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Autore: Meramadia94    13/11/2019    0 recensioni
Barba ha una figlia, Christina, sedici anni. L'unico affetto che gli rimane dell'amore della sua vita ed è l'unica ragione della sua vita oltre al suo lavoro.
Ma un giorno lei e una sua amica scompaiono dopo una festa. La squadra lavora di buona lena per scoprire cosa sia accaduto alle due ragazze prima che sia troppo tardi.
Genere: Angst, Avventura, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Subito dopo il loro ritorno dagli Hamptons, Amanda e Carisi si diressero a Soho, all'hotel dei genitori di Abby.
La ragazza, dopo essere stata dimessa dall'ospedale, era rimasta sommersa dalle cure e dalle dimostrazioni d'affetto di tutti coloro che erano presenti nella struttura, dai genitori al più umile dei lavapiatti.
In particolar modo dal padre, che seguendo il consiglio dell'avvocato Barba aveva deciso di dedicare meno tempo agli affari, all'albergo per dimostrare alla figlia quanto le volesse veramente bene e per chiederle perdono di essere stato così sciocco da pensare che le umiliazioni fossero un valido metodo educativo e del dar per scontato che la figlia sapesse che nonostante tutto la amava profondamente.
Quando la ragazza, quasi sepolta sotto le coperte, nella sua camera da letto li vide arrivare chiese con voce titubante - Avete... avete trovato Chris...?-
Amanda fece di no con il capo. 
- No Abby...- fece la poliziotta - purtroppo no. E abbiamo il sospetto che Christina sia stata stuprata alla festa.- 
Abby sbiancò, mentre il padre le stringeva la mano. 
- Oh mio Dio...- fece l'uomo pallido come un cadavere, pensando a cosa stava per subire la sua creatura. 
- Abby.- fece Carisi - ti eri cacciata in un inferno. Tu nei sei uscita, ma Chris ha bisogno di aiuto per tornare a casa. Perciò, se sai qualcosa, se ti ricordi anche solo un dettaglio della macchina che vi ha caricate o qualcuno che doveva esserci a quella festa... devi dircelo.- 
- Ve l'ho detto, non mi ricordo altro...- fece Abby - Tutto quello che ricordo è che era un SUV nero con i vetrini oscurati.- 
- E non ti ricordi qualche dettaglio che possa ricondurci alla compagnia che l'ha messa a disposizione?- fece Amanda.
Abby fece cenno di no con il capo.
- No. Era buio, non ci ho fatto caso, e non avevo preso in considerazione che qualcuno avrebbe cercato di ammazzarmi.- fece Abby. 
Il padre di Abby si alzò. 
- Per favore, andatevene adesso. Per favore.- fece l'uomo implorandoli con lo sguardo. 
A quel punto i due decisero di andarsene.
...
...
...
Sonny non tornò alla centrale con Amanda. Una volta usciti dall'albergo, il detective italo-americano ricevette una telefonata da parte di una persona che sosteneva di avere delle informazioni di rilievo sulla sparizione di Christina Barba e gli aveva chiesto di raggiungerlo immediatamente al Lulu's Cafè, ad Astoria.
Quell'uomo era Eddie Garcia. Il terzo amico d'infanzia di Alex Munoz e Rafaèl.
- Grazie per aver accettato di incontrarmi.- fece Eddie.
- Di niente.- fece Carisi sistemando il cappotto sulla sedia, per poi prendere posto - ma può dirmi chi è, e perchè dobbiamo incontrarci come due cospiratori?-
- E' una faccenda un po' delicata... io mi chiamo Eddie Garcia... e sono un amico di vecchia data di Rafaèl.- 
- Ah si, mi pare che abbia parlato di lei un paio di volte... se non erro lei, l'avvocato e il futuro sindaco eravate inseparabili da bambini...- fece Sonny mentre la cameriera portava loro il caffè che avevano ordinato -grazie.- 
- Sì esatto... poi ci siamo persi di vista.- fece Eddie - Lavoravo come secondino a Rikers, ma purtroppo ho perso il lavoro perchè dovevano assumere il figlio di un pezzo grosso, e ho un una ex moglie che mi perseguita per gli alimenti. Alex è venuto in mio aiuto.- 
- In che modo, se non sono indiscreto?- 
- Lavoro per lui come autista personale... soprattutto quando non vuol far sapere alla moglie o all'agenzia a cui si rivolge di solito dove va.- 
Sonny lo guardò stranito.
