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Autore: Rebyanime    10/11/2019    0 recensioni
“Devi assolutamente passare per il negozio di Judy Fabray”
Rachel fermò il boccone a metà strada dalla sua bocca, fece schizzare gli occhi da Hiram a Leroy, quest’ultimo completamente ignaro di quello che aveva detto continuava a sorriderle, mentre l’altro si schiarì la voce agitandosi sulla sedia.
“I Fabray sono tornati?” Rachel appoggiò la forchetta, con il boccone ancora sopra, sul piatto. Le sue labbra ridotte ad una linea dritta.
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Ff in cui Quinn sparisce improvvisamente da Lima spezzando il cuore di Rachel, finchè...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2


“Sei felice Rach?”

Rachel spostò la sua attenzione dai compiti a Quinn,sdraiata sul letto di camera sua con i capelli sparpagliati sul cuscino,un libro fra le mani e un espressione pensierosa sul viso. Quell’espressione solcava da settimane il volto di Quinn e Rachel lo odiava, ma nonostante avesse provato tante volte a essere partecipe dei pensieri che affliggevano la sua ragazza, Quinn si limitava a sorriderle e a dirle che andava tutto bene e sebbene Rachel non le credesse non voleva che la bionda si sentisse costretta a condividerli con lei.

“Perché non dovrei?”

Rispose sorridendole, ma Quinn si limitò ad annuire mantenendo lo sguardo sul libro. Rachel sospirò rassegnata

“Quinn vuoi dirmi che succede?”

Questa volta lo sguardo della bionda raggiunse il suo sostenendolo per qualche attimo ,prima di regalarle il suo solito sorriso.

“Non posso chiedere se la mia ragazza è felice?”

Rachel roteò gli occhi al cielo.

“Puoi,certo,ma sappiamo entrambe che le domande di Quinn Fabray sono più profonde di così”

La brunetta mise il gomito sullo schienale della sedia girandosi completamente verso Quinn,che la guardava divertita.

“Stai flirtando con me Signorina Berry?”

Rachel spalancò gli occhi mettendosi il viso tra le mani,cercando di nascondere il rossore che colorava le sue guancie.
Quinn rise di gusto notando la reazione della sua ragazza,il libro che teneva in mano dimenticato sul comodino sul quale l’aveva posato.
Rachel prese il cuscino a forma di cuore che aveva regalato alla bionda qualche mese fa. Ogni volta che andava a casa della cheerleader,la brunetta se ne appropriava tenendolo tra le braccia. In quel momento lo usò come arma,lanciandolo a Quinn che ancora rideva. Il cuscino colpì il viso di Quinn, che emise un gemito di dolore. Rachel si alzò subito dalla sedia,preoccupata di aver fatto male alla bionda.

Raggiunse in fretta Quinn,mettendosi a cavalcioni su di lei e lanciando via il cuscino.

“Oh mio Dio Quinn,stai bene?”

La brunetta le prese il viso tra le mani, controllando che stesse tutto al suo posto. Quinn intanto la guardava, assaporando ogni dettaglio di quel viso che amava tanto. Rachel incrociò il suo sguardo, Quinn non l’aveva mai guardata così prima d’ora, era uno sguardo triste e divertito allo stesso tempo. Tuttavia,Rachel sorrise.

“Che c’è?”

Chiese la diva,spostando le mani dal viso ai capelli di Quinn,cominciando ad accarezzarli dolcemente.

“Niente,sono solo contenta di essere qui con te”

Rachel avvicinò le labbra alle sue,catturandole in un bacio dolce.

“Anche io”

Quinn fece un respiro profondo, spostando delicatamente Rachel da sopra di lei e alzandosi dal letto. La diva con un espressione confusa osservò Quinn aprire il suo armadio,tirando fuori un pacchetto e offrendolo a Rachel con un mezzo sorriso. La brunetta allungò il braccio analizzando il pacchetto per poi alzare di nuovo lo sguardo verso Quinn.

“Che cos’è?”Chiese curiosa la cantante.

