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Autore: Ayon    21/11/2019    1 recensioni
Era finita. Lui era battuto. Tutto era salvo. Eppure il fato non lascia mai tregua ed ora la leggenda deve affrontare la sua sfida più grande: sconfiggere un cattivo? No...sopravvivere con il Mostro . "Ora tu..drago..hai la sua attenzione, e Lui non ti darà tregua"
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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ATTENZIONE: da qui in poi ci saranno spoiler in continuazione, procedere con cautela e buona lettura!

"Il -Padre di tutti-!?", non poté che esclamare il draghetto viola sorpreso! Non aveva mai sentito un nome del genere e poi che cosa voleva dire -Padre di Tutti-? Poteva capire -maestro delle Ombre- ma -Padre di tutti-..distrarsi è sempre un brutto errore, anche quando il nemico sembra steso hai propri piedi. Un errore che il drago viola imparò quando un violento pugno dello -Sconosciuto- si schiantò in pieno sulla sua mandibola, con tale forza che il draghetto né fu scaraventato via! Approfittando dell'attimo, il nemico colpi con una violenta gomitata Kratos e tentò di fuggire, ma il vecchio, più coriaceo di quanto sembrasse, lo riprese subito, li afferro la testa con le grosse mani e CRACK! Spyro, ripresosi, dovette distogliere lo sguardo da quella rapida e brutale scena! Mai aveva assistito a tanta brutalità in una vita di scontri come la sua, ma, effettivamente, quello era forse l'unico modo per eliminare quell'apparentemente invincibile nemico. In effetti, quando il corpo inerme e dal collo rotto dello -Sconosciuto- cadde su Kratos, senza dare cenno di rialzarsi, sembrò confermarlo, sebbene il disgusto non abbandono il draghetto appena adolescente. Respirando affannosamente, il giovane drago avanzò verso l'uomo marchiato che, senza tante cerimonie, si era tolto il corpo nemico di dosso e lo aveva fatto rotolare nel profondo crepaccio; Kratos si distese subito dopo, respirando a pieni polmoni nonostante e il dolore e guardando il cielo sempre più nuvoloso, cosi come la sua testa sempre più piena di pensieri. Uno schiarimento di gola, attirò la sua attenzione e spazzo via per un istante i pensieri: il draghetto viola era seduto accanto a lui e lo guardava con i suoi occhi ametista, non più brillanti come prima, ma adombrati per la stanchezza, o forse per il disgusto? Il drago era forse disgustato per quello che aveva fatto? Per aver dovuto prendersi la vita di quel inesorabile nemico? Kratos non ci penso molto, e neanche li importava: il disgusto lo aveva sempre accompagnato, non tanto quanto Rabbia e Paura, ma ancora abbastanza e ormai aveva imparato a ignorarlo! Eppure, la visione di quelli occhi, che sembravano scrutarli nel animo come quelli di suo figlio, non abbandonò completamente la sua testa, e ciò lo fece irritare abbastanza da farlo alzare, non senza un grugnito di dolore..eh si! Sia lui che il drago viola non erano proprio in condizioni ottimali: entrambi pieni di ferite, con la pelle tagliata o le scaglie rotte, e ricoperti di sangue, sia del nemico che loro! Il fatto che i due -vincitori- riuscissero ad alzarsi e camminare, seppur lentamente, verso la casa di legno, era un vero e proprio testamento alla loro forza di volontà e resistenza.
Nessuno dei due disse qualcosa mentre avanzavano verso la casetta dove li aspettavano i loro due -compagni-: figlio e -migliore amica-. Nessuno dei due, però, pensava, per il momento, a loro, se stessero bene o meno, poichè troppo impegnati a vagare nei loro cupi pensieri che, per quanto diversi, erano simili: "Chi era?" disse l'uomo marchiato all'improvviso, attirandosi l'attenzione del draghetto viola, che condivideva lo stesso pensiero "mi conosceva?" disse l'uomo nuovamente, parlando più a se stesso che all'alleato "Conosceva il mio passato?" si chiese l'uomo, stavolta con una punta di paura nella voce, tale che Spyro si trattenne dal dire qualcosa "Come mi hanno trovato dopo tutto questo tempo?" numerosi pensieri si fecero strada nella testa del drago, che venne, però, distratto dal vecchio, che, nonostante le ferite, urlò al cielo "FAYE, COSA DEVO FARE!?"l'uomo cadde rovinosamente a terra, facendo avvicinare allarmato il draghetto! Gli occhi ametista potevano solo guardare preoccupati il vecchio, che però, era più impegnato a scrutare il cielo e a urlare "NOSTRO FIGLIO NON E' PRONTO! NON E' PRONTO PER PORTARE LE CENERI SULLA TUA MONTAGNA! E nemmeno io" Spyro rimase particolarmente stupito da quelle parole: mai si sarebbe aspettato una frase del genere da un uomo cosi possente, forte e capace, eppure una parte di lui se lo aspettava: aveva già notato, che quell'uomo era ben diverso da quello che sembrava, o che, forse, voleva sembrare? Era proprio vero, quell'uomo era un vero enigma e, sopratutto, aveva qualcosa da nascondere? Cosa lo collegava a quello -Sconosciuto- e che passato aveva? Questi e altri pensieri passarono per la sua mente mentre provava ad aiutare il vecchio ad alzarsi, anche grazie all'usò da dell'ascia, usata dall'uomo come appoggio: con un po' di sforzo, il vecchio riuscì finalmente a mettersi in piedi e, concentrandosi, rigenerò ogni sua ferita, mentre l'alleato poteva solo guardare meravigliato! Guarito completamente, l'uomo fissò la casa con determinazione, "ma non possiamo restare qui" e si mise ad avanzare, fermandosi quando senti il drago viola collassare dietro di lui. Kratos non poté che sospirare: Prese una pietra verde dalla tasca (che avrebbe, per la cronaca, preferito tenersi per se stesso, ma, tutto sommato, il draghetto l'aveva aiutato e se la meritava), e la diede al giovane alleato che, subito, la distrusse con una poderosa stretta, lasciando che l'energia benevola e rinvigorente lo curasse. Dopo essersi ripreso e aver ringraziato con un cenno del capo (senza essere ricambiato, salvo un "puoi alzarti?") il drago viola si rialzò e senza scambiare una parola, fatto eccezione per uno sguardo di avvertimento da parte del vecchio, entrò con l'uomo dentro la casa.

Un rumore allertò i sensi affilati di Cinerea, facendola muovere dalla sua posizione statica e di difesa, turbando anche Atreus, prima cullato e protetto dalle ali della draghetta! Non servi una parola per far capire che qualcosa non andava, bastava il fruscio prodotto dall'agile coda di Cinerea, che guizzava a destra e sinistra come una frusta, mentre la dragonessa veniva sempre di più allertata da un rumore di passi. Silenziosamente, la draghessa nera si mise in posizione, pronta a balzare su qualsiasi sconosciuto avesse aperto la botola! Bastò tuttavia vedere i volti famigliari di Kratos e Spyro per rilassarla, sopratutto quando vide che il drago viola era uscito illeso da qualunque cosa fosse successa fuori. Cinerea risalì da sola dalla botola e si affiancò al drago viola, lo sguardo smeraldo che si rifletteva in quello ametista del'amico; Spyro avverti un fremito farsi strada fra le scaglie, mentre sentiva un ondata di nuovo vigore scorrerli nuovamente nel corpo muscoloso, stanchissimo dopo quell'esasperante battaglia; prima che potesse dire qualcosa all'amica, Cinerea, però, sposto il suo sguardo nella botola: Atreus era ancora lì, assai scosso e tremante nonostante la presenza del padre "o forse e proprio per questo che sta cosi?" penso malamente Cinerea, mentre il povero giovane balbettava "h-ho sentito dei rumori! I-Io n-non sapevo cosa" bastò un gesto dell'imponente e severo padre per farlo calmare "Sta bene?","sto bene" disse Kratos mentre, afferratogli la mano, lo tiro su dalla botola e, dopo un ultimo sguardo ad essa, la richiuse "prendi le tue cose..c'è ne andiamo".Dire che Atreus e i due draghi erano storditi era un eufenismo: prima quell'uomo aveva detto che non era pronto (chiaramente per un viaggio) al punto che stava per far accadere un brusco litigio fra tutti e ora, di punto in bianco, aveva deciso di andarsene? Strano tipo, ma, in ogni caso, nessuno la prese a male: Atreus, a metà fra il confuso e il gioioso, iniziava a cercare le cose che potevano servirli, mentre Cinerea, forse la più confusa, si rivolgeva a Spyro: aveva capito che il motivo di questa decisione era dovuto a qualsiasi cosa era accaduta la fuori e lo disse; il giovane draghetto viola non poté che sospirare, avrebbe voluto dimenticarsi il violento scontro, ma sapeva che, se non avesse parlato, la draghetta l'avrebbe -perseguitato- finché non cedeva: prendendo fiato, il giovane disse (senza scendere troppo nei dettagli) che cos'era successo: di come quel misterioso uomo avesse iniziato ad accusare continuamente Kratos di stare nascondendo qualcosa e di come fosse passato, prima dalle minacce a prenderlo a pugni; qui Cinerea non potè reprimere un ghigno, chiedendo se Kratos li avesse subito frantumato la testa; parecchia fu la sorpresa della giovane quando Spyro li disse che il vecchio non aveva reagito fino a dopo averne incassato qualcun altro, una cosa che colpi parecchio la draghetta, anche più di quando seppe che quel tizio si stava trattenendo e avesse fatto volare via Kratos con un pugno (questo generò anche parecchie domande nella sua testa). "E, quindi, siamo stati costretti a combatterlo anche se avremmo preferito evitarlo, ma quel tizio era proprio irremovibile e, secondo me, anche un po' folle!" termino il draghetto mentre la draghetta non poté che scuotere la testa in approvazione: solo un folle avrebbe iniziato un combattimento in minoranza numerica e contro un drago viola e un tizio che, chiaramente, era molto pericoloso solo a vederlo "immagino che liele avete suonate facilmente" qui Spyro non poté che abbassare la testa, ma prima che potesse parlare, Atreus aveva finito di prendere le sue cose. Il gruppo uscì rapidamente dalla casa, girandosi a dare un ultima occhiata ad essa, Kratos in particolare; anche se non venne detto, per tutti era chiaro che non l'avrebbero vista che dopo molto tempo, e ciò provocò già uno strano senso di nostalgia in tutti, compresi i due draghi che, eppure, non vi avevano neanche dormito, e, sinceramente, nemmeno loro sapevano spiegare il perché..forse nostalgia della loro casa? "Ascoltatemi!" disse Kratos all'improvviso, rompendo il silenzio "draghi..volevo dirvi che, il vostro debito con me..è stato pagato";"COME!?" non poterono che esclamare Atreus e Spyro sorpresi, e anche Cinerea sembro stordita a quelle parole "ma..perché?" non pote fare a meno che chiedere il drago viola stordito; Kratos si limito a sospirare "per avermi aiutato in battaglia..e per aver.."l'uomo tacque e scoccò un occhiata alla draghetta nera e al figlio, non aggiungendo altro "guarda che puoi dirlo, orgoglioso di un buzzurro! E per aver protetto mio figlio, beccandomi quasi una crisi claustrofobica e una crisi di nervi dovuta all'ansia" replico Cinerea divertita, mentre Spyro non poté che alzare li occhi al cielo, Atreus rise e Kratos..lui sbuffo irritato, ma non replico alle parole della draghetta (almeno non a voce) "quindi..se volete..potete andarvene..siete liberi dal favore che mi dovete","bene! Proprio quello che volevo sentire; stare lontana da te..su Spyro, andiamo!" diciamo che alla draghetta fece solo un paio di passi prima di fermarsi, notando che il draghetto viola non la stava seguendo, rimanendo là impalato e scosso all'idea di doversi separare da quei due che, nonostante li avessero appena conosciuti, già sentiva una sorta di affinità..avevano combattuto insieme dopotutto; Cinerea non poté che sbuffare all'indecisione dell'amico e apri la bocca per rispondere, chiudendola subito quando i suoi occhi incrociarono lo sguardo di Atreus, che, inutile dirlo, era carico di una profonda tristezza, quasi quanto quella che aveva dopo che suo padre li aveva detto che non era pronto; la draghessa senti una fitta al cuore mentre guardava li occhi tristi del ragazzo..probabilmente, l'idea di separarsi da quelle creature cosi diverse da suo padre non era piacevole, e, effetti, neanche alla draghessa andava di separarsi da quei due, nonostante l'antipatia che provava per il più vecchio, una cosa che nemmeno lei sapeva spiegarsi; indecisa, la giovane volse il suo sguardo sul drago viola pe un consiglio..li bastò un attimo per capire la sua risposta; sospirando la draghessa non poté che dire "e va bene..non c'è nè andiamo","davvero? Credevo che non mi sopportarsi" disse l'uomo marchiato alzando il sopra ciglio; la draghessa lo squadro con i suoi occhi smeraldo "e, in fatti, non ti sopporto proprio, buzzurro! Solo che, credo ci convenga di più venire con te, che vagare da soli in questa terra sconosciuta e misteriosa..sempre se tu vuoi che rimaniamo","se mi portate rispetto e ci aiutate..Si. Sei d'accordo draghessa!" sebbene spazientita, la giovane non poté che confermare con un secco "Si","E VAII!" li sguardi di tutti si spostarono dritti su chi aveva gridato entusiasto: Atreus..che, inutile dirlo, davanti agli sguardi di tutti (del padre in particolare) non poté che sorridere imbarazzato "voglio dire..potrebbero esserci utili..vero padre?","stai imparando" disse il vecchio, sebbene il suo sguardo diceva altro ( e fece sudar freddo il povero ragazzo) "bene..quindi, dov'è che dobbiamo andare?" chiese Cinerea per distogliere l'attenzione "su una montagna..mi pare di aver sentito","Uao! Un altra montagna da aggiungere alla mia collezione di montagne visitate..che bello" alzamento di occhi al cielo per chiarire il punto,"non è una semplice montagna, draghetta","infatti! E' la montagna più alta di tutti i Nove Regni","sempre di montagna si tratta!","dai, Cinerea, un po più di entusiasmo!"," sai comé..né ho sempre viste di montagne..e ti ricordo che ci sono nata n una montagna..Ha proposito! Che fine a fatto il tizio con cui stavate combattendo" a quella domanda, Spyro non poté che abbassare la testa e sospirare, non andava esattamente fiero per ciò che si era dovuto fare "era forte..molto forte..e abbiamo dovuto esagerare" prima che la giovane potesse chiedere altro, un "Uoa!" attirò la loro attenzione: Atreus era corso in avanti per l'eccitazione dovuta al fatto di partire e, diciamo così, aveva trovato (ci stava per cadere) nel precipizio provocato dallo scontro "che è successo qui?" esclamò il ragazzo sorpreso, mentre li altri si avvicinavano; appena visto l'enorme e profondo crepaccio che si stagliava per tutta la zona, Cinerea non poté che spalancare la bocca sconvolta e girarsi verso Spyro..il suo sguardo diceva tutto, facendo sorridere nervosamente il draghetto "In marcia, ora!"