- Un'amante?- 
- Sì, all'inizio l'ho pensato anch'io.- fece Eddie - Io sono cattolico. Quindi...- 
- La capisco. Sono cattolico anch'io.- fece Sonny - e sono cresciuto in un ambiente in cui tradire il proprio coniuge, sia esso marito o moglie, è equiparabile all'omicidio.- 
Eddie annuì, vedendo che si intendevano.
- Sua moglie Yelina è una nostra vecchia amica. Ed è anche... l'ex fidanzata di Rafaèl.- 
- Come....?- fece Sonny incredulo. Quell'uomo in quei giorni gli stava facendo una sorpresa dietro l'altra. Prima saltava fuori che era sposato e rimasto vedovo, poi padre di un'adolescente e adesso saltava fuori un amore di gioventù. Iniziò a pensare che forse i pazzi che andavano in giro con i cartelli ad urlare '' La fine è vicina'', non erano poi così pazzi.
- Sì. Alex ha sposato la ragazza di Rafaèl.- fece Eddie.
- Ma immagino che tu non mi abbia chiesto di venire qui per raccontarmi la versione di Beautiful della vostra infanzia.- fece Sonny strappandogli un sorriso. 
- No infatti.- fece Eddie - Ascolta, io sono molto grato ad Alex per avermi dato questo lavoro e per quello che ha promesso di trovarmi una volta sindaco... ma io non potevo permettermi la scuola, e se non era per Rafaèl che mi ha insegnato prima a leggere e scrivere e poi mi ha aiutato con la scuola serale, sarei rimasto un analfabeta. - 
- Eddie. Vieni al punto.- 
- Ok. La sera in cui è scomparsa la figlia di Rafaèl... alla villa c'ero anch'io.- fece Eddie - lavoravo come autista... e l'ho vista.-
Sonny si guardò attorno, per essere sicuro che nessuno stesse ascoltando. Malgrado si sforzasse di essere normale, in quel momento sembrava davvero un cospiratore. 
- Voglio i dettagli.-
Eddie mandò giù un sorso di caffè prima di iniziare con quello che era il racconto di una notte di terrore.
...
...
...
Carisi tornò da quell'incontro pallido come un cadavere e allo stesso tempo pieno di voglia di colpire qualcuno. Ringraziò il cielo che Barba non fosse presente in quel momento. Quello che era emerso dalla conversazione con Eddie Garcia non era qualcosa che un essere umano riusciva ad accettare. Il fatto che succedesse sempre più di frequente non significava certo che fosse giusto o normale. Non era normale che fosse normale. Davvero non sapeva come e dove avrebbe trovato il coraggio di dirlo a Barba. 
Intanto dovette trovare il coraggio per dirlo al resto della squadra e a Dodds.
