Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Devil_san    27/11/2019    2 recensioni
Per recuperare una Stone Mask, la loro famiglia finisce per dover prestare la Red Stone of Aja al vecchio Suzuki perché potesse tentare di catturare per l'ennesima volta Kaitou KID. Jotaro era sicuro che ci fossero modi più semplici per riuscire a ottenere il manufatto che questo bizzarro accordo.
[Cross-over tra Le Bizzarre Avventure di JoJo & Meitantei Conan & Kaitou KID & Lupin III]
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Is This The World We Created...?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 


VI


Jotaro era in piedi davanti alla vasca in cui era tenuto uno degli squali ospitati nell'acquario quando il suo telefonino squillò. Con cipiglio infastidito, visto che lo aveva distolto dalla sua serena contemplazione della vita marina ospitata nell'acquario, lanciò un occhiata veloce a chi stava osando disturbarlo in quel preciso momento.

Alla vista del nome, rifiutò la chiamata senza alcun rimorso.

Aveva appena rimesso il telefonino in tasca, pronto a tornare a godersi la calma che il luogo irradiava, che il suo cellulare squillò di nuovo. Avendo un idea di chi poteva essere dall'altro capo del filo, ed essendo un tipo col carattere petulantemente insistente, senza distogliere gli occhi dal banco di pesci che gli stava passando davanti, usò Star Platinum per rifiutare nuovamente la chiamata.

Passarono pochi minuti di beato e pacifico silenzio prima che il suo cellulare, per la terza volta, squillò.

Con un ringhiò irritato rispose "Che cazzo vuoi, Hol Horse?"

"Jotaro!" esclamò gioviale Hol Horse all'altro capo della telefonata, irritandolo ancor di più. Meno interazioni era costretto ad avere con quel dannato pistolero mercenario, meglio era per tutti. Soprattutto perché Jotaro non poteva neppure minacciarlo efficacemente di lesioni corporali visto che quel dannato cowboy non era lì davanti a lui fisicamente.

"Come stai? Tutto bene in famiglia?" continuò il biondo ignaro di quanto fosse vicino a una futura ospedalizzazione da parte del corvino la prossima volta che i due si fossero incrociati.

E prima che potesse sputare altre idiozie solo per farlo infuriare, Jotaro tagliò corto "Horse. Ti consiglio di dirmi subito perché diavolo mi hai chiamato e spero per te che sia per un buon motivo. Altrimenti la prossima volta che ti vedo non ti romperò solo il muso ma anche la pistola. Ci siamo capiti?"

Silenzio di tomba.

Un colpo di tosse che era più simile a un gemito di dolore soffocato fu la risposta alla sua minaccia, e ci volle un momento prima che il mercenario trovasse la forza di rispondere "Ehm… yeah, ho capito. Comunque ho chiamato per un buon motivo. Immagino che tu sappia che correntemente sono in Italia."

"Sì, la Fondazione me ne ha informato."

"Ecco, appunto. Durante la mia investigazione ho incrociato i Fratelli Oingo Boingo e il minore ha detto qualcosa di interessante durante il nostro incontro che penso possa interessarti."

"Oh?" fece Jotaro mentre un uomo mezzo nudo e con i capelli rosa acceso a pois viola cadeva dentro la vasca e contro lo squalo.

"Sì, in particolare per la riuscita del piano del nostro caro Messiah…"

"Non chiamarlo così," lo bloccò immediatamente Jotaro, infastidito "Lui non è né un angelo né un messia. E solo perché lui si chiamava Dio, non vuol dire che voi dovete scherzarci sopra chiamandolo così solo perché lui è suo figlio. O preferisci che ti rompa tutti i denti?"

"Ehm… no, sto bene così." Fu l'affrettata risposta di Hol Horse, prima di aggiungere con un più sottomesso "E ok. La smetto." Sapendo bene che le promesse di Jotaro non erano parole vuote.

"Comunque, cos'è che mi stavi dicendo su Boingo?"

"Ecco, sì. Mi ha detto di riferirti questo…"

E mentre Jotaro ascoltava con grande interesse il messaggio del possessore dello Stand Thoth, lo squalo, infuriato dall'essere stato disturbato dall'intruso lo azzannò.

Una nuvola di sangue si diffuse nell'acqua, attirando gli altri predatori presenti nella vasca.

Quando Hol Horse finì, Jotaro disse solo "Interessante. Lo dirò anche agli altri."

E prima che potesse chiudergli in faccia, lo sentì gridare "Aspetta! C'è un'altra cosa che devo dirti!"

Riluttante, Jotaro riportò l'apparecchio all'orecchio "Cosa?"

"Ecco… avrei anche incontrato Fujiko Mine mentre ero a Venezia e…" e mentre Jotaro ascoltava che cosa era traspirato durante quell'incontro, il biologo marino si massaggiò il ponte del naso mentre pregava per la pazienza.

Mai un momento di pace.

"Capisco." Rispose Jotaro quando il mercenario ebbe finito il suo racconto "Me ne occupo io." E senza rimorsi gli chiuse la chiamata in faccia con gran piacere.

Quando finalmente Jotaro lasciò la sala, l'uomo era sparito dalla vasca. Ma non perché fosse stato divorato dallo squalo e i vari predatori lasciandosi dietro solo le ossa.

