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Autore: Anonima Italiana    20/11/2019    2 recensioni
Conclusa la Battaglia delle Acque Nere, Sansa Stark viene costretta al matrimonio con Sandor Clegane da Re Joffrey, il quale subito dopo li condanna all'esilio. La coppia decide così di intraprendere il viaggio verso Grande Inverno per riportare Sansa a casa dai suoi familiari. Nonostante l'attrazione da sempre evidente fra loro, i due pensano di poter annullare il matrimonio; non sanno invece che questo sarà solo il primo passo che li vedrà protagonisti di una bellissima canzone d'amore, migliore delle ballate da lei tanto amate e da lui tanto odiate perchè, stavolta, è la storia di un amore vero.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci volle una settimana circa prima che Sandor potesse riprendersi dalle proprie ferite e rimettersi in piedi del tutto, grazie alle cure del guaritore e di Sansa, che non si allontanava mai dal suo capezzale se non per pochissimo tempo
Piano piano, passato il dolore, cominciò ad alzarsi , a camminare a arrangiarsi da solo. Anche a lui gli uomini della comunità donarono degli abiti semplici e dimessi, ma puliti e comodi, in sostituzione dei suoi che – a differenza di quelli di Sansa, a cui era bastato lavarli e rammendarli- erano talmente logori che erano stati direttamente buttati.
Nei primi giorni, Sansa cercò di aiutarlo a camminare offrendosi come “stampella” ma Sandor rifiutò con sdegno: non era mica così rammollito da avere bisogno di farsi sorreggere da una ragazzina che era meno della metà di lui! Lei lo lasciò fare ridendo tra sé e sé: se faceva così, se mostrava nuovamente il suo caratteraccio, voleva dire che si stava riprendendo molto bene. E lei ne era felice, seppure in quei giorni aveva avuto modo di conoscere anche il Sandor fragile e bisognoso di cure fino ad allora inimmaginabile…e le era piaciuta anche quella versione, non aveva senso negarlo. Dentro sé stessa Sansa cominciava a capire di provare per quello stravagante marito impostole dalla sorte qualcosa di più dell’affetto e della gratitudine….e questo poteva essere un problema. O forse no?
 
Dato che non sopportava l’inattività, Sandor chiese al capo della comunità di potersi rendere utile per sdebitarsi di quanto fatto per lui e sua moglie. Lyle gli affidò subito una serie di piccoli lavoretti che anche un uomo appena ripresosi da una grossa ferita poteva fare: ce n’era grande bisogno, e una delle regole della comunità era che ognuno doveva contribuire per come poteva. Quindi difficilmente si vedevano uomini e donne inattivi
Il Mastino e Sansa passarono così quasi due settimane nella piccola comunità, adattandosi al loro modello. Sandor spaccava la legna, si occupava dei pochi cavalli, affilava coltelli e pugnali, si occupava di lavoretti di riparazione; Sansa dal canto suo insegnava il cucito alle bambine e intratteneva i più piccoli con le sue storie e le sue canzoni. Per rispettare la loro condizione di persone sposate era stata inoltre messa a loro disposizione una tenda, dove la notte si ritiravano rimanendo così da soli per la prima volta nell’ambito della giornata.

E qui la situazione si faceva particolare: nonostante non fossero degli sconosciuti e nonostante quanto accaduto la notte passata nella grotta la distanza tra i due non si era accorciata di molto: erano ancora piuttosto timidi l’uno verso l’altra, e le notti  trascorrevano come quelle passate nelle varie locande, anche se tra i nostri due beniamini rimanevano tanti non detti e tanti sospesi, tante domande e tante cose che avrebbero voluto dire all’altro ma non ne avevano il coraggio.

Non che Sandor non ci provasse lo stesso a  combinare qualcosa   quando si trovavano abbracciati nello stesso giaciglio, ma veniva fermato con fermezza da Sansa che, adducendo come pretesto il fatto che fosse stato ferito di recente, sosteneva che certe cose era meglio non pensarle neppure.

- Guarda che non sono mica moribondo…anzi…- aveva provato a protestare lui cercando di allungare una mano sul sedere della giovane, la quale però aveva reagito dandogli uno schiaffetto sulla stessa.

