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Autore: Gatto1967    27/11/2019    2 recensioni
Questa è una storia cross-over, che fa incontrare Lady Oscar e Candy Candy.
Uhm... ma "come" le fa incontrare?
I loro rispettivi universi narrativi sono ben lontani nel tempo e nello spazio, quindi una delle due non sarà proprio il personaggio originale, ma chi?
Che razza di avventure vivranno due personaggi così lontani fra di loro?
Lo scoprirete leggendo questa breve ff.
Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Candice White Andrew (Candy)
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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In riva alla Senna

 

La bambina si fermò tirando il fiato, ormai si sentiva al sicuro. Si guardò intorno: dove si trovava?

Nel silenzio della notte parigina sentiva solo un rumore, come di acqua che scorreva. La Senna! Era arrivata in riva alla Senna!

La strada era buia, sporca e maleodorante, ma a queste cose lei era abituata. La catapecchia dove abitava insieme a sua sorella non era certo pulita e profumata!

Ansimava, aveva il cuore in gola: l’aveva scampata bella con quell’uomo…

 

-Quanti anni hai piccola?-

-Ne ho 12 signore… la prego… mi dia un soldo, uno soltanto… devo comprare da mangiare per me e mia sorella…-

L’uomo sulla carrozza aveva fatto un sorriso truce, cattivo.

-Potrei darti molto più di un soldo… se tu fossi carina con me…- aveva detto scendendo dalla carrozza e accarezzandola sul mento.

Lei si era spaventata e si era tirata indietro di scatto.

-No… no… non voglio!-

-Avanti non fare la stupida!-

Quell’uomo era scattato in avanti come a volerla afferrare, ma lei era stata veloce a spostarsi e poi a scappare via in lacrime.

L’uomo aveva provato a inseguirla, ma rinunciò quasi subito. Un po’ per la sua stazza che non gli permetteva lunghe corse, un po’ perché la bambina si era subito diretta verso i vicoli bui a poca distanza da loro, e addentrarsi nei vicoli di Parigi non era certo prudente per un nobile senza scorta ma facilmente riconoscibile dagli abiti che indossava.

 

La bambina aveva corso a lungo e nessuno l’aveva fermata, non avrebbe mai saputo dire quanto a lungo avesse corso lungo gli intricati vicoli di Parigi a ridosso della Senna, ma infine si trovò proprio davanti al fiume. Stanca e ansimante si fermò, e diede libero sfogo alle lacrime senza accorgersi di trovarsi proprio in mezzo alla strada.

Una carrozza lanciata al galoppo arrivò inaspettatamente e il cocchiere, intravista la piccola figura umana in mezzo alla strada tirò le redini ai cavalli costringendoli a fermarsi.

La bambina si tirò indietro tremando, proprio nel momento in cui dalla carrozza scendevano due uomini, entrambi ben vestiti. Sicuramente due nobili. 

-Ti sei fatta niente piccola?- le chiese l’uomo con lunghi capelli biondi che le si era avvicinato. –Sei ferita?-

-N-n-no signore…-

-Che fai in mezzo alla strada da sola a quest’ora di notte? È pericoloso lo sai?-

Nella mente della bambina risuonarono le parole del nobile grassone di qualche ora prima.

“Potrei darti molto più di un soldo… se tu fossi carina con me…”

Cadde in ginocchio davanti al bell’uomo biondo 

-La prego signore… ho bisogno di soldi… devo comprare da mangiare per me e per mia sorella che sta tanto male… mi prenda con lei… sarò carina…-

I due uomini davanti a lei, e anche il cocchiere della carrozza rimasero sconcertati.

L’uomo biondo si chinò su di lei e sorreggendola delicatamente per le spalle la fece rialzare.

-Vedi piccola, anche volendo io non potrei mai “prenderti” come dici tu. Nonostante le apparenze io sono una donna.-

La piccola guardò bene l’uomo, e si accorse che diceva il vero: “Quell’uomo” era una donna.

-Io… io… mi dispiace madamigella… non volevo…-

La donna bionda sorrise.

-Non preoccuparti piccola, ecco tieni questa.- disse porgendole una moneta d’oro.

-Oh mio dio, madamigella! Io… io… non so che dire… con questa moneta potrò comprare tanta roba da mangiare per me e mia sorella… Grazie! Grazie!- disse la piccola baciando le mani alla sua benefattrice.

-Come ti chiami piccola?-

-Io… mi chiamo Candy, madamigella- rispose la bambina abbassando gli occhi.

-Dove abiti Candy?-

-Abito vicino al quartiere latino madamigella, insieme a mia sorella Annie.-

Oscar sembrò studiare le parole della bambina, sembrava incerta quando parlava. Poi capì: quella bambina non era francese.

-Il tuo accento non mi sembra francese Candy.-

-Infatti io e mia sorella siamo irlandesi madamigella.-

-Parli molto bene la mia lingua, dove l’hai imparata? E… che ci fate a Parigi tu e tua sorella?-

-è una lunga storia…- disse Candy con l’aria di chi ne ha passate di cotte e di crude.

Una lunga storia, pensò Oscar, non era certo il caso di farsela raccontare a quell’ora di notte lì in mezzo alla strada! E non poteva nemmeno portarsi a casa quella bambina.

-Vai adesso, è tardi e i tuoi genitori…-

-Io e Annie non abbiamo genitori, siamo orfane.-

Oscar e Andrè non riuscivano a proferire parola mentre la bambina chiamata Candy si girava e cominciava a correre in direzione del quartiere latino.

-Come… come può essere?- farfugliò Andrè mentre vedevano la bambina rimpicciolirsi sempre di più davanti a loro lungo il corso della Senna.

-è… è la miseria Andrè. A Versailles i nobili vivono nello sfarzo più sfrenato e intanto la povera gente muore di fame o è costretta a vendersi l’anima per sopravvivere…-

Intanto la bambina correva veloce rimpicciolendosi sempre di più davanti a loro, fino a scomparire nella notte.

 

Candy correva verso il sole che stava sorgendole in faccia, correva e rideva al nuovo giorno che avanzava.

Con quella moneta poteva comprare davvero tanta roba da mangiare, e Annie sarebbe guarita, e insieme potevano davvero trovare un modo di sopravvivere in quella grande città straniera e ostile, e forse un giorno sarebbero davvero tornate nelle verdi colline della loro infanzia felice, là nei verdi prati d’Irlanda… 

 

   
 
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