Quinn si mise seduta vicino a lei,sorreggendosi con un braccio sul materasso.

“Un regalo,aprilo,avanti”La esortò.

Rachel slegò delicatamente il nastro azzurro che teneva chiuso il pacchetto. Spostò leggermente la carta,le aveva regalato un libro.

“John Keats”

Gli occhi di Rachel si illuminarono alla vista della raccolta di poesie del suo poeta preferito. Abbracciò Quinn che ricambiò contenta di aver fatto il regalo giusto.

“Già,ma devi promettermi una cosa”

Disse all’improvviso,Rachel si spostò leggermente per guardarla.

“Che cosa?”

Quinn abbassò lo sguardo per un momento,pensando a quello che doveva dire.

“Dovrai aprirlo tra quattro anni”

Quinn si morse il labbro inferiore nervosa. Guardando l’espressione confusa di Rachel. Tuttavia,qualcosa nello sguardo della bionda frenò la diva dal fare domande,la rassicurò con un sorriso prendendo una ciocca di capelli biondi tra le dita e spostandola dietro l’orecchio della proprietaria.

“Va bene” Sussurrò Rachel,appoggiando la fronte a quella di Quinn.
 
 
 
Rachel sussultò quando sentì la mano di qualcuno posarsi sulla sua spalla, rilasciò un sospiro di sollievo constatando che fosse il braccio di Kurt.
Il ragazzo si sedette di fronte a lei appoggiandosi allo schienale della sedia, scrutando attentamente il viso dell’amica. Quella mattina Rachel gli aveva inviato un messaggio molto breve,e questo già era molto strano quando si parlava della diva, con solo due frasi.

“Vieni da Starbucks,per favore.”

Il messaggio aveva due cose strane,Rachel non faceva mai colazione da Starbucks,e soprattutto lei non scriveva per favore senza ragione,quando Rachel scriveva per favore,voleva dire che una catastrofe era in procinto di abbattersi. L’ultima volta che Rachel scrisse un messaggio simile fu tre anni fa, quando Mercedes chiamò la cantante per dirle che aveva avvistato Quinn a Los Angeles. Rachel non le rispose,mise giù il telefono e inviò il messaggio. Kurt quel giorno la trovò in bagno inginocchiata vicino al gabinetto con una scatola di antidepressivi vuota vicino a lei.  
Il ragazzo cercò di togliere dalla mente quel ricordo, scrutò il viso accigliato dell’amica, impegnata a fissare le famiglie con i propri figli che passavano di fronte alla vetrina.

“John Keats”

Rachel disse all’improvviso.
Kurt corrugò le sopracciglia.

“Cosa?”

Rachel alzò gli occhi al cielo.

“Il libro di John Keats che ti ho dato”  La cantante rilasciò un sospiro.

“L’hai letto?” Aggiunse poi.

Kurt spalancò la bocca quando si rese conto di cosa stavano parlando. Quel libro era stato sepolto da sei anni ormai,Rachel lo avevo affidato all’amico mesi dopo la scomparsa di Quinn,era stato l’ultimo regalo della bionda ma la cantante durante gli anni non aveva mostrato segni di rivolerlo indietro. Kurt non aveva mai aperto quel libro,era destinato agli occhi di Rachel e chi era lui non per andare contro il destino?

“No,non l’ho letto” Le fece un sorriso rassicurante,ma non fece cambiare l’espressione accigliata dell’amica.

“Vorrei vederlo”

Kurt si agitò sulla sedia,accavallò le gambe schiarendosi la gola.

“D’accordo,perché?”

Rachel per la prima volta incrociò il suo sguardo, Kurt non l’aveva mai vista così schiacciata. L’amica aveva passato momenti d’inferno,sia privati che lavorativi,eppure non diede mai segno di cedimento,continuò per la sua strada per il successo,finché non riuscì ad averlo. Kurt aveva sempre apprezzato la tenacia dell’amica ma ora davanti a lui sembrava un’altra persona,rassegnata,stanca. Rachel cominciò a giocare con il bicchiere di caffè, facendolo scivolare sui palmi freddi.

