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Autore: Valenicolefede    18/11/2019    5 recensioni
L’uomo la guardo’ con lo sguardo più sprezzante che poteva avere e le disse:
“Pensi che abbia paura di morire? Sappi che la mia vita non vale un granchè, e la tua? Sei disposta a rischiare la tua vita e la loro?” Kaori rimase profondamente scossa di fronte a quelle parole, tutto si sarebbe aspettata ma mai una risposta simile.
Quell’uomo non aveva paura della morte. E lei? Lei ne aveva? Oh eccome se ne aveva, ma non avrebbe mai avuto dubbi su chi avrebbe preferito dare speranza, non a lei no, ma ai 2 uomini più importanti della sua vita.
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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E ALLA FINE TU

 
 

 
Porto di Tokyo.

Nonostante fosse Primavera inoltrata l’aria quella sera era davvero pungente.
Kaori si stringeva attorno al suo giubbotto mentre insieme a Ryo e Mick aspettavano all’interno della mini rossa il momento in cui sarebbero dovuti entrare in azione per sgominare la solita banda della Yakuza riunitasi per uno spaccio di droga.
 
L’ennesimo ingaggio di Saeko. Pensò e sbuffò la rossa.
I criminali in questione si erano dati appuntamento all’interno di uno Yacht con tanto di festa per non destare sospetti.
Agli occhi della gente comune aveva tutta l’aria di una banalissima festicciola per soli vip, ma i nostri sweepers sapevano che la realtà era ben diversa.

“Uaaaaaahhhh, sono stanco di starmene qua seduto al freddo ad aspettare il momento buono per agire. Saranno due ore ormai. Scendiamo e intrufoliamoci dentro!”  fece Mick con tutta l’enfasi che aveva.
Ryo dal canto suo non era per nulla d’accordo:
“Ma sei impazzito?? Dobbiamo aspettare che Reika e Kasumi entrino in scena e mettano fuori gioco le guardie. Non ricordi più il piano??!!”
“Ah si, il piano. Pfuh!” fece di rimando Mick
 
Kaori troppo infreddolita per calmare gli animi di quei due pervertiti rimase in silenzio ad ascoltare il loro cicalio. Il piano era semplice. Avevano studiato per filo e per segno la piantina della barca, un loro informatore li aveva informati che gli esponenti di spicco della malavita Giapponese si sarebbero riuniti intorno alle 23 per decidere i prossimi traffici e sicuramente avrebbero occupato il piano superiore.
Erano le 22.45 e a breve avrebbero fatto la loro entrata in scena le due ragazze svestite di tutto punto. I bellimbusti a guardia dello yacht non sembravano troppo svegli e sarebbero stati distratti senza grossi problemi.

Pochi minuti dopo infatti si intravidero in lontananza le luci di una Ferrari arrivare a tutta velocità. Reika sapeva come farsi notare questo era certo!
Si fermo’ facendo stridere le gomme proprio davanti all’attracco. Lei e Kasumi scesero facendo ondulare armoniosamente il loro lato B.

Ryo e Mick non poterono trattenersi dal fare una faccia da allupati cronici e a scalpitare sui sedili, come se il freddo di quelle ore ad aspettare non fosse più un problema. La cosa ovviamente non passò inosservata a colei che brandiva i martelli meglio del potente Thor:
“La volete smettere voi due di sbavare come due cani in amore? Se non la smettete vi assicuro che vi colpirò con il martello più potente della storia!!”
 
A quelle parole i due iniziarono a sudare freddo!
 
“Tranquilla Kaori-chan, lo sai che tu sei la Dea tra le Dee per me” disse un Mick implorante.
Ryo dal canto suo tornò serio e pensieroso. Da tempo le cose tra i due soci non andavano per niente bene, la tensione era alle stelle.
Dopo la dichiarazione nella radura lui era tornato immediatamente sui suoi passi, comportandosi come se nulla fosse accaduto e lei aveva preso quel repentino cambiamento come la solita “retromarcia” e si era chiusa in un mutismo alquanto pesante.
Si prendeva come sempre cura della casa, preparava i pasti, andava tutte le mattine alla lavagna in attesa di un lavoro ma a parte questo non gli rivolgeva mai la parola, se non per questioni puramente di lavoro. Tutta questa situazione li aveva fatti allontanare ancora di più.
 