- Lasciate stare, Sir, non è proprio il caso- fece Sansa utilizzando apposta il termine tanto odiato e il “voi”

- E poi, avete pensato a cosa penserebbero queste brave persone?-

- Cosa credi che facciano la sera assieme allo loro donne? Si guardano negli occhi come il fottuto Florian e quella là…- come ogni marito che si rispetti, Sandor ci aveva provato a non darsi per vinto.Ma niente da fare, come ogni moglie che si rispetti l’ultima parola l’aveva avuta Sansa.
 
E così lui si era rassegnato a dormire accanto a lei tenendola semplicemente tra le braccia, cosa che in realtà non gli dispiaceva affatto, mentre ripensava a ciò che gli avevano raccontato alcuni degli uomini con cui aveva lavorato in quei giorni:

- Siete fortunato, Sir, avete una donna che ci tiene molto a voi. Per giorni, mentre stavate male, non vi ha lasciato nemmeno per poco nonostante fossimo pronti a darle il cambio per aiutarla. Vi ha curato come un bambino e non si è risparmiata riguardo a sé stessa, nonostante la stanchezza-

- Basta con ‘sta storia del fottuto Sir, l’ho detto più di una volta- bonfochiò Sandor all’indirizzo dell’interlocutore, nascondendo però un sorrisetto di piacere all’idea del suo uccelletto impegnata a curarlo. Dopo moltissimo tempo, si era sentito scaldare il cuore, anche se piuttosto che ammetterlo anche con sé stesso si sarebbe fatto tagliare un braccio.
 
Quella vita semplice ma tutto sommato soddisfacente si concluse quando un giorno, mentre Sandor  era impegnato a spaccare legna, aveva visto arrivare alcuni uomini della Fratellanza che portavano Straniero tenendolo per le briglie. Il Mastino fu felice di rivedere il suo amico a quattro zampe, che oltretutto aveva dato per disperso convinto che i Membri della Fratellanza se lo fossero tenuto- magari per venderlo ricavandoci qualcosa- e provò una grande soddisfazione quando  coloro che glielo avevano riportato si lamentarono del comportamento dell’animale:
 
- Imbrigliare quella bestia e portarla qui è stata una vera impresa! Per giorni nitriva come un pazzo e scalciava se qualcuno osava avvicinarsi, e quelli che hanno provato a montarlo sono finiti tutti a terra. Ci sono voluti giorni per riuscire a condurlo qui-

Eh sì, è proprio vero che le bestie sono più fedeli degli uomini, pensò il Mastino con una certa soddisfazione.

A questo punto, nulla più li tratteneva ulteriormente con i girovaghi, tanto più che un giorno, parlando con alcuni di loro, aveva ricevuto la preziosa informazione che Grande Inverno non era lontano.

Sandor e Sansa decisero così di accomiatarsi dalla comunità che li aveva ospitati e riprendere il loro viaggio; un po’ a malincuore, a dire la verità, in quanto in quell’ambiente semplice e pacifico si erano trovati bene. Se questo poteva essere  risultare un cambiamento molto grosso per Sansa (la quale comunque ormai aveva dato prova di avere ottime capacità di adattamento), per Sandor la cosa era stata ancora più  stupefacente : non era certo cambiato, ma in quel breve periodo di tranquillità si era sentito diverso, come mai accaduto in vita sua. Era un qualcosa dovuto sicuramente alla vicinanza con il suo uccelletto, ma forse…forse…c’era dell’altro; come quel giorno di sole sul prato, aveva intravisto in modo ancora più concreto la possibilità di una vita diversa
 
Cercarono di sdebitarsi donando a Lyle qualche moneta d’oro di quelle che erano ancora in loro possesso, ma l’uomo rifiutò:

- Siamo tutti fratelli, è il nostro credo quello di aiutarci tra di noi e aiutare chi è in difficoltà. In questo breve periodo, anche voi avete contribuito al benessere di tutti con il vostro  lavoro e di questo vi siamo grati. E’ tutto. Vi auguro  un buon proseguimento per il vostro viaggio e una buona vita per il vostro futuro-

A Sandor e Sansa (che ringraziarono colpiti dal gesto ) non restò che accettare, salire a cavallo e ripartire.
Grande Inverno non era lontano, ora…

(continua)...

Note dell'autrice:  1- ci ho messo parecchio tempo per scrivere questo capitolo che, come sempre, non mi ha molto soddisfatto. Chiedo venia per tutto; mi rendo conto che alcune cose sono un po' tirate via...!
2- la fan art all'inizio del capitolo è stata trovata sul web, opera dell'artista "Kallielef".


 
   
 
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