Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Cara93    09/11/2019    2 recensioni
Raccolta di One shot e fash fic.
Le storie avranno come filo conduttore una certa dose di angst, dramma, amori, tradimenti e una canzone
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Coppia Canon



Cersei era rimasta da sola con lui, per l’ultima volta. Aveva cacciato Maestri e servitori, voleva dirgli addio. Glielo doveva. Ma, soprattutto, voleva guardarlo morire. Voleva essere sicura che fosse morto, l’uomo che più aveva disprezzato per tutta la sua vita, prima di concedersi di provare quella felicità che era convinta le spettasse, dopo una vita al suo fianco. Robert giaceva nel suo letto, pallido e stremato dall’infezione. Era terreo, gocce di sudore freddo gli scendevano sulle guance piene e sulla barba incolta. Il suo imponente corpo sembrava essersi duplicato nella sofferenza, come se stesse cercando di strabordare per poi tornare nella sua forma originaria e sopravvivere. Lei sapeva che non sarebbe mai stato possibile, aveva fatto in modo che non potesse essere possibile. Robert Baratheon sarebbe morto presto e per mano sua.
 
“Quando, in anticipo sul tuo stupore, i nostri figli verranno a chiederti del nostro amore, cosa risponderai?” il vocione tonante di Robert Baratheon non esisteva più, al suo posto c’era un bisbiglio esitante, quasi timoroso. Per una volta, la prima da quando l’aveva sposato, non aveva per lei parole grette e dure.
“Amore? Quale amore?” domandò, amara.
“Quello che non abbiamo mai vissuto. Perché tu non sei riuscita a cambiarmi, mentre io ti ho cambiata, lo sai”
“E cosa dovrei dire? Che tu hai amato sempre e solo un fantasma, un’idea? Che per quell’idea hai rinunciato ad apprezzare ciò che avevi? Vuoi davvero che i ragazzi lo sappiano?” si era premurata di non dire “i tuoi figli”. Non voleva mentirgli, non lì, non in quel momento. Gli doveva la verità, ma non quella specifica verità.
“Ti immagino già, quando sarò morto... tutti loro che scruteranno ancor più di quanto non l’abbiano già fatto, che attraverso te mi peseranno, già vecchio stupido. Sarai bella e splendente, come mai lo eri quand’ero ancora vivo e tutti si stupiranno che tu non mi bastavi. L’hanno sempre fatto, ma quando sarò morto, avranno la libertà di urlarlo. Si chiederanno cosa sia andato storto. Dì pure a tutti loro che io il potere di amarti l’avevo, l’avevo eccome. Eppure l’ho scagliato dalle mani, in favore di un amore non adulto, che sognava di lasciare graffi sui seni, morsi sul collo e lividi sulla pelle per provare la sua profondità. Inseguivo puttane e mi buttavo su altri corpi, per inseguire quell’amore, per sfuggire alle carenze di un amore che avevo deciso di non regalare. Sì, tu non potevi cambiarmi, io ti ho cambiata, lo so.”
“Non è stata solo colpa tua. Ho rinunciato a conquistarti. Ti guardavo, troppo stanca per vergognarmi o per confessarti che i miei sentimenti erano ormai identici ai tuoi. Mi sono sforzata di amarti, ma non potevo amare per sempre un miraggio, una speranza.”
 
Si guardarono in silenzio, studiandosi per la prima volta, ignorando il raspare affannoso del re che, maligna clessidra, scandiva il tempo che gli restava. Si guardarono con affetto e rimpianto, un rimpianto che Cersei non avrebbe mai pensato di provare. Era una donna troppo pratica per immaginare come sarebbe stata la sua vita se Robert le avesse dedicato un po’ d’attenzione. Come tutto sarebbe potuto cambiare, se la loro fosse stata una vera unione.
“Dimmi cos’hai in programma, ora. Resterai a piangermi sconsolata? Ti risposerai oppure dividerai il letto con il primo damerino che saprà darti ciò che io ti ho negato? No, non rispondere. Resterai più semplicemente dove un attimo vale l’altro, senza chiederti come mai, nonostante tu abbia la possibilità di scegliere, continuerai a lasciare che altri lo facciano per te. Promettimi che non lo farai. Promettimi che sceglierai”
“Lo farò” sussurrò Cersei, una lacrima solitaria le scendeva lungo il viso. “Sceglierò di non lasciarmi mai mettere i piedi in testa, di diventare una donna talmente potente da essere temuta. Scelgo di diventare una regina, Robert. Una regina degna del re che sei stato.”   


Angolo dell'Autrice: questa raccolta nasce come contenitore di storie a tema Got, caratterizzate dall'allegria che mi contraddistingue e dalla presenza di una canzone, sia "fisica", di significato o semplicemente d'ispirazione. Per la sua natura di contenitore, infatti, ho ritenuto corretto inserire la nota "incompiuta". Non prevedo di scrivere storie a rating rosso o che offendano la sensibilità altrui, nel caso, avviserò all'inizio. 
Inoltre, se una o più di storie dovessero partecipare ad un contest o una challenge (rispettando cioè sia le indicazione della raccolta, sia i paramentri di contest e challenge) verranno inserite qui in automatico, previa conferma da parte del giudice. 
In questo caso, la storia partecipa ad una challenge e ha avuto come ispirazione "Verranno a chiederti del nostro amore" di Fabrizio De Andrè, di cui alcune frasi sono presenti nel testo.
   
 
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