“è arrivato il momento”

Kurt la osservò ancora,vederla così lo distruggeva,perciò si alzò, mise cinque dollari sul tavolo e infilò gli occhiali da sole,era sempre stato sensibile alla luce che emanava la neve al sole. Rachel lo guardò,aspettando che le dicesse di no per proteggerla,come aveva sempre fatto.

“Ok,andiamo”
Rachel si alzò velocemente e uscirono dal negozio,diretti verso casa di Kurt.
 


Quando arrivarono la casa era vuota, Rachel si guardò intorno,era rimasta come la ricordava. Si tolse il giaccone appendendolo vicino la porta,Kurt subito dietro di lei fece lo stesso. Per poi dirigersi verso le scale, si girò verso Rachel per un momento togliendosi gli occhiali da sole.

“Resta qui” La stecca degli occhiali puntata verso di lei e l’espressione vagamente minacciosa dell’amico convinsero Rachel a entrare nel salotto e sedersi sul divano in pelle nera che,a quanto ricordasse, prima non c’era.

Quando sentì i passi di Kurt che salivano le scale,Rachel si prese la testa tra le mani.

“Ma che stai facendo?” Sussurrò lei,esasperata.

Quella mattina da Starbucks,dopo la notizia che le avevano dato i suoi papà, Rachel si era sentita soffocare,come se all’improvviso quel vuoto che aveva cercato di colmare per anni si era riaperto,più grande che mai. I ricordi di Quinn le avevano invaso la testa ma solo uno,Rachel non era riuscita a bloccare. Era rimasto lì come una mosca fastidiosa che scacci più volte ma che continua a tornare. Quella promessa fatta anni fa non era stata rispettata e se c’era una cosa che Rachel odiava erano le promesso non mantenute. Perciò ora si trovava lì con la testa tra le mani, e con una promessa a due passi dall’essere compiuta.
Kurt ritornò giù, il libro saldo in una mano, raggiunse Rachel in salotto allungando il braccio e porgendogli il libro.

“Sei sicura?” Kurt la guardò attentamente ma Rachel si limitò ad annuire, un’espressione decisa sul volto. Prese il libro dalle mani dell’amico,come se fosse la cosa più delicata del mondo.
Osservò la copertina, mentre Kurt seduto sulla poltrona vicino al divano cercava di non essere di troppo nella bolla che la diva si era creata.

Quando finalmente Rachel si decise ad aprire il libro, si soffermò sulla prima pagina,quella della copertina.
Kurt rimase in silenzio,riusciva a vedere la scrittura di Quinn ma non cosa ci fosse scritto. All’improvviso Rachel si alzò, rossa in viso,lanciò il libro addosso alla parete davanti a lei,facendo saltare Kurt dalla poltrona.

“Rachel?” Kurt era più confuso che mai, fece per toccare Rachel sul braccio per,almeno tentare di calmarla ma lei si divincolò. Corse verso la porta prendendo il giacchetto,Kurt era sicuro di poter vedere il fumo uscirle dalle orecchie, aprì la porta e guardò Kurt per un attimo come se si fosse ricordata solo ora della sua presenza.

“è una stronza” Disse fra i denti prima di chiudersi la porta alle spalle.

Kurt rimase lì,l’espressione scioccata ancora non l’aveva abbandonato. Sapeva dove stava andando Rachel, lo aveva capito appena aveva visto l’amica finire di leggere qualunque cosa ci fosse scritto sopra quel dannato libro. Kurt si diresse verso la parete,lo raccolse,pieno di curiosità.

“Magari il destino mi perdonerà” pensò scrollando le spalle

Aprì la pagina colpevole,c’era scritto solo un piccolo pensiero con la firma di Quinn appena sotto circondato da cuori.

“Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d’estate, tre giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant’anni comuni non potrebbero mai contenere.”

Kurt sorrise leggendo la breve poesia.
“Sì,è proprio stronza”
   
 
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