Qualche minuto prima…
Cosa sta succedendo? Perché Terra sta issando un muro protettivo. Ricordo che solo una volta ha usato questo tipo di magia, ma in quel caso lei non era al suo interno. Cercando di diventare invisibile striscio furtivo dietro una grande quercia secolare che può nascondermi alla vista e che si trova al limitare esterno del perimetro che Terra sta tracciando. Nonostante la vegetazione diventi sempre più fitta riesco a intravedere quello che succede al suo interno, ma devo stare immobile e aspettare. Devo capire quali intenzioni ha, anche se ho una pessima sensazione. L’aver scoperto di aver vissuto una serie di esistenze fasulle, mutilata della sua vera natura e di buona parte dei suoi poteri, sapere che le persone di cui si fidava ciecamente le hanno mentito o per lo meno taciuto fatti importanti per capire se stessa deve averla scossa fin nel profondo, ma nemmeno per un attimo ho temuto accettasse la proposta di Caos. Terra è passionale, irruenta, dispotica, vendicativa, spregiudicata e terribilmente umana, ma è altrettanto fedele e devota, giusta e leale. Si lancerebbe nel fuoco per salvare i suoi cari, sposterebbe montagne e pianeti per proteggere le persone che ama, si sacrificherebbe per un bene superiore.
È questo che sta facendo. Vuole distruggere Caos definitivamente nonostante le parole di Etere. Ha capito che solo così sarà libera nella vita o nella morte e solo così libererà questo pianeta dalla minaccia di Caos. La osservo e noto che il Nuclei Spiralis che ha creato sta diventando sempre più potente. Pensavo volesse usarlo per rispedire il nostro nemico nella gabbia, ma la dimensione che sta assumendo potrebbe spazzare via tutta l’Italia. Ecco lo scopo delle mura ed ecco perché lei si trova al suo interno.
“solo la tua fine sarà la sua fine perché siete legati”
Queste le parole di Etere che ho percepito mentre parlava telepaticamente con Terra e questo è quello che vuole fare.
Non perdo altro tempo, mi lancio verso la recinzione protettiva senza preoccuparmi se mi vedrà, ma vengo rimbalzato indietro da uno spessore di magia potentissima. Insisto e provo ad aprire un varco usando un fascio di fuoco: nulla, nemmeno un graffio. Appoggio i palmi al muro energetico e spingo con tutta la mia forza cercando di incanalare l’energia della protezione per renderla più debole, ma nemmeno questa soluzione funziona. Unico risultato mi sento indebolito.
- Fammi scendere da qui. Ci penso io ad aprire un varco.
- Va bene, ma se mi stai mentendo, farò quello che ho desiderato fare fin dal primo momento in cui ti ho visto con le tue luride mani sulla mia Terra.
- Non che non desideri scontrarmi con te, ma in questo momento mi preme solo la vita di Terra.
- Ci penso io, ma sappi Etere…
- … che se menti, se sbagli, se scappi, se fai qualunque cosa possa mettere Terra in pericolo…
- Prima ti trafiggo il cuore con una di queste frecce che come puoi ben osservare hanno poteri enormi visto che superano la magia di tuo padre…
- … poi lo estraggo dal torace e riduco ad una poltiglia…
- … e per essere certo che di te non rimanga nulla ti butterò in pasto ai tuoi stessi Predonum.
- Non basta la mia energia...
- Ci penso io. Tu devi conservare le energie. Non sappiamo cosa troverai lì dentro.
- Fermo, non osare! Se potessi entrerei io per salvare Terra, ma so che sei più potente. Quindi non osare consumare nemmeno un briciolo dell’energia che può servire a lei.
Finalmente un piccolo spiraglio si apre lasciando passare un barlume di luce che proviene dall’interno, pian piano lo spiraglio diventa una fessura e infine un piccolo tunnel. Ha il diametro di non più di mezzo metro ed è possibile vedere Terra e sotto di lei Caos. Contemporaneamente Egida crolla al suolo, non si muove, non respira e i suoi occhi sono inespressivi e senza vita, ma non c’è più tempo. Le urla di Etere mi investono mentre assisto impotente alla morte di Egida.
- Fuoco, non c’è tempo. Ci penso io a lui. Devi passare, non riuscirò a tenerlo aperto per molto.
Faccio cenno a Etere di chiudere il varco, se la situazione sfuggisse di mano è necessario che le difese siano perfettamente salde. Ora siamo io, Terra e Caos. Mi guardo intorno per cercare un punto dove nascondermi meglio, ma qualcosa cattura la mia attenzione. Terra solleva le braccia nella posizione della potenza. Gli indici si toccano e puntano al cielo, la testa è reclinata indietro e la schiena retta e fiera. Il Nuclei è sospeso sopra il suo capo ed ha assunto la dimensione di una palla di cannone e sarà letale. La barriera si illumina e comincia a vibrare, è sicuramente Terra che l’ha ulteriormente rafforzato rendendola ancora più forte. Se avessimo aspettato anche solo un minuto non ci sarebbe stato modo per oltrepassarla. Sta per scagliare l’attacco, devo fermarla. Senza ragionare, senza un piano, ma senza alcun dubbio e con tutta la forza e la passione che possiedo mi scaravento sull’amore di ogni mia vita e l’atterro.
- Cos’è successo?
- Sono io…
- Fuoco! Perché mia hai fermata? Come hai fatto ad oltrepassare le mie difese?
