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Autore: camillavaamare    17/11/2019    0 recensioni
Chi è Lorenzo Il Magnifico? Un politico ipocrita? L'artista distrutto dall'amore che non viene corrisposto? O non lo sa neanche lui?
La Firenze Rinascimentale è ambigua e stupenda. Lorenzo De' Medici nasce proprio qui. Sarà lui a fondare la Repubblica basandosi sull'idea dell'Umanesimo. In un mondo ideale potrebbe farcela, ma nella realtà no... Lorenzo dovrà vivere tra intrighi, lotte e delitti per il potere; sarà costretto a prendere delle decisioni immorali e ogni volta che lo farà la sua anima si spezzerà. Vuole una Repubblica unita, ma oltre alle lotte esterne ci sono anche quelle dentro di lui. E fanno molto male. Per sfuggire al dolore si rifugia nell'arte. Perché la bellezza proviene da Dio.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Medioevo, Rinascimento
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9.VOLLE AMORE.

La Repubblica Pisana è sotto Firenze. Entrambe si odiano, quindi viene fatta una legge che obbliga i cittadini ritenuti pericolosi ad essere incarcerati a Palazzo Vecchio.

I pochi rimasti devono pafgare tante tasse per la guerra ra Firenze e Lucca.

Giuliano è andato a Pisa per convincere i Pisani che gli conviene restare sotto Firenze, ovviamente loro non ne hanno nessunaintenzione. Poi va a Lucca per cercare di convincerli che devono finire queste inutili guerre. Anche qui fallisce, quindi deluso se torna a casa. Non è proprio capace di fare il politico... Lorenzo ha un talento naturale con le sue parole e i modi.

Questa settima la ita di Lorenzo cambierà per sempre. Sposerà Clarice tra quattro giorni. E no n potrà più vedere Lucrezia... è questo a farlo soffrire. Quando si sono visti le ha promesso che sarebbe stato un marito perfetto... avere l'amante non è tra questi. Sarebbe sbagliato nei confronti della moglie. E dopo la pessima figura non può farne un'altra. Clarice crede che sia arrogante.

Lorenzo fin dopo al matrimonio con lei non vuole lasciare Lucrezia.

Lorenzo viene aiutato da Giuliano ad indossae l'armatura, deve vincere la giostra per Lucrezia. È in questo modo che le dimostra il suo amore, non potendo incontrarla quasi mai fa così. Sfidare gli avversari e vincere. Durante il Medioevo i cavalieri li facevano per tenersi allenati, poi dimostravano l'amore alle donne vincendo.

Lorenzo e Giuliao giunti dove si svolge fissano il posto impazienti, i loro cavalli smuovono la terra con gli zoccoli. C'è una barriera per tener separati i due giostranti durante la galoppata uno contro l'altro. Lo scopo è disarcionare l'avversario usando una lancia non appuntita. Serve per evitare incidenti mortali o gravi (ma solo in teoria), ma senza colpire l'elmo. Le lance sono di frassino; così da frantumarsi nello scontro, evitando lo sfondamento dell'armatura nemica.

“Ancora lui? Perché mi mettono semprea sfidare Pazzi? Lo fanno apposta o cosa?”domanda infastidito Giuliano vedendo Francesco insieme allo zio e a Matilde.

“Sai calmo. Ricorda che alla gente piace vedere i figli delle due più importanti famiglie sfidarsi in un gioco mortale. Li eccita.”risponde calmo Lorenzo e suo fratellosospira irritato. Ha detto di essere stto picchiato da Francesco, ma nessuno voleva credergli. Vengono raggiunti dal resto della famiglia.

“Avete dimenticato le vostre lance. Venite a prenderle nella carrozza.”dice allegra Lucrezia ai figli seguendo lei e la sorella.

Gli araldo dnno l'inizio alla gara soffiando nella tromba, i visitatori intanto allungano il collo. Giuliano quindi montato sul cavallo trotta vicino alla barriera, Francesco fa lo stesso.

