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Autore: Danielle Petite    08/11/2019    0 recensioni
«Come fa a non capire che è perfetta per lui? Cazzo! Ora sono con una cazzo di cuffietta a smontare un cazzo di computer! Quante altre persone potrebbero fare questa cosa insieme?»
«Gli serve un mano Stè...dobbiamo fare qualcosa....»
Stefano spalancò gli occhi improvvisamente «Ho un'idea!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anima, Mates, Nuovo personaggio, St3pNy, SurrealPower
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1 -  LA VICINA BELLISSIMA DI TUDOR
 
Nell'aereoporto Internazionale di Los Angeles 4 ragazzi italiani si accingevano a tornare a casa nel loro paese di origine dopo una lunga convention organizzata da Youtube. Youtube era il loro lavoro, creavano contenuti divertenti che miravano all'intrattenimento delle persone. Il loro target di riferimento erano per lo più ragazzini/e dai 10 ai 20 anni circa, si occupavano di videogiochi, vlog, cose del genere e proprio per questo motivo si ritrovavano a fare i cretini in qualunque posto si trovassero con le loro telecamere in mano.
«La volete smettere!! Vi farete arrestare!» esclamò Giuseppe rimproverando Sascha e Stefano. Quando quei due vloggavano insieme ne facevano di tutti i colori ed il povero Giuseppe era sempre costretto a fare loro da "Papà"
«Dai papà voglio portarla a casa!» disse Sascha cercando di portarsi dietro, inutilmente, una pianta alta due metri.
«Mettila a posto Sascha! Stefano finiscila di dargli corda! Andiamo al gate forza!»
«Dai papà è divertente...» disse Stefano più alla telecamera che aveva in mano che a Giuseppe.
«Spegnete tutto che dobbiamo passare i controlli..» disse il quarto Mates, Surry.
Magicamente, una volta spente le telecamere, i ragazzi si trasformavano in semplicissimi ragazzi normali, cosa che faceva rilassare non poco Giuseppe «Avete preso tutto, si?»
«Eh certo, anche se fosse mica possiamo tornare indietro» rispose Stefano ridendo.
«In effetti, forse è una domanda che dovevi farci prima, no?» disse Surry prendendo in giro Giuseppe.
«Vabbè avete capito!» tagliò a corto Giuseppe.
Dopo una mezz'ora si sedettero ognuno ai propri posti e ripresero le telecamere per vloggare.
Surry: «Siamo appena entrati nell'aereo....»
Stefano: «Ho una fame da lupi, non vedo l'ora di atterrare....»
Surry: «Ma siamo appena partiti Stè, sai quante ore ci vogliono?»
Stefano: «Si....ma ho fame lo stesso....voglio cibo italiano!!»


