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Autore: RitsukaSki    16/11/2019    0 recensioni
E' da un tempo smisurato che non scrivo più qualcosa e perdonatemi per le mie dimenticanze o per qualche ORRORE (non errore) ortografico.
Questa volta ho cercato di concentrarmi su una delle mie ship preferite della Marvel/Mitologia Nordica.
Fino a questo momento non mi sono mai sentito pronto per scrivere qualcosa poiché avevo troppa paura o meglio, temevo di scrivere qualche fesseria.
Scusate per questa breve intro!
Non vi annoierò più e vi lascerò leggere in santa pace.
Ps. Ho deciso di postare la mia fan fiction Thorki pure qui, poiché è dal lontano 2014 che non posto nulla... pensavo di riprendere così!
Seguitemi anche sull'app Wattpad, aggiornerò fra non molto e ne avremo delle belle!
NickName: MarshallVamps99
Se siete appassionati di mitologia Norrenna, di Dèi e anche Magnus Chase potrete trovare due capitoli sulla FierroChase!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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A grandi falcate attraversò il corridoio con uno sguardo talmente truce che per poco non immobilizzò dal terrore tutti i servitori che, lentamente liberavano la strada al Principe. I battiti del suo cuore, la sua preoccupazione nei confronti del fratello sembravano quasi rimbombare tra quelle mura strette. Quel sogno lo aveva turbato e il suo terrore più grande era che i suoi presagi venivano presi alla leggera dal Padre tutto. Sì Loki, dopo tutto sei solo uno stregone, che ne vuoi sapere tu della magia Seiðr? Odino ha la brutta abitudine di sottovalutare ogni capacità appresa da tua madre e di ascoltare solo quando gli fa comodo. Entrò nelle stanze di Frigg senza neanche bussare e si fiondò al suo cospetto, con gli occhi pieni di lacrime e d'ira. Dov'è lui? Le voleva chiedere. Dov'è? Ditemelo! Ma le parole non uscivano, non ce la faceva... La mano leggiadra della donna si appoggiò sulla spalla del corvino e annuii. Lei sapeva tutto, era riuscita a scorgere il dolore dagli occhi gonfi e la preoccupazione per cosa stesse accadendo al biondo. Era a conoscenza dello stupendo rapporto che avevano i due principi e sapeva bene che, infondo, entrambi avrebbero dato la propria vita l'uno per l'altro. Lo si vedeva da come combattevano, fianco a fianco, da come Thor si parava davanti a Loki e di come quest'ultimo ergeva scudi magici per poter ricambiare la stessa premura. L'occhio di una madre era vigile e sempre attento anche alle piccolezze, lei sapeva. Lo invitò a sedersi sul letto a baldacchino e lei andò a sedergli accanto, asciugando le lacrime del figlio minore e cercando di rassicurarlo da qualsiasi timore avesse. « Figlio mio, calmati. Facendo così non si placherà il tuo stare male. Racconta a tua madre, cosa hai sognato stavolta. Cosa ti ha spaventato tanto? » « Madre, mio fratello corre un serio pericolo... e che il Padre tutto mi ascolti, sperando che non sia già troppo tardi per lui. » La donna raccolse i capelli del figlio in una coda e cominciò a sistemarglieli in modo decente. Se doveva incontrarsi con Odino non poteva di certo mandarlo nella sala grande conciato in quelle condizioni. Lo incoraggiò silenziosamente ad alzarsi, una volta finito di sistemargli l'acconciatura, guidandolo nella stanza dell'altro per aiutarlo a vestirsi. Fecero tutto in estremo silenzio, come se anche il minimo rumore potesse riportare quei brutti pensieri e timori a galla.



