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Autore: Meramadia94    27/11/2019    0 recensioni
Mia interpretazione di cosa potrebbe succedere nel prossimo episodio di SVU
Bucci ha rapito Amanda per rappresaglia, dopo che Getz è stato rilasciato, e la squadra lavora di buona lena per assicurare uno stupratore alla giustizia e per salvare la loro collega.
Barba torna per stare vicino a Carisi, che si trova ad affrontare non solo il suo primo cado da ADA ma anche il momento peggiore della sua vita
Genere: Angst, Avventura, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'udienza Sonny era furioso. Con il mondo, con il giudice, con Getz, con il suo capo... e con sè stesso. Aveva guardato il detective Bucci negli occhi, gli aveva promesso che avrebbe sepolto lo stupratore di sua figlia in una cella con le sue stesse mani e che non gli avrebbe più fatto vedere la luce del giorno e che avrebbe continuato a scontare la sua pena anche da morto... e poi il giudice se ne usciva con '' Se una minorenne può decidere di avere un aborto senza il consenso dei genitori per quale motivo non può essere ritenuta sessualmente responsabile?''. 
- Quindi... possiamo mettere in galera e segnare a vita un adolescente che tocca un super-alcolico prima dei ventuno anni, possiamo arrestare uno che è in possesso di un fucile prima dei diciotto, ma se una quindicenne fa sesso con un uomo che potrebbe essere suo padre non può essere considerato stupro, se lui si dice convinto che ne avesse di più...- 
Barba gli versò da bere per aiutarlo a calmarsi. Da quando aveva lasciato il lavoro come procuratore, lui e Carisi si erano visti regolarmente, ogni settimana per bere qualcosa assieme, rievocare i vecchi tempi, quando Carisi aveva bisogno di un consiglio per un caso... la sera prima del suo primo processo erano stati in piedi a provare le arringhe, i contro interrogatori, le possibili domande della difesa... quando Barba se lo era visto comparire sulla porta aveva già preparato una bottiglia di Dom Perignom per festeggiare... invece aveva dovuto ascoltare, con rammarico, che un uomo accusato di molteplici casi di stupro, rapimento e tratta delle bianche, non era stato condannato ( nonostante il lavoro impeccabile svolto dal suo pupillo) perchè secondo il giudice la ragazza in questione era abbastanza grande per acconsentire ad un rapporto e l'imputato non poteva sapere che fosse minorenne. 
Comprendeva e condivideva la sua rabbia.
Quel giudice, così facendo, aveva spianato la strada a tutti gli efebofili che d'ora in avanti l'avrebbero fatta franca se avessero fatto sesso con una minorenne ma si fossero detti convinti che ne avesse già diciassette. 
- Bevi questo e calmati.- fece Barba - Credimi, capisco e condivido la tua rabbia, ma se ti fai saltare una vena non aiuterai nessuno.- 
- Mi fa rabbia la mia impotenza.- fece Sonny mandando giù il bicchiere tutto in un fiato - non posso credere che se ne sia andato libero come l'aria.- e che il suo avvocato della difesa, per sfottere ulteriormente, gli avesse proposto di unirsi ai festeggiamenti per la loro vittoria. Non sapeva come aveva fatto a non azzannare entrambi alla giugulare.
- Puoi sempre andare in appello.- 
- Come? Non posso processare un imputato due volte per lo stesso reato.- 
- A meno che tu non trovi un altro reato o qualcuna che è finita nella sua rete e che non è esattamente entusiasta di stare con lui.- fece Barba - e fidati, questo non è il suo primo reato. Dì agli investigatori della procura di annullare i loro piani per il fine settimana e mettili al lavoro.- 
In quel momento, il cellulare dell'italo-americano squillò. Pregò con tutte le sue forze che non fosse la Hadid. Non aveva proprio voglia di parlare con lei, tanto più che in quei pochi mesi che lavorava in tribunale una cosa l'aveva capita del suo nuovo capo. Non erano sulla stessa lunghezza d'onda. A lui interessava il vero colpevole, a lei solo una condanna. 