Camminare dentro una crepa formatasi misteriosamente, era di sicuro una delle esperienze più entusiasmanti per il giovane Atreus: non aveva idea di quanto fosse esattamente profonda..forse, quanto la montagna stessa? Il ragazzo scosse la testa decidendo di non pensarci troppo, continuando a guardarsi intorno, bé, non che ci fosse molto da vedere a parte le spesse pareti ai lati e il cielo che si faceva via via più piccolo man mano che scendevano nelle profondità del crepaccio; suo padre, sempre dietro di lui insieme ai due draghetti, intenti a discutere, lo guardava sempre senza mai distrarsi: a quanto pare temeva che potesse cadere per sbaglio? Baggianate, lui non era così disattento..e infatti, il giovane arrivo a tanto da cadere da una sporgenza, se non si fosse frenato in tempo e il padre non lo avesse tirato indietro, dandoli un occhiataccia severa, la solita storia, ma questa volta li avrebbe dimostrato quanto valeva! Nel frattempo, lui (e suo padre) tendevano un orecchio verso Spyro e Cinerea, intenti, a parlare di quel misterioso -Sconosciuto- "sul serio, Spyro? Questo tizio era persino più magro e muscoloso di Hunter e sembrava scemo come Cyril e Volter dopo aver bevuto quella sostanza maleodorante eppure era così forte da farti utilizzare fino a questo punto con i tuoi poteri? Lascia che te lo dica (accidenti sto parlando come Sparx), ma hai proprio esagerato!" il draghetto viola stava per replicare che in realtà quel crepaccio era opera della prova di forza fra lo -Sconosciuto- e il vecchio Kratos, se questi non li avesse lanciato un occhiataccia del tipo -parla è sei morto- "è la verità, Cinerea! Quel tizio era magro e strano, ma veramente molto forte! Era dotato di strani poteri e aveva una forza terrificante. Credimi, non esagero se dico che quel tipo sarebbe stato una vera sfida persino per il -Maestro delle Ombre- " un tremito sali lungo le scaglie del draghetto ripensando a questo: quella fu la lotta più dura che lui aveva mai affrontato fino a quel momento, e mai avrebbe mai immaginato di combattere con altri nemici così forti, ma quello -Sconosciuto- era veramente un avversario formidabile; in effetti se non ci fosse stato Kratos, non era neanche sicuro di riuscire a sopravvivere l'idea che potessero essercene altri forti come quello là (o più) li gelava le vene: credeva di aver affrontato tutto quando ha combattuto contro il -Maestro delle Ombre-, ora sapeva di sbagliarsi! Anche Cinerea era allibita: Spyro non era il tipo da esagerare (non sempre) è, quindi, era assai improbabile che mentisse, ma allora: come poteva esserci un individuo così forte e, al tempo stesso, così anonimo? Privo di qualsiasi tratto caratteristico eppure così formidabile? Forse era perquesto che lei o le scimmie non nè avevano mai sentito parlare..il mondo era proprio vasto, eppure lei sentiva che qualcosa li sfuggiva, ma cosa? Anche Kratos iniziava a farsi domande del genere: non aveva mai sentito parlare di un tizio chiamato -Maestro delle Ombre- (che sopranome ridicolo secondo lui) sebbene rammentasse i racconti di una divinità dell'Est che aveva poteri sull'oscurità (Cher-na-qualcosa)..che si riferissero a lui? Non li importava, ma i due draghi dovevano essere davvero forti se ci avevano avuto a che fare ed erano sopravvissuti, e, in effetti, quel draghetto viola era davvero forte..ottimi alleati di sicuro, ma se diventassero nemici sarebbero stati problematici..Kratos sospiro: sapeva che portarli con se era un rischio, una lama a doppio taglio, ma che poteva fare? Lui non era pronto e neanche Atreus. Avevano bisogno di un aiuto in quel viaggio, sopratutto se ALTRI come quello là si fossero presentati..si, sarebbe proprio stata una giornataccia! Il più giovane, intanto, aveva altri pensieri per la testa "che fine a fatto questo -Sconosciuto-? Lo hai.." un brivido attraverso il corpo del ragazzo, al momento aggrappato alla schiena del genitore per passare uno stretto passaggio, mentre pensava alla risposta; "Ho fatto quello che serviva","tradotto: Si, lo ucciso!" disse Cinerea senza mezzi termini, guadagnandosi un occhiataccia di Spyro. Atreus rimase in silenzio per un po' prima di parlare, la voce che pareva un tremito leggero "Puoi..non lasciarmi..più solo..voglio dire..non che con Cinerea mi sia trovato male ma.." si affretto ad aggiungere, ma la draghessa lo interrompe con un alzata di ala "non ti preoccupare, non mi offendo..ti capisco! nessuno vorrebbero stare lontano dalla propria figura genitoriale..vero Kratos?" aggiunse lei subito dopo, guardandolo in modo cupo; l'uomo marchiato non rispose, limitandosi a proseguire per la gola e a saltare un profondo crepaccio "prometto soltanto di non lasciarlo più da solo..tu non ti impicciare!" disse semplicemente l'uomo facendo sbuffare la draghetta; senza badare al vecchio, Cinerea si girò verso Atreus, sorridendoli..se era triste, non lo dava a vedere, anzi, aiutò persino il ragazzo a superare la buca, prendendolo per le braccia e volando, una cosa che fece imprecare il vecchio e dirli che doveva cavarsela da solo, una nuova discussione segui subito dopo; Spyro, invece, era meravigliato dalla compostezza dell'amica..almeno sperava che dentro non nè soffriva in realtà, sebbene capisse che nessuno voleva stare veramente lontano dai propri genitori, lui stesso sentiva molta nostalgia per i suoi, sperando con tutto se stesso che stessero bene. Il proseguimento della discussione fra uomo e drago (e l'alzare di toni) lo costrinsero a interrompere i suoi pensieri per calmarli. La camminata per il crepaccio prosegui solo un altro po', interrompendosi davanti a una spessa parete di roccia "e ora come avanziamo" chiede Spyro mentre osservava le ripide pareti rocciose, prive di qualsivoglia pianta per aggrapparsi; Kratos alzò un sopracciglio, a cui segui uno sbuffo; senza dire una parola, il vecchio fece al figlio di salire sulla sua schiena e di tenersi ben stretto, poi saltò e si afferrò a un appiglio roccioso, poi, dopo essersi assicurato che c'è ne fossero altri e di aver una presa solida, di iniziare a scalare; i draghetti poterono solo scuotere la testa colpiti, prima di guardarsi sorridenti e spiccare il volo: c'era da dire che entrambi erano veramente splendidi in volo, con i loro rapidi ed eleganti movimenti che avrebbero fatto vergognare tutti, se non i migliori, uccelli; Atreus stesso si distrasse per guardare ammirato quelle loro notevoli giravolte e avvitamenti, mentre Kratos si limitò a sbuffare uno "sfaticati! Dovrebbero far lavorare di più le zampe che le ali" parole che, chissà come, giunsero a Cinerea, che non riuscì a trattenersi dal sogghignare "Invidioso come le scimmie di non avere le ali, eh!?" davanti a quella ovvia provocazione, l'uomo si limitò a rimanere stoico "almeno io tengo allenate le braccia, visto che possono servire più delle ali" in effetti, persino la draghessa dovette ammettere a malincuore che l'uomo aveva ragione: quanti draghi aveva visto che aveva preferito rinunciare alle zampe piuttosto che alle ali e, quando bloccati in luogo in cui non potevano volare erano stati, senza mezzi termini, massacrati "chi tace acconsente" fu la stoica (e segretamente, divertita) risposta dell'uomo.
"Padre, posso farti una domanda?" chiese Atreus all'improvviso "dipende","era un si, giusto?" chiese il draghetto viola, che volava particolarmente vicino a loro; il vecchio uomo non potè che sospirare "quale sarebbe?" al giovane venne un attimo di ripensamento, prima di parlare, a voce particolarmente bassa, al punto che i due draghi dovettero avvicinarsi di più per sentire "tu..hai già ucciso delle persone..vero? Sei abituato" a quella domanda, come si può dire, -perforante- Kratos rispose senza esitazione "se serve per sopravvivere", "immagino sia un si" concluse la draghetta nera, guadagnandosi un occhiata esasperata dell'amico; Atreus tacque un attimo prima di parlare nuovamente "gli animali va bene: sono cibo..i draugr: sono, bè, già morti; ma le persone" un sospiro sfuggi al giovane "anche loro vogliono sopravvivere" parole più vere non furono mai dette, fu questo il pensiero generale dei due draghi; parole che, per la prima volta, generarono un dubbio nel drago viola "anche tutti i nemici che ho affrontato volevano sopravvivere?" si chiese lui ripensando a tutti i suoi scontri; Cinerea, invece, rimase silenziosa e assai cupa: quanto sapeva fossero vere quelle parole e quanto era il dolore che le provocavano"chiudi il tuo cuore" entrambi i draghi alzarono li occhi di scatto; Atreus non poté che guardare disorientato suo padre che, dopo un attimo di silenzio, aveva risposto"chiudere..il mio..cuore?" chiese il giovane con confusione; il vecchio annuì "nel nostro viaggio saremo assaliti da creature di ogni tipo..chiudi il cuore alla loro disperazione, chiudi il cuore alla loro sofferenza..non puoi permetterti di provare pietà di loro..perché loro non l'avranno per te" il ragazzo non potè che bloccarsi a rimuginare a quelle parole, cosi i due draghi: sapevano che quelle parole, per quanto dure e, per certi versi, anche crudeli, erano assai veritiere..pochi avrebbero avuto pietà di estranei. Il silenzio durò ancora un po', quando Atreus rispose un "capisco" detto, però, con poca convinzione..sua madre non avrebbe approvato, cosa che, forse, anche Kratos sapeva, poiché rimase silenzioso, così i due draghi. La scarpinata duro ancora un po', fino a una grotta nei pressi di una cascata (dove i draghi e i due uomini si abbeverarono). Entrati dentro, il gruppo la percorse per un po' prima di arrivare, dopo una breve arrampicata, a un enorme grotta aperta: benché la visuale fosse assai bella ( e cupa, a detta del ragazzo più giovane) la cosa che più saltava all'occhio erano i diversi ponti linee facenti parte, forse, di qualche antica struttura, ormai svanita nel tempo; dinnanzi a quella scoperta, Atreus poté solo borbottare un "era sempre stata qui?" mentre i due draghi e il vecchio cercavano un modo per uscire da li. "e se ci afferraste e ci portasse in volo fino all'uscita" disse il ragazzo all'improvviso! La sua domanda ebbe una reazione piuttosto inaspettata: i due draghi iniziarono a guardarsi a vicenda, e sembravano, piuttosto imbarazzati!? "c'è qualche problema?" chiese Kratos alzando un sopra ciglio "si..credo che portare in volo un individuo in sovrappeso come te sarà un problema" rispose Cinerea con un sorrisetto "veramente a me sembra tutto muscolo" gemito esasperato..perchè il su comp..amico viola certe volte non capiva il suo sarcasmo "perché non è divertente","dillo che leggi nella mente, buzzurro pallido","sei tu che fai leggere facilmente, draghessa" prima che i due potessero nuovamente (era incredibile quanto fosse facile) battibeccare, Spyro si mise in mezzo e, sebbene un po' imbarazzato, rispose "in realtà..ecco, come dire..siamo giovani e","e non avete la forza necessaria per portare qualcosa di pesante in volo" concluse Kratos un po' sospettoso: aveva visto durante lo scontro con quello -Sconosciuto- che il draghetto viola era MOLTO forte fisicamente, nonostante quello che le sue piccole dimensioni facevano intendere "ohh non ti preoccupare..abbiamo sollevato cose più grandi di te","sbaglio ho da quello che dicevi prima, non mi sembravi capace di fare ciò","no, e che non voglio beccarmi qualcosa toccandoti" rispose sottovoce la draghessa, facendo sospirare l'amico (anche lui, ultimamente, stava parecchio sospirando..chissà perché) "non è questo il punto.. è vero che a causa della nostra giovane età abbiamo difficoltà a portare dei pesi..ma il fatto è che noi possiamo volare bene solo grazie alle Correnti Ascensionali, ovvero grazie a forti correnti d'aria! E per questo che possiamo volare in alto e qui, al coperto, non c'è ne sono!" silenzio. "Quindi..siamo bloccati qui..o meglio..non abbiamo modo di avanzare?" chiese Atreus un po' ansioso, non voleva concludere subito il suo viaggio; per fortuna, Kratos, senza dire una parola, si mosse verso un misterioso oggetto coperto e, senza tante cerimonie, tolse il lenzuolo da sopra, rivelando "una ruota!?" esclamò Atreus eccitato alla vista di quel meccanismo; significava che c'era un modo per uscire senza tornare indietro; senza perdere tempo, Kratos inizio a muovere la grossa ruota, mentre i giovani aspettavano impazienti cosa sarebbe accaduto..forse, l'apertura di un paesaggio segreto. Un rumore in alto attirò la loro attenzione e, girandosi, videro che cosa era stato attivato: uno dei ponti si era abbassato..verso l'altra struttura linea, in alto: un gemito venne emesso in risposta "non disperate, c'è sempre un modo" disse Kratos sicuro mentre si osservava intorno; infatti, vide quasi immediatamente un piccolo apertura nella struttura di legno, proprio sopra una scalinata, dove far passare Atreus; fatto avvicinare il ragazzo, l'uomo uso le mani per darli una spinta abbastanza forte da raggiungere l'apertura e, quindi, salire sulla struttura di legno. L'unica cosa che ora bloccava Atreus, era che il ponte di legno si era alzato, impedendoli di proseguire..almeno finché i due draghi non azionarono la ruota, cosa semplice, bastava farla ruotare usando le zampe, azione che impressionò Kratos; doveva ammettere che i due draghi sarebbero stati utili. Appena passato, il ragazzo trovò rapidamente il modo di far salire il padre e i due draghetti, ovvero facendo srotolare una delle catene dorate. Prima di salire, però, il vecchio fece due cose: la prima fu rompere un cesto attaccato a una catena che lo sosteneva e prendere il suo contenuto, azione che fece sussultare il ragazzo (con confusione dei due draghi che non sapevano che cosa ci fosse di strano nel rompere un cesto, dopotutto anche loro li avevano rotto degli oggetti per trovare gemme) e, secondo, congelare con l'ascia l'ingranaggio di attivazione del ponte per non farlo risalire. Arrivato i cima (e preso uno scrigno nelle vicinanze) l'uomo trovò subito il modo di avanzare: scalando una parete rocciosa (che, curiosamente, era delimitata da degli strani segni dorati), facile, salvo che "credo che avremo un po' di difficoltà ad arrampicarci" disse Spyro mentre provava ad afferrarsi alla parete, senza successo "se ci fossero dei rampicanti","purtroppo non c'è ne sono; dovrete arrangiarvi, perché io non ho intenzione di portarvi in spalla" ripete calmo l'uomo pallido mentre si preparava a risalire la parete, facendo, inoltre, sbuffare Cinerea "tranquillo, non abbiamo bisogno di aiuto..e io non ho bisogno di una balia" prima che Spyro potesse smentirla, la giovane (e testarda) draghessa, superò sia lui che il vecchio e balzò sulla parete; dopo diverse imprecazioni e sbuffi, la giovane riusci non solo ad aggrapparsi ad essa mediante le sue zampe e le sue unghie, ma anche a risalirla, usando le sue ali e la sua coda per regolarsi e/o darsi una spinta quando serviva; un ghigno si fece strada sul suo bel volto, mentre si girava a guardava trionfante altri membri dello strano gruppo, che, inutile dirlo, furono parecchio colpiti dalla abilità e volontà della giovane. Senza perdere tempo, il drago viola subito si mise a imitare la compagna e anche lui, dopo ennesimi sbuffi e imprecazioni, vi riusci, facendo annuire soddisfatti sia l'amica (che li rivolse un sorriso smagliante, facendolo arrossire) che il vecchio Kratos (soddisfatto perché non avrebbe dovuto portarsi un peso addosso), Atreus, invece, né fu entusiasto come al solito. L'arrampicata, per quanto complicata, fu, nel complesso, piuttosto semplice e gradevole, per quanto i battibecchi non mancassero "allora, buzzurro pallido, che cosa te ne pare! Visto che essere testardi può servire","poiché ti sai bilanciate..e adesso assomigli ancora di più a una lucertola","sempre meglio che somigliare a una Scimmia","ma è possibile che litigate sempre voi due" disse Spyro esasperato "è colpa sua!" risposero entrambi all'unisono, facendo gemere nuovamente il drago viola "alcune volte mi manca Sparx..mh? Che hai Atreus?" come notato giustamente dal draghetto viola, il più giovane appariva assai "ehh!? Scusami Spyro e che sto' rimurginando su una cosa","cosa?" chiese (o meglio, ordinò) Kratos; il giovane rispose solo dopo un po' e, quando parlò, nella sua voce c'era un po' di timore "Padre..perché hai rotto quel cesto? Era un offerta agli Dei","un offerta agli dei?" chiesero i due draghi sorpresi, capendo perché il giovane avesse sussultato prima. A quelle parole, l'uomo marchiato non poté che sbuffare e, quando parlò, la sua voce era roca e assai dura "perché agli Dei non interessano queste cose..e poi li uomini non dovrebbero adorare dei Mostri!" i due draghi non poterono che spalancare la bocca a quelle audaci (e piuttosto blasfeme) parole..non che loro adorassero degli Dei; Si..c'erano quelle due entità di Luce e Ombra che i Guardiani avevano accennato, gli Esseri responsabili della creazione dei draghi e dei loro elementi, tuttavia nessuno le chiamava Divinità o le adorava; i draghi, in effetti, preferivano adorare li Antenati, ma conoscevano chi lo faceva, come gli Atlawa, e non li sembrava tanto male, quindi diciamo che fosserò assai confusi da quelle dure parole..e lo disserò; la reazione di Kratos fu assai sorprendente: l'uomo non disse nulla, limitandosi a rimanere in silenzio e a chiedere( intimare) di proseguire; tuttavia, quando Cinerea, assai confusa per una rezione del genere (conoscendo l'uomo si aspettava una scatto violento) si girò, vide che la roccia su cui il vecchio era aggrappato poco prima, era stata stretta fino a essere ridotta in polvere! "Padre! Faremo altri incontro, vero?" chiese Atreus all'improvviso, ottenendo risposta mediante un cenno della testa del genitore intento ad arrampicarsi e a saltare da una parte all'altra del muro roccioso "amici?","no!" rispose l'uomo con tono secco "nemici?","si","e lui come fa a saperlo?" si chiese Spyro mentre saltava anche lui da una parete all'altra, aiutandosi mediante le ali "vorranno rapinarci?","forse..si","com'è pessimista fu l'ennesimo commento.
