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Autore: ONLYKORINE    26/11/2019    11 recensioni
Doveva essere una storia dove, al posto dei capitoli, ci dovevano essere delle os autoconclusive, anche se la storia segue una trama comune. Stesse coppie, stesso contesto.
Dovevano essere 100 prompt per 100 capitoli, ma purtroppo solo per una decina di prompt sono riuscita a sviluppare le os. Dal decimo capitolo in poi, saranno capitoli normali. I miei personaggi hanno preso vita e non ne vogliono più sapere di seguirmi!
È il 2024 e sarà l'ultimo anno a Hogwarts per Albus e Scorpius. Lily non vede l'ora di levarseli dai piedi e godersi la sua libertà, finché non si rende conto che non è proprio quello che vuole, e se è una maledizione di famiglia, quella di innamorarsi dei migliori amici, forse, ne sarà colpita anche lei. E chi meglio di una migliore amica come Alice potrà assecondarla in tutte le sue strane idee?
ScorpiusxLily
AlbusxAlice
(non so bene dove mi porterà questa storia, ma per ora scrivo...)
Ah, altra cosa: per sbaglio mi sono immaginata Albus con gli occhiali... Beh, ora non riesco a immaginarlo diversamente quindi sappiate che li porterà! 😅
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Alice Paciock II, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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001.fragola

Un gelato non alla fragola

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Scorpius Malfoy controllò ancora l’orologio e, nervosamente, spostò il peso da un piede all’altro, guardandosi intorno. Si passò una mano fra i biondi capelli corti e il suo sguardo chiaro cercò fra la folla.

Lily Potter sorrise, vedendolo. Anzi, ghignò. Come se fosse stata una Serpeverde e non la meravigliosa Grifondoro che era da quasi cinque anni. Scorpius sembrava irrequieto: pensava che Albus gli avesse dato buca? Lily ghignò ancora: sperava vivamente che fosse così.

Albus la raggiunse alle spalle e le chiese: “L’hai visto?” Lily scosse la testa, facendo finta di guardarsi intorno e suo fratello sbuffò.

“Mi hai fatto fare tardi, dovevo incontrarmi con Scorpius venti minuti fa!” si lamentò il ragazzo e Lily alzò le spalle. Era vero: era colpa sua se avevano fatto tardi. Sua e di Alice. Si voltò a guardare l’amica.

“Tutto ok, Alice?” chiese alla ragazza. Ultimamente Alice era strana: sembrava spesso distratta o persa in un mondo tutto suo. La biondina annuì e poi indicò il marciapiede davanti alla gelateria Fortebraccio.

“Scorpius è lì, Albus” disse, rivolta al ragazzo occhialuto. Albus annuì sorridendo e la ringraziò, allungando il passo verso il centro di Diagon Alley, dove gli studenti di Hogwarts facevano gli ultimi acquisti prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Le ragazze lo seguirono e la rossa quindicenne sbuffò sgridando l’amica: “Perché gli hai detto dov’era?”

Alice spalancò gli occhi, stupita. “Non dovevo?” chiese, confusa.

Uffa, era riuscita a tirar tardi, facendo in modo che partissero da casa in ritardo per lasciar aspettare il biondo Serpeverde e voleva farlo attendere ancora un po’, magari cercando di ingannare Albus con un giro diverso per cercarlo. Ma ora era tutto andato in fumo.

“Scusa il ritardo, Scorp, non è stata colpa mia…” disse il moro, lanciando alla sorella un’occhiata truce, quando si incontrarono con il Serpeverde. Lei sorrise innocentemente.

“Sì, Scorp, è stata colpa mia” ammise con noncuranza alzando una mano come se volesse scusarsi ma senza dire niente per farlo. Scimmiottò anche il modo del fratello di chiamare l’amico: lei non lo avrebbe mai chiamato ‘Scorp’! Cos’era, un cucciolo di Puffskein?

Quando Scorpius posò il suo sguardo grigio su di lei, Lily si sentì vacillare, come non era mai successo, ma riuscì a nasconderlo molto bene. O almeno sperò di riuscirci. “Simpatica, Lily. Immagino che tu l’abbia fatto apposta” disse il ragazzo, vagamente divertito. La ragazza aggrottò il naso: non voleva che lui fosse divertito. Non doveva esserlo.

Lily aveva conosciuto Scorpius quando Albus era tornato a casa dal primo anno di Hogwarts in sua compagnia e ora, che loro stavano per iniziare il settimo, lo conosceva come se fosse un altro fratello.

E se riusciva a tenere a bada James, che era abbastanza gestibile, Albus e Scorpius insieme erano incontrollabili: loro potevano divertirsi e spassarsela, mentre con lei erano peggio della McGranitt, tutto un susseguirsi di ‘Lily non fare questo’ e ‘stai attenta a quest’altro’. E lei non ne poteva più.

E in quel momento ce l’aveva con Scorpius. Da un po’, a dire il vero. Forse una settimana o due. Forse un mese. Sì, un mese, forse. Da quando aveva dormito l’ultima volta a casa loro. Non capiva bene perché, ma non riusciva più a sopportarlo. Solo vederlo le provocava un fastidio alla bocca dello stomaco.

“Allora, pronta per i G.U.F.O.? Ho sentito dire che quest’anno saranno più difficili degli anni passati” disse Scorpius, guardandola.

Ecco perché ce l’aveva con lui: perché era un Troll! “L’ho sentito dire anch’io” gli rispose, mettendo il broncio. Cercava sempre di tirare in ballo la scuola per vantarsi del fatto che fosse il più bravo. Lily digrignò i denti e si girò per chiedere ad Alice se volesse andare prima al Tiri Vispi o lasciarlo per ultimo, quando sentì Albus esclamare: “Ehi, Scorp, ci sono gli altri, guarda!”

