Shadow’s Embrance
Lucian x Senna

 
Per sei lunghissimi anni Lucian aveva dato la caccia all’essere che aveva ucciso sua moglie, l’essere che gli aveva tolto tutto e che lo aveva costretto e lasciato a vagare nell’oscurità da solo.
La verità era ben diversa però: l’unico responsabile della morte di Senna era solo e soltanto lui; avrebbe dovuto ascoltare la sua donna, si sarebbe dovuto ritirare quando lei glielo aveva –con voce distillata di panico e terrore- urlato, ma lui non l’aveva ascoltata.
Aveva continuato a combattere una sfida già persa in partenza spingendo la moglie a mettersi in mezzo e sacrificare la sua anima per poterlo salvare.
Col senno di poi Lucian aveva dato tutto, letteralmente qualsiasi cosa: dalla sua vita, alla vita di chiunque altro pur di poter liberare l’anima di Senna o anche solo poterla rivedere almeno un’ultima volta.
Gli sarebbe bastato un singolo istante per chiederle un perdono che sapeva di non meritarsi, gli sarebbe bastato solo un attimo per farle sapere che gli dispiaceva così profondamente da non riuscire più a convivere con se stesso.
 
Lo scontro con Tresh era stato duro, nessuno dei due era pronto a perdere e nessuno dei due era disposto a cedere la cosa che avevano di più cara, ma alla fine Lucian aveva avuto la meglio: era riuscito a danneggiare la lanterna abbastanza a lungo da liberare l’anima di sua moglie che ora giaceva immobile tra le sue braccia.
Non l’avrebbe mai più lasciata andare, non era nemmeno più disposto ad aprire le braccia per paura che lei potesse scomparire.
A conti fatti il paradiso era mille volte meglio della lanterna in mano al nemico ma Lucian non era più sicuro di niente.
 
L’avrebbe tenuta stretta a sé, per sempre, decise nel momento esatto il cui lei aprì bocca per parlare.
-Dobbiamo andare- gli sussurrò dolcemente all’orecchio facendo tremare Lucian fin dentro l’anima. Quella voce così dolce gli era mancata in maniera così viscerale da portarlo quasi alla disperazione.
Sua moglie: la sua Senna era lì. Era reale e per la prima volta in sei anni Lucian era disposto a morire per seguirla ovunque andasse.
-Tresh tornerà presto, non è lontano lo sento- lo ragguardì lei cercando di sottrarsi alla stretta diventata perfino più forte e soffocante.
 
Mai vide rosso Lucian. Non l’avrebbe lasciata un secondo di più nelle mani di quell’assassino, il suo assassino.
Andrà tutto bene si fece forza; erano insieme adesso e niente e nessuno avrebbe mai potuto batterli o fermarli.
 
Si fece indietro con una lentezza straziante: la fissò dritto negli occhi di un verde smeraldo e le prese con le mani tremanti il viso tra le dita.
Se questa è la fine… si disse perdendosi nelle iridi della moglie voglio un ultimo bacio e così fece.
Le prese le labbra in un bacio dolce ma al contempo talmente intenso da mozzargli il fiato in gola. Finalmente dopo sei lunghissimi anni di inferno stava toccando il paradiso con un dito.
Lei approfondi il bacio, si fece vicina e gli strinse le braccia intorno al collo aggrappandosi forte a lui. Nemmeno Senna era disposta a lasciarlo.
 
Il suono stridulo di una catena tesa fendette l’aria facendo separare i due amanti. Tresh si stava issando sull’orlo del burrone pronto a combattere per riprendersi la sua lanterna.
Lucian non gli lanciò nemmeno una seconda occhiata: con una mano impugnò la sua amata pistola e con l’altra strinse Senna.

Era ora di andarsene.
Era ora di ricominciare da capo.
Insieme. Per sempre.

 




Angolo Autrice!
Grazie mille per essere arrivati fino a qui!
Baci 33NaLu33