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Autore: Sigridshieldmaiden    29/11/2019    0 recensioni
Cosa cambia una persona ? Un incontro? Un fatto?
Forse,ma se tutto ciò invece facesse parte di uno scherzo del destino? Dopotutto non possiamo saperlo,ma possiamo scegliere . O si accetta il flusso degli eventi o lo si cambia per noi stessi.
Ma una vendetta si può scegliere? Penso di si,almeno lo penso in questa storia.
Probabilmente sarà noiosa o no,questo sarà il lettore a sceglierlo,ma perlomeno sarà una storia diversa da tutte quelle che parlano di vendetta .Potrei anche sbagliare,ma se così non fosse..?
Genere: Drammatico, Mistero, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Sigrid , con estrema velocità lanciò un fendente dritto dritto verso la faccia di Lief, che non poté far altro che indietreggiare un poco per evitarlo. Nell’atto, il ragazzo riuscì a parare il secondo fendente, stavolta proveniente dall’alto, che Sigrid aveva prontamente fatto calare col preciso scopo di farlo cadere in ginocchio. Perché lei mirava a quello ,farlo cadere . Era una delle regole del combattimento,chi cade in terra o in ginocchio, chi perde la spada, chi si arrende e chi viene ferito perde la sfida e con essa ogni diritto ai viaggi con lo Jarl . E Lief sapeva bene a cosa lei puntasse.

Sigrid non smetteva di mulinare colpi su colpi , riducendolo alla misera difesa , impedendogli ogni attacco.

 

Il ragazzo non poteva far altro che indietreggiare cercando di evitare la lama che si faceva sempre più vicina, quasi andando a finire contro la folla che, prontamente lo respingeva dentro insultandolo per il pericolo che stava creando.

Improvvisamente gli tornò in mente il discorso che aveva fatto con Fjorn quando Lo Sfregiato era andato a parlare con lui la sera prima :

 

“ Cerca di fare scena, evita la spada il più che puoi e quando vedi uno spiraglio ….”

“ Stiamo parlando di Sigrid Fjorn , pensi davvero che riuscirò ad evitare quei colpi ?

L’hai addestrata tu ! E sai bene quanto sia brava”

“ Sigrid è fragile Lief, è cresciuta da sola e non ha avuto nessuno su cui contare veramente. Sai bene come la chiamano ….“ la maledetta “...pensi che questo non sia importante? Nessuno la vorrebbe con se , le malelingue corrono e questo non farà altro che portarle guai….. fidati di me ….falle vivere i suoi momenti di gloria e vinci l’incontro, sposatela e facci dei figli, quello le riempirà la vita e smetterà con le sue manie di fare la guerra.”

“ E allora perché l’hai addestrata e le hai detto che dovrà combattere nella sfida ? “

“ Perché anche io ero come lei, un orfano senza niente e nessuno, continuamente maltrattano e costantemente affamato, ma io sono un uomo e lei è una donna , e una vita da lupi è una vita che solo un uomo può vivere….le donne sono fatte per fare figli e per stare a casa, la guerra , la morte...è roba da uomini. “

 

Proprio mentre Lief ripensava a quelle parole continuava a evitare i colpi di Sigrid che cominciavano ad essere meno intensi e più lenti.

Evidentemente il peso della spada cominciava a sentirsi .

Era ora, ed era pronto. Aveva atteso quel momento senza cercare di opporsi e aveva lasciato che si sfiancasse….era giunto il momento.

 

Con un salto laterale si portò fuori raggio e si preparò a colpirla con la spada di piatto all’altezza delle costole, preparandosi a metterla definitivamente fuori gioco quando….. il suo piede destro scivolò nel fango facendolo sbilanciare e facendolo cadere sul fianco destro.

Sigrid ne approfittò saltando all’indietro e evitando la punta della spada di Lief che comunque rimaneva protesa in avanti .

Istintivamente abbassò la spada, colpì l’arma di Lief facendola andare di lato e velocemente ricaricò il colpo dall’alto della spalla destra col chiaro obiettivo di colpire Lief …..quando un improvviso battere di mani fermò tutti.

Gli sguardi andarono velocemente allo Jarl che si era alzato e aveva preso a camminare in tondo a loro guardandoli dalla testa ai piedi con un sorriso tra il compiaciuto e il divertito.

<< Bene, molto bene… a quanto vedo le donne di Fjara sono come al solito le migliori a combattere, mentre.. >> disse guardando un attimo Lief << Lasciamo stare, Sigrid, figlia di Erik , oggi hai dimostrato che hai la forza e il coraggio per venire con noi, amici facciamo festa poiché oggi è nato un guerriero >> disse rientrando dentro la grande sala.

 

 

La gente già cominciava a scemare parlando con eccitazione del banchetto che quella sera si sarebbe consumato come se fosse stato il vero evento della giornata,d’altronde ai loro occhi quel piccolo duello non era nient ‘altro che una baruffa per dimostrare una cosa tanto banale quanto scontata, alla quale tutti sapevano come sarebbe andata a finire .

 

Lief si tirò su imbronciato senza neanche rispondere a Sigrid, che aveva cercato di aiutarlo tendendogli la mano sinistra.