Il rumore del corno che avevano suonato per l'inizio della caccia la mattina stessa, suonò di nuovo rimbombando fin dentro la struttura del palazzo. Era tornato? Niente era più importante di Thor, nemmeno i seguaci che gli si fingevano amici e lo affiancavano durante le battaglie più ardue... che alla fine, il Dio del Tuono poteva vincere benissimo senza il loro /insulso e inutile/ aiuto. Loki scattò di corsa verso la porta e Frigga non fece a tempo ad afferrarlo che il corvino, era sparito. « Loki... » Quale altro pazzo avrebbe avuto la pazienza di aspettare un secondo in più? Non lui. Non Loki. Grazie ad un incantesimo che aveva appreso da poco, poté teletrasportarsi nella Sala Grande, dove Odino riceveva Thor dopo ogni caccia. Il Padre tutto non appena vide il figlio minore, non si scompose e fece un cenno che lo invitò a prendere posto. Ma l'altro non obbedì. « Loki, figlio mio. Qualcosa ti turba? » Fece Odino, con un tono mite. Poi impugnò lo scettro e lo eresse, facendo segno ai servitori di lasciarli soli. « Fra qualche istante Thor entrerà da quella porta vittorioso. Chissà che cosa avrà portato questa volta. Con quel Fandral, fanno razzie di tutti i tipi di animali. Dovresti proprio unirti a loro per la prossima battuta di caccia, ti divertirai. Un tempo almeno, ti piaceva cacciare con tuo fratello... » Odino non sapeva mai di cosa parlare con Loki, erano di poche parole entrambi in questo caso. Il Padre Tutto stesso faceva fatica, poiché il figlio crescendo e andando avanti, non vedendo alcun interesse nei suoi confronti si era chiuso in sé stesso del tutto. Tranne che con sua madre Frigga. « Mi piaceva. Hai detto bene padre. » Confermò il Dio dell'inganno con una lingua tagliente. Gli veniva in automatico rispondere acidamente a tutti coloro che tempo fa lo ignoravano o semplicemente non aveva fiducia nelle sue capacità. Si irrigidì quando il portone principale si aprì, rivelando i cinque che trascinavano un gigantesco Saehrímnir. In altre parole un cinghiale enorme. « Siamo di ritorno Padre! Ho così tanto di cui narrarvi! » Disse il Dio dai capelli dorati. Odino batté tre rintocchi con lo scettro sul pavimento che da quanto risplendeva, rifletteva perfettamente la sua immagine. Infine si alzò dal trono per ricevere il figlio vittorioso. « Magari figlio mio, perché non questa sera a cena? Un banchetto in onore di questa gloriosa e abbondante caccia. » Il Re non necessitava di due occhi per far capire che nel suo sguardo c'era approvazione. Bastardo. La questione passò in secondo piano, poiché il corvino con passo felpato andò incontro al fratello che sembrava /apparentemente/ star bene. Le mani che aveva incrociato in segno di preghiera, si sciolsero e delicate caddero lungo i propri fianchi sottili. Adesso poteva tornare a respirare. Lui era vivo. Thor quando vide il più piccolo avvicinarsi gli mostrò un sorriso a trentadue denti e spalancò le braccia, andando da lui e passandogli una mano sulla guancia esclamò eccitato. « Fratello! Non indovinerai mai cosa ti ho portato. » Loki ringraziò gli Dei nel vedere che l'altro si reggeva in piedi da solo e che ogni parte del suo corpo era priva di ferite. Nessuna perdita di sangue. Nulla. Solo Thor e le sue mani grandi, forti e calde che parevano voler rassicurare le preoccupazioni del principe. « Hai ritrovato il tuo cervello nel bel mezzo del tragitto? » Fece Loki nascondendo un sorrisetto serafico, mentre continuava imperterrito a squadrare la figura del più grande, cercando di non far notare la sua recente preoccupazione nei suoi confronti. Cancellare le immagine impresse nel suo cervello era impossibile. Lo vedeva ancora morente fra le proprie braccia... « Dovresti essermi grato, invece che prenderti gioco di me! Piuttosto, manderesti qualcuno a prepararmi un bagno? Sono stremato. » Fece scivolare la mano dal viso del moro, posandola poi sulla spalla che strinse delicatamente, seguito da un occhiolino. Dannatissimo Thor. Pensò il Dio dagli occhi felini, annuendo e cercando di fare finta di nulla. Fece come richiesto e chiese ad un servitore di preparare un bagno caldo per il Principe che era appena tornato. Nel mentre, Fandral da lontano spiava i due Principi che avevano ripreso a parlare. Non poté far altro che avvicinarsi ai due ed esordire, in modo che non potessero rimanere più di un secondo da soli. « Oh mio principe, avreste