Sospirò di sollievo nel vedere che era Fin. 
- Forse c'è già qualcosa con cui partire...- disse speranzoso. Una volta che ebbe risposto al telefono, desiderò con tutte le sue forze non averlo mai fatto. I successivi cinque secondi furono i peggiori della sua vita. Le quattro parole spese da Fin in quella telefonata, le più odiate e temute. Quelle che per non sentire mai avrebbe fatto un patto con il Diavolo.
Barba, vedendo il pallore mortale sulla faccia del suo protetto, si preoccupò e gli si avvicinò per essere certo che non avesse una sincope davanti a lui. 
- Che è successo...?- 
- Qualcuno ha preso Amanda...-
...
...
...
Era andata proprio così. Alcune ore dopo l'udienza, Amanda si era recata nello studio della dottoressa Hanover per la loro seduta settimanale... e pochi attimi dopo era entrato Bucci, brandendo una pistola gridando che rivoleva indietro la sua famiglia e Getz in prigione. Amanda aveva provato a calmarlo come poteva, ma il detective Bucci era completamente impazzito. 
L'ultima cosa che la dottoressa Hanover ricordava era un dolore lancinante alla nuca. Poi il buio più nero. 
Si era svegliata in ospedale, circondata dal sergente Tutuola e dal capitano Benson. 
- Dottoressa....?- fece Olivia - dottoressa, riesce a sentirmi?- 
- Cos'è successo, dove mi trovo....?- fece la donna ancora in stato confusionale.
- In ospedale.- fece Fin - Ha una ferita alla testa, ma i medici dicono che non è grave.... la tratterranno qualche giorno per accertamenti e per evitare complicazioni...- 
- Ascolti, mi rendo conto che le sto chiedendo molto...- fece Olivia cercando di non farle capire quanto fosse spaventata - ma dovrebbe dirci che cosa è successo...- 
La psicologa prese un respiro profondo per calmarsi prima di dire - Io e il detective Rollins avevamo appena iniziato la seduta del venerdì... dopo pochi minuti, quell'uomo ha fatto irruzione nel mio studio... era armato. 
La detective Rollins ha cercato di opporsi ma era disarmata... lui continuava a gridare '' Lo voglio in prigione, rivoglio le mie figlie...''...- 
Olivia e Fin si guardarono.
Non c'era bisogno di un identikit. Sapevano chi cercare. Un padre sconvolto che chiedeva giustizia.
- Le ha puntato contro la pistola... poi mi ha colpito... non ricordo altro... il detective Rollins... lei come...- 
- Non lo sappiamo.- fece Fin - Dopo che l'ha messa K.O l'ha rapita.- 
- Oh mio Dio...-
- Ascolti, ricorda se gli ha sentito nominare un posto, anche fuori città, una casa in cui si sente al sicuro, un vecchio magazzino...-
- No.- fece la dottoressa - Parlava solo delle sue figlie e che lo voleva in prigione...- vedendo che la donna stava per crollare, Olivia le mise una mano sulla spalla per  tranquillizzarla.
- Va bene... si riposi adesso. Vuole che avvisi qualcuno?- 
La psicologa fece cenno di no con la  testa per poi addormentarsi sotto l'effetto dei calmanti che le venivano somministrati tramite flebo. 
...
...
...
Carisi arrivò in ospedale pochi attimi più tardi solo per incrociare Fin ed Olivia che non poterono che confermare il contenuto di quella telefonata maledetta. 
- Allora??- chiese Sonny. 
- E' stato Frank Bucci.- fece Olivia - Dopo l'udienza ha denunciato la scomparsa delle figlie. Erano sullo yatch di Getz per festeggiare la vittoria.- 
- Perchè non me lo avete detto subito?- fece Sonny - Potevo argomentare il rapimento di minore.- 
- Perchè non c'è rapimento se il minore '' scomparso'' ha il permesso di uno dei genitori.- fece Fin - le ragazze erano sullo Yatch di Getz, ma erano in compagnia della loro madre che ha detto che sarebbe stata con loro per tutto il tempo e che avevano il suo permesso.- inutile dire che la signora, malgrado fossero a malapena le sei del pomeriggio, era già ubriaca fradicia. E dato che era una festa, alla quale tutti avevano in mano un bicchiere di champagne, non potevano dimostrare che fosse già brilla quando aveva permesso alle sue figlie di prendere parte ad una festa sullo yatch di uno stupratore.
