24/11/2019
7 recensioniLezioni di musica
prompt forniti: Happy, musica alta, punizione – [Parole: 647]
«Dobbiamo proprio?» sbuffò Peter, affondando la guancia nel palmo e fissando Happy col labbro un po’ imbronciato.
«Assolutamente. Non posso lasciarti nell'ignoranza: Tony non me lo perdonerebbe mai,» dichiarò irremovibile Happy, piazzando con un gesto preciso la puntina sul vinile e sprigionando subito un coro di bassi ritmati dall'impianto stereo.
Peter puntò un indice verso le casse, socchiudendo gli occhi nel riconoscere la melodia.
«Quindi questi sono i...»
«... i Led Zeppelin, esatto,» completò Happy, annuendo soddisfatto. «Kashmir, per la precisione. Tony non li amava particolarmente, ma era un collezionista, quindi...» e fece un gesto esplicativo verso l'ampia raccolta di vinili che occupava quasi un'intera parete della sala musica alla Tower.
Peter annuì, e si trovò ben presto a molleggiare la testa a ritmo con la canzone.
«Non sono male. Forse li preferisco anche agli AC/DC,» commentò, sollevando un angolo delle labbra mentre lasciava scorrere gli occhi sulle fitte schiere di copertine davanti a lui.
Happy soppresse uno sbuffo divertito.
«Non dirlo troppo forte, lo sai che è permaloso,» disse, con un lieve sorriso un po' malinconico.
Peter scosse appena la testa senza dir nulla e continuò ad ascoltare intentamente, immergendosi nel momento. Era un qualcosa che gli sarebbe piaciuto fare con Tony, in effetti, anche se lui di musica non ne capiva molto. Si metteva nelle orecchie quel che capitava, saltando da un genere all'altro senza un ordine logico, e il suo antiquato mp3 era una Babele di band, brani e artisti ordinati alla rinfusa. Una semplice colonna sonora per non avere la testa troppo vuota mentre viaggiava da casa a scuola e viceversa, o mentre ondeggiava qua e là tra i grattacieli durante una ronda notturna particolarmente noiosa.
Sapeva che invece Tony era un grande appassionato, viste le sue entrate in scena da Iron Man orchestrate, le mille t-shirt a tema rock e il costante sottofondo musicale accuratamente selezionato che manteneva in laboratorio.
Adesso, nel vedere tutti quei vinili e CD, con una mezza dozzina di chitarre schierate di fronte alla libreria e un pianoforte verticale addossato al muro, quel lato della sua personalità gli sembrava ancor più spiccato ed essenziale. Rimpianse di non avergli mai chiesto nulla in proposito, così come molte, molte altre cose, e per questo rimase in religioso silenzio fino alla fine del brano, quasi potesse offrirgli un mezzo di comunicazione con lui, ovunque fosse ora.
La puntina del giradischi prese a grattare a vuoto e Happy si sporse per sollevarla, rimanendo ancora seduto a gambe incrociate accanto a lui sul tappeto decorato. Lo squadrò intento per qualche istante, per poi schiarirsi la voce.
«A te che musica piace, ragazzino?» gli chiese poi, un po' burberamente come sempre.
Peter alzò le spalle, colto alla sprovvista.
«Uh, non saprei...» tentennò, facendo scorrere gli occhi qua e là sui dischi multicolori, lievemente in soggezione. «Un po' di tutto. Dipende dal momento, dall'umore...» temporeggiò poi, stuzzicandosi una pellicina.
«La prima cosa che ti viene in mente,» insistette Happy, stavolta con un breve sorriso. «Ci sono buone probabilità che ci sia una copia qui dentro, se non è qualcosa di troppo moderno o adolescenziale, e in caso contrario possiamo contare su FRIDAY,» concluse, strizzandogli l'occhiolino. «Gli avrebbe fatto piacere,» aggiunse, addolcendo lo sguardo.
Peter ci pensò su per qualche secondo, e gli sembrò una scelta terribilmente importante, cruciale. O forse no; forse la scelta giusta era semplicemente quello che avrebbe detto a Tony in quella stessa situazione, in modo spontaneo, senza rifletterci troppo.
«I Ramones,» decise infine, con voce più bassa di quanto intendesse.
«Quelli ci sono di sicuro,» dichiarò trionfante, alzandosi per mettersi a scartabellare tra i vinili.
Pochi minuti dopo, le note vivaci di Blitzkrieg Bop riempirono l'aria, vibrando nelle sue ossa. Si trovò a sorridere al pensiero che Tony avrebbe probabilmente apprezzato la scelta, concludendo che quelle “lezioni di musica”, come le aveva battezzate Happy, non erano poi una punizione così terribile.
Note dell'Autrice:
Cari Lettori, questa one-shot nasce dai prompt che mi ha fornito la carissima _Atlas_ nel tentativo di farmi scrivere cose fluff... e direi che in questo caso ci sono riuscita a metà, anche se l'intenzione c'era tutta :')
Solitamente preferisco ignorare in toto la morte di Tony in tutti i miei post-Endgame... ma stavolta è andata così, e credo che in un certo senso scrivere questo piccolo pezzo sia stato d'aiuto anche a me, soprattutto affrontandolo dagli occhi di Peter.
Tutti i riferimenti/opinioni riguardanti Tony e il suo rapporto con la musica sono largamente affrontati nella serie Intermezzi comico-musicali firmati Stark, di cui questa storia fa parte, e lo spunto in sé deriva dalla scena di FFH in cui Peter confonde Led Zeppelin e AC/DC, lo possino :')
Grazie a chiunque abbia letto fin qui, e grazie ad Atlas, a cui questa storia è dedicata <3
Alla prossima,
-Light-
P.S. Per chi invece volesse continuare ad ignorare felicemente la dipartita di Tony, consiglio spassionatamente la long in corso Back In Black <3
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Disclaimer:
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