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Autore: AleDic    15/11/2019    7 recensioni
[Alice Through The Looking Glass ǀ Alice/Hatter ǀ 500 parole]
Il tempo non finisce mai, finisce solo quello che ci è concesso.
{Diciassettesima classificata al contest “La mia OTP in 500 parole” indetto da HarrietStrimell sul forum di Efp}
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Autore: AleDic.
Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Personaggi e pairing: Alice Kingsleigh, Tarrant Hightopp, Alice/Cappellaio.
Generi: Romantico, Sentimentale, Introspettivo, Triste, Angst, Malinconico.    
Avvertimenti: doppio POV, probabilissimo OOC per Tarrant per mie paranoie (non tanto perché è il mio folle preferito, ma è impossibile da scrivere T.T).
Rating: Verde.

Contesto: alla fine del secondo film, “Alice attraverso lo specchio”.
N/A - Note dell'Autrice: Prima volta nel fandom, aspettavo da tempo di riuscire a pubblicare qualcosa su questa mia bellissima e angstissima otp. Perché l’ultimo film MI HA FATTO MALE.  

Vostra,

Ale

 

 




 

 

Scivoliamo alla deriva attraverso il tempo

(troviamo, amiamo, diciamo addio)  

 

                                   
{ 500 parole }

 

 

 

 

 

Il tempo è finito - finisce sempre, per tutto e per tutti, finisce, non importa quanto forte e quanto a lungo cerchi di evitarlo (non puoi sfuggire al tempo, è ovunque, da sempre e per sempre) - ogni cosa che inizia, prima o poi, finisce.
I secondi si accumulano caotici, muovono le lancette con determinato rigore – li chiamo (vorrei dir loro di fermarsi, rallentare), ma sono già diventati minuti.

(Scivoliamo così in fretta nel tempo, Cappellaio, viviamo, ridiamo, soffriamo, amiamo, ed è già tutto passato e non possiamo far altro che andare avanti.)

Il tempo dei sogni è l’unico che ci rimane (adesso), è l’unico che avremo (sempre) – ma non sarà mai vero tempo, dovremo rubarlo ogni giorno per tutti i nostri giorni e renderlo ciò che non è (solo un riflesso nascosto nello specchio dell’oceano[1]).

(Se questa è davvero l’ultima ora del nostro tempo, allora stringimi forte – stringimi per tutto il tempo che è stato e non sarà più – stringimi per non dire addio mentre succede.)

L’orologio ha scoccato l’ultimo rintocco, è tutta storia adesso, io e te saremo per sempre insieme nel tempo che abbiamo vissuto – per sempre insieme nel tempo che è passato e che non vorrei lasciar andare mai.
Continuo a guardarmi indietro, continuo a tenerti la mano come se fosse il filo del tempo che ci tiene uniti – forti e intrecciati, così sono stati i nostri giorni, così sono le nostre mani, anche adesso (adesso più che mai) mentre si sciolgono, in un doloroso momento. 

Ed è già ora di andare.

 

 

 Il tempo non finisce mai – il tempo è infinito, eterno, ci avvolge dal nostro primo all’ultimo momento e non possiamo sfuggirgli.
Tutto intorno arriva e se ne va, e lui resta.
(È stato, è, sarà.)

 (L’ho sbeffeggiato una volta, sai Alice? Mi sono preso gioco del suo essere sempre e comunque, perché non avevo ancora capito quanto fosse prezioso, quanto mi avesse già dato – quanto mi avrebbe dato, poi – perché il nostro tempo non era ancora arrivato.)

 Ieri, oggi, domani, i nostri giorni non sono scorsi in un’unica direzione – ti ho incontrata prima ancora di conoscerti, mi hai incontrato dopo avermi (già) salvato – abbiamo nuotato nell’oceano del tempo sconnessi e sgraziati, a volte senza nemmeno sapere di stare correndo l’uno verso l’altra.

 (Sei sempre stata qui, Alice. Nel corso del mio tempo, nel mio ovunque, nel mio sempre, sei stata – fin dall’inizio,  fino alla fine – con me.)

 Il tempo non finisce mai – finisce solo quello che ci è concesso. Ti tengo stretta (ti guardo, ti sorrido, ti amo) per la prima e ultima volta, ti faccio una promessa che so manterrò (anche se solo nei miei sogni).

 Per un attimo, mentre ti volti indietro verso di me, ad un passo dallo specchio, sono certo che il tempo si fermi.

 (Nonostante tutta la follia del mondo, mi sembra impossibile lasciarti andare.)

 L’attimo passa.

 Ed è già ora di dire addio.

 

 

_________________________________________________________

[1]: nel film lo scorrere del tempo viene paragonato e anche rappresentato visivamente come un immenso “oceano”.

   
 
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