Dopo una quantità indefinita di ore arrivarono a casa. Stefano e Surry essendo coinquilini presero un uber insieme e salutarono gli altri all'aereoporto di Milano.
«Ci siamo quasi Surry! Oddio che stanchezza....dovrei anche editare il video per domani....»
«Io con i video sono a posto...ma ho bisogno di una dormita assurda...»
«Chissà se Tudor ci ha preparato qualcosa da mangiare...»
«Ma non c'è Sofia?»
«No, lei è a Firenze, viene domani»
«Pensavo ti aspettasse a casa nostra»
«Se...la facevo venire solo per cucinarmi qualcosa secondo te?» disse ridendo
«Perchè? Non è quello che fanno le fidanzate?»
Stefano rise «Se certo...»
Arrivarono, presero i bagagli e salirono al loro appartamento trovando Tudor in preda all'eccitazione
«Finalmente siete arrivati! E' da stamattina che aspetto per dirvi un cosa!»
Surry: «Eh?»
Stefano: «Cosa?»
Avevano ancora gli zaini addosso.
«Vabbè dai entrate, sistematevi, mangiate e poi vi racconto» 
Tudor era fatto così.
Fortunatamente aveva ordinato due pizze per loro «Santo Tudor!» esclamò Stefano addentando un pezzo di pizza.
«Grazie Tudor, alla tua!» ringraziò anche Surry.
«Mentre mangiamo raccontaci che è successo, sei così su di giri...» lo incoraggiò Stefano ma infondo anche Surry era molto curioso di sapere.
«Avete presente l'appartmento di fronte al nostro no?» Cominciò lui.
Surry: «Si, stavano facendo i lavori....»
«Esatto, stamattina è arrivato un camion enorme, calcolate che la portinaia ha dovuto aprire il cancello grosso, hanno scaricato tutto materiale elettrico, informatico....ho contato almeno quattro monitor curved 5k....»
Stefano «Wow e che è....»
«Forse deve venire un ufficio?» Surry non capiva cosa ci fosse di così entusismante in questa rivelazione.
«Lo credevo anche io ragazzi....ma quella roba non mi sembrava affatto roba da ufficio, credetemi, sembrava più roba da Nasa»
«Ahhah facciamo una rapina?» disse Stefano scherzando.
«Ok Tudor, ma non capisco perchè sei così euforico....avrei potuto capire se l'avessero consegnata a noi»
«Ma infatti!» Stefano si versò della birra facendola cadere fuori dal bicchiere
«Fatemi finire! Nel pomeriggio il camion se ne andato via e quindi incuriosito dai vicini sono andato a dargli il benvenuto»
«Nooo....non l'hai fatto davvero» disse Surry sconvolto.
Stefano era in preda alle risate.
«Tu ridi....ma aspetta....io busso e....» mima col viso come se fosse colto da un'illuminazione «....mi apre una ragazza. Mi credete se dico che è la ragazza più bella che abbia mai visto?»
«Eeeeeeeh ma vaaaaa e chi è????» lo prende in giro Stefano.
«Mortacci, voglio vederla adesso» 
«No raga ma non potete capire....comunque abita li da sola...quindi tutta quella roba spaziale è sua»
«Di cosa avete parlato? Sei entrato da lei?» chiese Stefano.
«No, non mi ha fatto entrare, abbiamo parlato qui fuori alla porta. Non potevo farle capire che avevo stalkerato il suo camion»
Stefano: «Eh cazzo, almeno ti sei contenuto un pò»
Surry «Descrivicela, com'è fatta?»
«E' alta circa 1,70-75, ha i capelli neri a caschetto con la frangia...un pò punk diciamo ma non tanto..»
Stefano: «Bhè Tudor le tue descrizioni sono proprio il massimo devo dire....»
Tudor «E' bellissima! Poi la vedrete e me lo direte!»
Surry si alzò da tavola «Vabbè, io vado a dormire, domani cercheremo di incontrare questa ragazza bellissima allora»
«Si, domani che viene la Sofi...se è davvero così bella come dice Tudor devo stare attento»
«L'ho vista prima io comunque!» risero tutti e andarono ognuno nella propria stanza a dormire.