Arrivati in cima alla parete, Atreus scavalco rapidamente il genitore e si diresse sul precipizio della montagna seguito dai due draghi; davanti ai loro occhi si parò un paesaggio magnifico, quasi idiliaco! Una distesa infinità di bianco, dato da alberi e montagne innevati che si estendevano a perdita d'occhio, una visione che affascinò moltissimo sia il giovane ragazzo che i due draghi, mai abituati a una vista così piacevole e calma, assai lontana dalla brutalità incessante della guerra e della morte, ogni presente nei loro territori, anche in quelli più quieti; I due draghi respirarono a pieni polmoni quell'aria pulita e non più pregna di dolore e disperazione, sebbene si percepisse ancora una sensazione di disagio, ma di certo un miglioramento rispetto a prima. Dall'altura su cui si trovavano si poteva vedere benissimo persino la casetta di Kratos e Atreus, unico punto -civilizzato- in un mare selvaggio di foresta. Eh si, la casetta era proprio isolata, poiché, nell'arco di miglia, non si vedeva ombra di insediamenti o altro, tuttavia ad attirare l'attenzione e i pensieri di tutti era un altra cosa: degli alberi luminosi, chiaramente magici, che circondavano l'intera foresta intorno alla casa, separandolo dai monti e dalle foreste su di essi che, per qualche strano motivo, solo a guardarle in profondità si provava una sinistra sensazione, resa peggiore da dei tremendi rumori che provenivano da esse, sentendosi anche da quella distanza; poco importava per il gruppo, intento a gustarsi quel paesaggio speciale; dopo alcuni momenti di silenzio, Atreus parlò "Per tutto il tempo, un cerchio di alberi magici ha protetto il bosco, tenendo lontano le creature malvagie, ma..guardate!" con un gesto della mano, il giovane indicò un punto del cerchio, verso Nord, dove mancavano degli alberi "laggiù il cerchio è interrotto" un gemito di sorpresa provenne dalla bocca di Kratos, mentre guardava cupo quel singolo punto vuoto, da cui provenivano rumori sempre più sinistri "li hai tagliati tu?" chiese il giovane all'improvviso mentre lo guardava in cerca di spiegazioni, cosi i due draghi; dopo un attimo di silenzio, il vecchio uomo rispose "Ha scelto LEI li alberi per la sua pira","Aspetta! Era LEI, ovvero tua moglie e sua madre, che voleva che li alberi che proteggevano il bosco dai pericoli, venissero tagliati!?" esclamò Cinerea sorpresa "E perché lo ha fatto?" non potè che aggiungere Spyro confuso; il vecchio non rispose, limitandosi a rimanere in silenzio e rimurginando, "che neanche lui lo sappia!?" fu la risposta a cui giunsero tutti "Andiamo..basta pensare al passato!" sebbene ancora confusi, i giovani non poterono che seguire la cupa figura del vecchio uomo.

"Mi spieghi come facciamo a passare da qui?" non poté che chiedere Cinerea mentre guardava l'angusta fessura del muro "camminando di lato, eretti sulle zampe posteriori, ovvio" rispose Kratos seccato; avevano appena lasciato la splendida visuale panoramica di prima, che già si era ritrovato davanti un nuovo ostacolo: una parete rocciosa il cui unico modo per superarla era passare per un angusto passaggio, un problema da poco per i due umani, ma per i draghi "non siamo esattamente abituati a camminare sulle zampe posteriori; in effetti, non lo siamo per niente" disse Spyro mentre si alzava sul due zampe; riusci a rimanerci solo per pochi secondi prima di cadere, e questo senza neanche essere riuscito a muoversi "se ci fossero dei venti più forti, potremmo volare e aggirare le montagne","non sarebbe comunque prudente. Potrebbero vedervi","e chi scusa?" chiese Cinerea spavalda facendo si che Kratos le rifilasse un occhiata gelida (a cui lei rispose con uno sguardo di sfida) "cerca di essere meno arrogante, draghessa; la prudenza non è mai troppa","e neanche la paranoia a quanto sembra","invece di litigare, non potreste trovare il modo per passare?" chiese Atreus, riuscendo a distrarli. Con uno sbuffo, Kratos si avvicino alla parete, la esaminò per bene e si rivolse verso i due draghi "se avete un appoggio, potete camminare eretti?", i due draghi non poterono che fissarsi un attimo prima di rispondere "immagino di si" disse Spyro mentre si avvicinava, con l'amica, alla fessura "intendi che devono usare la parete come appoggio per muoversi" chiese Atreus confuso,"esatto"; Spyro non pote che scuotere la testa, mentre si metteva ad osservare la fessura: come poté notare, la fessura non era piuttosto lunga, ma era stretta, molto stretta "credo che sarà un problema passare","non se vi concentrate...mettetevi eretti su due zampe e usate le pareti come sostegno, ripiegate le ali il più possibile e sistemate le code in modo che non vi intralcino, possibilmente mettendovi più eretti che potete per evitare di toccare la parete con le corna..ragazzo, vai avanti per prima ","e perché?" chiese il giovane confuso"per evitare che cadano","tranquillo, c'è la possiamo fare!" rispose Cinerea mentre seguiva, come Spyro, le istruzioni del vecchio: fu un pò (molto) difficile per i due abituarsi a camminare di lato, tenendo la testa alzata per evitare che le corna toccassero il muro e la coda spostata di lato per occupare meno spazio, fortuna che le code dei draghi erano assai flessibili; Kratos, ovviamente fu l'ultimo, proprio dietro a Spyro, a seguire Cinerea ("io vicino al buzzurro non voglio stare") e, naturalmente, Atreus. Il passaggio nell'angusto passaggio fu assai complicato, e i due draghi furono costretti a procedere a rilento...e con alcuni imprevisti "AHI! Mi hai schiacciato la coda!","Scusa Cinerea..Ahi! Kratos hai pestato la mia!","pensa a proseguire..draghetta, se fuori c'è qualche pericolo, pensa a proteggere Atreus","non preoccuparti. So cavarmela","non ancora","sicuro, buzzurro? Perché credo","non iniziate". Furono molte le imprecazioni, spinte, pesta-code durante il passaggio, a cui si aggiunse che, a un certo punto, Cinerea non riusci più a sostenersi sulle sole zampe posteriori e cadde, fortuna che c'era Atreus a sostenerla e, nonostante lo spazio angusto, aiutarla a rimettersi in equilibrio, facendola sorridere per ringraziarlo..prima di girarsi poiché anche Spyro era caduto! Fu Kratos a sorreggerlo, tenendolo per una zampa con la grossa mano e aiutandolo a riequilibrarsi; lo sbuffo che seguì, (oltre a precluderli un "grazie") fece capire che il vecchio non era contento dei rallentamenti e di quelle cadute. Per fortuna l'angusta traversata durò solo un altro po', Emerso dal passaggio, e dopo che i due draghi si stiracchiarono ben bene i muscoli esausti da quello sforzo (a detta di Atreus, sembravano due gatti) il gruppo prosegui. "Kratos! Solo per curiosità ma quando arriveremo sulla montagna?" chiese Spyro curioso "non lo so","prima dell'inverno?" aggiunse Atreus "Non lo so!","Okay, Okay, abbiamo capito..antipatico","ti sento draghetta","meglio!". Usciti da una piccola caverna, il gruppo si ritrovò davanti a a una foresta, ma, per quanto assomigliasse esteticamente, era ben diversa da quella intorno alla casa dei due umani, poiché non solo era avvolta da una leggera nebbia, ma nel complesso emanava una sensazione sinistra e di allerta, per niente smentita dal cadavere trovato nelle vicinanze (da cui Kratos prese un sacchetto di argento, con leggero disgusto di tutti); avvicinandosi, il gruppo scorse delle sagome vagare per essa senza apparente meta; Non li ci volle molto per capire che si trattava di Draugr. Silenziosamente, Atreus estrasse l'arco da dietro la schiena e si mise in posizione, aspettando un segnale del padre; anche i due draghi lo imitarono, pronti a balzare sui nemici al momento giusto: senza poteri e gemme per rigenerarli, era meglio usare un po' di prudenza. Kratos rapidamente calcolò il numero dei nemici presenti: circa tre, ognuno a debita distanza, ma ancora vicini..facile..se non si tenesse conto dei fuochi sparsi la intorno! L'uomo sapeva che da quelli sarebbero sbucati fuori altri Draugr, appena iniziato lo scontro, e non c'era, per altro, modo di evitarli! Sbuffando per la -perdita di tempo-, l'uomo informò i più giovani che lo scontro sarebbe stato contro un numero sconosciuto di nemici, cosa che non li infastidì più di tanto, anzi..Salvo Spyro, che avrebbe preferito evitare (si sentiva ancora un po' stanco dopo lo scontro con lo -Sconosciuto-) Cinerea e Atreus sembravano assai desiderosi di menare le mani/zampe. Dopo aver visto che tutti erano in un modo o nell'altro, erano pronti, il vecchio estrasse l'ascia da dietro la schiena, prese la mira e colpi in piena testa uno dei due Draugr, congelandolo; l'altro venne preso in pieno dalle frecce di Atreus, mentre quello alla sinistra venne attaccato dai due draghi e scaraventato su una roccia con una violenta, doppia testata; proprio come immaginava il vecchio uomo, appena lo scontro era iniziato, altri Draugr emersero dalla cenere dei fuochi, le fuse armi in mano e desiderosi come non mai di lotta! La battaglia divenne una vera e proprio macello; i draugr, molto più numerosi, attaccavano con violenza i membri dello strano gruppo, che si difendevano accanitamente: Kratos, la fedele ascia in mano, colpiva a destra e sinistra con rapidi e letali colpi, che a stento trattenevano la furia e la violenza dentro, facendo volare arti o teste del nemico a ogni fendente; se il nemico era distante, l'uomo lanciava la sua ascia per congelarlo e prendendo i rimanenti a pugni, pugni pieni di una brutalità e una rabbia primordiali e da sempre conosciuti da quel vecchio, ma ancora letale, guerriero; qualora i pugni non bastavano, all'uomo bastava richiamare l'ascia e finirli; qualora erano troppo vicini e lo attaccavano, l'uomo non si scoraggiava ne provava paura! Li bastava abbassarsi per schivarli o li parava con il suo -scudo portatile-, come Cinerea lo aveva soprannominato appena visto, rimanendo anche piuttosto sorpresa poiché non aveva mai visto niente del genere! Nonostante sembrasse distrarsi, la draghetta in realtà aveva i riflessi sempre affilati come la lama della sua coda e schivava perfettamente i colpi nemici, goffissimi in confronto ai suoi agili movimenti, prima di contrattaccare con una velocità e grazia incredibili e ineguagliabili per quei non-morti o per animali come i lupi; neanche le Scimmie o i Grublins erano cosi veloci ed eleganti, un eleganza che non sminuiva la violenza e l'agressività dietro essi: le sue artigliate infliggevano profonde ferite hai nemici, mentre i suoi precisi colpi di coda, simili a una frusta li stordivano e per finirli usava le due lame delle sue ali o sulla coda "veramente maestoso" commentava il draghetto viola mentre si fermava a guardare come se la cavasse la comp..amica! Neanche il giovane drago scherzava per quanto riguardava la lotta, non essendo per niente inferiore in quel campo rispetto agli altri due: era meno rapido e aggressivo dell'amica , ma i suoi colpi erano fisicamente più forti, sferrati con una forza notevole come la sua massiccia muscolatura confermava, senza, però, comprometterne la velocità e la grazia; maestoso anche lui, le sue testate facevano volare via i suoi nemici e le sue zampate infliggevano danni considerevoli anche se le non erano le unghie affilate a colpire il bersaglio e un suo colpo di coda, per quanto lento e goffo, rispetto a quello della draghetta, aveva più massa e forza, e scaraventava a terra i nemici quasi sempre! Sebbene non sembrasse, il draghetto era anche molto veloce e agile, e schivava o parava con le robuste ali i goffi colpi del nemici. Il draghetto udi un distinto sibilio mentre una freccia sfrecciava accanto alla sua testa e centrava un nemico che tentava di attaccarlo di lato: dietro ai più vecchio, Atreus scoccava una dietro l'altra frecce letali, la cui precisione mortale quasi rivaleggiava con quella di notò il drago viola mentre assisteva all'abilità del giovane; a differenza dell'amico, però, Atreus scoccava le frecce con più rapidità e meno controllo, benché ancora notevolmente precise "da grande diventerà un arciere di altissimo livello" affermò il draghetto mentre schivava con un balzo un violento fendente a due mani di uno dei Draugr e contrattaccava con una tremenda testata, abbastanza forte da scagliare in aria il nemico, che subito venne trafitto da ben tre frecce, tutte in punti vulnerabili; il drago viola non poté che sorridere al ragazzo per quel improvvisato lavoro di squadra, venendo ricambiato. Si, Atreus si stava proprio divertendo per quella battaglia, per quanto suo padre dicesse di prenderle seriamente, ma che ci poteva fare? Per lui era impossibile non rallegrarsi quando una delle sue frecce colpiva in pieno uno dei nemici e lo riduceva a un ammasso di cenere, o non rimanere ammagliato dinnanzi alle considerevoli abilità di combattimento del padre e dei due draghi: che si trattasse della ferocia e disciplina di Kratos, dell'agilità ed eleganza di Cinerea o della forza e del vigore di Spyro, ognuno di loro tre era per lui un modello, e lui stesso si chiese se mai sarebbe diventato bravo come loro; ad un tratto, qualcosa attirò lo sguardo del suo occhio allenato: una vera e propria palla di fuoco che, come una meteora, sfrecciava per l'aria, dritta verso Spyro! "ATTENTO!" gridò il ragazzo, avvertendo il drago viola, intento a finire un altro Draugr con una testata; grazie all'avvertimento, il draghetto riuscì, con un agile capriola, a schivare appena in tempo la micidiale palla di fuoco; Spyro sgranò li occhi quando il micidiale colpo, a contatto con la terra, esplose, sciogliendo in un istante la neve e lasciando il terreno bruciacchiato; prima che potesse chiedersi da dove venisse, un ennesimo urlo di Atreus lo avverti di un altra palla di fuoco in arrivo; schivata anche quella, il draghetto, avendo capito l'angolo della traiettoria, si girò e alzò la testa, vide, su un alto ripiano nelle vicinanze, un Draugr, ma diverso dagli altri, poiché il suo braccio era rosso!? Eh, si, non aveva le traveggole, l'arto del nemico era proprio rosso e luminoso, un bagliore che andò sempre più a crescere, sempre di più, finché, raggiunto il suo apice, esplose! Spyro non poté che guardare stupito come l'arto era ora avvolto dal puro fuoco, o era, lava? Con un ruggito, il nemico oscillò il suo braccio infuocato verso il prossimo bersaglio, e da esso parti un altra palla di fuoco, diretta dritta verso Cinerea! La draghetta, accortasi della minaccia, schivò agilmente il colpo, con gran sollievo dell'amico, che subito fu costretto a schivarne un altro " riesce a lanciare fuoco!? Com'è possibile?" si chiese il drago viola, prima di abbassarsi per schivare un fendente di spada di un Draugr, rapidamente abbattuto da una salva di frecce di Atreus "Mia madre una volta mi ha detto che alcuni Draugr posseggono poteri speciali, ma non li avevo mai visti prima d'ora!","fantastico! Quindi non solo dobbiamo affrontare dei dannati non-morti che non vogliono proprio saperne di restare morti, ma anche dei non-morti con dei poteri magici!?" sbuffo Cinerea acida, mentre colpiva con la coda un altro nemico, scaraventandolo a terra; con un imprecazione, la draghetta fu costretta a schivare un altra palla di fuoco/lava. "Chi se né occupa?" a rispondere, ci penso Atreus che, incoccato un arco, inizio a lanciare diverse frecce al -Draugr Tiratore- abbattendolo "non sono molto resistenti" disse Atreus con un sorriso, ma facendo l'errore di distrarsi "ATTENTO!" il ragazzo ebbe appena il tempo di girarsi, prima di vedere un altra palla di fuoco diretta proprio verso di lui! Istintivamente il giovane chiuse li occhi e alzò le mai per ripararsi, mentre i due draghi si lanciarono per proteggerlo..ma non c'è ne fu bisogno! Kratos, vedendo già da prima come il giovane si era prima distratto e adesso era in pericolo, afferrò il Draugr con cui stava combattendo e lo lanciò su altri due (distruggendoli tutti e tre tanta era la forza), poi scattò verso la posizione del giovane, si mise fra di lui e il proiettile infuocato e lo deviò con lo scudo, ma quello fu niente..l'uomo rivolse in dietro il braccio con lo scudo, avvolto da delle strane vibrazioni dorate, poi lo fece velocemente scattare in avanti; dallo scudo parti un vero e proprio proiettile energetico che colpi in pieno il -Tiratore Draugr- distruggendolo! I due draghi non poterono che guardare scioccati ciò "ha assorbito il proiettile nemico e glielo ha rilanciato contro!? Come hai fatto?" non poté che esclamare il draghetto viola stupito "Un vecchio trucco praticato da anni..e uno scudo magico..ora concentratevi" disse l'uomo marchiato mentre si girava verso una parte della radura da cui uscivano altri Draugr, fra cui dei Tiratori; senza dire niente, i membri del gruppo si lanciarono sulla minaccia! Kratos e Spyro aprirono la via, menando colpi a destra e sinistra, Atreus li copriva con le frecce e Cinerea colpiva i fianchi. Un non-morto, appena sbucato dalla cenere, provò a colpire Kratos da dietro, ma l'uomo, avvertito dal suo sesto senso, allenato da centinaia di battaglie, si voltò rapidamente e vanificando il suo tentativo con lo scudo, prima di finirlo con un asciata dritta sul malridotto cranio, poi si voltò rapidamente a bloccare un altro attacco e subito colpi l'aggressore con lo scudo, scaraventandolo via, poi lanciò la sua ascia su un nemico, congelandolo, e lo finì riducendolo in mille pezzi con un calcio, prima di richiamare la sua ascia e finire l'altro, riavvicinatosi nel frattempo; un sibilio avverti l'uomo di una palle da fuoco in arrivo, ma li basto parare rapidamente il colpo e rispedendoglielo contro! Spyro, nel frattempo, aveva lanciato un nemico in aria e, raggiuntolo con un abile balzo, lo colpi con vari e precisi colpi aerei, prima di scaraventarlo a terra e finirlo con un -incornata in tuffo- come veniva chiamata, poi né lancio in aria un altro, afferrò la sua malridotta gamba con la bocca e inizio a sbatterlo a destra e a sinistra, prima di lanciarlo su un altro nemico; schivato una palla di fuoco, il draghetto caricò il tiratore, e lo travolse! Cinerea non poté che sorridere quando eliminò uno dei Draugr con un preciso colpo di coda alla gola (o dove doveva essere), data durante un'agile acrobazia; giratasi, la giovane fronteggiò l'altro: schivati i suoi goffi tentativi di ferirla, la draghessa reagì con una doppia colpo acrobatico delle sue zampe posteriori, prima di ruotare su se stessa mentre era in aria e ferendo ulteriormente il nemico con le lame sulle sue ali e finirlo con una poderosa zampata, resa più forte dalla giravolta di prima; quando un altro nemico provò ad attaccarla, lei semplicemente ruoto all'indietro, ferendo il torso nemico con la sua coda, prima di trafiggerlo con entrambe le sue ali e finendolo con una testate nel mento (o in quello che ne rimaneva); l'ultimo nemico venne eliminato da Atreus che, con rapidità mortale, lo trafisse varie volte con le frecce.
