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Autore: anna900    12/11/2019    6 recensioni
Dal testo: ...“Ok, ma ti dico che sul ruolo delle manager circolano molte voci!”, dichiarò Holly, che intanto aveva terminato la colazione e indossato il giubbotto.
“Cioè?”, chiese curiosa Patty.
“Le voci dicono che la manager più carina ha una tresca con il capitano!”.
“E quindi io dovrei avere una tresca con te?”.
“Così dicono le voci!”, fece spallucce Holly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Patty sta facendo la doccia e si sta rilassando sotto il getto dell’acqua. E’ una ragazza di vent’ anni e ha un ragazzo da due anni: è il figlio del suo datore di lavoro e oggi partirà con lui per un week end in montagna. 

Sono mesi che il ragazzo le chiede una prova d’ amore e oggi Patty ha finalmente deciso di non ascoltare più la testa, ma il cuore…

A breve verrà a prenderla per andare a fare colazione insieme e poi dirigersi in stazione, ma lei ha già acquistato le brioche e preparato una spremuta d’arancia.

Ha calcolato tutto: appena suonerà alla sua porta lei andrà ad aprirgli e gli si butterà addosso. E infatti, come un orologio svizzero sente il suono del campanello, esce di corsa dalla doccia avvolta di proposito solo da un’ asciugamano striminzito, spalanca la porta e con gli occhi chiusi esclama: “Eccomi amore, sono tutta tua!”.

Non sente risposta, così, dopo qualche secondo apre gli occhi e si accorge di avere davanti a sé, non il suo ragazzo, ma un perfetto sconosciuto, con gli occhi sgranati e rosso come un peperone.

“AAAHHHHH!!!”, l’ urlo della ragazza è assordante, e immediatamente chiude la porta.

Si appoggia alla porta e urla: “Che vergogna, che vergogna…”, ma poi rientra in sé, riprende a respirare normalmente e apre a malapena la porta, uscendo il viso: “Sei-sei ancora lì?”.

Lo sconosciuto risponde con un timido accenno della testa e lei gli chiede: “Come mai hai citofonato?”

“Sono, ecco, io … sono…ecco… il postino… ho una raccomandata da farti… sì… ecco…firmare…”.

Patty sospira e risponde: “Se mi dai due minuti corro in camera a mettermi un vestito…” e il ragazzo, nuovamente, abbassa la testa in segno di assenso.

Patricia corre in camera e dalla fretta indossa un semplicissimo perizoma e un vestito con scollo a barca senza reggiseno. 

Ritorna dal postino e apre la porta; tutta rossa gli chiede scusa per la scena imbarazzante di prima, ma quando sta per firmare le suona il telefono e lei, sapendo di aspettare il suo ragazzo e notando il ritardo corre a rispondere: “Ciao amore! Sì sono pronta, quando vieni? Cosa?? Cosa vuol dire che non vieni più? Con chi andrai in montagna? No, ma stai scherzando? Mi stai scaricando per telefono? Con la segretaria di tuo padre? Sei un porco, mi fai schifo!”, e Patricia chiude la telefonata.

Si siede stremata sul divano, coprendosi gli occhi e piangendo. Si rende conto di essere una stupida, perché stava per donarsi completamente a quel ragazzo che invece l’ ha mollata telefonicamente… a un certo punto sente la porta chiudersi, sposta le mani dal viso e vede il postino che si avvicina a lei. 

Lo vede appoggiare la sacca contenente le lettere per terra e togliersi la giacca. Ancora rosso si avvicina a lei e le chiede: “Stai bene? Vuoi che me ne vada e che torni in un altro momento?”.

Ma Patricia ha bisogno di una spalla su cui piangere e così lo abbraccia con forza e lo trascina sul divano. Rimane stretta allo sconosciuto per almeno dieci minuti, quando poi si stacca, leggermente, continuando a piangere… quando si allontana da lui, lo fissa nei suoi occhi neri profondi come la notte e le pare di vedere uno scintillio strano. Non è più rosso come prima, le fa un bel sorriso e lei ricambia, poi nota che gli occhi di lui la scrutano con interesse e lo vede sbirciare sotto al suo collo.

Patty si sente avvampare, non ha mai provato una sensazione simile per il suo ragazzo e quando lo vede tornare ad avvicinarsi e baciarla, lei non si oppone, ma ricambia con foga quel bacio.

Il ragazzo inizia a scrutare il suo corpo, e dopo un bacio intenso, scende sotto al suo collo fino ad arrivare ai suoi seni, che nel frattempo, sono fuoriusciti dall’ abito, che a fatica li conteneva…

Il giovane è mosso da una spinta che non gli appartiene: lui è sempre stato un tipo a posto, timido, che non ha mai avuto una ragazza, anche se in tante gli sarebbero saltate addosso senza difficoltà. Lui è un giovane che ha una passione e vuole portarla avanti perché  è il suo desiderio più importante.