- Fatemi capire.- fece Dodds - New York vanta una popolazione di circa otto milioni e mezzo di abitanti... e voi mi venite a dire che tra tutta questa gente, il principale sospettato per lo stupro e forse l'omicidio della figlia di un procuratore è proprio il candidato alle elezioni per la poltrona da sindaco, Alex Muñoz?-
- In una parola, si.- fece Olivia - Capo, ormai lo dovrebbe sapere. Qui all'Unità Speciale non facciamo la selezione tra le vittime, e non possiamo scegliere i colpevoli.- 
- Lo so, ma parliamo di un uomo amato e ben voluto da tutta la città. Organizza campeggi per bambini disabili, punti di consulto per disoccupati, finanzia le università della terza età... accusarlo di capi d'accusa così gravi non è una cosa da fare a cuor leggero.- fece Dodds - piuttosto, siete sicuri che questo tizio... Eddie Garcia sia affidabile?- 
- Io penso di sì.- fece Carisi - Ho richiesto un accertamento patrimoniale. Eddie Garcia economicamente parlando è a pezzi. Solo lavori saltuari, ma non bastano a coprire le spese che deve sostenere per il divorzio... però ci sono dei versamenti molto corposi in contanti, e in quei giorni lavorava per Muñoz.-
- Perchè dovrebbe mordere o tradire la mano che lo nutre, se non ci fosse un motivo più che valido?- fece Amanda. 
-  Magari il suo vecchio amico d'infanzia gli ha detto che non poteva più aiutarlo, o gli ha dato meno di quanto pattuito e vuole vendicarsi...- fece Dodds - o sperava di far leva su Barba usando la figlia per spillargli dei soldi.- 
- No, io non credo che sia per quello.- fece Sonny - e poi perchè, se fosse così, dirlo a me invece che al diretto interessato?
Voi non l'avete guardato in faccia... Eddie era molto turbato.-
- Lo capisco...- fece Liv. Barba gli aveva parlato, molto tempo prima, dei suoi amici d'infanzia e di come si erano separati. Dei tre, solo Rafaèl aveva ottenuto una borsa di studio per Harvard, mentre Eddie aveva dovuto ripiegare sulla scuola serale, ed Alex era andato alla Fordham e del lavoro che aveva fatto nel quartiere. A poco a poco si erano persi di vista e si erano visti sempre di meno, specie dopo che tutti e tre avevano formato una loro famiglia. 
Gli aveva anche raccontato di come Alex si fosse preoccupato di aiutare economicamente Eddie, il quale però era sempre stato troppo orgoglioso per accettare in prestito o in regalo del denaro da parte di un amico, preferendo lavorare per Alex ed essere consapevole di essersi guadagnato i soldi. 
Rafaèl invece aveva spesso impiegato il tempo che non usava per farsi in quattro e guadagnarsi la borsa di studio per Harvard, per aiutare Eddie ad uscire dall'ignoranza a cui il Bronx destinava almeno la metà dei suoi abitanti. 
Eddie doveva qualcosa ad entrambi. Alex lo stava aiutando in un momento di grande difficoltà, ma Rafaèl gli aveva concesso un'opportunità. E dovendo scegliere, aveva preferito aiutare Barba. 
- Ok, ripartiamo dal principio.- fece Liv - Cosa ti ha detto esattamente?-
- Che il signor Uomo del Popolo lo ha assunto come autista per portarlo ad una festa negli Hamptons.- fece Sonny - E' rimasto fuori per tutto il tempo, e secondo lui tra la mezzanotte e l'una della notte della scomparsa, ha visto Christina uscire dalla villa, in stato alterato.- 
- Nel senso che era fatta, ubriaca...?- fece Liv. Per lo meno adesso sapevano che l'ultima volta che era stata vista da qualcuno era ancora viva.
- Non lo sa, ma di certo era spaventata...- fece Sonny - Eddie ha detto di essersi avvicinato a lei per assicurarsi che stesse bene e che Chris si è messa ad urlare che voleva tornare subito a casa, e che non sapeva dove fosse la sua borsa e il suo cellulare.- 
- E lui che ha fatto?- fece Fin. 
- Le ha detto che l'avrebbe accompagnata fino a Manatthan.- fece Sonny - sulle prime Chris non ne voleva sapere, ma l'alternativa era farsi tutta la strada a piedi... e ha detto che per tutto il viaggio non ha fatto che piangere, tremava come una foglia e stava raggomitolata su sè stessa.- fece Sonny.
E a quel punto non ci furono più dubbi su cosa  fosse successo in quella casa, e cosa la ragazzina avesse dovuto subire.