"sono stato d'aiuto?" chiese Atreus mentre si rimetteva l'arco sulle spalle; prima che i due draghi potessero confermarlo, ci penso Kratos a precederli "se vuoi aiutarli distraili! Concentrati su quelli di cui non c'è ne stiamo occupando noi, ma solo quando non è rischioso" anche se un pò deluso, il giovane annuì "va bene" sussurrò il giovane prima di muoversi e avanzare verso il limitare dell'area, mentre i due draghi (delusi perché il vecchio non avesse lodato il ragazzo, che, in effetti, era stato bravo) affiancavano il vecchio; dopo aver setacciato l'are in cerca di qualcosa, i più vecchi raggiunsero Atreus, intento a leggere e appuntare su un quaderno blu, una misteriosa scritta luminosa, i cui caratteri erano sconosciuti ai due draghi "che cosa dice?" chiese Kratos mentre si avvicinava con i due draghi, curiosi anche loro "C'è un villagio -Jotnar-","-Jotnar-?" disse Spyro sorpreso: non aveva mai sentito una parola simile, e, aggiudicare dall'espressione di Cinerea , nemmeno lei "Si, -Jotnar-, ovvero -Giganti-","Giganti!?" esclamarono i due draghi sbalorditi: da quello che i Guardiani li avevano raccontato, i giganti erano degli esseri colossali che un tempo camminavano per il mondo ed era da loro che discendeva il termine ora usato per indicare qualsiasi creatura -extra large-."Conosci altre lingue?" non poté che chiedere Spyro curioso, il giovane annui "un po', solo quelle che conosceva mia madre, ma sono tutte collegate, quindi alcune volte riesco a capire cose che non dovrei sapere", i due draghi non poterono che guardare il giovane, ammirati "ma lo sai che sei molto intelligente" non poté che sorridere Cinerea ammirata; Atreus, poco avvezzo ai complimenti, non poté che grattarsi la testa imbarazzato "bé! Se lo dite voi, a me non sembra una gran cosa", "ma è vero! Quanti sono così abili con le lingue alla tua età? Non è sbagliato definirti molto intelligente, se non geniale" non poté che confermare Spyro, imbarazzando ancora di più il giovane "in effetti","in effetti dovremmo muoverci prima che arrivino altri Draugr" disse Kratos, interrompendo il giovane che, cupo in volto, non poté che annuire e seguire il possente padre, pronto per arrampicarsi su un muro roccioso e costellato da simboli gialli, per uscire dall'area, seguito da lì a poco dai due draghi, cupi o adirati in volto

"Potresti lodarli qualche volta" non poté che dire Spyro, mentre camminava a fianco dell'uomo lungo un valico roccioso, che li teneva anche lontani dalla sinistra foresta intorno "io lo lodo quando mi pare e quando c'è nè bisogno; fare il contrario sarebbe viziarlo" il giovane drago non potè che scuotere la testa, anche per togliersi di dosso la lenta neve che stava scendendo, iniziando a colorare di bianco il paesaggio "ma qualche complimento ogni tanto..e poi è stato bravo, no?","questo lascialo decidere a me" uno sbuffo alle spalle dei due li fece voltare: Cinerea, proprio dietro di loro con Atreus, non poteva che guardare Kratos in modo davvero pericoloso, a cui l'uomo rispose con uno sguardo di indifferenza; senza dire una parola, la draghetta superò i due maschi e si bloccò solo poco più avanti "e che cosa avrebbe sbagliato stavolta ?"chiese la giovane con voce mortalmente fredda, come solo una Dragonessa del Ghiaccio poteva essere, il che fece venire più di un brivido a Spyro visto che Cinerea non era una Drago del Ghiaccio ma del Vento (o almeno quello che il giovane drago immaginava visto che la dragonessa nera aveva come elemento meno -buio- proprio il Vento), il che significava che doveva essere proprio arrabbiata e ciò non lo faceva stare tranquillo, persino Atreus sembrava un po' spaventato dal suo tono; Kratos al contrario non parve (o non volle) notare la minaccia e, con voce calma, ma che faceva trasparire irritazione, rispose "niente di serio" queste parole fecero spalancare la bocca a tutti i più giovani! Atreus in particolare, non sapeva se dover rimanere sorpreso o essere pieno di gioia, visto che suo padre non aveva, per una volta, trovato un errore in lui "anche se dovrebbe rimanere più calmo e concentrato","e ti pareva" Cinerea, invece, passò da un espressione sgomentata a una di pura Rabbia "e allora PERCHE' NON","ho già risposto al tuo compagno..e tu non dovresti distrarti, né è questo il luogo per parlarne" un verso di stizza, salito direttamente dal ventre, proruppe dalla bocca della giovane "e perché no? Dillo, invece, che stai cambiando volontariamente discorso per evitare di risponder.." un verso stridulo, emesso da dietro, interruppe la giovane, la quale, girandosi riuscì, più per istinto e fortuna, a schivare un affondo di lama che stava quasi per perforarle la testa! Davanti a lei si ergeva una creatura simile a quella glaciale incontrata prima di tornare a casa, data la stessa luce assassina che li brillava negli occhi e i simboli sulla testa, ma vestita e senza la pelle bianca della prima, bensì celeste, mentre quella di prima era -congelata- questa era più- raffreddata-, ma altrettanto malvagia; la creatura, vedendo che l'affondo di prima non aveva colpito il bersaglio, emise uno strillo di ira e provo nuovamente a colpire la dragonessa, ancora sotto shock per essersi cosi improvvisamente avvicinata alla morte..ma la giovane non era ancora bloccata! Schivato, un po' goffamente, il colpo, la draghessa provò a trafiggere il nemico con le ali, ma questi fece un rapidissimo balzò all'indietro e scatto nuovamente in avanti per decapitare la giovane, la quale, a causa della fretta nel colpire, era rimasta sbilanciata e poté solo alzare le ali per difendersi dal violento colpo! Un cozzare di metallo contro metallo giunse alle orecchie della giovane, che, lentamente, abbassò l'ala vedendo che la lama del nemico era stata bloccate niente di meno che dall'ascia di Kratos! Vedendo come la possibilità di colpire la sua -preda- era stata mandata in fumo, la creatura invenì piena di rabbia omicida contro il responsabile, parlando una lingua che il vecchio guerriero non capiva, e neanche li importava..quando la creatura provò a mettere forza, decisamente notevole, nella lama per sfondare la difesa del vecchio, lui reagì alla stessa maniere e, pur con un solo braccio contro due, vinse lo stesso, sbilanciando la creatura e, prima che questa reagisse, le spicco un bracci di netto con un fendente, facendola urlare per il dolore "quindi è vulnerabile hai colpi d'ascia a differenza dell'altra..utile" notò il vecchio mentre, con lo scudo, parava un disperato fendente della creatura, che, anche senza un braccio, provò comunque a reagire, ignorando il dolore..l'uomo non ebbe pietà di lei. Afferrato al volo l'unico braccio rimasto, il vecchio la tiro verso di se, poi la colpi con un pugno nello stomaco, la inchiodo a terra e con il piede le schiaccio brutalmente la testa! Gettato da parte il corpo, che subito si dissolse in neve, il vecchio guerriero si girò verso la dragonessa, ancora sotto shock e verso li altri due giovani, rimasti attoniti tanto rapidamente si era svolto tutto "ecco perché non bisogna distrarsi quando si visita una terra sconosciuta, mi avete capito? mi hai capito? Ora in marcia" disse lui freddamente mentre si allontanava; l'unica cosa che poté fare la giovane fu abbassare la testa, sapendo che il vecchio aveva ragione, e seguendolo senza dire una parola, come li altri due "un altra cosa" disse il vecchio uomo all'improvviso, facendo alzare la testa alla giovane, mentre li altri due guardavano curiosi "schivata niente male..ma cerca di rimanere calma quando contrattacchi o finirai sbilanciata!" disse lui con uno sbuffo, facendo spalancare la bocca della giovane (e degli altri due) "ma sentilo..prima mi fa pesare il mio errore e ora mi loda? Vallo a capire!" non poté che esclamare Cinerea incredula, facendo annuire li altri due maschi, altrettanto scioccati "vi muovete! Non abbiamo tempo da perdere".
"Quello è uno scrigno!?", non poté che esclamare Spyro indicando con l'ala l'oggetto davanti a se "mi pare evidente" rispose Kratos, senza un briciolo di ironia, mentre si avvicinava: si, era proprio uno scrigno, ma ben diverso da quelli austeri di prima, fatti in legno; questo era molto più grosso e fatto di un metallo dorato e cosparso di diverse pietre preziose; non era difficile capire che qualuque cosa dovesse esserci dentro, era chiaramente molto prezioso! Apertolo senza tante cerimonie, il gruppo ci trovo dentro diversi oggetti, che andavano da vasi o bicchieri metallici a qualche altra chincaglieria, sebbene trovassero anche un po' di argento e qualcos'altro; Kratos, in particolare, prese un piccolo sacchetto e, aprendolo, fece cadere sulla mano una strana pietra romboidale con uno strano simbolo dipinto sopra; osservandola bene, l'uomo notò che era fatta di qualche sorta di minerale che non conosceva e, sopratutto, notò che si incastrava perfettamente con uno dei due spazi vuoti sulla sua ascia. Parlando con la moglie a proposito di essi, l'uomo si ricordava ancora la curiosa risposta di lei "uno per l'Attacco Pesante, l'altro per l'Attacco Leggero" l'uomo capì solo ora cosa si riferisse "fatevi un attimo indietro" disse lui all'improvviso, mentre inseriva la pietra in uno degli spazi; i giovani, un po' confusi, obbedirono (incredibilmente, anche Cinerea, sebbene con qualche ripensamento): concentrandosi, l'uomo avverti il potere della Pietra..avvertì le sue parole, il suo desiderio! Essa li disse il modo..e lui l'accontentò! Concentrando i suo intenti e la sua volontà, Kratos alzò l'ascia all'improvviso e da essa si sprigiono un enorme onda d'urto, talmente forte da spazzare via la neve intorno e far cessare brevemente la nevicata! I due draghi, che si erano coperti la faccia con le ali per ripararsi dall'onda di energia, non poterono che guardare sbigottiti l'uomo immobile, l'ascia ancora alzata, mentre la neve riprendeva a caderli intorno, facendolo sembrare una statua di un potente guerriero! Abbassando lentamente l'ascia, l'uomo si giro a guardare i più giovani, ognuno dei loro volti contratti in espressioni di piena incredulità "come ci sei riuscito!'" non poté che esclamare il drago viola stupito: mai aveva assistito un potere simile, neanche quando usato dalle armi magiche delle Scimmie "io so come! Hai trovato una Pietra Runica dell'Attacco, anche conosciuto come Attacco Runico!" i due draghi non poterono che girarsi a guardare confusi Atreus, persino Kratos fece come loro "Attacco Runico?" chiese Cinerea smarrita: neanche lei aveva mai sentito parlare di una cosa del genere; delle rune si, ma di cose chiamate Attacchi Runici mai! Il ragazzo annuì nuovamente, a metà fra lo stupito e l'eccitato "Gli Attacchi Runici sono delle Pietre Magiche intrise con un particolare tipo di magia, in grado di scatenare Incantesimi Elementali al comando; ogni Pietra ha il suo tipo di Incantesimo e, variando è possibile scatenare attacchi diversi! Mamma mi disse che sono divisi in Attacchi Leggeri e Pesanti in base a come agiscono e quando ci mettono per Riprendersi, tuttavia ci vogliono degli oggetti adatti per usarli, come l'ascia magica" i due draghi non poterono che rimanere ancora più sorpresi a queste nuove informazioni che entravano nella loro testa e che mai avrebbero immaginato, aspetta che lo sapessero i Guardiani "in ogni caso non funziona più!","come!?" l'uomo guardò là Pietra, che adesso non appariva più luminosa come prima "ci ho provato a utilizzarla nuovamente, ma invano. Doveva essere l'ultimo residuo di magia rimastogli","ehm..veramente" Atreus ebbe la tentazioni di chiederli se l'avesse ascoltato (come faceva lui di solito) ma sapeva che si sarebbe irritato, quindi opto per spiegarli che li Attacchi Runici erano dotati di quantitativi enormi, se non illimitati, di magia, ma era necessario attendere che si -ricaricassero- ("come una batteria" aggiunse Spyro, sebbene nessuno dei due umani lo capissero) per usarli nuovamente. Finito di prendere quello che serviva, il gruppo ripartì spedito verso la metà

Superata una grossa roccia che bloccava la strada (Kratos la sollevò per permettere il passaggio, sebbene Cinerea non si fidasse a passare sotto, preferendo superarla in volo, nonostante Kratos continuasse a sorreggerla anche per lei ("casomai Qualcuno perde la presa e mi cade in testa","tanto c'è l'hai dura!" ) il gruppo si ritrovo davanti.."ecco la Montagna!" non poté che esclamare Atreus al culmine della felicità: davanti a loro, immersa nelle nebbie, ecco svettare in lontananza l'immensa mole della -Montagna più alta dei Nove Regni-, in attesa che qualcuno la raggiungesse, ma per fare ciò, era necessario passare prima una serie di ponte avvolto dalle nebbie, l'unica via, poiché il resto era circondato da rocce; il problema era che il suddetto ponte, e si vedeva chiaramente, non era in buono stato! Senza badare a ciò, il ragazzo corse rapidamente su di esso "ragazzo fai attenzione" lo ammoni il vecchio padre mentre si avvicinava lentamente; anche i due draghi ammisero che il ponte non era per niente sicuro, cosa di cui il più giovane non se né rese conto "è a posto, vedete?" disse il giovane mentre spavaldamente (e, aggiungiamo, stupidamente) iniziò a saltellarci sopra per provarlo "Atreus, guarda che il ponte non è sicuro, smettila o rischi grosso" provò ad avvertirlo Spyro, senza successo "ohh andiamo, non vedete che è più robusto di un DraugrAAA!"dinnanzi all'ennesimo salto del giovane, l'asse del ponte cedette improvvisamente, e fu solo per fortuna che il ragazzo riusci a rimanerci aggrappato "PADRE! SPYRO, CINEREA! AIUTO!!" gridò il giovane mentre tentava di rimanere aggrappato agli assi pericolanti, mentre il ponte iniziava a cedere! "TIENI DURO!" gridò Kratos mentre si preparava ad andare in soccorso di suo figlio, venendo bloccato dai due draghi "aspetta Kratos, c'è né occupiamo noi!" disse Spyro mentre spiccava il volo, seguita da Cinerea: L'avrebbe raggiunto e lo avrebbero tirato in salvo senza problemi, ma poi accadde! Un'improvvisa folata di vento colpi in pieno i due draghetti, spingendoli via dal giovane; ogni volta che i due provavano a tornare indietro, la folata si rifaceva viva, spingendoli nuovamente via "questo vento non è normale" non poté che grugnire Kratos mentre, imprecando, avanzava lentamente verso il giovane, sempre più in procinto di cadere nel vuoto! "AIUTO!" grido Atreus mentre lottava per rimanere aggrappato "mantieni la calma" disse il vecchio uomo mente si avvicinava cautamente al giovane: afferratolo appena prima che l'asse si rompesse, il vecchio strinse nelle robuste braccia il più giovane, ma ecco che il ponte, non potendo reggere altro peso, si ruppe! I due uomini non poterono che gridare mentre precipitavano nel vuoto, ma ecco i due draghi che, non volendo lasciare che accadesse, lottarono con tutte le loro forze contro l'innaturale e malefico vento fino a superarlo! Volando in picchiata, i due draghi raggiunsero i due uomini e li afferrarono al volo, ma ecco che il maligno vento ritornava ancora più forte, spingendoli più in profondità! I due draghi lottarono a lungo e con tutte le loro forze contro quel vento che pareva volerli far schiantare sulle rocce della gola e, dopo uno sforzo immane, i due riuscirono a venirne fuori da quelle tremende correnti d'aria, finendo per atterrare, bruscamente sul terreno, con i due uomini; erano tutti un po' danneggiati ma, nel complesso, salvi "non ci è andata tanto male?" non poté che esclamare Atreus mentre si rialzava, beccandosi un occhiataccia del padre "VACCI PIANO! La fretta ci costerà caro!","per una volta sono d'accordo con lui" non poté che dire Cinerea mentre cercava di far riprendere i muscoli intorpiditi dallo sforzo "ehm, temo che i nostri problemi non siano finiti" disse Spyro un po' nervoso: girandosi, il gruppo scopri di essere finito in una vasta area pietrosa, chiaramente i resti di qualche grossa struttura che, con il passare del tempo, era stata reclamata dalla natura. Ma, al momento, il gruppo non era interessato alle bellezze architettoniche dei ruderi, poiché erano circondati da un intero gruppo di Draugr! Preso dallo spavento, estrasse rapidamente l'arco, mentre Spyro si mise in posizione pronto alla lotta; li unici che non fecero alcun movimento furono Cinerea e Kratos, rimanendo fermi come se niente fosse; il perché venne capito dai due ragazzi subito dopo: