Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: suni    01/08/2009    9 recensioni
“Balle! È comparso d’improvviso in mezzo al corridoio, proprio sulla mia traiettoria. Lo fa apposta, il lombrico, è la quarta volta in un mese!” ribatte Naruto, torvo, incrociando le braccia al petto con fare offeso mentre il suo nemico, ignorandolo regalmente, si avvolge intorno al braccio di Sasuke e lo risale con tutta calma.
“E’ la quarta volta in un mese che lo calpesti. Io al tuo posto sarei contento che non mi abbia ancora inghiottito una gamba,” osserva Sasuke con indifferenza, perso nella contemplazione del suo
cucciolo.
[Legata a Konoha, mattina e Mimizu.]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Konoha, mattina'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ed eccoci qua di nuovo. sempre legata a Konoha, mattina, incomprensibile se non avete letto Mimizu.

A presto.

suni

 

 

Di sgambetti e strategia

 

 

Un’esclamazione di sorpresa proveniente dal corridoio, un rumoroso tonfo sordo seguito da imprecazioni borbottate con veemenza. Sasuke solleva la testa dal cuscino socchiudendo un occhio, aggrottando la fronte per reazione alla luce del sole che, vivida, filtra dalla fessura delle tende alla finestra e illumina un settore del materasso. Guarda caso, quello in cui sta la sua faccia. Sbadiglia languido, mentre dal corridoio le proteste si fanno più virulente.

“…Di schifosissimo mostro strisciante!” sbraita la voce animata di Naruto, esattamente mentre Mimizu, lento e maestoso, fa il suo strisciante e sinuoso ingresso nella camera da letto. Sasuke lo accoglie con un cenno del capo, sollevandosi e poggiando il peso del torace sul gomito puntato accanto al cuscino. Tende la mano libera verso terra, allungandosi in direzione del serpente.

“Bravo,” mormora piano, subito prima che Naruto si scaraventi nella stanza.

“Quel bastardo infame e squamoso, lurida specie di…!”

“Modera i termini, dobe,” esclama Sasuke sostenuto, intanto che il rettile, raggiunti i piedi del letto, scorre sotto il suo dito teso in una carezza sulla sua pelle lucida e fredda.

“Mi ha fatto lo sgambetto!” bercia Naruto, indicando con accusa il colpevole.

“Non essere ridicolo. Sei tu che non guardi dove metti i piedi, non è mica colpa sua.”

“Balle! È comparso d’improvviso in mezzo al corridoio, proprio sulla mia traiettoria. Lo fa apposta, il lombrico, è la quarta volta in un mese!” ribatte Naruto, torvo, incrociando le braccia al petto con fare offeso mentre il suo nemico, ignorandolo regalmente, si avvolge intorno al braccio di Sasuke e lo risale con tutta calma.

“E’ la quarta volta in un mese che lo calpesti. Io al tuo posto sarei contento che non mi abbia ancora inghiottito una gamba,” osserva Sasuke con indifferenza, perso nella contemplazione del suo cucciolo. Naruto sgrana gli occhi collerico nel vedere la belva raggiungere il materasso e prendervi tranquillamente posto, allungata sulla schiena nivea di Sasuke. Marcia verso di loro con furia.

“Non far entrare quella schifezza nel mio letto!” intima stizzito. “Levatelo dalla te…”

“E’ il mio letto, dobe,” sbotta Sasuke aggrottando la fronte. “E Mimizu non è una schifezza.”

“Fallo scendere da lì,” sibila Naruto minaccioso, piantato a gambe larghe accanto a loro. Sasuke lo vede squadrare il serpente con avversa circospezione e vago disgusto. “E poi tu sei nudo! Non puoi stare nudo nel letto con un serpente, è una cosa malsana!”

“Ma se lo faccio sempre con un demone volpe, che fa anche più schifAhio!”

La mano di Naruto è calata con violenza sulla sua testa, colpendola, e Sasuke reagisce immediatamente afferrando il suo polso per torcerlo indietro. Naruto si dimena e salta per rifilargli un calcio, Sasuke lascia la presa, si scrolla Mimizu di dosso e sventola uno sganassone ben piazzato sul fianco del jinchuuriki. Naruto fa per restituire il gesto, ma la testa di Mimizu scatta in quel momento verso il suo braccio, le fauci aperte e la lingua che saetta rapida.