“MESSERI, VI RICORDO CHE E' VIETATO COLPIRE L'AVVERSARIO SULL'ELMO! SE LO FATE VERRETE SQUALIFICATI IMMEDIATAMENTE! DOVETE SOLO DISARCIONARE IL NEMICO CON LA LANCIA!”spiega impaziente di vedere chi dei due vincerà.

Giuliano è il primo a galoppare verso l'avversario, sta per colpirlo... quando la sella si sgancia e cade dl cavallo. Tutti lo fissano sorpresi, il primo ad andare da lui oltre al fratello è Francesco. Gli cavalca vicino.

“Medici, tate bene? Cojme ha fatto a sgangiari la cintura?”doanda ansioso Francesco aiutandolo ad alzarsi.

“Ecco come... l'hanno tagliata. Le cinghie...”risponde arrabbiato Lorenzo mostrando le parti tagliate, Francesco intanto fissa Jacopo per capire se c'entra qualcosa.

“Sei stato te! Ammettilo! Dii la verità per una volta!”ordina furioso Giuliano; Francesco ignorandolo torna dallo zio e da Matilde.

È il turno di Lorenzo contro Jacopo, tutti attendono ansiosi questo duello. Entrambi montati sui cavalli trotano vcino alla barriera, poi galoppano verso l'avversario con le lance puntate all'armatura.

Vincerò per te, Amore. Non importa se rischio di venire ucciso... la morte è dlce. Pensa tenero Lorenzo cercando di nascondere il sentimento per Lucrezia.

Il cuore di Giuliano e Francesco batte rapido, intanto Jacopo colpisce Lorenzo con la lancia disarcionandolo. Ha vinto lui. Adesso è il turno di Giuliano e Francesco.

Lorenzo ha promesso a Lucrezia che avrebbe vinto, non può perdere ancora contro Jacopo.

Questa volta è Francesco che vince, ora c'è l'ultimo turno. Lorenzo galoppa verso Jacopo e prima che lui possa accorgersene si ritrova disarcionato con la schiena sulla terra. Soddisfatto galoppa vicino a Lucrezia. Lei lo guarda impassibile. Poi Lorenzo si allontana tornando dal fratello.

“Siete stato bravissimo, fratello. Non pensavo che riusciste a vincere.”dice allegra Bianca e lui le rispond facendo un mezzo sorriso.

Tornano a casa per mangiare, dopocena Lorenzo va da Lucrezia. Non vuole perdersi nenche un minuto. Siede sul letto.

“Non dovete avvicinarvi a me, quand vincete un turno. O qualcuno potrebbe insospettirsi.”

“Tu dici questo. E hai ragione, ma volevo farti capire che l'avevo fatt per te.”spiega deluso prima di abbracciarla. Lei non è affettuosa come al solito.

“Domani devo tornare a Volterra. Ardinghelli arriverà dall'Oriente. Non so quando potremo rivederci.”spiega triste senza smettere di fissarlo.

“Dai. Non essere triste. Ci vedremo prestissimo. E se tra due mesi sarai ancora a Volterra verrò da te.”aggiunge consolandola, l accarezza senza avere il coraggio di dire che sta per sposarsi con Clarice.

“Va bene. Spero di vederti presto. A Volterra vengo ignorata solo perché sono sposata con Ardinghelli.”commenta irritata appoggiandosi a lui.

Lucrezia e Lorenzo si coccolano tristi. Dopo aver fatto sesso restano immobili a fissare il soffitto... entrambi sanno ch non possono pi vedersi.

Lorenzo dopo essesi vestito saluta Lucrezia baciandola. Tornato a casa scrive un'altra poesia.

Il giorno seguente si sveglia presto per andare da Francesco a Palazzo Pazzi. Nel corridoio incontra Jacopo.

“Medici, cosa ci fate in casa mia? Sparite. Conosco più la vostra faccia che quella dei miei npoti. Vi vedo già abbastanza al Palazzo Dei Priori.”

“Voglio solo parlare con vostro nipote. Cinque minuti e me ne vado.”risponde calmo e anche senza dire il nome, Jacopo sa gi di chi sta parlando.