nessuno dei non-morti si stava muovendo! Si, era proprio cosi, i non-morti erano lì, immobili come delle statue, senza dare cenno di movimento, e non solo quello! Guardando più da vicino, si notava che avevano tutti la la testa abbassata e persino i fuochi che li animavano sembravano spenti; erano lì, come pietrificati, in attesa di qualcosa. Curiosi, i due giovani si avvicinarono al primo davanti a loro "ma sono..morti?" si chiese Spyro osservando l'essere dormiente dinnanzi a lui "vorrai dire..più morti?" disse Atreus mentre si avvicinava ulteriormente alla fredda e silente figura; dietro, la dragonessa nera e l'uomo pallido osservano la scena silenziosi, ma non più immobili: Cinerea si stava mettendo in posizione di lotta e oscillava sempre più rapidamente la coda mentre Kratos estraeva lentamente l'ascia "ragazzo, drago" disse lui lentamente quando i due incauti si erano avvicinati troppo alla sagoma non-morta; il perché divenne rapidamente chiaro: appena sfiorata la figura con il loro alito, reso pesante dal gelo, quella si era animata improvvisamente, le fiamme di Rabbia che si riaccesero subito appena percepiti due esseri viventi; i due incauti sobbalzarono rapidamente all'indietro e, girandosi, videro che, come un effetto a catena, anche li altri Draugr si svegliarono dal lungo sonno "non sono per niente morti!" imprecò Atreus mentre incoccava una freccia e la scagliava nell'occhio del non-morto, facendolo gemere ma non bloccandolo, per quello ci volle una precisa ascia in testa da parte di Kratos! Ben presto tutto si trasformò in una rissa confusa: Spyro colpì con una precisa testata un non-morto che stava provando a colpire Atreus alle spalle, scagliandolo via; il giovane restituì il favore colpendo in piena testa un altro Draugr che stava per fare lo stesso con il draghetto, finito rapidamente con un rapido colpo di coda rotante; un secondo provò a prenderlo hai fianchi, ma le frecce di Atreus lo bloccarono subito, dando il tempo a Spyro di occuparsi di un terzo, scaraventando all'aria con una capriola dell'intero corpo e poi finendo il secondo con una violenta zampata; un altro Draugr provò a colpire Spyro con la spada smussata, ma il draghetto bloccò il colpo con l'ala e poi afferrò il nemico per la gamba, lo sollevò sopra la sua testa e lo fece schiantare con violenza a terra, poi lo scaravento con una mezza giravolta su altri non-morti che avevano preso di mira Atreus, atterrandoli: ci pensò Atreus a finirli con raffiche di freccie; un altro nemico provò a prendere alle spalle Atreus ma il draghetto viola, con un potente salto, lo raggiunse e lo atterrò con una zampata, ma questi si rialzò con poco danno "questo e più resistente degli altri" disse il drago viola mentre parava un fendete e contro batteva con un altra zampata, atterrandolo nuovamente, ma questi si rialzò ancora, sebbene pesantemente ferito stavolta, tuttavia Spyro notò che un altro Draugr sarebbe già ceduto dopo quei colpi, il drago viola era sempre stato bravo ad analizzare quanto erano resistenti i nemici e quanto ci sarebbe voluto per farli cadere, e ciò li fece riaffermare le parole di prima "si vede che è più vecchio degli altri! Mamma mi ha detto che, più invecchiano, più i Draugr diventano forti" Spyro non poté che annuire alle parole del giovane, intento a difendersi a suon di frecce da dei nemici; abbassandosi per schivare un altro colpo, il drago viola scaraventò all'aria il nemico, lo raggiunse con un balzo e lo afferrò per la gamba, poi, con una brusca girata, lo scaraventò verso i nemici che assaltavano Atreus, eliminandoli, il ragazzo ricambiò nuovamente il favore colpendo con una precisa freccia nell'occhio un Draugr che stava provando a colpire Spyro da dietro, rapidamente abbattuto con una codata..C'era da dire che non se la stavano cavando per niente male! Dall'altro lato del campo di battagli, verso il ponte da cui erano caduti, stava avvenendo un insolita collaborazione: Kratos e Cinerea erano schiena contro schiena (o meglio, schiena contro coda), circondati da un folto gruppo di non-morti, e, dalle occhiate che si lanciavano, non erano felici di ciò! Dopo l'ennesima occhiata, quasi a dire "non intrometterti!"i due si lanciarono uno da una parte e uno dall'altra, combattendo ognuno per conto proprio e più lontano possibile dall'altro, o almeno così volevano: Kratos stava oscillando con violenza e disciplina la sua ascia, abbattendo qualsiasi nemico davanti, non lasciando a loro nemmeno il tempo per alzare le loro armi; il massacro che stava facendo era davvero tremendo e inarrestabile, quando, all'improvviso, l'uomo non schiaccio un qualcosa di molle e scaglioso "un serpente?" si chiese l'uomo prima di sentire un imprecazione alle sue spalle "peggio!" dietro di lui, Cinerea non poté che ringhiare all'uomo pallido, colpevole di averli schiacciato la coda! La giovane draghessa era impegnata ad affrontare ben cinque Draugr contemporaneamente, abbattendone quattro prima che il quinto non la costrinse ad arretrare e a far finire la sua coda sotto il piedono di quel imbranato! La giovane sfogò rapidamente la sua rabbia sul nemico davanti, colpendolo con veloci e laceranti colpi senza darli scampo, finendolo infine con una rapida giravolta dell'intero e sinuoso corpo, facendo volare il -bersaglio- dritto dietro di lei..e proprio su Kratos! Per fortuna che l'uomo marchiato, finito con un asciata un nemico, si accorse in tempo del nemico volante e lo respinse con un violento colpo di scudo, prima di iniziare a guardare male la draghetta, che si limitò a sorridere divertita in risposta..almeno finché l'uomo marchiato non prese la mira e lanciò l'ascia dritto verso di lei! La giovane si scansò rapidamente dal colpo che andò a centrare, invece, un Draugr dietro di lei; benché avesse notato che il colpo era troppo in altro per colpirla (almeno fatalmente, sfregiarle la testa no) la giovane non resisti a dare al vecchio un occhiataccia; questi, scaraventato a terra un nemico con un violento colpo di scudo, si limitò a richiamare la sua ascia, che sfreccio dritta sopra la testa di Cinerea, facendola nuovamente imprecare! Poveri i Draugr che dovettero subirsi la sua rabbia, venendo annientati da acrobatici e furibondi colpi di coda, ali e zampe, affilate come rasoi, cosi come le occasionali testate che li scaraventavano via, in genere in direzione di Kratos, che si vendicava lanciando la sua precisa ascia su i nemici, arrivando sempre vicina a colpire Cinerea..li sguardi che si lanciavano facevano più paura dei non-morti, e a un certo punto pareva che i due fossero in procinto di -cambiare bersaglio- se una palla di fuoco non finì dritta in mezza a loro! Sopra un altura, vi erano dei -Draugr Tiratori-, circa tre, che subito iniziarono a lanciare palle di fuoco hai nemici! Una delle palle di fuoco venne deviata con successo da Kratos, che subito uso il potere di contrattacco dello scudo per -restituire il favore- abbattendo uno dei nemici; il secondo provò a colpire Spyro, intento a vedersela quattro nemici contemporaneamente, ma le freccie di Atreus glielo impedirono con successo, prima che questi venisse colpito dall'ascia di Kratos e abbattuto! Cinerea, invece, fu costretta a schivare le palle di fuoco del terzo e, in contemporanea, ad affrontarne altri Draugr che l'assalivano: una parte di lei, anche della confusione della battagli, si sentiva impotente vedendo come Kratos e Atreus stessero occupandosi con successo dei tiratori, mentre lei non poteva colpirli visto che lei stava a distanza e non aveva i suoi poteri; odiava sentirsi impotente e ad affidarsi agli altri, e quanto avrebbe voluto reagire! All'improvviso, la giovane, durante una schivata, senti di aver schiacciato una cosa: un qualcosa fatto di cristallo!? Improvvisamente una scarica di enegia attraverso il suo corpo! un ghigno si fece largo sul suo volto quando realizzo cos'era quell'energia! Vedendo una palla di fuoco volare verso di lei, la giovane non si mosse ma prese un bel respiro ed espiro una folata di vento talmente forte da respingere il proiettile dritto verso il mittente, abbattendolo! Sorridendo trionfante, Cinerea osservò gli Draugr dinnanzi a lei, i quali, per niente intimoriti da quello che era successo (sempre se esseri del genere provavano paura) e prese un bel respiro;, quello che usci subito dopo dalla bocca fu un vero e proprio tifone di vento, talmente forte da far volare via i nemici e schiantare sul muro con tale forza da eliminarli! La draghetta guardò i loro corpi si tramutavano in cenere e sorrise nuovamente: ora si sentiva meglio; dietro di lei, i maschi la guardavano sorpresi "Uao..quindi anche lei ha dei poteri diversi da quelli che mi aspettavo" Spyro non poté che annuire, mentre guardava ammirato l'amica "Si! Come tutti i draghi anche Cinerea ha dei poteri..mh, aspetta! Cosa intende con -poteri diversi da quelli che mi aspettava-?" chiese il draghetto viola confuso, ottenendo risposta immediata "Bè..non pensavo che i draghi sputassero..che cos'era..vento!? Forte..quasi incredibile come sapere che potessi sputare, oltre al fuoco, anche il ghiaccio!" ora il drago viola era ancora più confuso: tutti sapevano che i draghi sputavano elementi diversi, fra cui ghiaccio e vento. Prima che potesse approfondire, Kratos interruppe i giovani per chiedere ad Atreus di tradurre una scritta su un pilastro vicino (e ignorando Cinerea, che, chiaramente, stava per chiedere arrogantemente se era stata brava, e ciò la infastidì molto..la draghetta odiava essere ignorata) dopo aver letto la scritta, il giovane scosse la testa sorpreso "un tempo questa struttura era un mercato!","un mercato?" chiese Spyro confuso, non aveva mai visto un mercato prima d'ora e di certo non se lo aspettava così; il giovane annuì "si..un tempo i Giganti venivano a commerciare con li Dei","Aspetta! Dei e Giganti venivano qui a commerciare!? Credevo che li Dei vivessero in piani diversi e non potessero manifestarsi direttamente nel mondo mortale! E poi, da quando li Dei commerciano?" non poté che chiedere Cinerea sorpresa; a rispondere ci pensò Kratos "non è esattamente così: è vero che li Dei vivono lontano dagli uomini (più per arroganza che altro), ma niente impedisce loro di apparire in carne ed ossa davanti a essi, e poi li Dei stessi, per quanto immortali, hanno li stessi desideri degli uomini, altrimenti perché pretenderebbero offerte?" i due draghi non poterono che annuire, prima di fermarsi a pensare "quindi..li Dei sono come i mortali ma più forti!" chiese il draghetto viola, mentre nella sua testa si stava formando un ipotesi a proposito di un certo individuo, sebbene doveva aspettare una conferma "più forti e immortali..più o meno" le ultime parole dette dal vecchio a bassa voce, e in tono cupo, cosa che non sfuggi ai due draghetti. Prima che potessero rispondere, Atreus attirò la loro attenzione su di se: il giovane stava guardando la scritta appena tradotta quando disse una cosa "mi chiedo se anche Odino veniva qui a commerciare" quel nome fu come un -campanello di allarme- nella mente del giovane drago; prima che potesse chiedere, un fortissimo rumore attirò la sua attenzione! Era come se qualcuno stesse colpendo con estrema violenza della roccia: il tonfo si fece sempre più forte a ogni colpo, e, dagli scricchioli, si capiva che, qualunque cosa stesse colpendo, stava per cedere! Il gruppo capì subito da dove venissero quei rumori "sta sbucando dal muro" esclamò Atreus mentre indicava un muro coperto da un pilastro, vicino a un grosso precipizio all'estremità del campo; proprio come aveva detto il giovane, un ennesimo colpo fece crollare la colonna e ruppe il muro, facendo finire i resti in fondo al crepaccio: dai resti del muro distrutto, in alto, saltò giù un altro Draugr, ma questo era differente dagli altri, poiché molto più alto e massiccio, nonostante il corpo devastato; nelle rovinate ma grosse mani, brandiva i resti di un enorme ascia. La creatura, vedendo li avversarsi, emise un grido di Rabbia e caricò! Senza farsi intimidire, Kratos parò il colpo in carica con lo scudo, ma, con grande sorpresa di tutti, la pura forza dietro di esso fu tale da rompere la guardia di Kratos! La creatura agitò l'enorme arma nelle sue mani per sferrare un ennesimo colpo, ma il vecchio guerriero lo schivò facilmente, poiché lento, e rispose con un violento colpo di ascia al volto, ferendolo in maniera lieve; nuovamente il non-morto provò a colpirlo con la sua arma, ma il vecchio schivò facilmente l'ennesimo colpo e colpi il nemico con un violento colpo a due mani sulla spalla, a cui segui un rapidissimo fendente al collo! Nonostante quel colpo sarebbe stato letale per molti altri Draugr, il nemico subì solo pochi danni e si lanciò nuovamente alla carica, sferrando un violento colpo dall'alto a due mani! Ma Kratos schivò nuovamente, e reagì prontamente prima con un colpo d'ascia al grosso e distrutto corpo, poi colpi il nemico alla testa con lo scudo, stordendolo, e, concentrando la sua forza nelle braccia, li sferro un colpo alla testa talmente forte da fargliela scricchiolare, ma il nemico non cadde! Con un verso di pura rabbia, il Draugr provò nuovamente a colpire Kratos con un colpo dall'alto, schivato dal vecchio all'ultimo secondo: i giovani, rimasti a distanza per osservare lo scontro fra i due -bruti- videro che la forza del colpo nemico fu tale che, aveva letteralmente fatto conficcare la decrepita ascia nel suolo! Nonostante ciò, il vecchio guerriero non nè fu intimidito e, colpito il nemico primo al volto con un montante dell'ascia, la pura forza di esso sufficiente a far sobbalzare il massiccio nemico, e poi allo stomaco con lo scudo dorato ( o quel che ne rimaneva) con tale forza da stordirlo nuovamente. Prima che il nemico potesse riprendersi, il guerriero lo afferrò per le braccia, lo fece ruotare su se stesso e lo scaraventò dritto, dritto nel burrone! I giovani rimasero brevemente interdetti per la pura resistenza di quel nemico "nella vita doveva essere stato un potente ( e massiccio) guerriero" disse Atreus prima di alzare il volto e notare che un altro di quei massicci Draugr stava saltando dal buco nel muro dritto su Kratos! Ma l'uomo marchiato si era già accorto di ciò e, prima che il figlio potesse avvertirlo, si spostò subito dalla zona dell'impatto. Quello li non fu l'unico, però! Ecco sbucare dal muro altri Draugr, fra cui un altro di quei massicci nemici. Senza dire una parola, il gruppo affrontò i nemici! Cinerea osservò i nemici che la caricavano, fra cui uno di quei enormi Draugr: per niente intimidita, la giovane concentrò la sua forza ed emano un fortissimo flusso di vento, che fece volare i nemici nel burrone, tutti salvò il più grosso fra di loro che, seppur rallentato notevolmente dalla scarica di vento, avanzò temerariamente verso la draghetta e subito provò a colpirla con la sua ascia, ma la giovane schivò facilmente il lento colpo "sembra che il mio -Soffio di Vento- non abbia molto effetto su questi bestioni. Sono proprio Pesanti!" disse seccata la giovane, prima di schivare nuovamente; dietro di lei i due maschi più giovani si bloccarono un attimo "Pesanti? -Draugr Pesanti-! Si, questo è un bel nome" esclamarono i due sorridendo, mentre la giovane draghetta, dopo l'ennesima schivata, si fermò un attimo, rimanendo interdetta per un istante a quella -buffonata- come la definì Kratos, affermando anche di non distrarsi in battaglia. "Qualche consiglio" chiese Atreus mentre bersagliava il nemico con le frecce "Concentrati!" li rispose il padre mentre schivava i colpi del Draugr Pesante e rispondeva a tono. Atreus si fermò un attimo a guardare il possente padre: anche davanti a quegli enormi Draugr riusciva a combattere senza problemi, quando altri sarebbero già periti, era fortissimo e abilissimo, sarebbe mai stato come lui? Distrarsi è un pessimo errore, e quando l'enorme mano del Draugr Pesante lo afferrò per la gola il giovane lo capì! "Aiuto! Lasciami!" gridò il ragazzo mentre provava a divincolarsi dalla poderosa presa del nemico. I due draghi, intenti a combattere, vedendo il più giovane in pericolo si lanciarono subito in suo soccorso, venendo ostacolati da altri Draugr, fra cui un altro Pesante! "Levatevi di mezzo" esclamò Cinerea furiosa, mentre lanciava un alito di vento, facendo volare via li altri nemici ma non il pesante, che provò subito a colpirla, venendo ostacolato da un asciata in piena testa da parte di Kratos, intento a liberarsi da un placcaggio del Draugr Pesante che stava combattendo, e poi da Spyro, che si lanciò su di lui con tutta la sua forza, scaraventandolo a terra! Vedendo la strada libera, la giovane si precipitò a salvare Atreus, che lottava con più vigore contro la micidiale stretta del nemico; prima che potesse raggiungerlo, altri Draugr la bloccarono! Sentendo che il suo Mana stava finendo, la giovane decise di rischiare il tutto per tutto: concentrandosi, la draghetta emise dalla bocca una strana sostanza verde che, con gran precisione, superò i nemici e colpi in pieno volto il non-morto che teneva Atreus. A contatto con la sua pelle, la sostanza iniziò a sfrigolare e il nemico né venne così danneggiato da lasciare la presa; cambiando bersaglio, il non-morto caricò Cinerea, intenta di sbarazzarsi degl altri a suon di colpi acrobatici, venendo bloccato dalle frecce di Atreus al tallone e poi dal suo compagno Draugr Pesante, lanciatoli contro da Kratos! Spyro, nel frattempo, era riuscito, dopo un violento scambio di colpi, a eliminare il grosso nemico, mentre li altri due furono finiti da Kratos e Cinerea. Finita la lotta era il momento dei verdetti e dei consigli."è andata meglio?" chiese Atreus speranzoso "Prenditi più tempo. Non importa se tiri una volta sola; il controllo è tutto" il giovane, anche se un po' deluso, annuì, con ennesima delusione dei draghetti che si aspettavano un complimento (tra l'altro, nemmeno loro né ottennero uno).

