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Autore: GeoFender    01/12/2019    1 recensioni
[Titans]
[ Partecipante a The Sprint Run del forum Piume d'Ottone ]
Pre-serie Hank/Dawn
Perché a Dawn non faceva impazzire Hank che si sbronzava, ma se lo faceva sorridere a quel modo, poteva concederglielo.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: 21. Mazzo di fiori.



« Dawn! »

Urlò un’imponente figura maschile che Dawn, svegliata all'improvviso dal suo sonno ristoratore, riuscì a identificare trenta secondi dopo come Hank, il suo… qualcosa da definire. La porta del monolocale era stata aperta dall'uomo con tanto impeto da sembrare l’avesse calciata. E, conoscendo la sua forza, sapeva quanto ne fosse capace.

« Dawn! »

Gridò ancora, scuotendo la vigilante Dove dal suo dormiveglia. Sospirò Dawn, alzandosi dal giaciglio improvvisato che era diventato il suo divano, sistemandosi alla meglio quella t-shirt di Superman consunta e troppo grande per lei. Hank sorrise a quella visione, scuotendo eccitato il mazzo di fiori avvolti in un vecchio giornale, forse fin troppo allegro per essere sobrio. Dannazione, gli aveva detto di andarci piano. Chissà quante birre aveva bevuto per essere anche solo un pizzico sbronzo o quanti scotch, magari al doppio malto e lisci, si era scolato. Ma non le importava ora, le bastava vederlo con un sorriso genuino in volto, così diverso dai ghigni che poco sopportava. Non sapeva come, ma lo rendeva giovane, tanto giovane, facendogli dimostrare finalmente la sua età.

« Hank, eccomi. Sono qui. »

Mormorò, la voce ancora impastata di sonno, i capelli candidi ancora gonfi per essersi girata e rigirata più volte nello stretto divano. Da quando non era più abituata a dormire da sola, senza essere cinta dalle braccia di qualcuno? Gli andò comunque incontro, perché dannazione se Hank aveva movimenti scoordinati e da elefante quando aveva in circolo sostanze che alteravano la sua coscienza. Un semplice braccio contro il suo torso, molto più esile e pallido rispetto a quello quello di Hawk, ma abbastanza per fermare la sua goffa corsa.

« Oh, ecco la mia ragazza. »

Dawn notò chiaramente il sorriso dell’ex quarterback estendersi fino agli occhi; raramente succedeva e a lei andava bene così. Sarebbe stato da idioti aspettarsi che il proprio partner sfoggiasse un’espressione perennemente felice e, al contempo, sarebbe stato preoccupante. Quindi sì, dell’oscurità, specialmente per ciò che era successo a entrambi, era tollerabile. Accettabile.

« Oh? Ne siamo proprio sicuri, Mr Hawk? »

Giocò ancora Dawn, stavolta puntando una spalla sulle sue costole e poggiando la testa Sul suo petto, percependo il suo peso aggravarsi su di lei. Dio Hank, root beer dalla prossima volta.

« Assolutamente. Ah, ho questi per te. Li ho visti e ho pensato… a te, sì. »

Mormorò Hank, trascinando appena le parole. Non alzò il viso Dove, tenendo il suo vigilante in stazione più o meno eretta, udendo appena il frusciare di qualcosa su… carta, forse? Svelto Hank -o almeno, quanto glielo consentisse la sbronza- prese un piccolo aster azzurro-violaceo dal mazzo e spezzò parte nel gambo un po’ troppo lungo, infilandolo poi tra i capelli candidi di Dove.

« Oh? »

« L’azzurro è il tuo colore. »

Replicò insonnolito Hank, come se fosse la cosa più naturale al mondo.

« Dove… lasciamo stare. Grazie, ragazzone. »




Note:

Fun fact: gli Aster sono fiori simili a margherite, che presentano una colorazione dall'azzurro al violetto e sono tra i primi fiori che attirano gli uccelli. È divertente proprio perché gli alter-ego dei nostri Hank e Dawn sono proprio ispirati ai volatili. 

 
   
 
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