Nei giorni successivi non incontrarono nessuna vicina di casa bellissima, anzi, sembrava proprio non abitarci nessuno in quella casa.
I giorni passarono ed il loro ritmo di dormi/veglia si regolarizzò tanto che Surry finalmente riuscì ad alzarsi alle 5 di mattina come sua consuetudine per poter cominciare a registrare alle 6. Si fece la doccia e prese il caffè ma si accorse che la spazzatura non era stata gettata la sera prima. Pur di non subirsi le lamentele di Stefano in quanto buttare la spazzatura era suo compito, lo fece. Aprì la porta di casa con due mandate di chiavi e uscì trovandosi faccia a faccia con "la vicina bellissima di Tudor". Nei giorni prcedenti avevano cominciato a prenderlo in giro che aveva avuto le allucinazioni ma ora Surry era tipo pietrificato.
«Ciao, buongiorno» disse lei con una voce dolce. Non riusciva a guardarla in faccia perchè indossava una felpa nera con il cappuccio alzato.
Si ristabilì «Oh...Buongiorno! Tu...devi essere la nuova vicina» gli allungò la mano destra spostando i sacchetti sulla sinistra «Piacere Surry...cioè Salvatore!»
Lei afferrò la sua e notò svariati anelli argentati sulle dita «Molto piacere, io sono Elisa...Surry è il tuo soprannome?»
«Eh si...ormai mi chiamano tutti così...»
«Stavi andando a buttare la spazzatura? Io devo scendere a fare la spesa, se vuoi te la butto io....» dicendo questo si abbassò il cappuccio e si scompigliò i capelli.
b Cazzo.
Occhi da cerbiatta, bocca perfetta, alta poco meno di lui, e lui era circa 1,80m, portava un cerchietto sul naso e forse Surry notò anche delle lentiggini.
No vabbè questa fa la modella..... si ritrovò a pensare
«No figurati, anche io devo scendere per fare la spesa...» buttò lì.
«Alle 6 di mattina? Credevo di essere solo io quella strana» disse lei alzando un sopracciglio.
Erano aperti i supermercati a quell'ora? «Si..» rispose lui timidamente.
«Ok...scendiamo allora» disse lei avviandosi giù per le scale.
Surry la seguì giù pensando già alla figuraccia che tra poco sarebbe andato a fare, perchè sicuramente non poteva mettersi a seguirla ma allo stesso tempo aveva detto che sarebbe andato a fare la spesa, ma chi era aperto alle 6 della mattina?
Arrivati fuori al cancello buttò il sacchetto e con la coda dell'occhio la vide andare verso i giardinetti e quindi per non seguirla fece per andare alla parte opposta ma...
«Surry dove vai? E' di qua il Carrefour, chi altro vuoi trovare aperto a quest'ora?» disse lei ridendo.
Quanto cazzo era bella.
Eh si, il carrefour era l'unico aperto 24h su 24 ma a Surry venne in mente solo in quel momento.


Surry ringraziò tutti i santi di aver portato con se il portafoglio quando varcò l'ingresso del supermercato al fianco di Elisa. 
«Sei uno di poche parole tu...» disse lei fermandosi al banco frutta e prendendo delle mele.