Perso nei suoi pensieri non si rese conto che nel frattempo Reika e Kasumi erano riuscite a far allontanare le guardie dalla loro postazione, mettendole poi ko con due mosse di karate.
 
“Ehi bell’addormentato tocca a noi!” lo ridestò Mick dai suoi pensieri.
“Mmh? Ma certo, per chi mi hai preso! Forza andiamo. Kaori rimani dietro di noi e non fare mosse avventate…se riesci” disse Ryo con tono freddo come lo era quella notte.
La rossa non lo degnò nemmeno di uno sguardo e scese dall’auto stiracchiandosi come una gatta.
Si avviarono con passo felpato sul ponte della barca e si divisero passando per le vie laterali.
C’erano guardie ovunque ma sarebbe stato un gioco da ragazzi metterli ko. Il loro obiettivo era l’ultimo piano. La riunione dei vari boss era di sicuro già iniziata e grazie al trambusto delle persone alla festa nessuno si sarebbe accorto di loro.

Una volta liberatisi degli uomini i tre sweepers arrivarono al ponte superiore dove si erano riuniti i vari boss.
Con le pistole alla mano Ryo e Mick fecero irruzione nella stanza, seguiti a ruota da Kaori e dal suo bazooka.
“Fermi tutti dove siete se ci tenete alla pelle, vi consiglio di alzare le mani e allontanarvi dal tavolo” fece Ryo.
I malavitosi si guardarono un attimo tra di loro poi obbedirono senza fiatare, sapevano tutti con chi avevano a che fare.
“Bravi bimbi” fece un sorridente Mick “e adesso cara saresti così gentile da legare e imbavagliare questi signori?” Proseguì porgendo a Kaori della corda e del nastro isolante.
In pochi minuti erano tutti e sei legati come salami!!
“Ottimo lavoro Darling!”
“Grazie mille Mick” rispose la rossa.
All’improvviso però un rombo di motori squarciò il silenzio e i tre si ritrovarono sbalzati a terra!
“Che diavolo significa? La barca si sta muovendo!” fece un Ryo alquanto sorpreso.
 
Mick nel frattempo si era avvicinato a uno dei boss e strappandogli di dosso il nastro lo intimò a parlare puntandogli la pistola alla tempia: “Dicci subito che succede!”
“Sicuramente è uno dei miei uomini, aveva precise istruzioni di portarci al largo se qualche stupido come voi si fosse messo tra i piedi “rispose quello sghignazzando.
“E si può sapere dove diavolo stiamo andando??!!” rispose un Ryo ancora più irritato
“Eh Eh, dove nessuno potrà trovarvi. Appena anche gli altri uomini si saranno ripresi vi spazzeranno via come briciole e vi butteranno in mare!”
“Non ci conterei troppo sai? City Hunter non si fa sconfiggere per così poco. Mick, Kaori, lasciamo pur qua queste mezze cartucce e andiamo a fermare quel pazzo!”
 
Ma appena i due si girarono videro che la ragazza era sparita.
 
Ryo che era già infuriato per la situazione sbotto urlando: “E adesso DOVE ACCIDENTI E’ FINITA!! Mi farà ammattire di questo passo!”
Si precipitarono fuori dalla stanza e risalirono i pochi scalini che li portarono alla zona di guida, ma quello che videro li lasciò sgomenti: un energumero alto 2 metri teneva Kaori per il colletto della giacca esponendola fuori dall’imbarcazione!
Ryo cominciò a sudare davvero freddo, la situazione che doveva risolversi senza problemi si complicava sempre di più, e la cosa che lo faceva tremare di rabbia era l’avventatezza della sua socia.
“Lasciala subito andare!” si precipitò a dire puntando la pistola in direzione dell’uomo.
 
Mick non sapeva cosa fare per aiutare la sua migliore amica e al tempo stesso riuscire ad arrivare ai comandi che erano stati lasciati incustoditi. Erano ormai ben lontani dal porto, e dal mare si stava alzando una nebbia fitta che non li aiutava a vedere dove la barca stesse proseguendo il suo cammino. Il rischio che si schiantassero contro a qualcosa era molto alto.
 