<< Maledetto te e il tuo orgoglio! >> aveva detto la ragazza fra i denti mentre lo guardava andarsene coprendosi con un mantello che gli avevano lanciato dalla folla .

<< Attenta a maledire gli altri, le parole uscite con rabbia sono come la pietra...eterne! >>

Una voce profonda e gelida le aveva risposto dalle sue spalle e l’aveva fatta sobbalzare.

Girandosi istintivamente di scatto Sigrid si sentì sbattere contro una figura alta più di lei , ingobbita dagli anni e dalle intemperie e avvolta in un enorme mantello che la copriva interamente.

L’unica cosa visibile del viso, completamente immerso nell’ombra del cappuccio, erano i due occhi grigi spiritati che ti puntavano come se stessero cercando qualcosa di nascosto all’interno della sua anima .

Sigrid si sentì gelare dentro ed iniziò a tremare indietreggiando.

<< Che c’è ragazza? Hai paura? Eppure non sono io quello che dovresti temere qui oggi ! >>

Sigrid si fermò un attimo e gli domandò << Che-che cosa ..? >>

<< Ma come ? Hai già dimenticato le domande che volevi farmi? Cosa significa il tuo sogno? È bastato così poco tempo per dimenticarti dei tuoi dubbi? >>

Il lupo, il sogno ..come aveva fatto a dimenticarsi di tutto ciò?

Esitante eppure certa della risposta si riscosse dalla paura e azzardò un altra domanda :

<< Tu sei l’indovino vero >>

<< Chi altro credi che io sia? >>

<< Allora puoi rispondere alle mie domande >>

<< Questo non è il posto adatto per le domande ragazza…. le domande hanno bisogno di silenzio, non del rumore di una piazza piena di ubriachi e di occhi di gente che è più brava ad usare la lingua che la spada. Se vuoi sapere seguimi… >> disse senza neanche darle il tempo di rispondere.

Sigrid ancora tremante, eppure sicura di volere risposte a quei dubbi che le crescevano in testa gli andò dietro senza proferir parola fino al suo spoglio e lugubre rifugio.

 

La capanna dell’indovino era situata nei pressi di alcune antiche rocce sacre su una piccola collina ed est ,fuori dal villaggio.

Era una zona poco visitata e chi vi si recava lo faceva esclusivamente per pregare gli dei o per una divinazione.

Era un luogo vuoto, senza alberi e senza animali. Solamente i tre grandi monoliti alti due metri ciascuno e incisi in lungo e in largo di rune riportanti leggende talmente antiche d’aver perso significato erano a guardia di quel piccolo rifugio solitario .

L’indovino camminava a passo spedito avvolto nel suo enorme mantello verso la piccola capanna , incurante di Sigrid che gli andava appresso arrancando per la fatica della salita, canticchiando una strana litania dai versi incomprensibili che di sicuro nessun uomo ricordava , e che probabilmente erano antichi come quelle pietre.

La ragazza riuscì a prendere fiato solamente quando l’indovino si fermò sull’uscio,come ad aspettarla,continuando a canticchiare quella litania finché Sigrid non fu a pochi metri alle sue spalle . Poi dle chiese un ultima volta:

<< Sei sicura di voler avere le risposte che cerchi ? >>

<< Si , voglio sapere . >> rispose Sigrid con un filo di voce.

L’indovino sembrò per un attimo dubbioso,ma poi ,con quella voce profonda e gelida le disse:

<< Dopo che si viene a conoscenza una cosa ..non si è più gli stessi, voglio che tu questo lo sappia .>> L’ammonì scomparendo nell’oscurità all’interno della sua casa.

Sigrid indugiò ancora un momento, guardandosi un ultima volta alle spalle econ il cuore tremante si chiese se davvero voleva sapere perché quel lupo e perché quel sogno ... ma non seppe darsi una risposta.

Sentiva solamente che doveva sapere e che quello era il momento.

Prese un ultimo respiro e non appena fece il primo passo verso quella porta avvertì come se fosse cambiata .

Già non si sentiva più la stessa .

Guardò l’interno della capanna dove poco prima era sparito l’indovino e proseguendo anche lei venne inghiottita dal buio più totale .

 

 

 

 

Lief camminò per un bel pezzo cercando di spegnere i bollenti spiriti che si erano accesi in lui al sentire le parole dello Jarl.

Ma poi aveva ripercorso nella sua mente tutta la scena del combattimento e aveva dovuto ammettere che era stato solo un cretino a evitare i colpi di Sigrid senza fare niente tutto il tempo. Decise quindi di tornare indietro senza saper bene cosa fare .

Del resto a nessuno importava cosa era accaduto quel pomeriggio,il banchetto avrebbe cancellato la memoria a tutti quella sera.

Ritornò al villaggio all’imbrunire e l’unica cosa che vide fu l’enorme festa che si stava consumando nella sala comune.

<< Cerchi qualcuno ragazzo ? >>

<< Bhe si io… >> Lief si girò e si bloccò un attimo.

L’indovino ,avvolto nel suo enorme mantello lo guardava con i suoi occhi di ghiaccio come se lo stesse studiando.