Per la confusione dei vari predatori, l'uomo, morto sul colpo quando lo squalo lo aveva azzannato, era immediatamente sparito da dentro la vasca portando via con sé anche il sangue che aveva perso e sparso nell'acqua salata.

Era scomparso nel nulla, come per magia.

Jotaro, che aveva assistito a tutta la scena, non ne era stato per nulla sorpreso. Anzi, quando aveva visto chi era, si era aspettato un risultato del genere. Dopotutto, era questa l'eterna punizione che Giorno gli aveva inflitto dodici anni fa per tutti i crimini che aveva commesso.

Imperturbato, se ne andò.


 


VII


"Non sei emozionato, Jotaro?" gli domandò Holly, sua madre, mentre poggiava le tazze da the sul kotatsu. "In pochi giorni arriveranno tutti per la riunione annuale di famiglia." Sorrise mentre si sedeva davanti a suo figlio, la luce della luna crescente a illuminare il soggiorno della casa di famiglia. "Sono così emozionata. Non vedo l'ora di rivedere tutti."

"Mmmmh…" fece Jotaro mentre prendeva in mano una delle tazze "Lo sai vero che questa non sarà la solita riunione, vero?"

"Intendi il fatto che Giorno-kun ha organizzato un evento speciale per la settimana?"

Al suo cenno, Holly continuò "Sì, Mamma me l'ha accennato. A quanto pare zio Ceasar non era molto felice con Giorno-kun. Ha brontolato per un intero pomeriggio prima di accettare qualunque fosse la cosa che Giorno gli ha chiesto di portare dall'Italia."

"Non mi sorprende. Vuole usare la Red Stone di Aja come se fosse un esca per pesci." Brontolò Jotaro prendendo un sorso dell'ottimo the fatto da sua madre. Holly lo guardò sorpresa. E un tocco preoccupata.

Per quanto non fosse esattamente coinvolta direttamente nelle varie bizzarre avventure che suo figlio, e il resto della famiglia, sembrava inciampare frequentemente negli anni, sapeva abbastanza da sapere che parole del genere non erano da prendere alla leggera.

Allo sguardo preoccupato di sua madre, Jotaro si affrettò a rassicurarla "Tranquilla, Okaa-san. Non è niente di pericoloso. …o almeno non dovrebbe diventarlo." Ammendò alla fine.

"Jotaro…"iniziò con tono preoccupato Holly "Non mi stai nascondendo qualcosa solo per non farmi preoccupare, vero?"

"No." Rispose prontamente guardandola dritta negli occhi. Prendendo un sorso di the, aggiunse "E poi lo scoprirai comunque fra pochi giorni leggendo il giornale che cosa Giorno ha architettato quest'anno per la riunione di famiglia." Guardandola da sopra la tazza, aggiunse sardonico "Anzi, penso che sarà una sorpresa che ti piacerà."

E ignorando le domande curiose di sua madre, Jotaro si voltò a guardare il giardino bagnato dai raggi di luna, in cui poteva sentire il sozu battere sulle pietre nascosto in un angolo del giardino.

Sì, Jotaro non poteva far altro che sperare che tutto sarebbe andato bene.

Ma conoscendo la fortuna sua e della sua famiglia, sapeva già che questa nuova avventura sarebbe stata piena di imprevisti. Infatti, alcuni di essi, gli erano stati annunciati solo poche ore fa.

E del primo, fra i tanti che era sicuro avrebbero incontrato nei prossimi giorni, se ne sarebbe dovuto occupare già nelle prossime ore.

Dopotutto, un ladro ruba sempre nel cuore della notte.

 

 

 

Note:
Ed eccoci nuovamente qui, con un altro capitolo. Un po' prima di quanto mi aspettassi ma tenendo conto che sono solo altri due spezzoni, avendo deciso finalmente quali metterci come seguito per i due precedenti, ci ho messo poco a scriverli e revisionarli. Particolarmente perché erano i due 'mancanti' che avevo intenzione di aggiungere nel capitolo 2, ma che per difficoltà tecniche non riuscivo a decidermi quali dovevo mettere.
Sì, perché la storia è raccontata in maniera lineare, ogni spezzone è il seguito di quello che è successo in quello precedente, o è in contemporanea con gli altri. Eviterò qualsiasi tipo di confusione nel raccontare gli eventi (o almeno ci proverò), sia per semplicità per voi e soprattutto per me, visto che so come deve svilupparsi e come finisce, ma come gli eventi si seguiranno è un mistero per me quanto lo è per voi.

Per quanto riguarda i personaggi di Detective Conan e Kaitou KID, per quanto io voglia scrivere su di loro, temo che finché non riuscirò a far arrivare la Red Stone di Aja a Tokyo e quindi permettere a Jirokichi di sfidare nuovamente KID, non so quando riuscirò a scrivere su di loro.
E su Lupin e compagnia... be', penso che le allusioni nel capitolo siano più che chiare per quando lui farà la sua prossima comparsa.
E sul destino dell'uomo morto nello Spezzone 6, penso che sia chiaro a chi io stia alludendo. Ma se non lo è, be', vi consiglio di andarvi a vedere il finale di JoJo: Part 5; Vento Aureo. Vi chiarirà tutto.
(...avevo detto che forse qualcuno sarebbe tornato dalla tomba, e lui - povero bastardo - rientra nei canoni).
Penso di aver detto tutto per ora.
Arrivederci.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Devil_san