Tutti e tre i ragazzi si girarono nella direzione indicata dal giovane moro e Lily sentì Alice emettere un gemito: tre Serpeverde del settimo anno e due ragazze della stessa casa. Perché Alice aveva fatto quel verso? Le piaceva uno di loro? Li guardò bene e li riconobbe: David Rowie, Ethan Baddock e Scott Bole. Forse Scott era il più bello dei tre, ma non era sicura che fosse del tutto intelligente, quindi lo scartò. Gli altri due? Mmm lasciamo stare. Vabbè, avrebbe appoggiato Alice sempre e comunque, anche se le fosse piaciuto uno Snaso.

“Ci vediamo dopo, allora, ragazze?” chiese Albus, dopo aver fatto cenno ai suoi amici. Come? No, no. Se Alice era interessata a Scott il bello o alle qualità nascoste di uno degli altri, dovevano andare anche loro con i Serperverde.

“Mamma ha detto di passare il pomeriggio insieme” si lagnò, come se avesse cinque anni e sorrise di nuovo innocentemente, come se ne avesse tre.

“Ma Lily…” iniziò suo fratello stranito. Effettivamente, di solito, non si facevano scrupolo di disobbedire alla madre.

“Ho voglia di passare del tempo con il mio fratellone e...”, si voltò a guardare il gruppetto dei Serpeverde, “i suoi amici” continuò, sperando che la sua perplessità non fosse troppo evidente.

“No!” esclamò Albus, che volse anche lui lo sguardo verso i ragazzi. “Non potete farvi un giro da sole? Non ci sono i vostri amici?” chiese il fratello. Lily spalancò gli occhi. Ah, suo fratello non la voleva? Questo sì che era un buon motivo per stargli appiccicata.

“Lily…” Alice le toccò un braccio, per non farla discutere con il fratello, ma la ragazza era già partita in quarta.

“Staremo con voi!” esclamò, più per ripicca che perché lo volesse veramente.

“Dai, Lily…” Il tono di Albus ora era così triste che Lily si sentì quasi in colpa. “Cosa vuoi per lasciarmi in pace?” chiese, per cercare di rabbonirla. Quasi in colpa.

“Dammi cinque galeoni” propose la ragazza. Sapeva benissimo che lui non aveva tutti quei soldi, infatti Albus sbuffò e una parte delle lenti degli occhiali si appannò.

“E se vi offro il gelato?” chiese, pulendo gli occhiali con la maglietta e indicando con il mento il negozio Fortebraccio.

“Andata…” acconsentì Lily svogliatamente. Si sarebbe fatta offrire il gelato, ma non gliela avrebbe data vinta.

“Come lo volete?” chiese, quindi, Scorpius che non aveva detto niente fino a quel momento. Alice rispose subito con il suo gusto preferito, ossia limone e cioccolato e lei da brava nipote dei gestori del Tiri Vispi disse che avrebbe dovuto essere del suo gusto preferito, per essere valido il loro patto.

Ma Albus non l’ascoltò e domandò alla sua amica: “Limone e cioccolato?”, alzando un sopracciglio con un sorriso sornione.

“È un problema?” chiese Alice, un po’ stizzita. Lui rise e scosse la testa. Nessuno si accorse che Scorpius si era già avviato verso la gelateria.

“Qual è il tuo gusto preferito?” chiese Albus a Lily ma, secondo lei, non gli stava prestando la giusta attenzione, così sarebbe stato più facile imbrogliarlo.

“Fragola! Possibile che non lo sai?” rispose sbuffando. Il moro annuì e si girò per andare in gelateria.

“Perché gli hai detto fragola? Non è il tuo gusto preferito” chiese Alice, mentre aspettavano.

“Non volevi passare il pomeriggio con loro?” le domandò, curiosa, indicando il marciapiede davanti al ghirigoro. Aveva capito male?

“Io? Assolutamente no! Volevi passare il pomeriggio con quelle?” rispose lei, indicando le due ragazze Serpeverde del gruppo.

Lily le guardò bene e vide una ragazza bionda, con un vestito che lasciava ben poco all’immaginazione gettarsi sul braccio di Scorpius che era appena uscito dalla gelateria con Albus. Era Roxy, Roxy Montague, una delle più stupide ragazze che Lily avesse mai conosciuto. Però aveva un fisico che avrebbe fatto girare un cieco, constatò, sospirando mentre osservava i due ragazzi scambiarsi tre baci sulle guance. L’altra non la guardò neppure.

Aveva ancora il broncio quando Albus le portò il gelato e iniziò a mangiarlo nervosamente, mentre il fratello chiacchierava con Alice. Neanche notò subito che non era gelato alla fragola, ma bensì alla nocciola, il suo gusto preferito.

Albus le chiese se fosse tutto a posto e lei annuì, poi, mentre lui si stava allontanando, esclamò ad alta voce per farsi sentire: “Ti ricordavi il gusto giusto!”

Suo fratello si girò e alzò le spalle: “Ha preso Scorpius i gelati!”

Oh. Lily smise di leccare il gelato e guardò di nuovo il biondo Serpeverde che veniva raggiunto da Albus. Alice guardò anche lei mentre Roxy baciava sulle guance anche il moro e poi chiese, in tono curioso: “E come fa Scorpius a sapere il tuo gelato preferito?”

Lily la guardò e scosse la testa. Già, come faceva a saperlo?



*** Eccomi con questa nuova follia! Non so se riuscirò a completare l'evento con cento ( ! ) Oneshot ma è un po' che vorrei scrivere una Scorily

   
 
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