Il classico comportamento di chi aveva appena subito uno stupro, o comunque attenzioni poco gradite. 
Liv sospirò. Aveva sperato fino all'ultimo di poter dire a Barba che per lo sperma nella camera in cui era stata presumibilmente rinchiusa la figlia c'era un'altra spiegazioni lontana anni luce da quella che la palese e tragica verità.
Purtroppo, in quel lavoro, erano poche le volte in cui era possibile equivocare. 
- Ok, poi che è successo?- fece Fin. 
- Ha detto che Alex Muñoz lo ha cercato sul cellulare per chiedergli dov'era e per farsi venire a prendere, e Chris ha iniziato a gridare e sbraitare... e poi è scesa dalla macchina.- fece Sonny. 
- E la domanda che sorge spontanea è...- fece Fin - perchè se ha riconosciuto in quella ragazza la figlia di uno dei suoi amici d'infanzia, ha aspettato quasi tre giorni prima di chiamare la polizia?- 
- Avrà avuto un conflitto interiore.- fece Amanda - Non dimentichiamo che Muñoz lo aiuta economicamente, si sarà sentito in colpa verso di lui, e avrà avuto paura per la sua situazione... deve mantenere un ex moglie, è nel mezzo di una battaglia legale per l'affidamento del figlio, deve occuparsi della madre disabile, più le sue spese... i soldi non crescono mica sugli alberi.- 
- E potrebbe anche non averla riconosciuta subito.- fece Sonny - Vi ricordate il vestito che abbiamo trovato in quella stanza?- 
- Si.- fece Amanda - la scientifica lo ha esaminato. Nessuna traccia di fluidi organici, ma nel cartellino con le istruzioni di lavaggio c'erano impigliati dei capelli, e corrispondono al materiale organico prelevato dalla spazzola di Chris.- 
- Bene, Eddie ha detto che la ragazza che ha soccorso e che poi è scappata indossava un tubino nero in pad dan con le scarpe ed era truccata molto pesantemente.- fece Sonny.
E a quel punto la dinamica era chiara. Pensando di aver ucciso Abigail, l'autista aveva proseguito verso la '' villa degli orrori'' dove aveva provato a far passare Chris per la ragazza che avrebbe dovuto incontrarsi con il facoltoso cliente e le aveva cambiato i vestiti e il trucco per non far capire che si trattava di un'altra ragazza, e l'aveva messa in una stanza, mentre era ancora sotto l'effetto dell'alcool.
Chris doveva essersi ripresa mentre qualcuno, probabilmente il candidato Muñoz, abusava di lei, era corsa fuori ed Eddie l'aveva soccorsa... e per ultimo, temendo che Garcia la stesse riportando dall'uomo che l'aveva appena stuprata era scappata via. 
A quel punto avevano una notizia buona e due cattive.
La prima era che Chris era riuscita ad andarsene da quella casa con le sue gambe. 
Le brutte erano che che la ragazza quasi certamente era stata stuprata e che con tutta probabilità l'aggressore era niente di meno che un amico d'infanzia del padre, e dunque da una persona che a tutti gli effetti Chris poteva considerare come uno zio. 
- Freniamo un attimo.- fece Dodds - Ok, sappiamo che sia Muñoz che Chris erano insieme a quella festa, ma questo non dimostra che lui l'abbia stuprata.- 
- E perchè avrebbe dato di matto solo a sentire che l'uomo che l'aveva soccorsa aveva a che fare con lui?- fece Sonny - No, si fidi, Muñoz le ha fatto qualcosa di terribile.- 
- E come pensate di dimostrarlo?- fece Dodds.
- C'è lo sperma sul letto della stanza.- fece Fin. 
- Ma non abbiamo niente con cui compararlo e non credo che se Muñoz c'entra qualcosa con questo schifo si sottoporrà al prelievo.- fece Amanda. 
