11.07.17

La mia amica Paura

Ho un amica, è con me da una vita. Da sempre, invero. E' una creatura soffocante, cui l'assenza la vivo peggio della presenza.

Sono una persona divorata dalla paura.

Le poche volte che lei non è con me mi sento persa, perché lo so che tornerà più agguerrita di prima; è solo andata a mettersi d'accordo con Destino, aspettano che io mi senta felice e rilassata, poi attaccano e mi distruggono... mi portano via tutto.

Ma quando Paura è con me parliamo a lungo. Lei mi terrorizza, ed io continuo a domandare; le risposte non mi piacciono mai, ma non posso farne a meno e voglio che resti accanto a me, così posso tenerla d'occhio, seguire ogni suo movimento per non sentirmi sola.

Paura è con me ora, guarda la mia mano scivolare sul foglio, segue le tracce d'inchiostro, aspetta che sbagli, che mi tradisca, che abbassi la guardia mentre faccio qualcosa che amo. Ma io ho imparato ad avere sempre paura, anche quando lei non è davvero con me. Così i colpi fanno un po' meno male. Ma sto solo prolungando la mia sofferenza prendendola a gocce, prima della dose finale, quella fatale.

Paura e Sofferenza sono sorelle, ma io no vado d'accordo con Sofferenza: compare di tanto in tanto e mi colpisce in pieno viso, nonostante sua sorella mi avverta che si cela proprio dietro l'angolo. Non riesco mai a prevedere il momento esatto, le mie braccia si alzano troppo tardi a proteggere un viso ormai bagnato di lacrime e sangue.

Qui entra in gioco Tormento. Tormento l'ho creato io perché non riesco ad accettare che le cose brutte capitano e basta, e avere Paura con te non le fermerà.

Mi uccido da sola perché nemmeno Morte si degna di guardarmi, gioca con me da bendata. Mi ha sfiorato diverse volte, ma alla fine manca il centro, eppure stando al calcolo delle probabilità, quanto ancora potrà sbagliare mira?

Forse lo fa apposta...

Resta con me, Paura, non mi lasciare, almeno so di essere tra i mortali. Posso continuare ad avere il privilegio di soffrire.