dovuto vedere Thor. E' stato a dir poco eccezionale. Ha steso sette di quelle bestie con il suo possente martello Mjöllnir. » Si posò le mani su i fianchi e con la coda dell'occhio andò a squadrare il suo interlocutore, che parve restio dal rispondergli. Gli occhi di Fandral addosso non facevano altro che inquietare Loki e fu per questo che indietreggiò di poco tornando ad incrociare lo sguardo con quello di Thor che lo fissava ancora entusiasta. « La prossima volta porteremo Loki con noi! Lui è un portento con le sue arti magiche, potremmo portare a casa il doppio di quei bestioni! » « Non ne dubito, mio Principe. Non si parla di altro nel palazzo. Intendo; Delle capacità di vostro fratello con la magia. Corrono delle voci e quest'ultime dicono che siete abile a distrarre e trarre in inganno i vostri nemici. Mi stavo chiedendo, se posso, Principe Loki... » Fandral sapeva bene come dire le cose, senza apparire in cattiva luce. Era furbo quasi quanto lui. Mannò, nessuno poteva superare il corvino, però doveva ammettere che sapeva farci. « Sareste disposto ad insegnarmi qualche trucchetto per distrarre gli avversari, quando ne avrete più voglia? In privato, magari. » Loki sgranò gli occhi disgustato e gli rifilò lo sguardo più glaciale che possedeva contro Fandral, che aveva assunto un espressione falsamente ingenua. Non era la prima volta che quel lurido maiale provava a fare il cascamorto con lui. Ovviamente non sapeva bene se fosse per prenderlo in giro o perché davvero aveva 'certe tendenze.' « Mi dispiace, ma non sono solito svelare i miei segreti. Temo, mio caro Fandral, che dovrai trovare qualcun'altro che sia disposto a insegnarti la magia Seiðr. » « Dispiace più a me, credetemi mio principe. Spero di non avervi messo a disagio con una tale richiesta. » Fece un mezzo inchino accompagnato da una smorfia divertita e dopo essersi congedato ai due principi, tornò da Siff, Volstagg e Hogun che cominciarono a sghignazzare. Che poppanti. Pensò Loki, che oramai era abituato ad essere deriso alle spalle da quei mentecatti che sapevano solo elogiare e baciare il pavimento ad ogni passo che faceva il Dio del Tuono. Non si capacitava della bontà e stupidità /a volte/ del fratello. Era proprio cieco per non vedere quanto fossero idioti! Secondo lui, si approfittavano dell'amicizia che avevano con Thor per avere privilegi che tutti gli altri potevano solo sognarsi. Svegliati Thor, svegliati per l'amor degli Dei. Qualcosa smosse i pensieri del corvino, per la precisione fu quell'energumeno di Thor che gli si parò difronte, a pochi centimetri dal suo volto. « Ignoralo, fratello. Sai meglio di me che a Fandral piace scherzare- » Fece il biondo che venne subito interrotto dal tono seccato e piccato di Loki. « E tu sai meglio di me, fratello, che odio scherzare con i componenti della tua combriccola. » « Oh, Loki. Non gli dai neanche il beneficio del dubbio! Hai anche il coraggio di dire che ti senti solo, oltretutto. Ma t'accorgi che sei tu il primo che costruisce muri di ogni tipo? » Il tono che usò Thor furono come fulmini a ciel sereno nella sua mente. Tutto d'un tratto, lo sguardo di Loki si accese e parve sovrastare quella bufera che il più grande gli aveva gettato addosso e strinse entrambi i pugni. Gli occhi verdi smeraldo, si accesero e la pupilla rimpicciolì. Thor aveva per caso dimenticato quante volte quei cani lo avevano preso di mira o faceva solo finta di non sapere? Integrità, pace, calma. Usa il cervello, Loki. Non ora. « Deve essere facile parlare, quando si è il l'erede al trono e tutte le persone ti seguono come mandrie di pecore, annuendo a comando. » Loki sentiva il veleno in bocca, avvertiva la magia che prendeva a scorrergli per tutto il corpo. Sapeva di doversi calmare e di essere più ragionevole di quella testa dura del fratello. « Tu non sai niente. Non sai niente! » Così ribadita l'ultima parte, girò i tacchi e senza aggiungere altre parole, senza congedarsi, lasciò la sala grande per raggiungere la propria di stanza. Silenzio totale. Quoto. Odino guardò il figlio minore andarsene furioso con Thor dietro che non si era ancora arreso e che lo stava inseguendo. Che la sfida abbia inizio. I passi di Loki erano veloci e impercepibili, sembrava quasi un felino per quanto era silenzioso! Ma Thor non era altrettanto. Il biondo correva per raggiungerlo e i suoi passi erano così