- Forse non è necessario che collabori.- fece Sonny - è una carica pubblica, giusto? Quindi ha depositato le impronte digitali appena ha avuto una carica, e le impronte digitali sono composte da grasso e sudore, non dovrebbe essere difficile ricavare il DNA.- 
I suoi colleghi lo sguardarono sbigottiti.
- Che c'è?- fece Sonny. 
Fin bisbigliò ad Olivia -'' Ehy, ma questo da dove è uscito?''
Olivia, per la prima volta dopo giorni sorrise divertita. Ma quell'attimo di divertimento era destinato a durare poco. Avrebbe dovuto informare Rafaèl che il suo amico fraterno era coinvolto nello stupro della figlia. 
Non sapeva come e dove avrebbe trovato il coraggio.
...
...
...
Pensare a come trovare il coraggio di parlare con Barba a riguardo era stata una tortura... ma passare ai fatti fu straziante. 
Barba crollò sulla sedia, mentre Olivia gli versò un bicchiere di whisky per fargli riprendere un po' di colore.
- Carmen, chiama un'ambulanza...- fece Olivia dandogli dei colpetti sul viso. 
La segretaria dell'avvocato si attivò immediatamente, salvo fermarsi quando sentì la voce del suo capo dire - Carmen lascia stare... sto bene...- 
- Sicuro? Sembri un lenzuolo...- fece Olivia.
Barba non rispose e mandò giù il bicchiere tutto d'un fiato. 
- Io non ci credo... non riesco a crederci... è stato il suo padrino di battesimo.- fece Barba - e Alex lo conosco da una vita, così come conosco Eddie... ha a cuore la gente, è diventato capo comunità, ha potenziato la rete di sicurezza per ragazzi che hanno una famiglia disastrata, creato posti di lavoro per i disoccupati, ha fatto un gran lavoro per questa città, lo conosco bene, non farebbe mai del male a nessuno.- 
- Pensavi di conoscerlo anche quando si è portato a letto la tua ragazza.- fece Liv - Rafaèl. Alex non è più la persona che conoscevi.-
- C'è.... c'è una possibilità che fosse presente ma che non sia lui quello che le ha fatto del male?- fece Barba speranzoso.
Liv dissentì. 
- Abbiamo confrontato il DNA dello sperma sul letto della camera incriminata con quello estrapolato dalle impronte digitali che ha depositato quando ha avuto il suo primo incarico.- fece Olivia porgendogli un foglio con il logo del dipartimento di Medicina Legale di New York - e questo è il referto.- 
Barba lo prese ed una volta letto sgranò gli occhi.
Una corrispondenza perfetta.
Alex Muñoz, il suo migliore amico da quando aveva imparato a parlare, la persona che aveva ammirato di più e che considerva come e più di un fratello, aveva violentato sua figlia. Magari mentre era ancora svenuta ed incapace di difendersi... e davanti agli occhi gli apparve un'immagine  terribile.
Quella della sua creatura che aggrappandosi disperatamente ad un barlume di lucidità cercava di spostare un uomo di trent'anni più grande di lei... forse lo aveva addirittura riconosciuto in quello che le comprava i dolcetti e le caramelle quando era piccola, e lo aveva supplicato di lasciarla stare, magari aveva provato a chiamarlo con la voce rotta per dire '' Papà, ti prego, vienimi a prendere!!!'' ma non c'era riuscita... e lo sconcerto e l'incredulità si trasformarono presto in una collera tanto silenziosa quanto devastante. 
Si alzò di scatto e recuperò la giacca.
- Dove vai?- 
- A fare due chiacchiere con il futuro sindaco. Tu tieniti pronta ad arrestarlo.- 
...
...
...
Barba si presentò a casa di Alexe Yelina all'ora di cena, e la padrona di casa lo invitò a trattenersi con loro per poter parlare con calma, cercando di costruirgli attorno un clima sereno e di calore, cercando di aiutarlo a sostenere il peso di quello che stava succedendo. Barba era concentrato. Doveva solo essere pronto a colpire.
