Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Sanae77    12/11/2019    2 recensioni
Due premi diversi per una vacanza unica.
Chi ha vinto questo premio per meriti calcistici e chi per essersi diplomato.
Curiosi di leggere questa avventura?
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima goccia di pioggia mi fa sollevare lo sguardo al cielo, ma sopra di me soltanto le fronde degli alberi, Genzo è poco più avanti che cammina attento, così lo avverto: “Meglio rientrare, tra poco si scatenerà un bell’acquazzone.”
“Siamo abbastanza lontani Lisa, meglio cercare un altro rifugio” mi risponde.
“Se non torniamo vicino al fuoco ci ammaleremo, e in questa situazione meglio evitare” dichiaro risoluta.
 
Si avvicina, mi guarda, adesso la pioggia è aumentata e ha intriso di acqua il suo cappellino, mentre sento le gocce scendere anche sul mio volto, la maglia si è incollata al tuo torace e io trovo che sia tremendamente sexy.
Sfiora con una mano il mio braccio chiudo gli occhi e sospiro, dopo la nave non ho certo avuto modo di fare l’amore con Genzo, ho memorie vaghe del naufragio, dell’arrivo sull’isola, ricordo solo il mio risveglio e lui che mi tiene tra le sue braccia.
 
La sua calda mano risale lungo tutto il percorso che dalle dita conduce al mio collo, sono scossa da brividi mentre con voce profonda mi chiede: “Hai freddo?”.
 
Nego restando ancora con gli occhi chiusi, non voglio smettere di assaporare tutte queste sensazioni, i brividi che lui sa donarmi, la pioggia che scorre lenta sui miei capelli. Il profumo di terra bagnata si mescola al suo odore, odore di uomo che sento sempre più vicino, più forte, poi il suo respiro: su di me, sulla mia bocca.
 
Le mie labbra sono dischiuse mentre sento la sua tenera carne che ci si posa sopra, “Sei mia” mi sussurra.
 
Avverto le mani scivolare lungo la mia vita, afferrano il bordo inferiore della mia maglia e la sollevano, sotto indosso solamente il costume, sollevo le braccia per facilitarne il compito, gli occhi sempre serrati, mi afferra le mani e le mette sul suo torace già nudo, già lisco per me, i miei polpastrelli passano in rassegna ogni singolo centimetro del suo torso, la sua pelle cambia sotto il mio tocco, si rialza, s’increspa. Come il vento increspa le onde del mare, lo sento ansimare sulla mia bocca.
 
Le sue mani su di me, il suo tocco sempre più deciso imprime la mia carne, sono sulla mia schiena adesso, avverto il sopra del costume scivolare a terra, liberato da lui, si è fermato forse mi sta guardando, non apro ancora gli occhi.
Posso anche immaginare non ho bisogno di vedere, le mie mani toccano lui, è bagnato di pioggia che ancora sento scendere, percorro la linea dei suoi fianchi fino ad arrivare al costume, da sopra la stoffa avverto la sua virilità già turgida per me, la mia pelle si rialza al pensiero di lui dentro di me.
 
Qualcosa cambia, mi afferra i polsi con una sola mano, sono quasi tentata di aprire gli occhi, ma non lo faccio è troppo totalizzante il buio; sentire solo lui e l’acqua che mi scorre addosso.
 
Mi sospinge indietro finché non avverto qualcosa di ruvido che impatta contro la mia schiena, è umido, dalla consistenza sembra legno. Credo sia un albero, lui su di me, lascia libere le mie mani per un attimo e io ne approfitto facendole scendere fino al suo costume quindi lo calo e libero la sua intimità che improvvisamente avverto su di me, con la mano mi sta togliendo il pezzo sotto del costume, come sento che è a terra lo scaccio via con uno spostamento leggero del piede, lo sento premere, mentre imprigiona nuovamente i miei polsi sopra la testa, adesso la sua mano libera solleva la mia gamba destra, i suo baci ardono sul mio collo lasciando una scia infuocata.
 
L’unione è perfetta così decido di tenere ancora chiusi gli occhi non voglio vedere, sento la sua pelle bruciare, le gocce di acqua che cadono mi danno l’impressione di vaporizzarsi all’istante sulle sue spalle che ardono di passione per me.
 
