Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: DarkSideOfTheMoon_95    10/11/2019    0 recensioni
In una notte buia e nuvolosa, lungo una strada non illuminata, su una macchina nera…
Genere: Dark, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sentì la porta del bagno contro la sedia. Fortunatamente era una di quelle porte senza maniglie che bastava spingere per aprire. Questo piccolo traguardo risvegliò in Lara la speranza di potercela fare. 

Appena entrata nel bagno buttò la sedia da una parte, si catapultò contro la porta per tenerla chiusa e vi trascinò davanti un mobiletto che si trovava lì di fianco.

Si guardò attorno. 

Tutti e tre i suoi amici ce l’avevano fatta. 

Iniziò a ridere. 

La sua, però, non era una risata di divertimento bensì una risata nervosa e isterica. Era fortissima e non riusciva a fermarla. 

Tutta quella situazione era… assurda! 

Le sembrava di trovarsi all’interno di uno di quei videogiochi apocalittici ai quali Luca non faceva altro che giocare. 

Beh, ora sarebbe stato contento!

Guardò gli altri ragazzi. Erano messi parecchio male: le loro braccia erano ricoperte di tagli sanguinanti e i loro vestiti erano ridotti in brandelli. Luca e Stefano erano ancora palesemente in uno stato di shock mentre Giada aveva le guance inondate dalle lacrime ed era scossa da fremiti. 

Dopo qualche minuto i due ragazzi parvero tornare alla realtà << Che cosa sta accadendo? Che diamine sta accadendo!? >> Stefano sembrava fuori di sé e i suoi occhi color del ghiaccio, posseduti dalla paura, erano più pungenti che mai.

<< Non lo so… io non lo so >> rispose Lara con le labbra ancora tirate in un sorriso di natura palesemente isterica.

Giada, tra un singhiozzo e l’altro, riuscì finalmente a parlare: << E ora che cosa facciamo? Dove possiamo andare? Oddio, moriremo tutti… moriremo tutti… >> dopo di che scoppiò nuovamente a piangere coprendosi il volto con le mani. Luca, allora, le si avvicinò stringendola in un abbraccio e, accarezzandole i capelli, ondeggiò un po’, come per cullarla. 

A Lara quell’abbraccio parve molto dolce e provò un pizzico d’invidia, desiderando di trovarsi lei al posto dell’amica. 

Dopo qualche secondo Luca disse: << Dobbiamo andarcene da qui. Subito. >>

Stefano annuì.

<< In fondo a destra dovrebbe esserci una porta di servizio… l’ho vista prima, quando sono venuta in bagno >> spiegò Lara.

Dalle sue spalle sentì arrivare un rumore, si voltò e vide che la porta si era leggermente aperta anche se era bloccata dal mobiletto. Le mani di quei pazzi graffiavano la parete del bagno cercando un qualche appiglio su cui fare presa e riuscire così a entrare definitivamente. 

Dovevano scappare. Subito.

Lara si rivoltò verso i tre amici: << Correte! Ora! >>.

Corsero in fondo al bagno. La porta di servizio era lì e sembrava aspettare solo loro. Lara tirò un respiro di sollievo: per fortuna non si era sbagliata. 

Un tonfo arrivò dalle loro spalle. Quelle persone erano riuscite a entrare.

<< Alla macchina! >> urlò Luca mentre spalancava la porta.

Fuori era buio.

Si ritrovarono in un campo brullo sul retro della stazione di servizio.

Lara iniziò a correre disperatamente prendendo come punto di riferimento Stefano che si trovava poco più avanti. 

Si voltò a guardare, dietro di lei c’era solo Giada e fortunatamente notò che avevano distanziato di molto quel gruppo di indemoniati. Probabilmente avevano rallentato perché non riuscivano a vederli grazie al buio della notte.

Tornò a guardare davanti a sé. 

Riusciva a vedere il parcheggio. La felicità la spinse a correre ancora più velocemente. 

La salvezza era lì, a qualche metro da lei. 

Ormai il campo aveva lasciato il posto all’asfalto. 

Luca era appena salito in macchina e aveva messo in moto. Li stava aspettando. 

Anche Stefano raggiunse la vettura, aprì la portiera anteriore senza salire per aspettare le due ragazze.

Era il turno di Lara. Le mancava solo qualche metro quando alle sue spalle sentì un tonfo e un urlo agghiacciante. 

Si bloccò e si voltò per vedere cosa fosse successo.

Giada era a terra. Sopra di lei una giovane le stava graffiando la faccia, la mordeva e le tirava i capelli. L’amica urlava disperatamente mentre si proteggeva il volto con le mani e scalciava, senza ottenere, però, nessun risultato. 

Intanto il gruppo che li inseguiva dall’interno dell’autogrill era sempre più vicino. 

Lara non ci pensò due volte su che cosa fare.  

Subito iniziò a correre verso Giada e si buttò con tutto il suo peso addosso alla ragazza che la stava aggredendo invertendo così i ruoli: ora era la ragazza indemoniata a trovarsi con le spalle contro l’asfalto mentre Lara le stava sopra.

<< Scappa! >> urlò all’amica che corse subito verso la macchina.

La ragazza indemoniata si dimenava convulsamente ringhiando e graffiando il volto di Lara. 

Cosa doveva fare? 

D’istinto le assestò due schiaffi in pieno volto nella speranza di calmarla. 

Niente.

Sembrava che non li avesse nemmeno sentiti. 

Intanto gli altri “posseduti”, era così che apparivano ai suoi occhi, erano sempre più vicini. 

Lara però non poteva alzarsi o quella ragazza l’avrebbe sicuramente uccisa.

La giovane a un tratto le afferrò i capelli iniziando a tirarglieli. Lara così, d’istinto, senza pensare, iniziò a stringere la gola della giovane “posseduta”.

Strinse.

Guardò gli occhi della giovane, erano come velati da uno strato di nebbia.

Strinse.

Sentì la presa ai capelli farsi più forte e le gambe della ragazza scalciare.

Strinse. 

Gli occhi iniziarono a perdere la poca luce che ancora avevano.

Strinse. 

La stretta ai capelli si allentò.

Strinse. 

Strinse.

Strinse. 

Le sembrava che non sarebbe stata più in grado di fare altro. 

Sentì una mano sulla sua spalla.

Sussultò.

Era Stefano.

<< Lara, basta. È morta. >>

Lara guardò la ragazza, le lasciò subito la gola.

Che cosa aveva fatto…

Guardò le sue mani, stavano tremando. 

Si toccò le guance, erano bagnate. Aveva pianto, stava piangendo.

Sentì le mani di Stefano stringerle le spalle e alzarla.

<< Lara alzati! Non possiamo restare qua! Sono quasi arrivati! >>

Lara si alzò tremando. 

Non le importava più di niente in quel momento.

L’unica cosa a cui riusciva a pensare era che aveva appena ucciso una persona.

Non se lo sarebbe mai perdonata.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: DarkSideOfTheMoon_95