Il gruppo non ebbe problemi ad arrampicarsi su per il muro, e ad arrivare in un antro buio, solo parzialmente illuminato dalla luce delle crepe "altri consigli" chiese il più giovane, anche per distrarsi dalla sinistra sensazione di quell'enorme e puzzolente grotta, simile a una bocca orrenda in attesa di divorare qualcuno "Cadenza ai tiri, la precisione non ha fretta","però li sa dare bene i consigli, no?" disse Spyro mentre si rivolgeva a Cinerea, che lo guardò come a dire"Non è quello il punto", poi lo sentirono! Dalle buie profondità della grotta si levò un suono, proveniente da una vecchia voce; una specie di canto, un po' come quello che si intonavano per propiziarsi un buon raccolto, ma le somiglianze finivano lì. Quel cantò qualcosa propiziava, ma non era buona! I draghi e il giovane Atreus si guardarono attorno, scossi e inorriditi: salvò Cinerea (che fra tutti appariva quella più agitata, mentre brutti ricordi li venivano in mente), nessuno di loro mai avevano udito un canto così pieno di perfidia, crudeltà e cattiveria! Un cantò maligno che preannunziava catastrofi, sciagure e guai! Un canto creato per propiziare il male! "che cos'è!?" chiese Atreus, tremante, ma venne zittito da un gesto del genitore: Kratos pareva l'unico su cui i sinistri effetti di quel cantica porta sciagure non avevano effetto, e ciò riempi di rispetto i più giovani, che inconsciamente si avvicinarono di più a lui, persino Cinerea, quasi come a sperare che la sua fermezza d'animo si trasmettesse anche a loro, e in effetti la semplice vicinanza a lui parve calmarli. Senza dire una parola, il vecchio guerriero si mosse in direzione della sinistra canzone, cosa che li venné fatta notare dal drago viola "questo è certamente un incantesimo! Aspettare che venga completato è una follia, poiché potrebbe scatenare sciagure dalle quali sarebbe difficile difendersi. Inoltre sono convinto che chiunque lo stia intonando sia dietro alle raffiche di vento omicida che volevano ucciderci, e quindi voglio regolare il conto" non trovando modo per ribattere a quella logica, i giovani si misero a seguire il vecchio guerriero nell'oscurità della grotta, solo parzialmente illuminata dalla luce proveniente dalle crepe del soffitto. Più si avvicinavano, più il canto si faceva forte, indicando che si stavano avvicinando al responsabile; superati Draugr ormai ridotti a statue per il troppo passato ad attendere, e un ponticello che rischiava di cedere, il gruppo arrivo in una parte della grotta più illuminata del resto, ma li, da dove doveva arrivare il malefico canto non trovarono nulla, sebbene esso parve fermarsi. All'improvviso, una fitta coltre di nebbia copri l'area, innervosendo non poco li animi, poiché si vedeva benissimo che quella nebbia non era naturale; Un fruscio mise in allerta il gruppo che, girandosi, riuscì appena in tempo a vedere una sagoma scivolare rapidamente attraverso la nebbia prima di scomparire "state vicino" disse Kratos mentre si guardava intorno, alla ricerca di qualsiasi segno del nemico; anche i ragazzi seguirono l'esempio del più vecchio, cercando l'ipotetico nemico, ma solo nebbia videro. Nebbia e una sagoma che appariva e scompariva in essa. Ad un tratto Atreus, preso dallo stress, si girò di scatto all'ennesimo spettrale fruscio e lanciò una freccia nella nebbia, colpendo qualcosa! Il ragazzo trattenne il fiato quando senti qualcosa rotolare verso di lui, mentre anche li altri tenevano li occhi fissi e attenti per vedere di che si trattava, pronti a balzare in attacco in caso di nemico. L'unica cosa che rotolò verso di loro fu, però, solo la testa pietrificata di un Draugr, cosa che non li rilassò per niente, anzi. All'improvviso, Cinerea si voltò di scatto, sputando veleno in direzione della nebbia "qualcosa mi ha toccato la coda" disse lei a denti stretti, chiaramente irritata dalla nebbia che si chiudeva intorno a loro e a quel sinistro gioco che, chiaramente, chiunque abbia evocato quella nebbia, stava giocando con loro. All'improvviso Spyro si girò anche lui all'improvviso, si alzo sulle zampe posteriori e alzò un ala vicino alla testa, mettendosi ad ascoltare, ad Atreus la -posa- di quel draghetto sembrava tanto quella di un vecchio che si metteva una mano vicino all'orecchio per ascoltare. Il drago viola rimase in quella posizione per un po' prima di smettere "Kratos..quel canto sinistro..sta riprendendo..ed è una mia impressione ma la nebbia si sta..avvicinando?" il draghetto aveva ragione! L'inquietante nebbia si stava a poco a poco avvicinando, inghiottendo la testa pietrificata del Draugr e riducendo sempre più lo spazio a disposizione del gruppo. Kratos osservò la nebbia malefica che si avvicinava e socchiuse li occhi "draghetta..sbaglio o puoi manipolare il vento!" Cinerea sbuffo in risposta "certamente, lo hai visto tu stesso..no? Ma perché ti interessa adesso" li occhi della giovane si spalancarono quando capì il motivo! Con un ghigno, la giovane raccolse ogni briciolo di energia rimastogli e la liberò sotto forma di una folata cosi forte da disperdere l'infausta nebbia! Sia Spyro che Atreus non poterono che osservare colpiti come la folata aveva sgombrato la vista; anche Kratos né fu colpito, benché desse più a vedere di cercare il misterioso assalitore, ma non vi era traccia di esso! Solo un campo sgombro e dei residui di nebbia, che, stranamente, appariva ben più scura del normale. All'improvviso, quei frammenti di nebbia scura iniziarono a muoversi e a unirsi fra di loro, con shock dei più giovani, mentre Kratos continuava ad osservare guardingo ed estraendo l'ascia. Lentamente, quella nebbia iniziò a comporre una figura umanoide "sembra" disse Atreus a metà fra lo spaventato e il sorpreso. Improvvisamente una delle più orrende creatura che il gruppo avesse mai visto scoppiò fuori dalla nebbia! Una vecchia e gobba megera dalla pelle talmente rinsecchita e avvizzita da non poter affatto dire che apparteneva ad un essere vivente, con un cranio cornuto di qualche animale a coprirli la testa, e da cui sotto spuntavano e cadevano a cascata lunghi e lugubri capelli. La megera era avvolta in una lunga veste scura, simile a un sudario, fatta di pelle, pelliccia e ossa (forse neanche di animali) e nelle vecchie e lercie mani teneva un bastone fatto sempre d'ossa; nella parte inferiori, dove dovevano esserci le gambe, vi era, invece, una coltre di nebbia dal colore malsano; da qualsiasi parte la si guardava, era chiaro come il sole che quella megere non era né un essere vivente né era benevola, e la sinistra risata che scaturì dalle sue decrepite labbra lo confermava "è una -Redidiva-!" urlò Atreus mentre, terrorizzato, incoccava una freccia; i due draghi non sapevano affatto cos'era una Redidiva, ma non li importava.. ormai sapevano riconoscere gli esseri malvagie quando le avevano davanti e quella lì era certamente uno degli esseri più malevoli che avevano mai incontrato, lo percepivano proprio! Senza dire una parola, salvò una risata piena di malvagità, la non-morta attaccò! Con una rapida oscillazione del bastone, la Redidiva lanciò una scia di nebbia verde concentrata dritto verso il gruppo, attaccò parato con facilità dallo scudo dorato di Kratos; la nebbia si dissolse a contatto con lo scudo, disperdendosi intorno a loro. Cinerea, la più vicina a quella nuvola di miasma, non poté che sternutire appena essa raggiunse le sue narici "bleah, questa nebbia..è VELENO! State attenti!" preso rapidamente in considerazione il consiglio della draghessa, i membri maschi si spostarono rapidamente dalla nebbia malsano; ridendo come un ossessa, la Redidiva continuo a lanciare loro altre scie del tremendo miasma o vere e proprie palle concentrate di veleno, attacchi evitati con una certa difficoltà data quanto erano veloci; stanchi di dover schivare in continuazione, Kratos e Spyro, dopo un occhiata di intesa, si lanciarono verso la non-morta e, dopo aver scansato l'ennesima scia velenosa, la colpirono in contemporanea con un asciata e un artigliata. Ma, appena toccato il bersaglio, quello si dissolse in una nuvola di veleno e si spostò a gran velocità da un altra parte! Mentre tutti spalancarono li occhi per la sorpresa, la Redidiva, ripresa forma corporea, li schernì con una risata, prima di lanciarli una palla di veleno concentrata, schivata appena in tempo. Vedendo come la nemica si fosse nuovamente distratta ridendo, Cinerea la caricò e la colpi con un rapido colpo della sua coda, ma, ancora una volta, la non-morta si tramutò in veleno e cambio luogo, venendo intercettata, senza successo, prima da Kratos, che le assesto in vano un colpo di ascia a due mani, e poi da Spyro, che provò a colpirla con la testa, sempre senza successo. Ogni volta che uno dei tre provava a colpirla, alla Redidiva bastava avvolgersi nella nebbia e spostarsi in una parte diversa del campo di battaglia, illesa. "E' velocissima! Troppo per essere colpita con colpi fisici!" disse Spyro dopo l'ennesimo attaccò infruttuoso; Kratos, nel frattempo, stava pensando a come abbattere quell'imprendibile avversaria; scrutando il campo in cerca di un qualcosa da usarle contro (un sasso, una torcia, anche un teschio o un corpo morto sarebbero andati bene) notò che Atreus stava fermò a fissare imbambolato la scena di lotta e, guardando lui, o meglio il suo arco, li venne l'illuminazione (ma niente lampadina illuminata sulla testa, mi dispiace) "è veloce, ma non per le frecce di Atreus! Ragazzo colpiscilà!" rispondendo rapidamente all'ordine del genitore, il ragazzo tese l'arco, incoccato la freccia e dopo aver sussurrato "Nista" scoccò il micidiale dardo, colpendo in pieno la nemica e facendola gemere per il dolore! Mentre la nemica si tolse con un sibilio la freccia sul petto, notò anche che il miasma intorno al suo corpo era svanito, il che voleva dire..la Redidiva si girò giusto in tempo per vedere il draghetto viola che la caricava; stavolta la nemica non si dissolse in veleno a contatto con la testa di Spyro e, perciò, venne presa in pieno e scaraventata via! Incredulo, il drago viola capì all'istante che la velocissima freccia di Atreus, più veloce di quanto la Redidiva potesse rendersene conto, era riuscita a deconcentrarla e a impedirle di evocare il potere per sfuggire agli attacchi! Il draghetto sorrise mentre si rendeva conto che l'apparentemente invincibile nemica era vulnerabile! Senza perdere tempo, il giovane li si lanciò nuovamente contro, ma stavolta la nemica era preparata e prendo il bastone, menò un gran colpo sul muso del draghetto, bloccandolo. Dopo aver lanciato un verso di sfida, la vecchia iniziò a tempestare il giovane di bastonate, costringendolo a ripararsi con le ali; "Lascialo stare, maledetta megera" sibilò furiosa Cinerea mentre si scagliava contro la nemica, ma stavolta, colpendola con li artigli, questa si dissolse nuovamente in nebbia velenosa, scansando i colpi della draghetta: la nemica aveva ripreso abbastanza concentrazione da essere invulnerabile, e non poté fare almeno di rendere a ciò..finché un altra freccia di Atreus non la prese. Nuovamente vulnerabile, la non-morta provò a usare nuovamente il suo bastone per difendersi da un rinnovato assaltò del drago viola, ma questi, stavolta, si difese afferrando fra i denti l'arma, e togliendogliela con uno strattono, prima di -ridargliela- dritta in faccia stordendola, poi fu il turno di Cinerea, che la colpi con un doppio colpo delle sue ali e, infine, di Kratos che l'afferrò brutalmente per la testa e la tempesto di pugni prima di afferrarli i lati della testa e torcendola con un rapido movimento, rompendogli il collo e scaraventando il suo corpo morto a terra. I tre giovani rimasero chiaramente a disagio per l'ennesima brutalità del uomo "non ha nemmeno rispetto per le donne, come le scimmie" non potè che borbottare Cinerea, cupa, mentre li altri maschi rimasero in silenzio, ancora più a disagio. L'attenzione di loro, però, venne distratta dal corpo della Redidiva, che andava dissolvendosi in veleno; ora che i due draghetti ci pensavano, che cos'era effettivamente una Redidiva? C'era qualcosa di veramente innaturale in quella nemica, qualcosa di persino più sbagliato di quanto ci fosse nei Draugr o in quelle cose di ghiaccio incontrate prima: i due si pentirono, quando chiesero spiegazioni ad Atreus, che, con voce cupa e fredda li rispose "le Redidive, mi ha detto mamma, erano delle donne che sacrificarono parti della loro anima, fino a perdere ogni traccia della loro Umanità..quando morirono, resuscitarono come Redidive, maledette con la Non-Morte per la loro malvagità e depravazione", i due draghi non poterono che guardare il giovane inorriditi "scambiarono le loro anime?" non poté che esclamare Spyro inorridito: i suoi genitori (adottivi) li avevano sempre detto che l'anima era una delle cose più importanti e indispensabili di una persona, senza l'anima non si era che gusci vuoti! Chi sarebbe cosi folle per scambiarla e per cosa "Potere!" disse Kratos all'improvviso, attirandosi l'attenzione dei due giovani (e sconvolti) draghi "per il Potere, le persone sono disposte a fare le cose più orribili e atroci, ricordatevelo" disse lui cupo. I due draghi non poterono che abbassarono la tesa: conoscevano già qualcuno che aveva scambiato tutto il suo essere per il Potere: tizi come il -Re Scimmia-, una marionetta anche lui, e il Maestro delle Ombre stesso. Eppure, le lunghezze che quelle donne erano andate a fare per quello..erano persino peggio dei due nominati (forse) "Ma che maggior potere speravano di ottenere riducendosi cosi!?" disse Cinerea sconvolta e arrabbiata "mia madre mi disse che scambiarono parti della loro anima in cambio di una maggior padronanza della magia Seidr","Seidr?" un altro termine che nessuno dei due draghi conosceva o aveva mai sentito nominare; il giovane annui" un tipo di Magia, che dona hai suoi utilizzatori vari poteri, alcuni talmente grandi da far sembrare dei veri e propri Dei. Mamma dice che non è malvagia, ma se non la sai controllare diventa assai pericolosa..e può corrompere","Questo mi basta per starmene il più alla larga possibile" terminò Cinerea mentre seguiva Kratos versò l'uscita, seguiti rapidamente dagli altri due non prima che Spyro e Atreus si girassero a dare un ultimo sguardo triste al punto in cui la Redidiva era svanita "eri, forse, felice in quella forma contorta? O volevi liberartene?" disse piano il draghetto viola "ora è libera! E poi conosceva le conseguenze delle sue azioni; è lei che se le cercata..doveva saper resistere alla Tentazione del Potere" disse Kratos cupo; il draghetto ci rimurginò un attimo prima di rispondere "non credo sia semplice" un "già" detto ancora più cupamente fu la risposta. Silenziosi, il gruppo uscì fuori dall'antro.