Ma con questa bella sconosciuta c’è qualcosa che non lo frena, averla li tra le sue braccia, in lacrime, l’ ha inizialmente destabilizzato, ma quando poi per dieci minuti gli è rimasto accanto abbracciandola, ha sentito il suo corpo modificare lentamente: il respiro dei suoi singhiozzi lo colpivano facendogli accapponare la  pelle e il contatto con le sue forme diventava sempre più un’ esigenza, e lì, dal cavallo del pantalone, la sua mascolinità premeva per fuoriuscire… lui non aveva mai provato queste sensazioni e quando lei si era leggermente staccata da lui, il ragazzo non riuscì a frenarsi e unì le sue labbra alle sue… sentire che anche lei lo ricambiava lo faceva sorridere e sentire i suoi gemiti dopo che lui le aveva leccato i capezzoli era impagabile.

Con una mano le accarezzava la schiena e con l’altra le accarezzava la coscia, ma dopo un po’ quel tocco divenne insufficiente e la mano iniziò a vagare sotto alla veste per insinuarsi vicino allo slip.

Fu allora che Patty si ridestò da questa passione e lo vide morderle con voracità i suoi seni. Si lasciò scappare un gemito, ma gli bloccò ugualmente la mano che stava già scostando lo slip e gli disse: “Ti prego fermiamoci qui..”.

Lo sconosciuto alzò lo sguardo e dispiaciuto disse: “Perchè?”.

“Perchè non ti conosco e non so neanche come ti chiami!”, rispose Patty

“Mi chiamo Oliver, ma tutti mi chiamano Holly”, rispose il ragazzo.

Patty lo spostò da se, lo fissò nei suoi intensi occhi e gli rivolse nuovamente la parola: “Hai fatto colazione Oliver?”.

Il ragazzo sorrise imbarazzato, mise la mano dietro alla nuca: “In realtà no, ma a dire il vero, ho un altro genere di appetito…”, e le si riavvicinò per baciarla, ma lei ricambiò solo per un momento il bacio, lo scostò e lo invitò a seguirla in cucina.

“Facciamo colazione Oliver, così almeno ci presentiamo!”.

Il ragazzo sbuffando, la seguì e si sedette, addentò una brioche e disse: “Proprio buona! Grazie!”.

“Allora Oliver, so che fai il postino, ma raccontami qualcos’ altro di te!”, chiese curiosa la ragazza.

“Certo!”, rispose il ragazzo bevendo la spremuta: “Mi chiamo Oliver, ma tutti mi chiamano Holly; faccio il postino per sbarcare il lunario, ma io ho un altro obiettivo!”.

La ragazza rimase stupita dal luccichio che intravide nel suo sguardo: “Cosa intendi?”

“Sono capitano di una squadra di calcio e a breve riceverò un contratto per una squadra di serie A”.

“Ah! Complimenti, allora devi essere davvero bravo!”.

“C’è la metto tutta! E tu, cosa mi dici di te?”, 

“C’è poco da dire in realtà: studio lettere all’ Università e per mantenermi lavoravo al pomeriggio come segretaria in un ufficio che si occupa di import-export. Lì ho conosciuto il mio ragazzo, anzi ex ragazzo: è il figlio del mio datore di lavoro, ma mi ha lasciata telefonicamente circa mezz’ora fa e non ho intenzione di rimettere più piede in quell’ ufficio! E ora sono una semplicissima studentessa disoccupata!”.

Holly finì di bere la spremuta e le disse: “Se ti interessa noi nella squadra stiamo cercando una manager”.

“Una manager?”, chiese Patty sgranando gli occhi: “Cosa fa una manager in una squadra di calcio?”.

“Si occupa di prepararci le divise, di aiutarci con gli allenamenti e di mantenere i contatti con le altre squadre. La paga non è altissima, ma ti tiene impegnata poche ore al giorno, così tu potresti portare avanti i tuoi studi senza penalizzarli!”.

“Interessante! Mi sa che ci faccio un pensierino, scrivimi l’ indirizzo!”

“Ok, ma ti dico che sul ruolo delle manager circolano molte voci!”, dichiarò Holly, che intanto aveva terminato la colazione, indossato il giubbotto e ripreso in mano la sacca delle lettere.

“Cioè?”, chiese curiosa Patty.

“Le voci dicono che la manager più carina ha una tresca con il capitano!”.

“E quindi io dovrei avere una tresca con te?”.

“Così dicono le voci!”, fece spallucce Holly

Patty gli mise le mani dietro al collo e chiese: “Cos’ altro dicono le voci?”.

“Che il capitano e la manager più bella si sposano e hanno due gemelli!”, dopodiché la baciò insinuando la sua lingua dentro di lei.

Si staccarono e disse: “Chissà con quante manager sei stato allora?”, chiese curiosa la ragazza.

“Con nessuna, come te non ho mai avuto avventure.. quella di oggi è stata una cosa mai fatta prima. Chi mi conosce crede che io pensi solo al calcio… allora verrai?”, chiese speranzoso.

“Vedremo!”, rispose Patricia, che lo accompagnò alla porta, si salutarono con un bacio casto e si diedero appuntamento al campo di calcio.

DETTAGLI

Questa one, molto leggera, l’ ho scritta pensando al postino che consegnava la posta a casa mia quando ero ragazzina… purtroppo, non mi ha mai calcolata di striscio… pazienza!!!

Torno seria: grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e grazie a coloro che mi fanno sapere cosa ne pensano! Grazie, grazie di cuore!

   
 
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