“AGH! Mi assalta!” protesta l’Hokage, ritraendosi indignato.

Sasuke sospira stancamente.

“Perché sei un rompiballe.”

Vaffanculo, teme. Sai cosa ti dico? Restatene qui con il tuo prezioso mostriciattolo. Io me ne vado al quartier generale.”

E ciò detto Naruto afferra il pastrano, gira i tacchi e lascia la stanza con passo rabbioso. Sasuke lo sente trafficare in bagno, l’acqua che scorre e il suo iroso borbottio in sottofondo. Si stiracchia, rotolando supino, e Mimizu scivola sul suo petto fino a raggiungere il collo. Sasuke giocherella placido con le sue squame, percorrendone i contorni con i polpastrelli, e tamburella le dita sul suo corpo sinuoso per qualche istante.

“Ben fatto, ‘Mizu,” sussurra distrattamente nel rinnovato silenzio, gli occhi socchiusi verso il soffitto. “Infastidisci il brutto coso biondo.”

“Ti ho sentito, bastardo,” lo riscuote la voce secca di Naruto, facendolo sussultare dalla sorpresa. Sasuke solleva la testa e lo guarda con i neri occhi un po’ spalancati, colto in fallo. Arriccia il naso e distoglie lo sguardo con remota colpevolezza.

“Non so di che parli,” ribatte sdegnoso.

“Muori, Sas’ke. E porta quella bestia immonda all’altro mondo con te.”

“Quanto sei suscettibile, dobe.”

Naruto sgrana gli occhi esterrefatto, a bocca aperta. Lui è suscettibile, certo. Invece quel sublime esemplare umano avviluppato nelle lenzuola è Sasuke Uchiha alias l’individuo più ragionevole e tollerante della nazione, lo sanno tutti.

“Ma fammi il piacere,” ringhia sarcastico. “E’ che sei il solito stronzo, teme,” aggiunge, facendo per andarsene.

“Naruto,” lo trattiene Sasuke, e lui si volta di nuovo a guardarlo corrucciato. Il genio sbuffa con sapiente esasperazione e osserva la finestra. “In subordine, preferisco dormire con i demoni volpe. Tanto per chiarire, eh,” puntualizza altezzoso.

Naruto si lascia sfuggire un sorriso, scrollando le spalle.

“Ti starai mica scusando?” chiede sornione.

“Assolutamente no,” lo riprende aspro Sasuke, gli occhi come lame.

Naruto annuisce condiscendente.

“La smetterai di aizzarmelo contro?”chiede serio.

Sasuke leva lo sguardo verso l’alto, sbuffa rumorosamente e si lascia ricadere sul cuscino con grazia. Mimizu torna immediatamente a fare il nido su di lui.

“Che palle, dobe.”

“Sas’ke…” ringhia Naruto.

“E va bene, va bene,” borbotta Sasuke risentito.

Naruto sorride più apertamente, si avvicina e si china a strappargli un bacio; la testa di Sasuke affonda nel cuscino, la coda di Mimizu scatta castigatrice su Naruto ma il genio la trattiene con una mano, allungando il collo verso l’alto per seguire il busto di Naruto che si risolleva.

“Puoi tardare ancora una mezz’ora?” mormora nel successivo boccheggiare di entrambi.

Naruto nicchia, incerto.

“Venticinque minuti. Ma lui va fuori,” puntualizza fermo.

Sasuke si tira a sedere, schiocca appena le labbra e Mimizu in un attimo è avviluppato al suo torace. L’erede dello sharingan, vestito unicamente del serpente, s’incammina fuori dalla camera e caracolla giù per le scale, fermandosi sulla soglia del cortile interno, poi si accovaccia lasciando che Mimizu si srotoli a terra.

“Dobbiamo essere più discreti, la prossima volta,” mormora assorto, regalandogli un’ultima carezza. “Dopo mettiamo a punto una strategia adeguata,” aggiunge con intesa, prima di raddrizzarsi e tornare in casa, verso le scale, verso Naruto.

E sorride.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: suni