- Beatriz e Angela?- fece Barba vedendo che le figlie di Yelina ed Alex non erano nei paraggi.
- Beatriz è al Logan Hotel per un seminario della Colombia.- fece Alex - Angela invece è andata a cena e al cinema con alcune amiche.- 
- Lo so che pare incredibile, lasciarle uscire, dopo quello che è successo con Chris...- fece Yelina offrendo da bere al loro vecchio amico ed ospite - ma non possiamo vivere nel terrore.- 
- A proposito di Christina...- fece Alex - ci sono novità?- 
- Dillo tu a me.- fece Barba guardandolo nello stesso modo in cui guardava un delinquente il aula. 
Alexsi raggelò subito. 
Yelina invece non pareva capire cosa stesse succedendo tra il marito ed il suo amore di gioventù. 
- Co...come prego...?- fece Alex cercando di salvarsi in calcio d'angolo.
- Non fingere di non capire. Lo dovresti sapere che con me la sceneggiata del finto tonto o di quello che cade dal pero non funziona.- fece Barba - ma come hai potuto guardarmi in faccia ed offrirmi il tuo supporto, sapendo quello che avevi fatto?- 
- Alex, ma di che sta parlando?- fece Yelina sempre più confusa. 
Alex tentò di giustificarsi, ma Barba fu più veloce e le mostrò il referto del DNA che provavano la presenza di Alex alla villa in cui Chris era stata vista per l'ultima volta in quella maledetta notte - Di questo.- disse lapidario mettendolo sulla tavola.
Appena la poverina ebbe letto il contenuto di quel foglio quasi sentì di svenire. 
- Oh Madre de Diòs....- 
- La notte in cui è sparita mia figlia...- fece Barba rivolto a quello che ormai considerava un bersaglio da abbattere - Tu eri lì. Chris era incoscente, perchè non reggeva l'alcool... e qualcuno l'ha stuprata.- 
- Alejandro...- fece Yelina guardandolo con lo sguardo di una moglie che voleva disperatamente credere all'innocenza del marito nonostante avesse appena sbattuto la testa contro la palese e contraria verità - ti prego dimmi che non è vero...- per poi rivolgersi a Barba - deve esserci un errore... Alex era ad una festa con alcuni imprenditori...- 
- Oh sono certo che fosse ad una festa con gente importante... solo che ha omesso di dirti che era un festino a luci rosse.- fece Barba.
Alex cercò di difendersi - Ascolta... io... io non sapevo che fosse tua figlia...- 
A quel punto Barba perse le staffe e sbattè un pugno sul tavolo  facendo cadere i bicchieri, la bottiglia di Dom Perignon e la saliera, al punto che persino Alex ne ebbe paura.
- La mia o quella di un altro non ha importanza.- fece Barba stringendo i pugni così forte da sentire le unghie conficcarsi nel palmo delle mani - Tu... hai avuto rapporti con una ragazzina che ha meno di diciotto anni, incapace di intendere e volere. Per la legge è stupro di primo grado, con tanto di aggravanti.- 
Il suono del campanello distrasse i presenti per un attimo. 
- Ho detto alla polizia che non ami gli scandali e che non ti sottrarrai all'arresto.- fece Barba - non deludermi. Almeno stavolta.- 
Poco dopo Olivia ammanettò il padrone di casa, mentre la moglie era crollata sul pavimento, sconvolta ed in lacrime mentre il vice procuratore fissava l'ex amico con odio e disprezzo, pensando a quanto fosse stato idiota nel giustificare, perdonare ed idolatrare un uomo che malgrado avesse tutto quello che si poteva desiderare... amore, rispetto, famiglia, avesse deciso di buttare tutto via in quel modo, stuprando una bambina innocente.
Non avrebbe più commesso l'errore di farsi incantare da Alex Muñoz .
  
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