“Non potete parlare con Francesco. Andatevene. Fatelo o chiamo i soldati.”aggiunge crudele l'uomo, arrivano Francesco e Guglielmo. Fissano prima uno poi l'altro confusi.

“Sono qua, Medici. Cosa volete? Parlerò con voi e poi ve ne andrete.”dice preoccupato Francesco portando Lorenzo in una stanza.

“NON TI DEVI FIDARE! FRANCESCO! RICORDATI COSA È SUCCESSO L'ULTIMA VOLTA!”grida spaventato Jacopo, ma quando Francesco chiude la porta c'è silenzio.

“Certamente avrai noato come si guardano Bianca e Guglielmo. Sono innamorati. Se li facciamo sposare i problemi con le nostre famiglie finiranno.”spiega esitante sotto lo sguardo meravigliato dell'alytro ragazzo.

“Veramente non me ne sono mai accorto. E anche se fosse... cosa vi fa credere che Jacopo accetterà?”

“Se lo farà... rinunciarò ai conti Papali. Saranno vostri... non mi opporrò.”

“Dopo il salvataggio di Salviati Sisto ha già detto che saranno nostri.”spiega tranquillo prima di aprire la porta ed entrambi escono.

“MIA SORELLA AMA GUGLIELMO! VUOLE SPOSARLO! JACOPO, AVETE CAPITO?!”strilla disperato e Jacopo osserva suo nipote schifato. Lorenzo sa di aver ferito sua sorella, ma doveva impedire che Sisto desse i soldi ai Pazzi.

“Ti diseredo. Non sei più mio nipote. Puoi restare solo a vivere.”dice disgustato a Guglielmo e lui resta immobile.

Lorenzo i giorni seguenti gira per la sua casa come un'anima in pena. Il rimorso lo sta mangiando dentro. Veloce.

Dopo alcuni giorni: 10 dicembre 1468 si sposa per procura con Clarice. Viene rappresentato da Filippo De' Medici (Vescovo di Pisa).

Lorenzo va a Roma per vedere il suo matrimonio con Clarice. Indossa un vestito marrone e delle maniche arriciate. Nessuno della famiglia lo vede, è tra la folla di persone che li osservano curiosi.

Gli Orsini e la sua famigla sono i primi della fila. Osservano l'imbarazzo di Clarice.

Lorenzo immagina come sarebbe stato spiosare Lurezia, intanto fissa la neve oprire Roma.

Clarice fissa ansiosa i parenti. Da bambino credevo di sposarmi con chi volevo. E invece no. Vivevo nell'amore romantico. Le mie sono lacrime di consapevolezza. Comincio a capire il mondo in cui vivo. Le nostre vite appartengono ad altri. Riflette arreso sentendo le lacrime bagnargli la guancia. Sono calde... e trististissime... scivolano sulla pelle rigandogliela. Non sa perché piange. Se le asciuga, ma quelle continuano a scendere fregandosene.

Lorenzo per evitare di farsi scoprire monta sul cavallo. Vuole tornare a casa. Non doveva venire.

L'unica consolazione che gli rimane è scrivere le poesie per Lucrezia. Frasi struggenti e romantiche, tuttavia lei non leggerà mai nessuna posia che le ha dedicato.

Lorenzo è schiavo dell'amore romantico, quello descritto nella Divina Commedia. L'Amore Cortese dei cavalieri che accettano la schiavit per una donna idealizzata. Inesistente. Sono sottomessi e le dedicano la propria vita. Lostesso fa Lorenzo con Lucrezia... ne è schiavo.

Ma con l'arrivo della moglie dovr smettere di sognare Lucrezia, perché Clarice esiste.

Lorenzo sognava fin da quando gli hanno detto che sarebbe stato nella Signoria di comandare, invece ora vorrebbe solomante. scrivere le poesie per lei. Niente assurdi intrighi e omicidi... solo lui con isuoi amati fogli macchiati di inchiostro... fitte frasi dolcissime.


   
 
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