La mia bocca sulla sua epidermide, lo mordo, prima piano, ma quando la passione ci travolge, i miei denti affondano in lui, da basso ventre s’irradia un calore, un formicolio mentre soffoco un grido nell’incavo del suo collo, il piacere mi pervade, come il suo calore che improvvisamente avverto.
 
Restiamo ancora incollati l’uno all’altro, ha liberato le mie mani che adesso si sono aggrappate a lui, le nostre fronti sono unificate, apro gli occhi e mi rendo conto di perdermi in quello sguardo antracite così totalitario, così passionale, dolce, innamorato. Non resisto, non ce lo siamo mai detti, ma sono ancora scossa dall’eccitazione, dal piacere, dall’amore appena consumato quindi dalla mia bocca escono due semplici parole, ma che raccolgono tutto quello che sto provando in questo istante “Ti amo”.
 
Sorride ed è bellissimo, mentre con entrambe le mani prende il volto e sussurra sulle mie labbra: “Io di più.”
 
Il cuore rimbomba nelle mie orecchie, mentre una delle mie mani è posizionata sul suo petto mi rendo conto perfettamente che i nostri battiti hanno unificato il loro ritmo in un unico battito innamorato, ed è fantastico.
 
Si discosta da me lasciandomi libera, raccogliamo gli indumenti e ci vestiamo. Di corsa, tenendoci per mano, torniamo verso la grotta, i nostri corpi ardono ancora, e prima di rientrare, appena scorgiamo l’ingresso, decidiamo di fare un bagno nel laghetto. Tanto più bagnati di così non credo sia davvero possibile, finalmente puliti e rinfrescati in costume entriamo nella grotta sotto lo sguardo incuriosito degli altri ragazzi seduti intorno al fuoco. Sanae si alza subito preoccupata, “Venite ad asciugarvi siete tutti bagnati, vi ammalerete così” c’invita.
 
Niky sorride, mi conosce bene, credo abbia capito che abbiamo già abbastanza caldo per i fatti nostri, infatti la vedo che scuote la testa verso Sanae, poi torna a parlare con Taro.
 
C’è qualcosa che non mi torna dall’immagine che mi si presenta degli altri, Hikaru è vicino a Yayoi, mentre Yoshiko, sta pulendo di cocchi aperti, i ragazzi della Toho sono in un angolo che parlano piano.
È successo qualcosa, ma non riesco a capire che cosa, poi una voce mi distrae è Tsubasa: “Ma la legna poi non l’avete trovata?”
Genzo esplode in una risata “No, Capitano abbiamo preferito fare un bagno” risponde candidamente.
Certe volte l’ingenuità di Ozora mi sorprende e mi fa sorridere di gusto.
 
Restiamo così tutti vicini al fuoco, la notte cala piano piano, facciamo a turno a dormire vicino alle fiamme che illuminano la grotta, se non fosse per la situazione sarebbe così romantico tutto questo. Non dobbiamo assolutamente farlo spengere, non abbiamo fiammiferi o accendini in eterno, meglio tenerlo sempre vivo e scoppiettante.
 
 
Nankatsu casa Ozora (un mese dopo l’affondamento)
 
 
Osservo la TV come da un mese a questa parte, finalmente hanno deciso di recuperare tutti i corpi rimasti all’interno della nave da crociera, avrò una tomba su cui piangere, come l’avrà la madre di Sanae, la mia adorata nuora, in un solo maledetto giorno abbiamo perso i nostri ragazzi.
Un attentato suicida: dicono. La nave è colata a picco a ottanta metri di profondità, non hanno trovato neppure un superstite, non ci hanno dato neppure una speranza, gli elicotteri hanno perlustrato la zona per giorni e giorni, nessun SOS lanciato dalla nave, si sono accorti che qualcosa non andava quando è scomparsa dai Radar, quanto centinaia di parenti hanno iniziato a chiamare le ambasciate dicendo che non riuscivano a mettersi più in contatto con i propri cari, così è stato scoperto tutto.
Così ho capito che avevo perso mio figlio e contemporaneamente mia nuora.
 
