Conteggio parole: 700; fiore scelto per il contest: Mughetto)



Inaspettata. 

Se dovessi scegliere un termine che possa racchiudere quel piccolo prodigio, è così che la definiresti.

Rosie è sbocciata proprio come il fiore da cui prende il nome quando mai avresti reputato possibile un tale miracolo, nella tua vita.

Non dopo John, perlomeno: eri convinta fosse lui la seconda e ultima possibilità, che un destino, stranamente benevolo, ti aveva concesso.

Ricordi quella sera, a Marylebone Road? 

Mentre cercavi di non ridere del suo imbarazzo era adorabile, non è vero? lui ti aveva detto che senza di te non sarebbe riuscito ad affrontare nuovamente i suoi demoni.

Tu lo ascoltavi, intenerita, e improvvisamente l’ironia della situazione ti aveva sorpresa: se soltanto John avesse saputo quanto quei demoni impallidissero, di fronte ai tuoi. Quanto in realtà fosse stato lui, a salvare te.
Forse è per questo che ti sei sentita da subito così affine a quello strambo individuo che vi ha interrotti, poi, sul più bello: perchè anche Sherlock, in fondo, è stato salvato dal medesimo uomo.

Hai il terrore di non meritarli, di non essere degna della seconda chance che la vita ti ha offerto.

Poi, ti ritrovi a guardare Rosie, ed è solo così che quelle paure diventano, allo stesso tempo, più grandi e più piccole.

Rosamund, il suo nome deciso nell’istante stesso in cui l’hai scoperta dentro di te.

Testimonianza e ricordo di chi fosti tu un tempo, e che però, lo sai bene, ormai non potrai più essere. Ma una piccola parte di quella persona, ora continuerà a vivere in tua figlia: un pensiero che è allo stesso tempo bizzarro e confortante.

Sfiori il suo viso e pensi che nulla ti aveva preparata alla quantità d’amore che è capace di provare una madre. È soverchiante, e questo un po’ ti spaventa, come se in fondo tu non fossi degna di una tale emozione.
(Oh, e quanto, anche in questo, sei simile a Sherlock?)

Dita piccole e sottili cercano le tue, e una volta trovate le stringono appena: un risolino gorgogliante, così tipico dei bambini, ti scalda improvvisamente il cuore, quasi a ricordarti quanto queste preoccupazioni siano inutili.
Ciò che conta davvero è lì, davanti a te.

Rosie è perfetta.

Rosie è perdono, è compimento di una promessa.

Rosie ha curato ogni tua ferita, ha valorizzato ogni tua cicatrice, cacciato ogni incubo invisibile.

Ha riempito ogni spazio, ogni vuoto. Persino quelli che non sapevi esistessero, e che, senza John, ti avrebbero consumata da tempo.

Rosie è arrivata al momento giusto e al momento sbagliato, come tutte le cose più importanti nella vita, e quando la stringi al petto ti concedi di pensare alla felicità.

A quanto e a che cosa daresti perché istanti del genere diventassero davvero la quotidianità, andassero a plasmare e definire ogni secondo della tua vita futura.

Dei passi sulle scale ti riscuotono: John è appena rientrato e si sta affrettando a raggiungervi.
Ti bacia, quasi sovrappensiero, per poi prendere fra le braccia tua, vostra, figlia.
Attimi di paradiso, in quella che è solo la vigilia di un evento importante.

“Allora, lo hai convinto? Ci sarà domani?”
“Oh, sai com’è Sherlock. Per lui la religione è solo una finzione ridicola inventata da disadattati che-”

“-delegano tutto a un amico invisibile. Lo so. Quindi ci sarà domani?”
“Sarà il padrino, sì. Credo si sia convinto quando ho accennato a un rinfresco dopo il battesimo.”

Sorridi: lui forse non vuole darlo a vedere, ma a te non è sfuggito quanto Sherlock si sia affezionato in fretta a Rosamund.
(Dopotutto, ha giurato di proteggerla da prima che nascesse.)
Il vostro sociopatico ha un modo tutto suo di dimostrare affetto, che cambia da persona a persona.

Dopo averle mormorato qualche altra dolce sciocchezza, John si stacca quasi a fatica da Rosie, adagiandola nella culla e ricordandole che domani sarà un giorno importante e ha bisogno di riposare.
E solo Dio sa quanto lo stesso valga per voi: le occhiaie sul volto di John sono lo specchio delle tue e reprimete gli sbadigli allo stesso modo.

Dai a Rosie l’ultimo bacio della giornata e mentre ti sdrai accanto a tuo marito, per la prima volta dopo tanto tempo, hai la strana certezza di essere del tutto al sicuro.

Di nuovo, insperabilmente, felice.
E completamente perdonata.


 
Note Autrice:
 
Buongiorno a tutti ^^ e innanzitutto grazie per aver letto fin qui <3
E' la seconda volta che scrivo in questo fandom, e torno a farlo ancora con la famiglia Watson: oltre a essere affezionatissima a Mary, il suo personaggio mi ha ispirata molto per il contest al quale questa storia partecipa.
Occorreva scegliere un pacchetto (nel mio caso ho optato per "I Miserabili") che conteneva tre elementi segreti, e svilupparne almeno uno.
Io ho scelto di sviluppare l'elemento situazione che nel mio pacchetto era: "A ha un passato oscuro e sta cercando di redimersi quando B entra nella sua vita". E niente, dopo averci ragionato un attimo ho deciso di provare ad abbozzare i pensieri che avete letto :)
Spero che sia stata una lettura piacevole, se avrete voglia di lasciare un parere ne sarò felicissima!
Ringrazio AleDic per aver indetto il contest: buona lettura, cara, e alla prossima <3

EDIT: la storia partecipa al contest "Un fiore per tante eroine" indetto da NevilleLuna sul forum di EFP.

Alla prossima <3

Benni

 
   
 
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