Tree, così chiamato dagli altri fratelli alberi per via di una piccola incisione di quattro lettere causata dal coltellino di un ragazzino, se ne stava tranquillamente in mezzo al prato. Si sentiva felice, godendosi le quattro stagioni e l'amato vento, il quale gli regalava una sensazione di piacevole benessere ogni qualvolta lo scuoteva, specie nei periodi autunnali. 
In un freddo mattino dicembrino, inaspettatamente, arrivarono cinque uomini malintenzionati. Chi con delle motoseghe e chi con delle accette, costoro fecero "accetta" in diverse aree del bosco.
Presto fu il turno di Tree. I duri denti metallici di una macchina segatrice gli penetrarono la corteccia e in men che non si dica attraversarono l'intero tronco. Il povero abete svenne dal dolore.  
Si svegliò due giorni dopo e si sorprese di essere ancora in piedi, difatti Tree tirò un sospiro di sollievo, in quanto in un primo momento credeva di aver fatto un brutto sogno per poi constatare la reale e drammatica situazione. Le bianche pareti, il deprimente soffitto e il grigio pavimento di quel salone, gli procurarono un senso di claustrofobia, inoltre, con orrore si accorse delle tantissime palline decorative che pesavano sui suoi rami per non parlare delle decine e decine di pacchetti colorati piazzati proprio sotto di lui.
Trilly, uno dei gatti presenti in quell'appartamento, probabilmente preso dalla compassione, prese la rincorsa e si lanciò addosso a Tree. Quest'ultimo cadde sul camino acceso con un colpo secco. Le fiamme divamparono lungo il tronco, finché non lo ridussero in cenere. La sua nuova "casa" seguì la stessa sorte.