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Autore: Mari Lace    28/11/2019    6 recensioni
«Seguimi!» lo esorta lei, sveglissima — eppure un rapido sguardo alla finestra conferma al bambino che sia piena notte. Posa uno sguardo confuso sul volto della ragazza. Sembra emozionata. Con un ultimo sbadiglio, Leslie decide di seguirla senza ulteriori spiegazioni: si disfa delle coperte e, accettandone la mano tesa, la segue fuori dalla stanza e giù, nell’ingresso.
Ha deciso di fidarsi e non fare domande, ma non può evitarsi di sbarrare gli occhi vedendola armeggiare con la serratura della porta sul retro.

La storia contiene un riferimento alla novel spin-off "Mom's song of remembrance", spiegato nella nota introduttiva.
Vi avviso: la prima è fluff, la seconda scivola decisamente nell'angst.
[La prima flash si è classificata seconda al Contest “La mia OTP in 500 parole” indetto da HarrietStrimell sul forum di Efp. La seconda partecipa alla "Infinity Prompt Challenge" indetta da Harriet Strimell sul forum di EFP. Entrambe partecipano alla "Un calderone di prompt" challenge, indetta da catching_hearts sul forum di Efp.]
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: La Mamma (Isabella), Leslie
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il canto di Isabella e Leslie'
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La luce più bella

NB

Non so quanti di voi conoscano “Mom’s song of remembrance”, uno spin-off scritto su Isabella. Ho inserito un leggero riferimento alle liste di Leslie, lì menzionate. Vi spiego in breve. Leslie viene descritto come un ragazzo insicuro che non crede di reggere il confronto con Isabella, che invece eccelle in tutto: decide di voler riuscire in qualcosa che non sia la musica meglio di lei, e prepara delle liste di potenziali attività in cui farlo.

Per quanto riguarda il titolo, invece, viene dal bellissimo testo composto da Thymeka per adattare “Isabella’s Lullaby”. Correte ad ascoltare la sua cover ! [Sul serio, raccomandata come colonna sonora per questa fic.]

Detto questo, buona lettura!




Sarai la luce più bella,



«Leslie, Leslie!»

La voce di Isabella è un sussurro deciso che turba piacevolmente i suoi sogni.

Leslie si strofina gli occhi, tentando di scacciarne il sonno. «Cosa…?»

«Seguimi!» lo esorta lei, sveglissima — eppure un rapido sguardo alla finestra conferma al bambino che sia piena notte. Posa uno sguardo confuso sul volto della ragazza. Sembra emozionata. Con un ultimo sbadiglio, Leslie decide di seguirla senza ulteriori spiegazioni: si disfa delle coperte e, accettandone la mano tesa, la segue fuori dalla stanza e giù, nell’ingresso.

Ha deciso di fidarsi e non fare domande, ma non può evitarsi di sbarrare gli occhi vedendola armeggiare con la serratura della porta sul retro. «Isa—»

Lei lo zittisce posandogli gentilmente una mano sulla bocca; voltatasi verso di lui, sorride ammiccando con fare cospiratorio. «Se mamma ci scopre, mi prenderò la colpa» mormora pianissimo. «Ne varrà la pena, fidati di me!»

Leslie può solamente annuire. Continua a osservare incredulo, mentre tra sé riflette su quale possa essere il motivo dietro quelle strane azioni.

«Vieni!» l’esortazione lascia le labbra di Isabella con un tono leggermente più alto del precedente. All’esterno, si dirige verso l'albero più vicino e lo scala rapidamente; Leslie la raggiunge sperando di non dover fare altrettanto. Prima che possa formulare la sua domanda, un involto atterra ai suoi piedi, presto seguito dalla ragazza. Leslie comprende, sempre più stupito, che deve averlo celato tra i rami durante il giorno.

Isabella lo stende a terra: è un lenzuolo. Alza lo sguardo su di lui, un sorriso radioso a illuminarle il volto – Leslie ringrazia tra sé la luce della luna, che gli permette di vederlo. «L’ho letto qualche giorno fa, in un libro sugli astri» inizia lei, senza più preoccuparsi di mantenere bassa la voce. «Stanotte cadono le stelle! Uno spettacolo bellissimo!»

Si siedono entrambi sul lenzuolo, mentre lei spiega che non si tratta davvero di stelle, ma di meteore. Poi si interrompe, volge in alto il viso e il suo sguardo si fa sognante. Leslie lo segue: il cielo stellato gli sembra magnifico. È la prima volta che lo vede così. Un lampo dorato guizza al limite della sua visuale; colto di sorpresa, emette un suono stupito.

La ragazza sbuffa, a metà tra lo scontento e il divertito. «Ne hai vista una? Non è giusto, come ho fatto a mancarla?»

Per un attimo il pensiero di Leslie corre alle sue liste; forse potrebbe vedere più stelle di lei… scorgendo un sorriso sostituire il broncio di Isabella – «la prossima sarà mia!», esclama – decide che per quella notte non ha importanza. Vuole solo godersi quegli attimi, ora, momenti magici di cui porterà sempre con sé il ricordo.

«Mi raccomando» dice la ragazza, «esprimi un desiderio!»

Leslie non ha bisogno di rifletterci, mentre pensa che lei sia bellissima e splendente, persino più delle stelle sopra le loro teste.

Per quella notte dimentica l’incertezza e sorride, ignaro di deviare così lo sguardo di Isabella dalla possibilità di un desiderio.

  
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