- Per Bucci deve essere stato troppo da sopportare...- fece Olivia. 
- Ma perchè avrebbe rapito Amanda?- fece Sonny che continuava a pregare di essere ancora nel suo letto a dormire, di sentire la sveglia da un momento all'altro e di scoprire che tutta quella storia era solo un brutto incubo - perchè non se l'è presa con me, con il giudice, con la Hadid... perchè lei? Amanda era completamente dalla sua parte.-
- Perchè Amanda gli aveva promesso che sarebbe finita bene.- fece Olivia - magari cerca solo qualcuno su cui scaricare tutta la colpa e che sia alla sua portata....- 
- Oh mio Dio...-fece Sonny tappandosi la bocca per non mettersi ad urlare e non dare al personale medico qualche ottima ragione per spedirlo subito nel reparto pschiatrico del Bellvue - vi... vi procuro i mandati per la casa di Bucci, il suo telefono,i conti correnti e per qualunque altra cosa mi venga in mente.- 
Liv annuì - Fin, mobilita la polizia di tutto lo stato e dirama un bollettino alle altre giuridisdizioni. Disponi posti di blocco.- 
Fin annuì.
- Dì a Kat di fare un'indagine patrimoniale su Bucci. Se ha una casa per le vacanze da qualche parte o un'immobile ereditato da qualche parente, non è così assurdo pensare che si nasconda lì.- 
- D'accordo.- fece Fin preparandosi ad obbedire. 
Sonny tornò sui suoi passi per andare in procura e fare ciò che si era promesso di fare, tenendo gli occhi bassi per non far vedere a nessuno che erano rossi e gonfi di lacrime, per poi scontrarsi con Barba.
- Carisi.- fece l'ex procuratore con voce preoccupata - Allora...?- 
- Mi scusi.... devo andare...- fece Sonny. In quel momento gli occhi di Rafaèl si incontrarono con quelli basiti e sorpresi di Olivia, che prima ancora che riuscisse a rendersene conto stava già andando ad abbracciare l'amico. 
Il cubano ricambiò immediatamente.
- Rafaèl... quanto tempo...-
- Troppo Liv. Troppo.- fece Barba - che brutti momenti per incontrarci... com'è la situazione?- 
- Ho allertato tutti i distretti della città.- fece Liv - Fin sta disponendo dei posti di blocco, abbiamo allertato la stradale, stiamo controllando i suoi conti, le sue proprietà...-
- Posso fare qualcosa?- fece l'avvocato.
- Stai vicino a Carisi...- fece Olivia - Il suo capo non è una persona raccomandabile, ed ora ha bisogno di sostegno... di tutto il sostegno possibile.- 
Barba annuì.
...
...
...
Liv ancora non lo sapeva ma mai aveva detto cosa più vera.
La poliziotta sospettava da tempo che il nuovo superiore di Carisi fosse una persona ambiziosa, interessata solo alla sua carriera e ad avere una condanna in tempi brevi che all'ideale che si supponeva seguisse data la sua occupazione...
Ma se avesse assistito alla discussione tra lei e Sonny ne avrebbe avuta la certezza definitiva
- Non ho capito, cosa mi stai chiedendo esattamente?- fece Vanessa Hadid compilando alcuni documenti.
- Frank Bucci non è diventato un rapitore dall'oggi al domani o perchè a furia di stare a contatto con la feccia dell'umanità era inevitabile che diventasse come loro.- fece Carisi - ha agito così perchè NOI gli avevamo promesso che chi abusato delle sue figlie avrebbe finito i giorni a Rikers, e due ore dopo quel porco era a festeggiare con i suoi amici. 