- Ti amo e non ti permetterò di sacrificarti. Troveremo un altro modo per sconfiggere Caos e nel frattempo lo rinchiuderemo nella gabbia come abbiamo sempre fatto.
- Io non voglio più vivere come abbiamo sempre fatto. Non voglio che i miei amici non sappiano chi sono davvero. Non voglio risvegliarmi senza sapere chi sono per conoscerlo solo quando c’è una minaccia. Non voglio aver paura di far del male a qualcuno perché sono troppo potente o troppo poco e non voglio che tu mi ama solo perché qualcosa o qualcuno te lo impone. E nemmeno io voglio desiderarti solo perché non ho altra scelta.
L’addio di Maya (Maya p.o.v.)
Il mio è un bacio d’addio. Lo amo ed è per questo motivo che lo proteggerò. Il mio piano iniziale ha subito un arresto improvviso. Fuoco ha ostacolato il lancio del Nuclei Spiralis, ma non si è dissolto. È sotto la mia pelle, sono riuscita a trattenerlo distribuendolo nel mio corpo. So già cosa fare.
Rotolo sotto il corpo di Fuoco e mi sollevo velocemente. Caos si trova ancora laddove l’ho lasciato, mi fiondo verso di lui, ma troppo tardi mi accorgo che è riuscito a liberarsi. Si alza in volo sopra le nostre teste ed io lo seguo. Mi faccio aiutare da un soffio d’aria, l’ho già fatto quando ho provato il paracadute, allora non sapevo cosa stava succedendo, ma oggi so che sono in grado di gestire ogni elemento della Natura anche quelli destinati ai miei fratelli. Lo raggiungo e intanto chiudo definitivamente le barriere creando un soffitto altrettanto invalicabile. Lo colpisco su più fronti lanciando fasci di luce, di fuoco, raffiche di vento. Caos para i colpi senza fatica e controbatte con energia nera e oscura che mi travolge l’anima. Mi sento sopraffatta, ostile, avvilita.
- Terra riprenditi. Sono le spore dei Predonum, Caos le sta disseminando. Usa il tuo scudo.
Riesco a riprendermi ma non posso comunque usare lo scudo per difendermi dalle spore velenose. Il Nuclei Spiralis che giace sotto la mia pelle impedisce alla mia energia di espandersi, posso usare esclusivamente gli elementi che mi circondano. Devo agire in fretta o verrò completamente avvolta da questa sensazione di sconfitta. Un fascio di luce cupo come la notte mi colpisce in pieno petto, perdo l’equilibrio e cado a terra. È il momento giusto, adesso o mai più. Appoggio i palmi sul terreno e premo fino ad affondare le mani di qualche centimetro. Rilascio il Nuclei Spiralis, ma non tutto in una volta, piuttosto lo faccio pian piano facendolo penetrare in profondità fino a raggiungere il girone dell’inferno. Proprio là dove giace la gabbia di Caos. Questo processo necessita un pizzico di pazienza e non è questa una situazione che lo preveda. Infatti caos solleva un enorme masso, in realtà l’unico che rientra nell’ovale che ho creato. Me lo scaglia ferocemente e lo vedo arrivare quasi a rallentatore. Non posso usare le mani per fermarlo, se blocco il processo potrei non raggiungere il punto esatto. Cerco di allontanarlo con l’aria, ma l’energia che mi rimane per combattere è troppo poca. Sto per riportare le mani in avanti e difendermi quando sopra di me compare Fuoco. Si posiziona sopra di me a carponi guardandomi dritta negli occhi e mi protegge dall’impatto del masso.
- Ti amo Terra.
- Perché non hai usato i poteri?
- Non ho più nemmeno un briciolo di energia, ma finché respirerò ti proteggerò, a qualsiasi costo e non perché Madre Natura me lo ha imposto, ma perché ti amo e non smetterò di farlo solo perché tu non vuoi una vita nuova. Il vincolo è stato completamente sciolto, niente o nessuno mi tiene legato a te se non il desiderio di farlo.
- Spostati Maia, rotola via e vattene. Non reggerò ancora per molto.
La voragine è pronta. Mi sollevo leggermente, le nostre labbra si sfiorano.
- Anch’io ti amo. Perdonami.
Fuoco rimane sospeso sopra la mia testa, a pochi metri da terra. Sta raccogliendo le poche energie rimaste per incenerire la radice.
- Ti prego Terra…
Le lacrime mi rigano il viso, lo amo da impazzire e proprio per questo gli regalerò una vita normale, senza Caos, senza Predonum, senza Elements che rinascono, senza legami imposti o sciolti, ma basata sul libero arbitrio e sulla speranza di un mondo migliore.
Un urlo straziante invade l’aria. Caos è stato trafitto. La radice, dopo aver trapassato il suo sterno, si arrotola intorno al corpo e lo trascina verso il basso. Fortunatamente sono sempre riuscita a mantenere attivi i lucchetti che lo obbligano a mantenere forma umana. È certamente la versione in cui è più debole ed esposto alla distruzione. La mia amica radice mi porta il mio nemico mortale frenando la sua corsa solo quando è a pochi centimetri da me. Sono ancora stesa a terra, sopra la voragine creata grazie all’energia del Nuclei Spiralis che non si è ancora esaurito del tutto. La scena è quasi apocalittica: io stesa a terra nuda e il mio nemico sopra di me che mi guarda sofferente, ma anche allibito. Sembriamo pronti per fare l’amore, invece sono pronta per distruggerlo per sempre.
- Ti ucciderò.
- Se io muoio, tu vieni con me.
Fine
Arrivederci da Tatystories!