<< Sapete già chi sto cercando , o mi sbaglio? >>

<< Ragazzo,non devo essere io a dire ciò che il tuo stesso viso dichiara. Tutti già sapevano, ed oggi non hai fatto altro che confermare quelle voci che girano da tanto tempo ormai. >>

L’indovino fece una pausa ,avvicinandosi a Lief così tanto che il ragazzo poté sentire la sua presenza gelida e inquietante fin sopra la pelle.

Improvvisamente l’uomo gli afferrò le braccia talmente forte da fargli male e lo tirò ancor di più a se ,fin da sovrastarlo completamente .

Dalla sua bocca ,coperta dal mantello ,una profezia gelò il cuore di Lief :

<< Un sacrificio accadrà, il destino ha parlato,ciò che era mai più come prima sarà .

Attento ragazzo , un grande male sta per nascere, e ne verrai inghiottito anche tu se non sarai prudente. Quando sarà il momento vieni a cercarmi, perché solo allora potrò dirti come uccidere quel lupo che sta per svegliarsi. Sangue chiama sangue ,ricordalo , perché non potrai impedirlo. >>

 

Lief a quelle parole, a quegli occhi gelati e a quella voce terrificante che entrava fin nelle ossa , non voleva dare ascolto. Voleva andarsene , era solo quello ciò a cui pensava in quel momento.

Con rabbia si scrollò di dosso quella che fino ad un momento prima era stata una morsa d’acciaio e indietreggiò fino ad urtare uno dei tanti ubriachi che stavano sulla porta della grande sala.

L’indovino non smise per un attimo di guardarlo e gli disse ad alta voce un ultima volta :

<< Verrai a cercarmi ragazzo. Sangue chiama sangue! Un sacrificio accadrà e verrai a chiedermi aiuto! >>.

Lief lo guardò per un secondo interminabile per poi girarsi e correre via.

Iniziò a correre a perdifiato , percorrendo nel pieno buglio della notte quella strada che ormai conosceva a memoria talmente bene che l’avrebbe potuta fare alla cieca.

Non si risparmiò un attimo mentre nella testa migliaia di strane idee cominciavano a frullargli senza senso su quelle parole che lo avevano scosso fin nel profondo.

Sacrificio ,sangue chiama sangue,Verrai a cercarmi…..cosa significava , cosa c’entrava lui?

non potrai impedirlo….

 

 

Sigrid sobbalzò non appena sentì colpire con violenza la porta e gridare il suo nome :

<< Aprimi Sigrid sono Lief !! >>

Sigrid si apprestò ad aprire la porta ,allarmata dalla voce di Lief che entrò sbattendosi la porta alle spalle

<< Cosa è successo , perché sei ridotto così ….>>

Disse guardandolo da capo a piedi. Il ragazzo era pallido e sudato e evidentemente aveva corso a perdifiato fino a lì.

<< L’indovino… al villaggio.. mi ha .. >>.

Il ragazzo era piegato in due e non riusciva ancora a parlare tanto era impegnato a riprendere fiato.

<< Hai parlato anche tu con l’indovino allora ! >>.

<< Cosa? >> Disse Lief alzandole lo sguardo e scrutandola con evidente sorpresa.

<< Oggi quando te ne sei andato ho parlato con lui nella sua capanna >>.

<< E cosa ti ha detto? >>.

Sigrid si girò e se ne andò a mettersi seduta davanti al fuoco che aveva iniziato ad affievolirsi pian piano per lasciare al buio il suo spazio vitale.

<< Una prova dovrai superare , gli dei vogliono vedere cosa farai e non potrai sottrarti . Sangue scorrerà , tuo e loro e molti luoghi dovrai vedere prima di poterti fermare. Attenta all’inganno, colui che tesse i fili della menzogna si mostrerà alla fine dell’incubo, e fino ad allora non avrai pace. Dovrai scegliere quel giorno ,essere salvata o no. >>.

Sigrid ripeté tutto quello che l’indovino le aveva detto , parola per parola, poiché ormai indelebile nella sua mente.

<< Credo che mi abbia detto il futuro che mi aspetta nella terra dei cristiani, penso che abbia visto la mia morte, che sarò tradita e che mia abbia detto che devo scegliere se vivere o morire >>.

 

Lief la guardò con un senso di angoscia crescere nel cuore . L’indovino aveva visto la morte nel futuro di entrambi , e sapeva bene che non poteva fare niente per evitarlo.

Lief la guardò un attimo,poi si sedette accanto a lei abbracciandola forte. Istintivamente si mise ad accarezzarle i capelli e a respirare il profumo della sua pelle.

Sentiva come se stesse per perderla e un mosso dal coraggio e dalla paura che in ogni cuore nasce quando si rischia di perdere qualcosa a cui si tiene pronunciò le parole che che da troppo tempo teneva legate dentro di se :

<< Allora non andare...rimani qui ..con me ..per sempre >> le disse.

E con un bacio che da troppo tempo aspettava di esserle donato Lief disse quello che per troppo tempo aveva taciuto, e che non poteva più trattenere.

 

   
 
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