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Autore: draamiione    27/11/2019    0 recensioni
Dopo la morte di Ziva, Tony aveva lasciato la squadra per dedicarsi al suo ruolo di padre e si recò a Parigi e in Israele per trovare delle risposte. Nel frattempo, Gibbs non riusciva a trovare un sostituto; McGee riferì questo disagio di Gibbs al padre di Tony, mettendosi d'accordo che il Signor DiNozzo si prenderà cura di Tali mentre Tony tornerà a lavorare con la squadra. Quello che succederà dopo, stravolgerà la vita di tutti, ma soprattutto completerà il vuoto che si era creato nella vita di Tony...
Dal testo...
La situazione si stava facendo pesante, e Tony pensò che non ci fosse ma più stato tempo per quella domanda.
Era il momento di agire, nei peggiori di casi avrebbe ricevuto un "no" come risposta, ma la speranza era l'ultima a morire, e lui di speranza, ne aveva davvero tanta.
«Vuoi sposarmi?»
«Tony non mi sembra il momento»
Ma l'agente non si sarebbe mai arreso, nemmeno in quella situazione, e se non sarebbe morto in quel momento, sarebbe morto di rimpianti.
«Non credo che avremo altre occasioni»
E fu allora, che partirono gli spari....
To be continued..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Anthony DiNozzo, Anthony DiNozzo Senior, Leon Vance, Timothy McGee, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1: 
IL RITORNO DELL'EX AGENTE SPECIALE
Introduzione

La morte di Ziva aveva stravolto la vita di tutti. Tony era pronto ad andare in Israele per andarla a prendere, quando prima di partire gli arriva quella notizia. 
Inoltre, quello stesso giorno aveva scoperto di avere una figlia insieme a Ziva.

Da allora, Tony si era dato l'obiettivo di uccidere chiunque l'avesse uccisa, scoprendo poco dopo che si trattava di Trent Kort. Insieme alla squadra, misero insieme le loro forze per scovarlo e ucciderlo.

Quando Kort fu finalmente morto, Tony si rese conto che il suo vero ruolo era quello di padre, così qualche giorno dopo lasciò la squadra per partire e prendersi cura di Tali.

Passarono 3 mesi da quando Tony se n'era andato e la sua mancanza si faceva sentire, perfino Gibbs faceva fatica a trovare un suo sostituto: 9 agenti e nessuno era come Tony, come biasimarlo. Il posto di Ziva fu preso da Bishop, all'inizio anche Gibbs la vedeva con diffidenza, ma capì che aveva del potenziale e che lavorava bene con Abby e McGee.

Mcgee capì che a Gibbs non serviva un sostituto, gli serviva Tony, l'agente speciale Tony, perché nessuno era come lui. 
Notando questo disagio nella squadra, Timothy riuscì a contattare il signor DiNozzo che viveva vicino a New York.

«Penso che per Tony non ci siano problemi se mi ospiterà per qualche giorno»

«La ringrazio signor DiNozzo»

«E' stato un piacere Timothy, spero di rivederti presto»

«Sicuramente»

McGee strinse la mano al signor DiNozzo e tornò a lavoro, contento del fatto che il suo migliore amico tornerà a lavorare con lui.

Prima di scoprire che Ziva era morta, Tony cercò di imparare a conoscere Tali e un giorno si mise a giocare con lei insieme a suo padre. Tali aveva nella sua borsa delle tazze da thé e chiese a Tony, che lei considerava suo padre, di giocare con lei.

Per Tony non fu facile la prima volta, ma per fortuna c'era suo padre che gli diede una mano. Tony si ricordò della collana che Ziva gli aveva dato per ricordarsi di lei e la diede a sua figlia.

«Questa era di Ziva, ora è tua Tali»

Tony prese la collana e la diede in mano a Tali, che la riconobbe come la collana di sua madre.

«Immah»

Tony guardò perplesso Tali, cosa significava Immah? Probabilmente era ebraico dato le origini di Ziva.

«Immah?»

«Penso voglia dire "Mamma" in ebraico»

Poi il Signor DiNozzo allungò l'occhio nello zaino di Tali e vide una cornice con una foto.

«Quella cos'è Tony?»

Tony prese la cornice tra le mani e si ricordò di quando erano andati a Parigi insieme per una missione.

«E' di quando siamo andati a Parigi, Ziva amava Parigi»

Poi Tali fece una cosa curiosa. 
Iniziò ad indicare con il dito due persone che lei considerava i suoi genitori.

«Immah, Abba»

Tony la guardò confuso, non riusciva a capire cosa significasse il secondo termine che Tali aveva detto.

«Cos'hai detto Tali?»

«Immah, Abba»

«Significa "Papà" in ebraico»

«Quindi Ziva le ha parlato di me?»

Tony era sorpreso, davvero sorpreso. Pensava che Ziva non le avesse parlato di lui, e invece...

«Penso che l'abbia sempre fatto e lei ora ti riconosce come suo padre naturale»

«Papà puoi stare un attimo con Tali? Io vado a prendere una boccata d'aria»

Dopo che uscì dalla porta, si ritrovò davanti quella persona, quella persona che lui credeva morta..

«Ciao Tony»

A quella vista rimase completamente immobile. 
Possibile che? 
No, lei era morta, non poteva essere lei. Probabilmente era un sogno, un bellissimo sogno.

«Ziva...ti sto sognando, probabilmente non sei neanche reale»

«No Tony, non stai sognando, sono io»

«Ma tu eri in quella casa quando Trent Kort ha appiccato il fuoco»

Lei era in quella casa, lo aveva visto con i suoi occhi che quella casa stava andando a fuoco.

«Prima che potesse arrivare, mio padre mi avvisò del suo arrivo e sono scappata»

Tony faceva davvero fatica a crederci. 
Tutti avevano creduto che fosse morta, soprattutto lui. 
Perché è tornata? Perché ora e non prima? 
La sua testa, indubbiamente si stava riempiendo di domande. 
Domande a cui non riusciva a darci una risposta. 
Pensò di farle una di quelle domande che gli frullavano per la testa, ma invece aprì bocca e disse:

«Perché hai fatto credere a tutti che eri morta? A Gibbs? A Abby? A McGee? A me...»

Ziva invece si aspettava un interrogatorio che non avrebbe mai avuto fine.

«Era troppo pericoloso, mi avreste cercato e sareste morti per colpa mia»

«Non dire stupidaggini, lo sai che ti verrei a cercare anche dentro il cratere d'un vulcano»

«Se tu fossi morto, chi si sarebbe preso cura di Tali?»

Mentre pronunciava quella parole, Ziva si ricordò che non aveva detto nulla a Tony della bambina e le venne un nodo alla gola...

Tony abbassò prima lo sguardo, poi alzò lentamente la testa e sul suo volto spuntò un piccolo sorriso.

«Tali...ti assomiglia sai?»

Guardò la ragazza davanti a sé negli occhi in attesa di una risposta, sperando di vedere uno di quei sorrisi che sapeva fare solo lei.

«Dov'è ora?»

«Sta giocando con Senior»

In quel momento arrivò il Signor DiNozzo, che non si stupì affatto di vedere l'ex agente speciale David con suo figlio.

«Ciao Ziva, com'è stato il viaggio?»

«Quindi sei suo complice?»

«Cosa ti aspettavi? Quando Ziva ha avuto bisogno d'aiuto con Tali è venuta da me»

«Posso vederla?»

«Dobbiamo prima parlare con Gibbs»

«Tony non è il momento, parlerete dopo con Gibbs»


   
 
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