"Ehi..ma non è che le Redidive viaggiano in branco?" chiese Atreus, aggrappato al dorso del padre, intento ad arrampicarsi su dei ruderi di legni per raggiungere i piani superiori dell'edificio, seguito a poca distanza dai due draghi "e che ci aspettano là sopra. E se sono arrabbiate e vogliono vendicarsi!?","ehi!" lo interruppe Kratos con un cipiglio "scusa, fantasticavo","non fasciarti la testa prima di romperla; pensa realistico!","e se avesse ragione? Forse ci sono davvero altre Redidive là sopra ad aspettarci!" disse Spyro, facendo sospirare Kratos "in ogni caso, c'è nè occuperemo quando arriveremo. Sempre che ci siano" finì l'uomo mentre arrivava in cima..e si trovava davanti a un Draugr pietrificato "di certo ci sono dei Draugr, per fortuna che sono pietrificati; non correremo rischi" disse Atreus, e mai l'avesse detto, poichè questo si rianimò subito e provò a colpirlo, solo per essere afferrato da Kratos per la gamba e scaraventato nel precipizio sottostante; l'occhiataccia che diede al figlio spiegava tutto"e non giungere mai a conclusioni affrettate" concluse Cinerea mentre scuoteva la testa. L'esplorazione dei piani superiori fu piuttosto semplice, salvò la presenza di numerosi non-morti, scaraventati giù per il dirupo o colpiti finché non si riducevano in cenere. Detto questo, l'esplorazione fu anche redditizia: fra tombe scoperchiate ("ladro di tombe","a loro non servono più, draghetta") e vasi rotti in cerca di risorse, il gruppo trovò sia un Altare dei Giganti, sia uno di quegli scrigni protetti dalle rune, dovè trovarono altre Mele di Idun, prontamente divise in pezzi e mangiate; la sua mistica energia sufficiente a ritemprare di corpo e di spirito i membri del gruppo. Durante l'esplorazione, i vari membri si resero conto che quel edificio doveva essere veramente bello ed enorme, all'apice del suo splendore, e la sua posizione nella gola di roccie, facendo si che esse e le architetture si fondessero fra loro senza far capire cos'era artificiale e cosa naturale rendeva tutto molto più affascinante; ai due draghetti ricordò non poco il Tempio dove vivevano e, come quel mercato, ormai ridotto in un mucchio di desolate rovine dal tempo..e qualcos'altro. A Kratos e Cinerea, veterani di battaglie, non sfuggivano i segni di una battaglia, ma che cosa poteva essere accaduto? I due non se lo chiesero troppo, anche perché distratti da una sinistra sensazione, come se qualcuno nell'ombra li osservasse, e i ripetuti frusci che provenivano dai vari angoli delle rovine non li rendeva certo più sicuri; anche Spyro se nè accorse ma decise di far finta di niente: se c'era qualcuno che voleva prenderli di sorpresa, era meglio far credere loro di essere impreparati, per poi capovolgere la situazione, soluzione adottata anche dagli altri due (Atreus, invece, non si accorse di nulla, motivo per cui Kratos decise, una volta usciti da lì, di darli una lezione sull'accorgersi dei pericoli!). Dopo aver attraversato un ponte levatoio di legno (che richiese l'ottima mira di Kratos per colpire le catene che lo tenevano alzato) il gruppo si trovò davanti a una scena orripilante: decine di corpi morti e parzialmente decomposti sparsi o accatastati vicino al cancello d'ingresso a un grosso edificio, chiaramente uccisi da qualcuno o fra di loro, come le lance e le spade trafitte spietatamente nei loro corpi privi di vita chiarivano. A quella scena, i più giovani rimasero inorriditi per il massacro avvenuto, Spyro e Atreus in particolare, che mai avevano assistito a qualcosa di così orribile in tutta la loro vita..decine di persone morte, spietatamente ammazzate e perché? Volevano forse entrare in quel cancello, o uscirne? I due non furono i soli colpiti da quella scena. Kratos, nonostante sembrasse indifferente come al solito, si era fatto più cupo mentre Cinerea..lei non smetteva di guardare angosciate quei corpi morti, mentre il suo intero corpo tremava: aveva visto più volte, troppe volte scenari simili e questo li faceva venire in menti brutti ricordi da cui non si sarebbe mai liberata, questo lo sapeva bene! I ricordi, li incubi di quello che aveva fatto, dell'orrore compiuto, l'avrebbero ossessionata senza pietà per l'eternità e lei mai sarebbe stata perdonata, mai sarebbe stata in pace, mai sarebbe stata..Un forte calore attraverso il suo freddo corpo mentre qualcosa le copriva le spalle. Girando lentamente la testa, li occhi tristi della giovane si trovavano a fissare quelli ametista del drago viola, pieni di compassione. Il draghetto, vedendo come l'amica guardava angosciata e tremolante i morti, aveva compreso subito cosa passasse e li si era messo accanto, coprendola con la sua ala, mentre si sforzava di pensare a qualcosa di allegro per calmarla. Dinanzi a quello sguardo, non uno sguardo di odio o malvagità, ma di benevolenza e perdono, la giovane si chiese nuovamente il perché lui, a cui aveva fatto più male, non la odiava anzi, fu il suo primo vero amico, dopo tutto quel tempo, dopo..la giovane aveva già visto uno sguardo simile, uno che non la odiava, uno che non la disprezzava ma provava compassione per lei; uno sguardo che, ormai, appartenente a un passato che mai più sarebbe ritornato, e ciò la rese di nuovo triste e persa, finché non vide che nello sguardo del drago viola c'era qualcos'altro, qualcosa di diverso, qualcosa che la chiamava, a cui né lei, né il drago davanti a lei potevano resistere..lentamente i due si avvicinarono, pronti a rispondere a quella chiamata, pronti a essere.."tutti questi morti..credi che sia sicuro?" chiese il giovane con voce scossa,"credi che sia sicuro?"rispose freddamente l'uomo pallido, per niente sarcastico. Le voci dei due riscossero i draghi da quello che stavano per fare, ricordandosi subito dov'erano. Imbarazzati e pieni di vergogna, i due si separarono..sapevano istintivamente che non era quello il momento. Prima di andarsene, la giovane draghetta si girò verso il drago viola e li rivolse un sorriso di ringraziamento, subito dopo si voltò di a fissare truce l'uomo pallido, -colpevole- di essere sempre cosi maleducato nei confronti del figlio, "la solita storia" pensò il drago viola mentre si avvicinava.
A Kratos servì un certo sforzo per sollevare il pesante cancello arrugginito davanti a lui, permettendo al ragazzo e ai due draghi (oltre a se stesso) di entrare nell'enorme edificio in rovina, un posto sgradevole: a parte le pessime condizioni in cui versava (l'edificio era in fatti in rovina) il luogo presentava diverse pozze giallastre per terra (che cos'erano, nessuno voleva saperlo e credetemi se facevano bene) e una puzza pestilenziale, al punto che Spyro e Atreus dovettero tapparsi il naso (Kratos e Cinerea si mostrarono più resistenti, per quanto anche loro a disagio); oltre alla puzza, simile a qualcosa di marcio e abbandonato, vi erano dei corpi spolpati sparsi qua e là, il che rendevano tutto peggio! I membri del gruppo si guardarono intorno con circospezione, percependo che qualcosa non andava, qualcosa di sinistro. Un improvviso "ORA!" gridato da qualcuno confermo ciò! Il cancello dietro di loro si chiuse all'improvviso mentre da uno dei ripiani più alti dell'edificio si lasciavano cadere diversi uomini vestiti con malridotti (oltre che puzzolenti) abiti e con in pugno delle lame: come i due draghi notarono, ognuno era differente dall'altro, a differenza delle scimmie o dei ghepardi o delle..di tutte le razze incontrate da loro prima, visto che i vari membri che avevano incontrato si assomigliavano un po' tutti; tuttavia l'aspetto estetico li interessò solo per poco, poiché quegli uomini iniziarono a circondarli, come li squali circondano una preda prima di saltarli sopra. "sono Hel-Walker?" chiese con cautela uno pelato e con una folta barba "non vedi che sono integri" disse un altro c on delle curiose pitture facciali in volto, mentre guardava in modo sinistro i membri del gruppo, come se stesse scegliendo, cosa che li fece arretrare leggermente"Qualcuno accenda i fuochi" disse un altro, con una bandana rossa mentre si lasciava cadere dai piani superiori "Siegmund il pugnale" nè disse un altro con dei cappelli rasati "Tutti questi giorni, senza la carne" aggiunse uno vestito di blu mentre usciva da dietro un pilastro e le sue parole fecero venire un brivido lungo la schiena dei più giovani "Carne?" sussurro Atreus spaventato"ci sono dei draghetti con loro..che facciamo?" aggiunse un altro con un elmo in testa, guardando con cautela i due draghi, ma anche con..bramosia? Anche i due draghi iniziarono a rabbrividire osservando quelli sguardi famelici, più simili a quelle di belve che di uomini "La carne e carne..basterà togliere le scaglie, come con un pesce" disse quello vestito blu mentre oscillava la spada e si leccava il volto, "vogliono mangiarci!?" disse Spyro inorridito mentre arretrava accanto a Cinerea, già messa in posizione di difesa"e se mutassero come gli altri?"chiese quello con le pitture facciali "allora basterà tenerli fermi..e strappare la carne un pezzo alla volta..Oh! Il vecchio è mio" disse quello con una bandana rossa mentre estraeva un coltello"Non fare l'ingordo..c'è né per tutti" lo ammonì quello vestito di blu. Spyro e Atreus continuarono a non capirono che cosa volessero dire, ma Cinerea ci arrivo all'istante e si ritrasse inorridita, sibilando minacciosa "cannibali!" i due giovani spalancarono li occhi e si misero subito in posizione di difesa, pronti a respingere i mangiatori di carne davanti a loro ma Kratos si mise in mezzo "Questa battaglia è solo mia!" disse sicuro mentre estraeva l'ascia! Sapeva che non c'era altro modo di trattare; li uomini davanti a lui avevano ceduto alla fame e ora erano più simili a bestie spietate che a persone ragionanti..c'era una sola cosa da fare; i cannibali, d'altro canto, iniziarono a ridere fra di loro "ma guarda..vuole fare l'eroe..non lo vedi che siamo tanti e tu solo" lo derise quello con la bandana rossa "già..e ora sta fermo e lasciati mangiare" un esplosione proveniente dall'ascia fu la rapida risposta del guerriero marchiato! I cannibali, accecati e storditi, furono costretti ad arretrare "Ma..quell'ascia..urgh..è magica!" ebbe il tempo di dire quello vestito di blu, il quale, aperti li occhi, ebbe appena il tempo di notare una luce azzurra in arrivo prima di avvertire un fortissimo dolore al petto. Senza pietà, l'ascia di kratos aveva reclamato la sua prima vittima! "Bastardo!" sibilò quello pelato che, spada in pugno, si gettò verso il guerriero davanti a lui, solo per essere preso in pieno volto da una gomitata che lo scaraventò via. Li altri, ululando di rabbia, si scagliarono rapidamente sul uomo pallido il quale non ebbe alcuna pietà! Senza difficoltà, Kratos schivò con un brusco movimento del torso un affondo a due mani del guerriero con l'elmo e fece calare la sua ascia sul cranio, frantumandogli l'elmo e la vita; rapidamente l'uomo pallido si voltò per fronteggiare l'assalto selvaggio di quello con i tatuaggi, che, agitando la spada come un forsennato, provò a colpire il guerriero con dei violenti fendenti: Kratos schivò o parò uno per uno i colpi prima di rispondere, scaraventando a terra il nemico con un pugno ben assestato, talmente forte da romperli il cranio nel contempo, prima di fronteggiare il terzo, quello con il cranio rasato. Gridando vendetta, il nemico provò a colpirlo con un fendente a due mani, ma l'uomo marchiato deviò il colpo con lo scudo e quello ebbe il tempo di chiedersi cos'era prima che l'ascia di Kratos li tagliasse lo stomaco, facendolo cadere esangue con un gorgoglio; "Bastardo! Hai ucciso sia Gunther e li altri ma non ucciderai mè!" grido quello con la bandana rossa, mentre, spada e coltello alla mano si scagliava con violenza sul guerriero pallido; c'era da dire che era piuttosto bravo, per quanto selvaggio, attaccando con precisi colpi di coltello al quale seguirono violenti colpi di spada, ma per lui non vi fu speranza! Kratos fece volare via con un colpo di scudo il coltello e parò quello di spada con l'ascia, prima di scaraventare a terra il nemico con una testata. Col naso fratturato e sanguinante, il nemico ebbe giusto il tempo di alzare una mano per chiedere pietà, prima che il guerriero marchiato, spietato fino all'ultimo, non fece calare il suo gelido giudizio, reclamandone la vita! I giovani non poterono che continuare a fissare ammutoliti e paralizzati quella scena: Kratos non aveva avuto nessuno pietà di loro, non interessandosi minimamente se erano membri della sua stessa specie..per lui erano nemici che lo minacciavano e come tale, senza emozioni, compassione o rimpianto, con una freddezza mortale come l'invero, li aveva eliminati..non importava se erano membri della sua specie, per lui erano solo nemici. Un sibilìo giunto alla orecchie del vecchio guerriero, lo fece scattare giusto in tempo per schivare una meteora di fumo verde diretta a lui; a contatto con il suolo, la palla si dissolse in una fitta nube e no ci volle molto per capire che si trattava dello stesso veleno di una Redidiva, ma a lanciarlo non era una di loro! Su uno degli spalti, vi era un uomo, se poteva definirsi cosi: aveva dei tatuaggi bianchi a forma di teschio sul volto e assomigliava nell'aspetto ai banditi di prima, ma la sua pelle era di un disgustoso marroncino-giallastro come il veleno ed emetteva versi decisamente inquietanti e inumani; la creatura disse un qualcosa in una lingua che i membri del gruppo riconobbero, tonto era spregevole, come quella parlata dalla Redidiva di prima! Dopo aver finito di pronunciare, il nemico evocò in ciascuna delle mani una sfera di pura nube velenosa e, dopo averle unite in una, la lanciò contro Kratos, che rispose schivando il colpo e rispondendo con un preciso lancio dell'ascia, colpendo in pieno il nemico ed eliminandolo; altri proiettili velenosi, indicarono che di quelli esseri c'è n'erano altri e, alla morte del compagno, erano usciti dalle ombre delle rovine e avevano preso a bersagliare, oltre a Kratos, anche li altri, separandoli; mentre il più vecchio eliminava i nemici a suon di lanci di ascia, i due draghi volarono verso di loro (un volo così corto sapevano farlo) e li eliminarono sugli spalti, notando, con loro sgomento, che alla loro morte, i corpi si dissolvevano nella stessa nube velenosa che emanavano..di sicuro non erano umani. All'improvviso, un guerriero nemico, il bandito pelato e barbato, rivelatosi sopravvissuto alla