«In realtà no, è solo perchè ci siamo appena conosciuti...per il lavoro che faccio non posso essere uno di poche parole»
«Ah, e che lavoro fai?» chiese continuando a vedere la frutta e la verdura.
Come dirlo senza sembrare un cretino «Sono un content creator, mi occupo di video di intrattenimento»
«Sei uno youtuber allora! Che fai? Gaming? Mi sembri un tipo da Minecraft»
Eh? Cosa aveva appena detto? «Te ne intendi allora! Hai indovinato, Minecraft è la mia serie principale ma faccio anche vlog di viaggi e cose del genere»
Prese al volo un paio di limoni per far vedere che comprava qualcosa.
«Devo vedere qualche tuo video allora...di solito non ho mai tempo per queste cose però mi sono sempre piaciuti i videogiochi»
Gli venne in mente dell'attrezzatura "da nasa" che aveva visto Tudor «Tu invece di che ti occupi?» chiese aprendo un frigorifero e buttando uno yogurt nel carrello.
«Diciamo che mi occupo di informatica...se ti serve qualcuno che ti ripara il pc tienimi presente» la vide prendere delle scatolette di tonno.
«Scherzi?»
Sconvolto.
«No perchè? Credi che essendo una ragazza non ne capisca nulla di pc?» sembrò infuriarsi «Sappi che programmo i migliori sistemi si sicurezza del mondo!» gli sventolò una baguette davanti agli occhi.
«Ehi! Calmina un pò!» le prese la baguette e gliela mise nel carrello. Stava cominciando a prendere confidenza con lei.
«Tzè! Voi ragazzi siete tutti uguali...»
«Io non ho parlato! Non ho detto nulla! Anzi se proprio c'hai voglia, ho un vecchio portatile che vorrei mettere a posto»
«Oh...ok...»
Surry la guardò stupito «Ti sei calmata perchè ti ho detto che ti faccio riparare un pc?»
Lei gli sorrise «Si....mi piace riparare i pc»
«Ok, dopo te lo porto»
«Non voglio che me lo porti, lo riparo davanti a te»
«Guarda che non si accende per niente, ci vorrà tempo»
«Tranquillo! Me ne occupo io!»
«Per me puoi stare tutto il tempo che vuoi...» lo disse senza pensarci e sperò con tutto il cuore che lei non lo avesse sentito.
Pagarono la spesa e Surry si offrì di portarle le sue buste «Non occorre ce la faccio!» disse lei decisa trascinandosi dietro le buste piene di roba.
«Sei una capocciona eh! Dai qua e cammina!» gliele prese da mano di forza.
Lei si fermò di botto «Dai vieni!» la incitò di nuovo e lei lo seguì.
Si salutarono fuori la porta di casa «Allora nel pomeriggio ti busso e ti riparo il pc»
«Ok...ah ho dimenticato di dirti che convivo con altri due ragazzi, uno penso che già lo hai conosciuto...»
«Si, Tudor...molto simpatico»
«Si...l'altro poi te lo presento»
«Ok, a dopo allora, ciao!»
«Ciao!»
Surry aprì la porta e se la richiuse dietro facendo cadere le buste piene di roba inutile che aveva comprato. Lui non cucinava mai, preferiva ordinare cibo già pronto perchè non aveva tempo e ne piacere di cucinare. Posò tutte le cose che dovevano andare in frigo e guardò l'ora. Quasi un'ora persa di lavoro. Però dovette ammettere che ne valse la pena.