pesanti, che pure Loki /se non avesse avuto un buon equilibrio/ sarebbe caduto per il continuo tremare del pavimento. Capitava spesso che i due Principi litigassero per le questioni più assurde e insignificanti, ma poteva capitare pure che nelle loro liti ci fossero questioni serie. Ci voleva un gran coraggio e un grande intelletto come quello del Dio dell'Inganno per vincere tutte quelle lotte verbali contro di Thor. (Diciamocelo, Thor non era un granché quando si trattava di dover fare una discussione. Lui era tutto un 'spacca questo-spacca quest'altro!') « Fermati, fratello! Non volevo dire quel che ho detto- » Le urla rimbombarono per i corridoi vuoti e lucenti. « E chi è che me lo ordina? Il Re? Il Padre Tutto? Mio fratello? Sparisci. » Alzò in altrettanto modo la voce infastidito, continuando ad aumentare il passo, cercando di placare tutta quella rabbia che doveva assolutamente reprimere. Esplodere non era assolutamente etico e inoltre contro il suo codice morale. Thor era la bestia che dava sfogo al suo essere primitivo con la forza bruta, Loki invece era pacato e aveva un autocontrollo che pure gli uomini di Midgard invidiavano. In altre parole, Loki era intelligente, cauto e studiava le sue mosse in breve tempo, riuscendo a colpire nel segno sempre e comunque. Era sempre due passi avanti a chiunque si mettesse contro di lui, non si faceva scrupoli a restituire la stessa moneta. « Mi stai facendo imbestialire con questi tuoi comportamenti da prima donna! Perché devi sempre fare il difficile? Perché rendi le cose difficili? Perché con te è tutto difficile? » Una volta riuscito a raggiungerlo lo afferrò per un polso e lo fece aderire e bloccò con il proprio peso contro il muro. « Lasciami in pace, Thor! T'ho detto che devi lasciarmi! » Scariche di una luce simile al verde acido si manifestarono su entrambi i palmi delle mani dello stregone, emanando gelo. Thor rimase immobile e per una volta non fu troppo impulsivo per sua fortuna. Sospirò pesantemente rallentando la presa sul suo fragile polso, intercettando poi con i suoi occhi blu cobalto quelli di lui, come se stesse cercando di ricorrere a qualche strana tecnica telepatica. Dopo tutto Thor voleva rimediare ai suoi errori. Voleva comprendere ciò che stava provando l'altro. « Loki... ascoltami. Non intendevo dire quelle cose. Davvero. Non so cosa mi sia preso- E' che quando si tratta di te, non so mai come comportarmi o cosa dire, poiché finiamo sempre per discutere. Ti chiedo... scusa. » Sussurrò in modo che potessero sentire solo loro due, lasciando definitivamente il polso del fratello, per andare ad infilare le dita fra i suoi capelli corvini, imitando una carezza impacciata. « Mi merito davvero il tuo odio, ora? » Chiese con un fil di voce, sostenendo lo sguardo di lui con fare serio e deciso. Non l'avrebbe lasciato andare via senza una risposta. Il Dio delle malefatte accennò una risata beffarda e ripreso il controllo del proprio corpo, fece sparire ogni traccia di magia. Si ricompose e andò a posare entrambe le mani sul volto de maggiore, socchiudendo gli occhi e saettando con lo sguardo dalle labbra di lui ai suoi occhi. Poi mormorò flebile e con gli occhi pieni di rabbia e repulsione. « La verità è che... Tu non ti meriti proprio nulla da me, Thor. »


 Angolo dell'autore; Ehilà guys! Perdonate di nuovo il mio essere poco attivo e poco presente. Ho avuto bisogno di tempo per me stesso e per pensare bene a questo capitolo! All'inizio, doveva essere pubblicato alla Vigilia di Natale, ma ahimè, non ci sono riuscito. Perciò spero che anche se in ritardo, accetterete comunque questo regalo! Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento! A quanti di voi non piacciono i modi da farfallone di Fandral? Da ora in avanti sarà molto più presente nella storia e già vi sento mentre squittite. ( Il triangolo no, non l'avevo consideratoo!♪ ♫ ♬ ) Avremo modo di vedere Thor geloso? O meglio; aprirà mai gli occhi? E Loki riuscirà a rivelare i suoi sentimenti /contrastanti/ al fratello? Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo! Xoxo Gossip Girl. Ps. Ci terrei a sapere se gradireste che io scrivessi pure un AU sulla Thorki. Diciamo che è da tempo immemore che la sto 'progettando'. Ho già una base, ma vorrei sapere se vi potrebbe interessare leggerne una scritta da me!
   
 
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