gomitata di Kratos e in attesa di un momento opportuno, si alzò da terra e, con tutta la rabbia e la disperazione rimastagli in corpo, placcò il guerriero pallido distratto, provando a scaraventarlo a terra! Ma Kratos fu più forte..senza sforzò atterrò il nemico e lo bloccò al suolo, cingendoli le mani alla gola. Ma allora, un altro nemico, un codardo che, avendo provato subito paura alla vista dell'uomo marchiato e dei draghi sin da quando erano entrati nelle rovine, non era intervenuto con i suoi compagni, benché altrettanto affamato e decise di aspettare per afferrare la preda per lui più semplice: poiché l'uomo pallido era impegnato a strangolare il suo compagno e i due draghi si stavano occupando delle -Ombre-, il codardo nè approfitto per saltare giù dal suo riparo e afferrò Atreus! Il ragazzo, sollevato senza sforzò da terra, provò a dimenarsi e a chiamare aiuto, ma erano tutti cosi impegnati che non lo sentirono! Fu allora che la Paura pervase il ragazzo, soffocandoli la razionalità con dolorose immagini di morte e angoscia. Preso dalla disperazione e posseduto dal Terrore, Atreus afferrò il pugnale datogli dal Padre, usato solo per la caccia e, ormai sopraffatto dall'angoscia, lo trasformò in Strumento di Morte! Un rumore di carne trafitta rimbombò per la stanza e l'uomo marchiato e i due draghi si girarono appena in tempo per vedere il corpo del bandito cadere sopra al ragazzo immobile "ATREUS!" gridarono tutti e tre e, pervasi anche loro dalla paura e dalla rabbia, si sbarazzarono ferocemente e rapidamente di chi li intralciava! I tre corsero sul luogo e Kratos, le mani sporche di sangue, tolse il corpo del bandito da quello di suo figlio, mentre i draghi aiutarono il ragazzo ad alzarsi; con orrore guardarono i suoi occhi vitrei e spenti, e sentirono il suo il suo singhiozzo, mentre le lacrime li rigavano li occhi. Lentamente, loro si girarono e guardando il corpo del nemico, capirono il perché del dolore del ragazzo: nel collo del bandito vi era trafitto il pugnale del giovane, ora usato come strumento di difesa e morte. Tutti capirono esattamente che cosa provava il ragazzo, costretto a perdere la propria innocenza e a macchiarsi del peccato più grave di tutti..Kratos e Cinerea sopratutto, che sapevano bene cosa voleva dire uccidere un membro della propria specie, ma anche Spyro, empatico com'era, avvertì il dolore e provò a consolare il giovane avvolgendolo con la sua ala, così la dragonessa nera; Kratos, forse il più sconvolto, resosi conto del suo ennesimo fallimento, che era costata la perdita di innocenza del ragazzo, li afferrò il viso fra le mani e li disse la prima cosa che li venne in mente "chiudi il tuo cuore" Spyro e Cinerea vennero scossi da un brivido! Anche loro avevano fatto così di fronte all'essere sopraffatti dal senso di colpa di aver preso una vita, ma sapevano che quella non era la parola giusta da dire..non era chiudendo il proprio cuore, le proprie emozioni, che si poteva affrontare quel dolore e uscirne incolumi, indenni..Lui, il drago rosso, glielo disse una volta..che cos'era chi chiudeva il proprio cuore e sopprimeva le proprie emozioni al dolore altrui se non un mostro? Fu in quel momento di angoscia che le capirono veramente, ma prima che i due draghi potessero dire qualcosa, una mano provò ad afferrare Atreus! Il bandito che era stato ucciso, era di nuovo in piedo, ma la sua pelle era blu e fredda come quella di un cadavere e i suoi occhi emanavano maligni lampi luminosi, mentre strani simboli apparivano sulla sua testa..li stessi degli esseri di ghiaccio di prima!
Senza perdere tempo, Kratos afferrò il coltello pendente dalla gola del nemico e, con un brusco movimento, sgozzò l'essere. All'improvviso, un rumore, un gemito, attirò l'attenzione sua e dei giovani che, girandosi, videro i corpi dei banditi rianimarsi: lentamente essi si rialzavano dalla sporca terra, la pelle azzurra e li occhi luminosi, non più mossi dalla Vita ma da un aberrazione di essa..ecco cos'erano e tutti adesso lo capirono! Quelli esseri, un tempo uomini, erano diventati innaturali abberazzioni, persino più dei Draugr o di qualsiasi altra cosa vista; esseri più maledetti di chiunque altro e perciò pieni di malvagità e invidia. Vedendo la schiera di morti viventi che avanzavano sussurrando parole malvagie, Kratos si alzò e diede il coltello al figlio, che meccanicamente lo afferrò "proteggetelo" disse il vecchio ai due draghi con un sussurrò mentre andava lentamente e cupamente incontrò ai nemici "me né occuperò io", "insieme a me!" girandosi ,l'uomo vide il draghetto viola avanzare al suo fianco e, guardando il suo sguardo determinato, capì che niente avrebbe convinto il giovane a cedere; girandosi, l'uomo vide Cinerea avvolgere protettivamente Atreus con la sua ala e dai suoi occhi capì, che non avrebbe lasciato che nessun nemico si avvicinasse al ragazzo, ancora traumatizzato. Sospirando, l'uomo marchiato richiamò l'ascia a se e, dopo aver fatto cenno ai due draghi (entrambi glielo restituirono ancora più determinati) carico i non-morti affiancato al draghetto. Per Spyro lo scontro non fu soltanto fisico, ma anche psicologico: era vero che il giovane era abituato a trattare e combattere i non-morti e avversari ancora più oscuri, ma era un conto combattere contro dei cadaveri GIA' morti e decomposti, prima di essere riportati in vita; combattere con dei morti non solo resuscitati da poco, quando li si aveva visti quando erano ancora in vita, era un altra storia! Per il drago fu uno stress rendersi conto di come i loro corpi, prima caldi a testimonianza della forza vitale che scorreva nelle vene, ora erano diventati freddi e pervasi da qualcosa di malevolo e aberrante, e come nei loro occhi dove prima si avvertiva la Scintilla Vitale (come la defininiva Volter il drago giallo) e in cui si leggevano i, pur sempre malsani, istinti famelici ma che testimoniavano comunque la Vita, ora emanavano solo un gelido e spettrale bagliore e invece di fame c'era solo disumana malizia e furia omicida. Si, il drago ebbe il suo ben da fare per combattere lucidamente; per sua fortuna, aveva un -ispirazione-, Kratos il Guerriero Marchiato! Se avvertiva li stessi disagi del draghetto viola, non lo dava certo a vedere e combatteva con fredda furia contro li spettrali nemici..lui si che era un vero combattente, poichè non lasciava che le sue emozioni avessero completamente la meglio su di lui..le sapeva controllare e per Spyro, quello fu l'esempio necessario per combattere lucidamente contro l'innaturali nemici, sebbene un po' di timore li rimaneva nelle vene..un conto era tenere sotto controllo le emozioni, un conto era privarsene..e questo il draghetto non lo avrebbe permesso. Cinerea e Atreus continuarono a guardare silenziosi come il duo si liberava dei nemici: sebbene non-morti, i nemici non eran ridotti a meri gusci dei loro sèè precedenti come i Draugr e attaccavano con le medesime tattiche, come il bandito che indossava la bandana rossa che, armato di spada e coltello attaccò con rapide combinazioni il draghetto viola, mettendolo un po' in difficoltà, prima di essere disarmato da un colpo d'ala e colpito con una zampata così forte da ucciderlo, oppure quello con i tatuaggi, resi splendenti dalla sua forma resuscitata, che attaccò Spyro con feroci fendenti, schivati facilmente e, al primo segno di guardia scoperta, rapidamente atterrato da un incornata; Spyro credette di averlo eliminato, ma quello si rialzò subito e caricò nuovamente il draghetto. Nel frattempo, il nemico con l'elmo (ormai rotto) e il pelato (il cui collo penzolava in maniera sinistra) attaccarono contemporaneamente il guerriero marchiato che, però, devio i loro colpi con lo scudo e colpì quello pelato e con la barba ghiacciata, in pieno volto con un colpo di scudo e facendolo volare via; quello con l'elmo provò a trafiggere Kratos con un affondo a due mani, tattica già provata in precedenza (quando era ancora in vita) e fallita grazie a una schivata , ma, stavolta, il nemico si girò rapidamente e provò a colpire il guerriero marchiato con il pomolo della spada, ma il veterano parò il colpo con lo scudo e decapitò il nemico con l'ascia; il guerriero pelato e barbuto provò nuovamente a placcare Kratos , fallendo e venendo scaraventato a terra, non prima che il guerriero pallido notò che il nemico, anche se non-morto, era ancora più forte di prima; schiacciatali la testa, Kratos parò un colpo dell'ultimo guerriero, quello vestito di blu, il cui corpo era diventato completamente bianco e nei suoi occhi albergava una volontà omicida ancora più grande degli altri ("forse non li è andato il fatto che sia morto per primo"). Kratos mise via l'ascia, sapendo istintivamente che il nemico né era immune, e quello, urlando vendetta, attaccò il guerriero disarmato con la spada ricoperta di ghiaccio ma il colpo venne bloccato a mezz'aria dalla potente mano dell'uomo marchiato; un violento calcio scaravento il nemico verso il draghetto viole che, appena sbarazzatosi con una seconda incornata di quello con i tatuaggi, si volto rapidamente e afferrò il nemico volante per il collo, sebbene dovette lasciare la presa a causa di quanto fosse freddo il nemico "più gelido di qualunque nemico che ho affrontato, ma di che razza di ghiaccio è fatto, non sembra di questo mondo!" commentò mentalmente il draghetto, prima di abbassarsi per schivare un fendete e rispondere con un incornata che lanciò in aria il nemico; raggiuntolo, Spyro colpì il nemico con entrambe le zampe e lo lanciò verso Kratos che, scudo alla mano (o meglio, al braccio) lo intercettò, fracassandolo al suolo con tale forza da ucciderlo. I due si fermarono un attimo a guardare i corpi dei nemici ridursi a frammenti di neve e ghiaccio, svanedendo da questo mondo, prima di girarsi a guardare Cinerea e Atreus: la draghetta sorrise, ma il giovane appariva ancora scosso "sono..risorti!?" disse lui con un filo di voce "ma in modo diverso dai Draugr..cos'erano? Perché si sono trasformati in quelle cose!?" nessuno li rispose, nessuno aveva voglia di dire qualcosa; l'unica cosa desiderata adesso, era di andarsene da quel luogo maledetto..e di non ritornarci mai più.

Angolo del Pannello: "un altro Altare Jotnar" disse Atreus mentre indicava il nuovo trittico "un altro? Quanti c'è nè sono?" chiese Spyro curioso mentre, con l'amica (intenta a ripulirsi la coda dopo averla infilata nelle viscere di un Draugr piuttosto grosso e sporco, un pessimo errore) si avvicinava al pannello. Kratos, che era andato in giro a cercare tesori (razziarli era il termine migliore secondo Cinerea) arrivò poco dopo e aprì il pannello ("non potevate farlo voi così avremmo risparmiato del tempo","e perderti il gusto della spiegazione e della scoperta? Dillo che sei curioso anche tu altrimenti li ignoreresti") si trovarono davanti a scene diverse da quelle dell'altro: nel primo pannello, si vedevano, sempre a caratteri stilizzati, due persone intente a scolpire quello che sembrava un corpo umanoide posato su un altare; a questi mancava la testa, che stava per essere scolpita da una delle due figure, mentre l'altra stava lavorando, forse scolpendo, il busto, o meglio, il petto; nel secondo, suddetto corpo umanoide, non solo stava in piedi, sfoggiando anche una testa con due grandi corna, ma stava letteralmente combattendo contro diverse persone, utilizzando uno scudo per pararsi dalle frecce mentre con una mano aveva afferrato un nemico e lo stava strangolando; proprio come l'altro Altare, alcune figure erano più grandi delle altre (sebbene non raggiungessero quella con le corna) e si distinguevano in particolare due figure, una delle quali in sella su un cavallo a otto zampe, intenta a guidare la carica; a proposito, i due draghi non capirono che essere era e fu Atreus a doverli parlare dei cavalli e del fatto che li umani ci salissero in groppa per utilizzarli in guerra o altro, altra cosa che i due draghetti equipararono alle scimmie e alla loro abitudine di cavalcare diverse creature per la guerra..si aggiunga, incredibile ma vero, una battuta di Kratos sul cavalcare dei draghi per usarli in battaglia, cosa che i draghetti non apprezzarono perché li faceva sentire come se fossero degli animali (anche se Atreus pensò che fosse bello chiedendosi se mai c'era stato qualcuno in grado di cavalcare un drago). L'altra figura degni di nota aveva in mano un enorme martello e seguiva quella con il cavallo, a sua volta seguita da due figure più piccole, una con in mano una spada larga e senza punta, l'altra con uno scudo e una mazza o martello; su alcune figure, vi erano, in caratteri runici i loro nomi. Il terzo e ultimo fu il più violento: l'enorme figura umanoide era stata colpita in testa col martello della figura grande di prima; a quanto pare la forza del corpo fu tale che la testa della grossa figura era letteralmente andata in pezzi e che l'essere, a quanto sembrava, cadeva su quello che l'aveva colpita."mamma mi ha parlato di lui..è Hrugnir! Un gigante guerriero fatto di pietra" nessun commento: i due draghi e il guerriero marchiato nè avevano viste troppe per sconvolgersi per un guerriero semovente fatto di pietra "a quanto pare..sembra che stia partecipando a una grossa battaglia! Si vedono Thor" e indicò la figura con il martello "il serpente del mondo" e indicò un grosso serpente bianco in basso "e anche..Odino?","ODINO!?" sobbalzò il drago viola con gran confusione di Cinerea e di Atreus (Kratos, invece, socchiuse li occhi cupo)"niente..vi spiego dopo" disse il drago mentre si riprendeva "nell'ultimo pannello sembra che Thor li abbia spaccato la testa" intervenne Kratos, distogliendo l'attenzione dal draghetto intento a pensare "sembra di si..ma poi il corpo li cade sopra" Cinerea non potè che iniziare a ridacchiare "che idiota! Chi è così stupito da farsi schiacciare da un guerriero gigante in caduta libero?" anche Spyro fu tentato di ridere, ma appena vide il cipiglio irritato di Kratos guardare la draghetta, ci ripensò "su..andiamo!" ordinò l'uomo con voce irritata. Prima di andarsene, Spyro si voltò a guardare la figura sul cavallo a otto zampe..la figura che guidava la carica e su cui era inciso il nome di Odino"quindi sei stato tu a a mandarlo..ma perché? chi sei?" la fredda figura non rispose, rimanendo, con la grossa ascia in mano e il volto contratto in un urlò, a continuare il suo dovere.
   
 
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