Registrò il suo video e terminò per l'una e mezza. Rimase così concentrato da non sentire gli altri che facevano casino in cucina perchè era arrivata Sofia, la fidanzata di Stefano. Lei veniva spesso a casa loro e Stefano cercava sempre di preparare qualcosa da mangiare.
«Surry ma l'hai comprata tu tutta questa roba?» gli chiese Stefano appena lo vide.
«E chi se no? Stamattina è successa una cosa...»
Raccontò a tutti di aver conosciuto Elisa e che sarebbe venuta da loro nel pomeriggio.
«Hai visto Surry? Quanto cazzo è bella» disse Tudor felice di non essere più trattato da scemo.
«Si cazzo....ma secondo me fa la modella anche se non me l'ha detto....»
«Madòò come sono curioso di vederla!» esclamò Stefano
«Avete incuriosito anche me» disse Sofia
Non finì la frase che suonò il campanello. Si guardarono tutti stupiti «E' lei?»
Surry «Non penso...lei ha detto nel pomeriggio....apriamo e scopriamolo..»
Surry andò ad aprire ed era veramente lei «Ciao Surry, scusa se ti disturbo a quest'ora»
«No figurati, nessun disturbo» 
«So che avevamo detto nel pomeriggio ma purtroppo ho un impegno...se per te va bene il pc te lo riparo un attimo adesso»
«Un attimo? Io non credo che sia una cosa da un attimo ma voglio proprio vedere....entra»
Lei gli sorrise «Mi stai sfidando?»
«A questo punto si...se fosse stata una cosa da un attimo l'avrei riparato da solo, me la cavo anche io con i computer» chiuse la porta e vide subito i ragazzi avvicinarsi, soprattutto Tudor «Ciao! Benvenuta in casa nostra!»
Casa loro era per lo più un deposito. Per nulla accogliente. E lei parve accorgersene perchè disse «Tutti youtuber a quanto pare»
«Ciao! Io sono Stefano...lei è Sofia la mia ragazza...» si presentarono.
«Piacere io sono Elisa, a quanto pare sono la vostra vicina»
Tudor rideva come un ebete, Stefano sembrava evitare di guardarla e Sofia invece le squadrava dalla testa ai piedi. Per evitre quella scena imbarazzante riprese il discorso del pc «Allora, il pc è in camera mia, vieni....»
alzò il letto contenitore e prese il suo vecchio portatile che non si accendeva più. 
«Ecco, fammi vedere che sai fare» lei lo prese e lo rivoltò gurdandolo da tutti i lati.
«Prima ti dico la mia parcella» disse Elisa. Gli altri rimasero fuori la stanza ad osservarli.
Surry: «Giusto»
«Solitamente funziona che più tempo lavori su una cosa più è alto il compenso. Ma io faccio al contrario. Meno tempo ci impiego più tu mi pagherai»
«Coraggiosa»
«Questo pc vale 500€. Prendi un cronometro. Ogni minuto in più che ci impiego scali di 50€»
«No aspettate questo lo devo vloggare!» esclamò Stefano.
«Se mi vuoi riprendere devi censurarmi totalmente, questo vale per tutti. Per il lavoro che faccio non posso espormi in pubblico»
«Ok, scusa....dovevo chiedertelo prima...»
«Puoi riprendere se vuoi, questo video lo chiamerai "La sconfitta di Surry", ma devi censurarmi»
«Ok! Non me lo faccio ripetere due volte» Corse in camera sua a prendere la sua videocamera
Surry: «Io ho dobbi altissimi che tu riesca in questa impresa, l'hai presa proprio sul serio»
«Te l'ho detto, mi piacciono i computer» la vide buttare un occhio sul suo fisso che era ancora acceso.
«Questo non si tocca! Me lo so fatto customizzare su misura per me»
Lei alzò le sopracciglia e riprese il portatile.
«Allora siete pronti?»
Mise la spina nella presa della corrente e come si aspettava lo schermo era tutto nero. «Fai partire il timer» ordinò quasi lei.
«Fatto»
Non appena fece partire il cronometro le sue mani sfrecciarono sulla tastiera premendo delle combinazioni di tasti mai viste, non si sa come ma sullo schermo apparvero dei codici e dei simboli strani che lei sembrava capire. Ci mise in totale 5 minuti.
Surry: «Come cazzo hai fatto???»
Tudor: «No ma sei un genio....»
Surry «Impossibile...questo è un trucco...»
«Niente è impossibile per me caro Surry, ora sgancia i soldi»
«Ma...ma con piacere te li do!» prese il suo portfoglio sconvolto «Tò, 250€ da poco prelevati per te»
«Grazie, è un piacere fare affari con te» lei li prese e li infilò nel tascone della sua felpa.
«Mi inchino alla tua bravura» tutti le fecero un applauso e Stefano terminò il suo vlog.
«Ora torno a lavoro...ci si vede in giro alle 5 del mattino allora!» disse Elisa rivolto a lui.
«Ammazza! Anche tu ti svegli a quell'ora?» chiese Tudor.
«Dipende dal fuso orario dei miei clienti in realtà, ma spesso capita che mi sveglio presto per lavorare»
«Che lavoro fai te?»
«Mi occupo di informatica, sistemi di sicurezza...cose del genere»
«Ah ecco perchè hai tutta quella apparecchiatura strana.»
Elisa cambiò espressione «Che hai visto?»
Rimasero tutti di stucco dalla profondità di quello sguardo.
«Non mi fraintendere, non è che sono entrato in casa tua...è che ho visto il camion che scaricava un sacco di cose strane quando sei arrivata...»
«Ah si, è tutta roba per il mio studio....ora devo andare!»
«Ciao! Grazie Elisa!» quasi le urlò dietro Surry mentre lei andava via 
«Oh no, grazie a te!» si richiuse la porta alle spalle.



_______________________________

Fine primo capitolo! 
Cosa pensate possa succedere adesso? Che lavoro misterioso svolge Elisa? Perchè quel camion pieno di materiale elettronico? Ma soprattutto, Surry cederà al suo fascino da cyber-punk?
Rispondete nei commenti e ditemi se vi piacerebbe che continuassi a scrivere questa storia! PS. la foto l'ho trovato su Pinterest, non so chi sia lei.

 
  
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