10/12/2017
Il fu l'amore
Correva nella notte senza più domandarsi il perché, voleva solo correre, correre e basta.
I polmoni bruciavano nel petto, ma lei ignorò il dolore pressante che si espandeva anche alle gambe, e continuò a correre.
Infine cadde, inciampando nei suoi stessi piedi, rotolò sul terreno senza opporre resistenza.
Si ritrovò a fissare il cielo stellato, mentre i suoi polmoni la insultavano nel tentativo di ricevere più aria.
Ogni membra del suo corpo formicolava indignata, mentre la mente si esternava ignorando ogni sofferenza fisica.
Sul suo viso si disegnò un ghigno di trionfo, e la sua bocca iniziò a ridere sguaiatamente, esaurendo il poco fiato accumulato.
Rise finché pagliuzze argentate non invasero completamente il suo campo visivo.
Ed infine pianse, pianse delle sue stesse debolezze, pianse la sua mediocrità, pianse il suo egoismo, pianse il suo bisogno d'amore, e pianse con gratitudine, la consapevolezza di aver amato ed essere stata amata.