Non riesco a piangere perché… perché finché non ritroveranno i loro corpi, la mia mente si rifiuta di credere che sia possibile una cosa del genere.
 
Bussano alla porta vado ad aprire, di fronte a me la madre di Sanae, come ogni giorno viene da noi, immagino non abbia voglia di restare sola, mio marito è tornato sulla sua nave, essendo in marina viene aggiornato costantemente sulle ricerche, dice che preferisce stare in mare per sentire tutto quello che stanno facendo per trovare i ragazzi, dice che a casa impazzirebbe, e mentre vedo Daichi palleggiare in salotto credo che non abbia tutti i torti mentre la madre di Sanae sguscia dentro silenziosa.
 
Ci accomodiamo in cucina aspettiamo come al solito il notiziario del pomeriggio, offro alla mia ospite una tazza di te verde, che accoglie tra le mani in silenzio portandola alla bocca.
 
La musica del TG ci fa riscuotere: la nostra attenzione adesso è tutta per lei

 
Buonasera, ed eccoci come al solito al resoconto giornaliero della tragedia avvenuta in pieno oceano, che ha visto protagonisti l’intera squadra nazionale giovanile del Giappone e le loro compagne, ricordiamo che i nostri ragazzi erano in vacanza premio dopo la vittoria, e che in un attentato alla nave è colata a picco nell’oceano senza restituire alcun corpo, quindi siamo in attesa che i cadaveri siano recuperati dal fondale marino, domani finalmente inizieranno le ricerche, rallentate anche dal maltempo che da cinque giorni a questa parte imperversa su questo tratto di mare, gli esperti hanno stimato che per ritrovare le oltre mille persone tra passeggeri e personale ci vorranno dei mesi, speriamo solamente di poter commemorare i nostri ragazzi e restituire i loro resti alle rispettive famiglie.

 
Il presentatore finisce, la donna e madre come me, seduta al mio fianco, sospira dopo parla: “Tu credi che non ci sia proprio nessuna speranza Natsuko?”
 
Deglutisco, poi rispondo: “Non ne ho la più pallida idea, ti dico solo una cosa, me l’ha detta mio marito, ma ricorda che non è una cosa ufficiale, a lui lo hanno detto perché conosce personalmente il comandante che gestisce i soccorsi, dai primi rilevamenti della telecamera mandata in esplorazione sul fondo del mare, hanno notato la mancanza di due scialuppe, ecco… io mi aggrappo a questo, a quelle due scialuppe, sono giovani, sono forti, voglio credere che siano scappati in qualche modo e che siano sopravvissuti.
Anche per questo mio marito è tornato in mare per seguire le rotte di dove sono naufragati, perché spera sempre di trovarli” le mie stesse parole mi creano una speranza, vedo la signora Nakazawa sorridere e annuire, meglio una flebile speranza che niente.
 
Continuiamo a sorseggiare in nostro te, in attesa di notizie di qualsiasi genere come da un mese a questa parte.




I titoli proposti dopo il 11 capitolo:
Utente Titolo Proposto
sternbozzola Love Boat
mora79 Boomerang di fuoco
e
L'inferno e la salvezza
anna900 Consejo de Amor
CKS Avventura batticuore sulla crociera dei sogni
e
From Heaven to Hell (Will Love save us?)
khrenek Il gentleman e la guerrigliera
e
Inferno Azzurro
Mare nostrum Capovolgimento di fronte
Genzokun Due per Due
lory81 Tu sei il mio destino
e
Una crociera fatta d’amore
Aranel94 Will it be fate



Vuoi proporre un titolo?
Ecco come fare:
- puoi suggerirlo mentre fai una reccina
- puoi semplicemente mandarmi un messaggio privato se non hai voglia di recensire.
- puoi anche su FB sul mio profilo https://www.facebook.com/profile.php?id=100009882371688)


Insomma, come vi torna meglio.
Prima della fine della storia metterò i 3 titoli che mi avranno più colpita a votazione, e quello che riceverà il maggior numero di voti diventerà il titolo e vincerà la shottina.
😉
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Sanae77