Kaori era in preda al panico. Si era separata da loro con l’intenzione di fermare l’uomo ma durante la colluttazione le aveva preso e buttato in mare il bazooka e poi si era avventato su di lei...ora la teneva sospesa come fosse una piuma.
Cercava di dimenarsi, di calciarlo sperando allo stesso tempo che lui non la lasciasse cadere in acqua. Aveva il terrore negl’occhi e sapeva che, se alla fine si fossero salvati, avrebbe dovuto sopportare le ire del suo socio. Questa volta l’aveva fatta grossa!

L’uomo non pareva per nulla intimorito dallo sguardo vitreo e dalla pistola puntata di Ryo. I due si guardavano dritti negli occhi in attesa di chi avrebbe fatto la prima mossa.
La tensione era palpabile, Ryo si rivolse nuovamente all’uomo intimandolo ancora una volta di lasciare a terra Kaori ma egli non dava segni di resa, anzi, nella sua faccia ad un certo punto apparve un ghigno malefico.  Ryo cominciò a provare l’emozione che uno sweeper non dovrebbe mai sentire nelle proprie membra: la paura. Paura per la persona amata.
Mick vedendo che la sfida era tra il suo amico e l’energumero cercò di avanzare di qualche passo sperando di avvicinarsi alla cloche dei comandi, ma appena riuscì ad acquistare terreno l’uomo sporse ancora di più la donna.

“Aaaaaahhhhh!!” Kaori emise un urlo con quanto fiato aveva in gola.
“Maledetto bastardo!!” imprecò a denti stretti Ryo. “Mick non fare un altro passo!”
Kaori stanca di essere alla mercé dell’uomo pensò che l'unica soluzione per porre fine a quella situazione fosse far esplodere la bomba che aveva nel giubbotto!
Se Ryo avesse sparato all’uomo era sicura che sarebbe finita in mare e con la nebbia che si alzava sempre di più trovarla sarebbe stato difficile. Mick dal canto suo non poteva fare nulla.
L’unico diversivo rimaneva la bomba, questo avrebbe significato rischiare la sua vita ma forse con un po’ di fortuna l’uomo che amava e il suo migliore amico si sarebbero salvati, e una volta fermata la barca, sarebbero riusciti a mettersi in comunicazione con Saeko.
 
Senza pensarci due volte estrasse dal giubbotto l’arma, e tenendo l’attacco di sicurezza ben saldo si rivolse all’uomo:
“Sappi che non ho la minima paura a farla saltare, quindi ti conviene mettermi giù e arrenderti se non vuoi rimetterci la vita.” Sperava di intimidirlo.
“Ma sei forse impazzita del tutto??!!” le urlo di rimando Ryo.
Mick era ammutolito, non poteva credere ai suoi occhi.

L’uomo la guardo’ con lo sguardo più sprezzante che poteva avere e le disse:
“Pensi che abbia paura di morire? Sappi che la mia vita non vale un gran che, e la tua? Sei disposta a rischiare la tua vita e la loro?”
Kaori rimase profondamente scossa di fronte a quelle parole, tutto si sarebbe aspettata ma mai una risposta simile.
Quell’uomo non aveva paura della morte. E lei? Lei ne aveva? Oh eccome se ne aveva, ma non avrebbe mai avuto dubbi su chi avrebbe preferito dare speranza, non a lei no, ma ai due uomini più importanti della sua vita.
Ad un tratto, riscuotendosi dai suoi pensieri, le apparve tutto chiaro e cercando di ritrovare la calma rispose: “Certo che ho paura della morte, ma se quello che sto per fare salvera’ la loro di vita, e lo spero con tutto il mio cuore, non ho alcuna esitazione”
“COOOOOSSAAAA???!!! MA SI PUO’ SAPERE COSA STAI DICENDO STUPIDA CHE NON SEI ALTRO, NON TI AZZARDARE A FARLO SONO STATO CHIARO?”
Ryo era furioso, non aveva più parole per definire quello che sentiva: paura, rabbia, panico...e vuoto.

Sapeva che senza di lei non aveva senso vivere.
 
Kaori lo guardo’ con tutto l’amore di cui solo lei era capace, l’amore di chi lo prova nell’anima. 
Si guardarono intensamente negli occhi.

 
“Ti prego Kaori, non farlo..” La implorò questa volta con tutto se stesso.
Ma in quella che parve una frazione di secondo la sweeper tirò con mano tremante il grilletto e un boato squarciò l’aria attorno a loro e tutto piombò nel silenzio.
 
 
 

   
 
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