Facciamo appello e dimostramogli che non tutto è perduto.- 
La Hadid sbuffò - Ne abbiamo già parlato. Non ci sono gli elementi. Se i tuoi amici trovano qualcosa riguardo un'altra imputazione, ne riparleremo.-
- Allora, almeno, impieghiamo le risorse della procura per cercarlo.- fece Sonny al limite dell'esasperazione. 
- Anche questo è impossibile.- fece la Hadid  - gli investigatori della procura sono sotto organico, e ci sono troppi casi importanti per...- 
Sonny la bloccò, non troppo certo di aver capito bene - Cosa vorrebbe insinuare con questo? Che una madre di famiglia rapita da un uomo che non ha niente da perdere e capace di tutto non è un caso abbastanza importante?-
- Non ho detto questo.- 
- Sì invece.- fece Sonny - Lo ha detto lei. Mi ha assunto perchè ho dei legami con l'Unità Speciale, per poter seguire al meglio i casi, mi ha detto di tenermi stretta la loro amicizia... e adesso, perchè siamo noi a dover dare loro tutto l'aiuto necessario, dovrei starmene tranquillo ad aspettare? Mi spiace, non ci sto.- 
- Carisi.- fece Vanessa - Ti ricordo che sei ancora in prova.- 
- Quindi cosa succede se varco quella porta per andare a cercare la mia collega?- fece Sonny - Mi licenzia? Prego.- 
Sì, era consapevole di essersi appena suicidato professionalmente, che non avrebbe più potuto lavorare come procuratore, che presto si sarebbe sparsa la voce... ma la verità era che non ne poteva più.  Non ne poteva più di lavorare sotto gli ordini di una donna che fingeva di essere la più accanita combattente della cultura dello stupro, che si erigeva a paladina delle vittime e che si riempiva la bocca di parole come ' non importa chi tu sia, se sei uno stupratore il tuo tempo è scaduto', ma a telecamere spente non esitava persino a trattenere il primo malcapitato innocente pur di fare un favore a qualcuno che conosceva e a chinare la testa quando arrivano ordini superiori ingiusti... e soprattutto non ne poteva più di farsi vedere come il nemico dai suoi amici o come uno che teneva più al suo nuovo lavoro che a quello che era giusto.
Suo padre gli aveva consigliato di trovarsi un lavoro che gli piacesse e che gli mettesse il pane in tavola per tutta la vita. 
All'inizio, come qualunque quindicenne, non sapeva cosa gli sarebbe piaciuto fare... ma dopo aver passato due mesi in ospedale, con il volto pieno di garze e cicatrici, perchè un bullo aveva pensato di massacrarlo di botte nell'indifferenza quasi generale, lo aveva capito. Anzi, forse era stato allora che aveva realizzato di averlo sempre saputo.
Poi aveva deciso di dare l'esame da avvocato. Una specie di assicurazione per il futuro. 
'' Si può sapere dove la trovi tutta questa energia per studiare?''- gli aveva chiesto una volta un suo collega di Staten Island.
'' Perchè quando un giorno sarò troppo vecchio per correre dietro ai criminali, non ho voglia di passare le giornate davanti alla televisione e ricordare i bei tempi. Farò l'avvocato.''- aveva risposto. 
Aveva sempre saputo cosa voleva. E quando l'ex capo di Stone gli aveva proposto di prendere il suo posto, aveva pensato che fosse il momento giusto per iniziare a pensare al suo futuro in maniera seria, e che fosse una palla troppo importante per non prenderla al volo... 
Poi avevano rapito Amanda.
La donna con cui aveva spesso discusso, su diversi argomenti, ma che a poco a poco, prima che se ne rendesse conto era diventata l'unica donna che sarebbe mai riuscito ad amare.
E se per salvarle la vita doveva rinunciare ad un lavoro che aveva sempre desiderato fare, lo avrebbe fatto.
Nessun prezzo era troppo alto per lei.
'' Resisti. Io ti troverò. Ovunque tu sia.''



  
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